Scenari spettacolari sull'Etna: mentre continua l'eruzione iniziata giovedì scorso, il vulcano siciliano oggi si è ammantato di abbondante neve fresca, offrendo la suggestiva visione della colata lavica che scorre nella Valle del Bove con toni rossi e neri nello spazio bianco di neve e nuvole. Foto scattate da Turi Caggegi il 25 gennaio 2014.
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Etna, aumenta l’attività. Esplosioni, boati e una colata tra nuvole e neve
Attività in aumento stamattina sull'Etna. Esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est sono state accompagnate da forti boati, avvertibili anche a molti chilometri di distanza. In base all'andamento del tremore vulcanico si tratta di piccole variazioni nell'andamento dell'eruzione iniziata a bassa energia il 22 gennaio scorso, puntualmente registrate dagli strumenti dell'Ingv di Catania e in particolare dalle telecamere termiche, come si può vedere nelle immagini contenute in questo articolo (l'ora è espressa in Utc Time, quindi bisogna aggiungere un'ora per avere il Local Time). Il maltempo e una spessa coltre di nubi ostacola la visione diretta dei fenomeni, ma grazie alle precipitazioni adesso l'Etna è coperta di neve, e la visione della colata lavica tra nuvole e neve è molto suggestiva.
Etna, le foto della nuova eruzione. E’ la prima del 2014
E' cominciata una nuova eruzione dell'Etna. E' la prima del 2014. Esplosioni e boati si susseguono dal Nuovo Cratere di Sud Est, lo stesso che dal gennaio 2011 ha prodotto 46 parossismi spesso con altissime fontane di lava, mentre è in rialzo il livello del tremore vulcanico che segnala la risalita del magma nei condotti craterici. Potete seguire in tempo reale l'attività dell'Etna grazie alla nostra app gratuita iEtna per iPhone e iPad, scaricabile dall AppStore Apple. Le foto, scattate stasera da Turi Caggegi, documentano l'attività in corso.
Etna, comincia una nuova eruzione
E' cominciata una nuova eruzione dell'Etna. Esplosioni e boati si susseguono dal Nuovo Cratere di Sud Est, lo stesso che dal gennaio 2011 ha prodotto 46 parossismi spesso con altissime fontane di lava, mentre è in rialzo il livello del tremore vulcanico che segnala la risalita del magma nei condotti craterici. I primi segni di risveglio dell'Etna, attualmente uno dei vulcani più attivi al mondo, erano iniziati la notte scorsa come rilevato dall'Ingv di Catania e da noi di iEtna riportato in un precedente articolo. Il tremore è comunque ancora ad un livello piuttosto basso, e si capirà solo col passare del tempo se l'Etna produrrà ancora fontane di lava o si limiterà alle esplosioni. Potete seguire in tempo reale l'attività dell'Etna grazie alla nostra app gratuita iEtna per iPhone e iPad, scaricabile dall AppStore Apple. Le foto, scattate stasera da Turi Caggegi, documentano l'attività in corso.
Etna, segni di risveglio
Dalle ore notturne del 21-22 gennaio 2014 è in corso una debole attività stromboliana all'interno del Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna. Alcune delle esplosioni sono accompagnate da piccolissimi sbuffi di cenere, che si disperdono appena superato l'orlo craterico; l'attività è visibile anche sotto forma di anomalie nelle immagini della telecamera termica di Monte Cagliato sul fianco orientale dell'Etna, come in quella in alto e nel dettaglio qui sotto, delle ore 06:56 GMT (=ore locali -1) del 22 gennaio 2014.
Questa ripresa dell'attività al NSEC è stata preceduta da un intervallo di quiete totale che è durato 20 giorni, dopo la cessazione dell'attività effusiva da una bocca posta sul fianco nord-orientale del cono del NSEC in seguito all'ultimo episodio eruttivo (29-31 dicembre 2013). Tuttavia, fra il 4 e il 13 gennaio, si sono osservate delle emissioni quasi continue di cenere rossastra (materiale roccioso vecchio, fortemente alterato) dal Cratere di Nord-Est. Da questo cratere persiste tuttora un degassamento intenso, spesso in maniera pulsante.
L'ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su un livello basso.
Fonte: ct.ingv.it
Etna, sguardo a Nord Ovest
di Boris Behncke
(English version follows)
Fra i momenti più gratificanti durante un'escursione in cima all'Etna durante l'inverno, sono le viste dalla montagna sui paesaggi circostanti, specialmente con il sole basso, o durante e poco dopo il tramonto. Molte giornate invernali sono eccezionalmente limpide, offrendo viste fino a distanze di centinaia di chilometri. Il 10 gennaio 2014, era possibile vedere tutte le montagne della Sicilia, come i Nebrodi e le Madonie in questo sguardo verso nord-ovest.
Some of the most rewarding moments during an excursion to the summit of Mount Etna in Sicily in the winter come with the views from the mountain onto the surrounding landscapes, especially when the sun is low or at and shortly after sunset. Many winter days are crystal clear, offering views spanning hundreds of kilometers of distance. On 10 January 2014 it was possible to see virtually all of the mountain ranges of Sicily, as the Nebrodi and Madonie mountains and all of the Aeolian Islands to the north. This view sweeps across Monte Altesina (1192 m), Monte Cammarata (1578 m) and Serra Leone (1346 m, Monti Sicani) - thanks to Fabio Cannavò for the details on individual peaks and their elevation
La Luna e l’Etna, magico incontro
Nel plenilunio di gennaio la luna tramonta dietro l'Etna, prima dell'alba. Il vulcano emette un grande pennacchio di gas e vapore acqueo che si dirige verso il mare. Le velature del cielo rendono l'atmosfera ancora più affascinante. Foto scattate nella prima mattina del 17 gennaio 2014 da Turi Caggegi.
Etna, sbuffi di cenere e tremori ballerini
Fase difficilmente interpretabile dell'attività dell'Etna. A dieci giorni dalla fine dell'ultima eruzione, da oltre 24 ore è possibile osservare una discreta emissione di cenere dal Cratere di Nord Est, mentre dalla Bocca Nuova fuoriescono gas e vapore. Nello stesso tempo il livello del tremore vulcanico, che segnala la risalita di magma nei condotti craterici ed è uno dei segnali che l'Etna fornisce prima di una eruzione, ha subito oscillazioni rilevate dagli strumenti, prima con un lieve incremento e successivamente con un calo. Una fase dunque interlocutoria, che gli esperti dell'Ingv di Catania stanno studiando per migliorare la comprensione dei meccanismi dell'attività vulcanica dell'Etna. Le foto che accompagno questo articolo sono state scattate oggi da Giarre e da Acireale da Turi Caggegi.
Etna, i punti caldi del vulcano sotto una pioggia di stelle
L'Etna mostra i punti caldi ancora incandescenti a una settimana dalla fine dell'ultima eruzione. La sera del 6 gennaio 2014, come evidenziano le foto che pubblichiamo in questo articolo, presenti due zone calde sul Nuovo Cratere di Sud Est, il protagonista delle recenti eruzioni. Visibile un punto caldo sul vertice nordorientale del cono, e un altro sul fianco sud. Visibile anche se meno esteso un terzo punto sul vertice orientale del Cratere.
Foto scattate la sera del 6 gennaio 2014 da Turi Caggegi.
Etna, Crateri protagonisti
Imponente degassazione dai crateri sommitali dell'Etna, oggi. In evidenza il Cratere di Nord Est, il più alto del Vulcano siciliano, da cui si alza una grande colonna di gas e vapore. Alla base orientale del cratere evidente anche una macchia di colorazione brunastra sulla neve fresca, provocata da recente emissione di cenere di materiale lavico "vecchio", non incandescente. Le foto che accompagnano questo articolo sono state scattate la mattina del 6 gennaio 2014 da Turi Caggegi.