Certe notti succede che sull'Etna si creino situazioni che danno vita a scenari suggestivi, quasi magici. Come la notte scorsa, con la ripresa di esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, deboli e intermittenti, ma abbastanza energetiche e frequenti da permettere la visione di un grande spettacolo della natura: la lava che zampilla dal cratere mentre la luna, crescente al primo quarto, si avvia al tramonto dietro la montagna. Uno scenario documentato dalle foto (di Turi Caggegi) che pubblichiamo qui ma che potrebbe ripetersi presto, se, come sembra, il grande e attivissimo vulcano siciliano si sta ricaricando di magma e di energia.
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Etna, segnali di fuoco. Esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est
di Turi Caggegi -
L'Etna torna a dare spettacolo con esplosioni intermittenti al Nuovo Cratere di Sud Est. La serata tersa ha consentito l'osservazione dell'intensificazione dei segnali di risveglio del vulcano e le foto che pubblichiamo, scattate oggi al crespuscolo e subito dopo, testimoniano l'aumento dell'energia e la potenza delle esplosioni, che si affacciano con decisione oltre l'orlo del cratere. Protagonista ancora una volta la bocca sommitale che ha prodotto quasi cinquanta eruzioni dall'inizio del 2011, e che era quasi "muto" da oltre un mese. Nelle ultime settimane dopo la fine dell'eruzione iniziata alla fine di gennaio, l'attività era stata registrata solo molto sporadicamente ed aveva avuto una debolissima intensità. Adesso sembra che l'Etna stia dimostrando più energicamente la straordinaria fase di attività che vive negli ultimi anni, e oggi le esplosioni sono state accompagnate anche da un lieve aumento del livello del tremore. Foto di Turi Caggegi.
L’Etna riemerge dalle Nuvole. Ecco la Grande Frana
L'ottima visibilità di stamattina poco dopo l'alba ha permesso l'osservazione e nitidi scatti della grande frana che ha scavato una nicchia alla base del Nuovo Cratere di Sud Est dell'Etna. La frana si è leggermente allargata e approfondita nei quasi tre mesi trascorsi dal grande evento della colata piroclastica all'interno della Valle del Bove, l'11 febbraio scorso. Piccoli crolli si sono succeduti da allora, in una situazione di sostanziale quiete del vulcano. Adesso, mentre dall'Etna arrivano discontinui e deboli segnali di incremento dell'attività, con piccole esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, si attende di vedere quale sarà l'impatto di una nuova, eventuale ma probabile, fase eruttiva che coinvolga lo stesso Cratere su quell'area già indebolita dai crolli. La situazione è comunque tutt'ora definita "a criticità elevata" per quanto riguarda l'area sommitale del vulcano e l'accesso alla Valle del Bove resta vietato.
Aggiornamento Etna, 4 maggio 2014, ore 15:00 GMT
Negli ultimi giorni è continuata, in maniera intermittente, la debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 1 maggio 2014; fra la mattinata del 1 maggio e la sera del 2 maggio non è stata osservata alcuna attività però nella notte del 2-3 maggio la telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola (EMOH) ha registrato deboli bagliori riconducibili ad emissioni di gas ad alta temperatura e/o deboli esplosioni stromboliane. Nelle prime ore del 4 maggio, tale attività si è intensificata (vedi immagini di EMOH a sinistra), e alcune esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente sugli alti fianchi sud e sud-est del cono del NSEC.
Durante un sopralluogo effettuato da personale INGV-OE durante la mattinata del 4 maggio, si sono uditi frequenti boati provenienti dal NSEC indicativi di attività stromboliana.
Si nota inoltre che alle ore 21:00 GMT (=ore locali -2) del 2 maggio le stazioni della rete sismica dell'Etna hanno registrato un evento sommitale particolarmente energetico, non accompagnato da attività vulcanica visibile alle telecamere di sorveglianza.
L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.
Fonte: Ingv Catania
Aggiornamento Etna, 1 maggio 2014, ore 10:00 GMT
Dopo la cessazione dell'attività stromboliana ed effusiva al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, intorno al 7 aprile 2014, non si è osservata nessuna attività eruttiva sull'Etna fino alle prime ore del 22 aprile, quando ha ripreso una sporadica e debolissima attività stromboliana al medesimo NSEC. Nei giorni successivi, tale attività si è protratta in maniera intermittente, e rimanendo sempre su un livello estremamente modesto. Alcune esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente oltre l'orlo craterico sugli alti versanti sud-orientale e meridionale del cono. Non si è osservata nessuna emissione di lava; tuttavia sono avvenuti alcuni piccoli crolli dall'instabile versante orientale del cono del NSEC, in particolare alle ore 09:33 GMT (=ore locali -2) del 29 aprile. Nella tarda serata del 30 aprile, la frequenza ed intensità delle esplosioni stromboliane al NSEC hanno mostrato un leggero aumento (vedi immagine ripresa dalla telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola, EMOH, alle ore 23:23 GMT del 30 aprile).
Si è osservato inoltre un aumento del degassamento dal Cratere di Nord-Est, a volte ad una temperatura leggermente elevata, evidente come anomalia termica nelle immagini della telecamera termica su Monte Cagliato (EMCT).
L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative, ma continuano le oscillazioni del tipo "tremore a bande" ("banded tremor") riconducibile alll'attività idrotermale all'interno dell'edificio vulcanico, che sono cominciate dopo la fine dell'attività eruttiva di inizio aprile.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.
Fonte: Ingv Catania
Aggiornamento Etna, 8 aprile 2014, ore 14:00 GMT
Dopo le osservazioni di una debole attività stromboliana ed effusiva al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna nei primi giorni di aprile 2014, le pessime condizioni meteorologiche durante il week-end scorso hanno precluso qualsiasi osservazione tramite le telecamere visive e termiche dell'INGV-Osservatorio Etneo. Nel mattino del 7 aprile, era evidente che l'emissione di colate laviche era cessata, e l'attività stromboliana al NSEC era in forte diminuzione. Oggi, non si osserva alcun segno di attività eruttiva al NSEC.
L'ampiezza del tremore vulcanico resta leggermente elevato rispetto al livello normale, e mostra leggere oscillazioni.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.
Fonte: Ingv Catania
Parco dell’Etna: il vulcano Patrimonio dell’Umanità protagonista di “Easy Driver” su Rai1
Alcuni dei luoghi più belli e significativi dell’Etna Patrimonio dell’Umanità saranno oggetto della puntata del 26 aprile prossimo del popolare programma di Rai 1 “Easy Driver”, condotto da Veronica Gatto e Roberta Morise e in onda il sabato alle 14.
La puntata, girata interamente in Sicilia (in parte ad Agrigento, nella Valle dei Templi), è stata presentata oggi, al termine delle riprese effettuate nello scorso week-end dalla troupe guidata dal regista Giuseppe Govino, da Rai1 e dal Parco dell’Etna in una conferenza stampa ospitata dalla Provincia Regionale di Catania. “Sono stata rapita dalla straordinaria bellezza dell’Etna, dall’incanto dei suoi luoghi. Ho guidato sulle strade del vulcano in uno scenario naturale davvero unico e anche le nuvole che hanno reso complicate le riprese davano l’idea di un fascinoso paesaggio lunare. Senza contare la splendida accoglienza che ci hanno riservato i siciliani”, ha raccontato Veronica Gatto, che insieme all’altra conduttrice Roberta Morise ha percorso con le due auto protagoniste della puntata etnea (una Great Wall H6 2.0 e una Toyota Verso 1.6 D 4D) le più belle strade panoramiche su entrambi i versanti del vulcano
Insieme alla conduttrice del programma, hanno presentato la puntata di Easy Driver la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, il sindaco di Bronte Giuseppe Firrarello con l’assessore al turismo Mario Bonsignore, il sindaco di Nicolosi Nino Borzì e quello di Randazzo Michele Mangione, che hanno insieme sottolineato l’importanza di una così ampia vetrina televisiva delle bellezze dell’Etna, del Parco che lo circonda e dei suoi Comuni, ma anche la necessità di fare sempre più “sistema” per valorizzare il territorio e promuoverne le grandi attrattive naturalistiche, culturali, enogastronomiche. “Siamo molto contenti che un programma popolare e molto seguito come Easy Driver, che attraverso i suoi itinerari racconta i luoghi più affascinanti d’Italia, abbia scelto il nostro magico vulcano patrimonio dell’Unesco. Sarà per tutto il Parco dell’Etna una grande opportunità di promozione e per gli spettatori un bellissimo spettacolo”, ha detto la presidente del Parco Mazzaglia.
Nel primo itinerario, le telecamere di Easy Driver si sono soffermate a Randazzo e Bronte, con una “sosta paesaggistica” sulla Ferrovia Circumetnea nel tratto che collega i due Comuni, a bordo di una locomotiva d’epoca; alla stazione di Bronte era presente un carretto siciliano con prodotti tipici a base di pistacchio. Altre riprese sono state effettuate a Piano dei Grilli, con il suo splendido basolato lavico.
Il secondo itinerario ha avuto invece come grande protagonista il versante sud dell’Etna: il comune di Nicolosi, la strada provinciale 92 con i suoi spettacolari panorami, l’antica cava Asero (“un luogo davvero bellissimo”, ha commentato ancora Veronica Gatto), fino al Rifugio Sapienza e alla zona dei Crateri sommitali. L’arrivo della puntata sarà ambientato ai Crateri Silvestri, dove si sono ritrovate le due auto guidate dalle conduttrici alle fine dei percorsi.
(Comunicato stampa del Parco dell'Etna. Nicolosi, 7 aprile 2014)
Aggiornamento Etna, 3 aprile 2014, ore 13:00 GMT
Nella mattinata del 2 aprile 2014, ha ripreso una modesta attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che si è lentamente intensificata in serata (vedi foto a sinistra, ripresa all'imbrunire del 2 aprile da Fiumefreddo, sul basso versante nord-orientale dell'Etna) per diminuire nuovamente nelle ore mattutine del 3 aprile. L'attività stromboliana al NSEC era cessata nella notte fra il 26 e il 27 marzo, mentre era continuata in maniera intermittente l'emissione di piccole colate di lava dalla base nord-orientale del cono del NSEC, che non hanno superato un centinaio di metri di lunghezza, rimanendo a monte della parete occidentale della Valle del Bove. L'ultima di queste piccole colate è stata emessa nella notte del 1-2 aprile, però in concomintanza con la ripresa dell'attività stromboliana del NSEC, l'attività effusiva è fortemente diminuita.
Durante la mattinata del 3 aprile sono inoltre stati osservati alcuni modesti crolli dal fianco orientale del cono del NSEC.
La ripresa dell'attività stromboliana del 2 aprile è stata accompagnata da un leggero aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico. Nel mattino del 3 aprile, l'ampiezza del tremore vulcanico ha mostrato una tendenza alla diminuzione, senza però rientrare nei livelli normali.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.
Fonte: Ingv Catania
Aggiornamento Etna, 30 marzo 2014, ore 18:00 GMT
Nella notte fra il 26 e il 27 marzo 2014, è cessata l'attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, 64 giorni dopo l'inizio dell'episodio di attività persistente. Nello stesso intervallo, l'emissione di lava dal basso fianco del cono del NSEC ha mostrato una notevole diminuzione, anche se nella serata del 28 marzo era ancora attivo un piccolo flusso lavico alimentato da una bocca effimera posta alcune centinaia di metri a valle della nicchia di distacco formatasi nel basso fianco est-nordest del cono del NSEC il 11 febbraio 2014. Dal 29 marzo, non è più stata osservata alcuna colata di lava in movimento e il campo lavico sull'alta parete occidentale della Valle del Bove è in raffreddamento (vedi immagine a sinistra ripresa il 30 marzo 2014 dalla telecamera termica di Monte Cagliato).
Nel pomeriggio e nella serata del 26 marzo 2014, l'ampiezza del tremore vulcanico ha mostrato un progressivo calo, mantenendosi successivamente su valori bassi simili a quelli che hanno preceduto l'episodio di attività persistente iniziatosi nella serata del 21 gennaio 2014.
Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.
Fonte: Ingv Catania
Etna, ultimi bagliori dell’eruzione finita. Sotto una pioggia di stelle
C'è ancora lava incandescente, ma l'eruzione sembra praticamente finita sull'Etna. Dopo oltre due mesi, l'alimentazione della colata lavica che si è riversata nella Valle del Bove è quasi cessata del tutto. Restano solo due piccole zone ancora non raffreddate, tra cui la bocca che si è aperta nelle settimane scorse proprio alla base del Nuovo Cratere di Sud Est, nell'area interessata dalla gigantesca frana e dal flusso piroclastico dell'11 febbraio scorso. Dopo diversi giorni di maltempo, finalmente è stato possibile avere vedere e fotografare la situazione alle alte quote. Le foto testimoniano l'esaurimento dell'eruzione e sono state scattate da Turi Caggegi la sera del 28 marzo 2014.
L'eruzione, la prima e l'unica finora del 2014, era cominciata il 21 gennaio scorso con attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est, seguita poco dopo dall'apertura di fratture effusive a ridosso della base dello stesso cratere e da una colata lavica che, con alti e bassi, ha tinto con i suoi bagliori il cielo di rosso. Adesso in cielo sono tornate protagoniste le stelle.