Tag Archives: vulcano

20151023Banner.jpg

Presentazione del Geoportale dell?Osservatorio Etneo-INGV di Catania e del geodatabase della Carta Geologica del Vulcano Etna, alla scala 1:50.000, pubblicata nel Volume XCVIII delle Memorie Descrittive della Carta Geologica d'Italia, 2015, che si terrà il prossimo venerdì 23 ottobre  alle 10.30 a Nicolosi (CT), presso la sede del Parco dell'Etna.

Locandina JPG - 1018 KB

Fonte: Ingv Catania

Venerdì alle 21 a Nicolosi l’incontro pubblico del Comitato Etnalibera che chiede il superamento dei divieti che impediscono il libero escursionismo nell’area sommitale del vulcano UNESCO

“L’Etna non si può vietare”. È lo slogan che domani sera, venerdì 10 luglio alle ore 21, risuonerà nel piazzale del Museo della Civiltà Contadina di Nicolosi (Via Garibaldi 58), in occasione dell’incontro indetto dal Comitato “Etnalibera”, costituito da associazioni, operatori e singoli cittadini, accomunati dall’idea di eliminare ogni divieto alla libera fruizione dell’area sommitale e delle manifestazioni eruttive del vulcano.
Etnalibera presenterà a cittadini, deputati, sindaci e istituzioni, il documento-petizione con il quale chiede il superamento dell’attuale modalità di fruizione dei crateri sommitali e dei fenomeni vulcanici che impedisce ai liberi escursionisti e ai turisti di recarsi in vetta, a fronte di una crescente richiesta di visita dei luoghi più affascinanti dell’Etna, da due anni Patrimonio UNESCO, con la conseguenza che risultano pesantemente penalizzate anche le attività economiche legate al turismo.
Attualmente l’unico modo di accedere all’area sommitale è quello di rivolgersi alle guide autorizzate, ma anche queste, a causa degli stringenti criteri imposti dai regolamenti, per lunghi periodi non riescono a condurre in vetta gli escursionisti per via dei rigidi divieti imposti al variare dei parametri vulcanologici monitorati, anche in presenza di fenomeni insignificanti.etna bocca eruttiva turi caggegi

Una battaglia che per Etnalibera è anche di carattere etico, in quanto la natura non si può vietare e che penalizza solo l’Etna, poiché mai verrebbe in mente ai governanti di chiudere le Alpi o l’Everest, nonostante siano spesso teatro di gravi incidenti.
La serata di venerdì verrà aperta dalla proiezione del corto di Antonio De Luca “Emozioni dal vulcano”. Illustrerà il documento di Etnalibera Sergio Mangiameli, mentre Giuseppe Riggio andrà al cuore del problema intervenendo su: “Perché l’Etna non si può vietare”. In seguito verrà data la parola agli addetti ai lavori, ai sindaci e ai deputati nazionali e regionali e ai senatori (invitati all’incontro tutti gli eletti nei collegi che includono il territorio etneo) che hanno manifestato l’intenzione di favorire il superamento delle restrizioni.
Nel corso della serata verrà proiettato il video realizzato da Giuseppe Distefano (Etna Walk) intitolato “Etna Libera” che raccoglie le opinioni espresse a 2.900 metri d’altitudine, al limite della zona “chiusa, da alcuni escursionisti stranieri intervistati sui divieti in area sommitale. Chiuderà la serata il cortometraggio “Iddu” diKlaus Dorschfeldt.

“Con la proposta elaborata al suo interno e recapitata alla deputazione regionale e nazionale e alla rappresentanza senatoriale – dichiarano i portavoce di Etnalibera Sergio Mangiameli e Giuseppe Riggio –, il comitato chiede di ritornare allo stato precedente l’emanazione del regolamento di fruizione, datato 2013, in quanto l’esperienza di governo diretto della Protezione Civile non risponde alle prerogative della stessa, oltre che essere un evidente freno allo sviluppo economico e culturale di un bene Patrimonio dell’Umanità. Abbiamo chiesto ai rappresentanti delle forze politiche di dare un proprio contributo alle richieste del comitato per giungere ad una nuova regolamentazione, in nome dei montanari e delle attività economiche evidentemente penalizzate da questa situazione. Accogliamo con grande favore – chiudono i portavoce di Etnalibera – l’impegno dell’Onorevole Concetta Raia, che ha presentato una interrogazione parlamentare all’ARS, e apprezziamo le posizioni assunte dalla Presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, che ha condiviso la nostra petizione, e dal Direttore della Fondazione UNESCO Sicilia Aurelio Angelini che auspica l’apertura delle aree precluse ai visitatori.”etna bocca esplosioni turi caggegi

Sarà presente un banchetto per raccogliere le firme in calce al documento-petizione, che può essere firmato anche on line VAI ALLA PETIZIONE.
Hanno già sottoscritto il documento di Etnalibera: Associazione “Amici della Terra”; Ornella Laneri (imprenditrice); Flaminia Belfiore (giornalista); Turi Caggegi (giornalista); Alfio Garozzo (fotografo e giornalista); Associazione “Mascali 1928”; Salvatore Ragonese (atleta); Federconsumatori Catania; Federconsumatori Etna-Sud;
CAI Randazzo; Alfio Papale (deputato regionale Forza Italia); Agnese Virgillito (giornalista inviata Mediaset); Giuseppe La Venia (giornalista RAI News 24); Angelo Villari (Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania); Daniele Lo Porto (giornalista, Segretario Provinciale Assostampa); Ottavio Cappellani (scrittore); Nicola Savoca (giornalista); Marinella Fiume (scrittrice, già Sindaco di Fiumefreddo di Sicilia); Associazione “Etna e dintorni”; Associazione “Mediterranea”; Monica Maimone (imprenditrice).

Fonte: www.etnalife.it

etna bocca esplosioni turi caggegi

bannerWorkshop20150703.jpg

Tra il 3 ed i 5 Luglio 2015 si terrà il primo workshop del gruppo AntVolc (Vulcanismo Antartico) presso la Sezione di Catania dell'INGV. AntVolc è un gruppo di esperti costituitosi nell'ambito dello SCAR (Scientific Committee on Antarctic Research) nel 2014. (Locandina PDF - 1964 KB)

Fonte: Ingv Catania

20150710Banner.jpg

La Giornata sulla cartografia geologica dell'Etna, organizzata dal comune di Sant?Agata li Battiati (CT) e dall?Osservatorio Etneo dell?INGV, sarà dedicata alla presentazione della versione in italiano della Carta Geologica del Vulcano Etna in forma estesa di nota illustrativa da poco pubblicata nel Volume XCVIII delle Memorie Descrittive della Carta Geologica d'Italia dell?ISPRA-Servizio Geologico d?Italia.

Il volume edito da Stefano Branca e Mauro Coltelli dell?INGV-Osservatorio Etneo e da Gianluca Groppelli del CNR di Milano, con i contribuiti di Fabio Lentini e Serafina Carbone dell?Università di Catania, Emanuela De Beni dell?INGV-Osservatorio Etneo, Jan Wijbrans dell?Università di Amsterdam e da Jean Claude Tanguy dell?Institut de Physique du Globe di Parigi, è stato realizzato per fornire un quadro geologico aggiornato per gli operatori e gli enti locali preposti alla pianificazione e gestione del territorio etneo. A tale scopo sarà, inoltre, presentato il WebGis della carta geologica dell'Etna che sarà prossimamente consultabile nel sito dell?INGV-OE. (locandina JPG, 383 KB)

Fonte: Ingv Catania

L'episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che era in corso dalla notte fra ll'11 e il 12 maggio 2015, si è concluso nella giornata del 16 maggio 2015. L'attività esplosiva alle bocche in cima al NSEC aveva cominciato a mostrare una marcata riduzione nel tardo pomeriggio del giorno precedente, e l'attività effusiva si è gradualmente esaurita durante il 16 maggio. La cessazione dell'attività esplosiva è stata accompagnata da una consistente riduzione dell'ampiezza del tremore vulcanico; dopo la fine dell'attività effusiva la sorgente del tremore vulcanico si è approfondita, stabilizzandosi in una posizione sotto il centro dell'area sommitale.

L'attività esplosiva di questo episodio è stata caratterizzata da frequenti esplosioni stromboliane, che periodicamente venivano accompagnate da emissioni di cenere vulcanica. La nube di cenere si è alzata poche centinaia di metri sopra la cima dell'Etna prima di essere dispersa dal vento. Nei settori meridionale, sud-orientale, orientale e nord-orientale, si sono osservate leggeri ricadute di cenere.

Dopo l'apertura della fessura eruttiva sul fianco nord-orientale del cono del NSEC, nel pomeriggio del 13 maggio, tutta l'attività effusiva è avvenuta dalle bocche allineate lungo questa fessura, alimentando una singola colata lavica, che si è riversata verso nord-est in direzione di Monte Rittmann, e poi verso est in direzione di Monte Simone. Dopo aver circondato Monte Simone, la colata si è espansa verso sud-est in due rami principali. Uno di essi si è accostato alla base della parete settentrionale della Valle del Bove, arrestandosi a nord di Rocca Musarra, mentre l'altro, più largo, si è espanso ad ovest di Rocca Musarra, fino ad una distanza di poco più di 5 km dal NSEC, ed una quota di circa 1700 m.

Nella tarda mattinata del 15 maggio, si sono inoltre osservate alcune emissioni di cenere dalla Bocca Nuova. Dalle registrazioni delle telecamere termiche dell'INGV-Osservatorio Etneo è evidente che questo materiale era freddo, e la cenere ricaduta sul versante nord-orientale dopo questi eventi consisteva in materiale vecchio ed alterato.

Fonte: Ingv Catania

Continua l'attività eruttiva al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che ha avuto inizio nella notte fra ll'11 e il 12 maggio 2015. Dopo una marcata diminuzione dell'intensità dell'attività e dell'ampiezza del tremore vulcanio nel pomeriggio del 13 maggio, nella stessa serata l'attività si è nuovamente intensificata, con esplosioni stromboliane quasi continue a volte accompagnate dall'emissione di cenere vulcanica. In termini di intensità, questa attività si può paragonare agli episodi eruttivi al medesimo NSEC di metà e fine dicembre 2013 e di metà giugno e metà agosto 2014. L'attività stromboliana sta producendo forti boati quasi continui, che sono udibili soprattutto nei settori orientale e meridionale del vulcano.

Nel primo pomeriggio del 13 maggio, sul basso versante nord-orientale del cono del NSEC si è aperta una nuova frattura eruttiva, lunga 150-200 m, sulla quale erano attive tre bocche in debole attività esplosiva, e dalla quale è stata emessa una nuova colata lavica (vedi immagine in alto a sinistra, ripresa al tramonto del 13 maggio da Fiumefreddo di Sicilia). Questa colata nel corso delle 24 ore consecutive si è riversata verso nord-est in direzione del Monte Rittmann e poi verso est verso il Monte Simone. La colata è ben visibile nell'immagine termica in basso a sinistra, ripresa alle ore 17:16 UTC (ore locali -2).

Fonte: Ingv Catania

Continua l'attività eruttiva al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che ha avuto inizio nella notte fra ll'11 e il 12 maggio 2015. Dopo una marcata diminuzione dell'intensità dell'attività e dell'ampiezza del tremore vulcanio nel pomeriggio del 13 maggio, nella stessa serata l'attività si è nuovamente intensificata, con esplosioni stromboliane quasi continue a volte accompagnate dall'emissione di cenere vulcanica. In termini di intensità, questa attività si può paragonare agli episodi eruttivi al medesimo NSEC di metà e fine dicembre 2013 e di metà giugno e metà agosto 2014. L'attività stromboliana sta producendo forti boati quasi continui, che sono udibili soprattutto nei settori orientale e meridionale del vulcano.

Nel primo pomeriggio del 13 maggio, sul basso versante nord-orientale del cono del NSEC si è aperta una nuova frattura eruttiva, lunga 150-200 m, sulla quale erano attive tre bocche in debole attività esplosiva, e dalla quale è stata emessa una nuova colata lavica (vedi immagine in alto a sinistra, ripresa al tramonto del 13 maggio da Fiumefreddo di Sicilia). Questa colata nel corso delle 24 ore consecutive si è riversata verso nord-est in direzione del Monte Rittmann e poi verso est verso il Monte Simone. La colata è ben visibile nell'immagine termica in basso a sinistra, ripresa alle ore 17:16 UTC (ore locali -2).

 

Fonte: Ingv Catania

Il nuovo episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che ha avuto inizio nelle prime ore del 12 maggio 2015, sta continuando con una modesta attività stromboliana e l'emissione lenta di una colata lavica dall'orlo orientale del cratere.

Durante la giornata di ieri, si è osservata una graduale intensificazione dell'attività eruttiva, accompagnata da un aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico e lo spostamento della sorgente del tremore vulcanico verso la superficie in corrispondenza del NSEC. Nella notte, tutti questi parametri si sono stabilizzati su livelli modesti, molto simili a quelli dell'episodio eruttivo al medesimo NSEC di gennaio-aprile 2014. L'attività stromboliana è concentrata a tre bocche ubicate nella parte orientale del NSEC, allineate su una frattura eruttiva orientata W-E. Verso le ore 02:10 UTC (= ore locali -2), una serie di piccoli crolli ha accompagnato l'apertura di una bocca effusiva posto immediatamente sotto l'orlo orientale del NSEC, dalla quale è stata emessa una piccola colata di lava. Questa colata si è riversata lentamente verso la più alta e più larga delle bocche eruttive che si erano aperte sul fianco orientale del cono del NSEC durante il parossismo del 28 dicembre 2014. Durante le ore successive, la lava ha lentamente colmato questa bocca; poi la colata si è lentamente espansa lungo la frattura del 28 dicembre, in direzione nord-est, raggiungendo la base del cono del NSEC in tarda mattinata. Nel frattempo è continuata l'attività stromboliana con getti alti alcune decine di metri, a volte producendo piccoli sbuffi di cenere vulcanica che sono stati rapidamente dispersi dal vento in direzione sud-ovest.

L'avanzamento della colata lavica è stata accompagnata più volte da minori crolli di porzioni instabili del fianco orientale del cono del NSEC. Verso le ore 08:00 UTC, la frattura eruttiva si è propagata dall'orlo del NSEC sul 'alto fianco del suo cono. Il fenomeno, durato circa una decina di minuti, è stato accompagnato da crolli di materiale e nebulizzazione in atmosfera di cenere rossastra ricaduta in prevalenza attorno all'area sommitale e sull'alto fianco meridionale del vulcano.

All'ora di questo aggiornamento, l'attività eruttiva e l'ampiezza del tremore vulcanico mostrano una leggera diminuzione.

Fonte: Ingv Catania

Dalla notte fra l'11 e il 12 maggio 2015 è in corso una debole attività stromboliana all'interno del Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, dopo quasi tre mesi e mezzo di quiete eruttiva. Nelle prime ore del 12 maggio la telecamera di sorveglianza ad alta sensibilità sulla Montagnola (EMOH; vedi immagine a sinistra) ha cominciato a mostrare deboli bagliori provenienti dalla parte orientale del NSEC. Nella mattinata del 12 maggio l'attività si è gradualmente intensificata generando anche piccole anomalie nelle immagini delle telecamere termiche sulla Montagnola (EMOT) e a Monte Cagliato (EMCT). La fonte principale dell'attività si trova nella parte orientale della depressione craterica del NSEC, mentre più raramente è attivia anche una seconda bocca nella parte centrale del cratere. Si sono inoltre osservati un leggero e lento aumento dell'ampiezza media del tremore vulcanico e la tipica superficializzazione della sorgente del tremore vulcano, che si è anche spostata da una posizione al centro dell'area sommitale verso il NSEC.

Questa ripresa dell'attività eruttiva al NSEC è stata preceduta, nella notte del 2-3 maggio, da un improvviso aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico e un degassamento intenso e pulsante proveniente dalla Voragine, accompagnati da una superficilizzazione della sorgente del tremore. Questo episodio non è stato accompagnato da fenomeni eruttivi visibili, e dopo pochi giorni, l'ampiezza del tremore è rientrata su valori normali, mentre il degassamento è tuttora in corso.

Fonte: Ingv Catania

RIPRESA DELL'ATTIVITA' VULCANICA: COMUNICATO DELL'INGV CATANIA DELLE ORE 5,20

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanogia, Osservatorio Etneo, alle 5,20 di oggi ha comunicato che le reti di monitoraggio hanno registrato "alle ore 5,11 una ripresa dell'attività vulcanica. Il fenomeno è stato osservato attraverso la telecamera ad alta sensibilità (EMOH) installata sulla Montagnola, che mostra bagliori pulsanti localizzati sulla sommità del Nuovo Cratere di Sud Est. Al momento non si osserva alcuna significativa variazione del livello del tremore vulcanico".

Fonte: Parco dell'Etna.

Foto in alto di Toti Domina, scattata nella notte del 12 maggio 2015 da Fornazzo

etna webcam