Tag Archives: volcano

La notte scorsa il livello del tremore vulcanico dell'Etna ha avuto un sobbalzo, pur rimanendo in un trend stabile a livelli medio-bassi. Un livello che da oltre 50 giorni garantisce l'alimentazione della colata lavica che fuoriesce da alcune bocche effusive alla base del Nuovo Cratere di Sud Est (Nsec). Dopo qualche oscillazione il tremore si è di nuovo stabilizzato, ma nella notte, grazie a una breve schiarita, è stato possibile osservare il teatro eruttivo ad alta quota e anche qualche sporadica e debole esplosione al Nsec. Il gioco di luci riflesse della lava tra la neve e delle nuvole che si alternavano davanti al vulcano ha comunque permesso di godere dello spettacolo offerto dall'Etna. Anche stamattina una particolare situazione di emissioni di gas e vapore dal Nsec, spinti dal vento da sud, ha creato una scena suggestiva, creando un arco sopra i crateri sommitali.DSC_3826 etna eruzioneetna night eruptionetna arco

Nella notte delle scosse di terremoto che hanno fatto tremare il versante est e sud est dell'Etna (ne parliamo in questo articolo), il vulcano siciliano ha continuato a dare spettacolo, complice anche la luna al tramonto. L'eruzione è ormai giunta al cinquantesimo giorno, e le colate laviche, con alti e bassi, continuano a fuoriuscire dalle bocche aperte alla base del Nuovo Cratere di Sud Est e si riversano nella Valle del Bove. Si tratta di bracci lavici poco alimentati che si mantengono a quote molto alte, ma lo spettacolo è assicurato dal contrasto con la neve fresca caduta sull'Etna in questi giorni. E la notte scorsa, ad aggiungere fascino allo scenario dell'eruzione, per l'osservatore dal versante orientale, si è aggiunta la luna che tramontava dietro il massiccio vulcanico, creando giochi di luce tra riflessi lunari, gas e vapori, e il fuoco della lava. Una vera e propria magia vulcanica. Foto scattate la notte del 12 marzo 2014 da Turi Caggegi.

Notte movimentata sull'Etna, tra l'eruzione che continua e una serie di scosse di terremoto che hanno interessato il versante est e sud est del vulcano svegliando molti abitanti dei paesi vicini all'epicentro.

Mentre l'eruzione, ormai giunta al cinquantesimo giorno, continua tra alti e bassi con colate di lava che fuoriescono da fratture effusive alla base del Nuovo Cratere di Sud Est, nella notte tre scosse di terremoto di Magnitudo superiore a 2 hanno fatto sobbalzare molte persone. La prima, di M 3 si è verificata all'1.55 ora locale ed è stata seguita nei minuti successivi da altre due, meno intense, rispettivamente di M 2.2 alle 2.00 e 2.3 alle 2.08.

Tutte hanno avuto epicentro nell'area compresa tra Zafferana, Santa Venerina e Acireale, ma sono state avvertite anche a Giarre, Pedara, Aci Catena, Mascali, Nicolosi e altri centri, in una zona comunque molto popolata. La profondità è stata stimata dall'Ingv tra 5,9 e 7,6 km.

Non ci sono state segnalazioni di danni.mappa terremotomap_loc_t

Negli ultimi giorni è continuata, con minori variazioni, l'attività persistente al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC), essendo caraterizzata da una modesta attività stromboliana all'interno della depressione craterica sommitale del NSEC. Questa attività è accompagnata raramente da piccole emissioni di scarse quantità di cenere diluita. Sta continuando anche l'emissione di lava dal basso fianco del cono del NSEC, nell'area della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014. Il flusso lavico alimentato da una bocca posta all'interno della nicchia di distacco dal mattino del 5 marzo 2014 rimane attivo, anche se con fronti attivi in arretramento, mentre un secondo flusso lavico viene alimentato qualche centinaio di metri più a valle, con un fronte attivo sul margine superiore del campo lavico del 2008-2009, diretto verso nord-est.

Oltre all'attività persistente del NSEC, dal 8 marzo 2014, si sono osservate anche sporadiche emissioni di materiale caldo con piccole quantità di cenere vulcanica dalla Bocca Nuova, come visibile nella parte sinistra dell'immagine qui sopra, ripresa dalla telecamera termica sulla Montagnola (EMOT) alle ore 00:08 GMT (=ore locali -1) del 10 marzo 2014. Dalle ore mattutine del 10 marzo, le cattive condizioni meteorologiche hanno impedito l'osservazione dell'attività eruttiva.

Per quanto riguarda l'instabilità del versante orientale del cono del NSEC, la copertura nuvolosa presente in Valle del Bove nelle ore diurne, ha spesso precluso l'osservazione di fenomeni di crollo. Tuttavia, è da notare la presenza di una zona fumarolica calda a monte della nicchia di distacco.

L'ampiezza media del tremore vulcanico non mostra significative variazioni.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

L'attività persistente al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna sta continuando, ed è caraterizzata d una modesta attività stromboliana accompagnata raramente da piccole emissioni di scarse quantità di cenere diluita, da una o due bocche all'interno della depressione craterica sommitale del NSEC. Sta continuando anche l'emissione di lava dal basso fianco del cono del NSEC, nell'area della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014 (vedi immagine a sinistra, del mattino del 6 marzo 2014, ripresa dalla telecamera di Monte Cagliato). Dopo diversi giorni di attività effusiva da una bocca posta a valle della nicchia di distacco, nel mattino del 5 marzo 2014, ha cominciato l'emissione di lava dalla parete alta della medesima nicchia, alimentando un flusso lavico che nel pomeriggio del 6 marzo aveva percorso circa 1.5 km. Il fronte attivo di questo flusso sta avanzando sulla parte bassa della parete occidentale della Valle del Bove. I flussi lavici attivi negli ultimi giorni, che si erano espansi sia nella parte alta sia quella meridionale del campo lavico del 2008-2009, sono fermi ed in raffreddamento. Per quanto riguarda l'instabilità del versante orientale del cono del NSEC, la copertura nuvolosa presente in Valle del Bove nelle ore diurne, ha precluso l'osservazione di fenomeni di crollo. Tuttavia è da notare la presenza di una zona fumarolica calda a monte della nicchia di distacco.

L'ampiezza media del tremore vulcanico non mostra significative variazioni.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Dopo più di 40 giorni di attività persistente al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, è tuttora in corso una modesta attività stromboliana accompagnata di rado da piccole emissioni di scarse quantità di cenere diluita, da una o due bocche all'interno della depressione craterica sommitale del NSEC. Sta continuando altrettanto l'emissione di lava da una bocca sul basso fianco del cono del NSEC, nell'area della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014 (vedi foto a sinistra, della sera del 3 marzo 2014, di Turi Caggegi). Negli ultimi giorni, le colate laviche emesse da questa bocca, hanno alimentato ripetuti flussi in sovrapposizione, diretti verso est sulla parete occidentale della Valle del Bove. Nella notte del 2-3 marzo 2014, uno di questi flussi ha raggiunto nuovamente la base di questa parete; gli altri flussi si sono espansi solo nella parte alta della parete. Altri bracci lavici minori negli ultimi giorni hanno preso un percorso diretto verso nord-est, passando sopra il campo lavico del 2008-2009; questi bracci si sono propagati per poche centinaia di metri e risultano attualmente fermi ed in raffreddamento. Per quanto riguarda l'instabilità del versante orientale del cono del NSEC, la copertura nuvolosa presente in Valle del Bove nelle ore diurne, ha precluso l'osservazione di fenomeni di crollo.

L'ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un lieve incremento il 2 marzo 2014, attestandosi poi su un livello leggermente superiore a quello dei giorni precedenti anche se occasionalmente interrotto da modeste oscillazioni.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Cominciata il 21 gennaio, la prima eruzione dell'Etna del 2014 è ancora in corso. Al Nuovo Cratere di Sud Est si susseguono deboli esplosioni con modesta emissione di cenere vulcanica, mentre la colata lavica che fuoriesce dalla bocca effusiva alla base dello stesso Cratere continua ad essere alimentata. La lava scende in Valle del Bove ma resta confinata alle alte quote, senza creare problemi di sorta. I bracci lavici spesso si sovrappongono l'un l'altro e non riescono ad avanzare verso valle oltre un certo limite. Di tanto in tanto si verificano piccole variazioni, e attualmente una piccola diramazione della colata si dirige verso nord est, sempre ad alta quota e all'interno della Valle del Bove. La diramazione è visibile nella parte destra della foto sopra. Ancora instabile la zona sotto il Nuovo Cratere di Sud Est interessata dalla frana de'11 febbraio scorso che ha provocato una valanga piroclastica: si continuano infatti a osservare altri piccoli crolli, e la Valle del Bove resta chiusa per motivi di sicurezza. Il tremore vulcanico si mantiene piuttosto stabile su livelli medio bassi. Le foto che corredano questo articolo sono state scattate la mattina del 1 Marzo da Turi Caggegi.

L'episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che ha avuto inizio nella serata del 21 gennaio 2014, sta continuando con la consueta persistente, debole attività stromboliana accompagnata da occasionali emissioni di scarse quantità di cenere diluita. Continua anche l'emissione di lava da una bocca sul basso fianco del cono del NSEC, posta all'interno della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014. Negli ultimi giorni, i flussi lavici alimentati da questa bocca, si sono espansi nella parte alta della parete occidentale della Valle del Bove, senza raggiungerne la base, ma formando successive colate in sovrapposizione. Per quanto riguarda l'instabilità del versante orientale del cono del NSEC, negli ultimi giorni sono state osservate alcune modeste emissioni di cenere rossastra molto diluita e piccole anomalie termiche riconducibili a minori crolli nella zona in prossimità ed attorno alla bocca effusiva. Di giorno non è stato possibile effettuare osservazioni a causa della copertura nuvolosa presente in Valle del Bove.

L'ampiezza media del tremore vulcanico non mostra allo stato attuale variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

1 Comment

L'eruzione dell'Etna continua da oltre un mese, con fasi alterne ma sostanzialmente sempre a bassa energia. Ormai, secondo gli esperti, si tratta di "attività persistente". In sostanza il vulcano sembra essersi stabilizzato (almeno in questa fase) su un livello medio-basso, con debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est, e una colata lavica che fuoriesce da una bocca alla base est dello stesso Cratere e si riversa nella Valle del Bove. La colata lavica ha una alimentazione variabile e anche le fratture effusive coinvolte sono cambiate in questo periodo di attività eruttiva, ma in ogni caso resta confinata a quote alte e non crea problemi di sorta. Anche le piccole esplosioni producono modeste quantità di cenere che si disperde rapidamente in atmosfera. La grande frana che ha interessato la base del Nuovo Cratere di Sud Est provocando la pericolosissima valanga piroclastica dell'11 febbraio scorso si è invece ulteriormente allargata a causa dei piccoli crolli che si sono verificati nei giorni scorsi. E ricordiamo che per motivi di sicurezza resta vietato l'ingresso nella Valle del Bove. Le foto a corredo di questo articolo sono state scattate la mattina del 25 febbraio 2014 da Turi Caggegi.

Un mese dopo l'inizio dell'attuale episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, sta continuando la persistente, debole attività stromboliana accompagnata da occasionali emissioni di scarse quantità di cenere diluita. Continua anche l'emissione di lava da una bocca sul basso fianco del cono del NSEC, posta all'interno della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014; questa bocca sta alimentando un flusso lavico che si sta riversando sulla parte alta della parete occidentale della Valle del Bove. Il fronte lavico più avanzato si trova attualmente ad una quota minima di circa 2300 m sul livello del mare, mostrando poca capacita di avanzare oltre. Per quanto riguarda l'instabilità del versante orientale del cono del NSEC, negli ultimi giorni sono state osservate modeste emissioni di cenere rossastra molto diluita e piccole anomalie termiche riconducibili a modesti crolli nella zona in prossimità ed attorno alla bocca effusiva. Di giorno non è stato possibile effettuare osservazioni a causa della copertura nuvolosa presente in Valle del Bove.

L'ampiezza media del tremore vulcanico non mostra allo stato attuale variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania