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Ieri pomeriggio, il nostro collega Dott. Romolo Romano, ricercatore dell?Istituto Internazionale di Vulcanologia-C.N.R., si è spento dopo una lunga malattia.

I suoi studi sulla vulcanologia dell?Etna hanno rappresentato per decenni la base di conoscenza scientifica non solo per la comunità vulcanologica internazionale ma anche per tutta la popolazione che vive alla pendici dell?Etna.

Romolo Romano è stato editore della carta geologica del Monte Etna, alla scala 1:50.000, pubblicata nel 1979. Essa ha rappresentato la base delle ricerche degli ultimi decenni e rimarrà una delle pietre miliari della vulcanologia dell'Etna.

Fonte: Ingv Catania

Sta continuando, in maniera persistente, la debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 4 maggio 2014 - vedi l'immagine registrata dalla telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola (EMOH) alle ore 03:00 GMT (=ore locali -2). Alcune delle esplosioni lanciano materiale piroclastico incandescente fino a qualche decina di metri sopra l'orlo craterico; raramente una parte di questo materiale ricade sui fianchi esterni del cono del NSEC.

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Sta continuando, in maniera persistente, la debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 4 maggio 2014 - vedi l'immagine registrata dalla telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola (EMOH) alle ore 03:00 GMT (=ore locali -2) del 9 maggio 2014. Alcune delle esplosioni lanciano materiale piroclastico incandescente fino a qualche decina di metri sopra l'orlo craterico; raramente una parte di questo materiale ricade sui fianchi esterni del cono del NSEC.

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Certe notti succede che sull'Etna si creino situazioni che danno vita a scenari suggestivi, quasi magici. Come la notte scorsa, con la ripresa di esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, deboli e intermittenti, ma abbastanza energetiche e frequenti da permettere la visione di un grande spettacolo della natura: la lava che zampilla dal cratere mentre la luna, crescente al primo quarto, si avvia al tramonto dietro la montagna. Uno scenario documentato dalle foto (di Turi Caggegi) che pubblichiamo qui ma che potrebbe ripetersi presto, se, come sembra, il grande e attivissimo vulcano siciliano si sta ricaricando di magma e di energia.Etna esplosioni nsecetna luna luci

di Turi Caggegi -

L'Etna torna a dare spettacolo con esplosioni intermittenti al Nuovo Cratere di Sud Est. La serata tersa ha consentito l'osservazione dell'intensificazione dei segnali di risveglio del vulcano e le foto che pubblichiamo, scattate oggi al crespuscolo e subito dopo, testimoniano l'aumento dell'energia e la potenza delle esplosioni, che si affacciano con decisione oltre l'orlo del cratere. Protagonista ancora una volta la bocca sommitale che ha prodotto quasi cinquanta eruzioni dall'inizio del 2011, e che era quasi "muto" da oltre un mese. Nelle ultime settimane dopo la fine dell'eruzione iniziata alla fine di gennaio, l'attività era stata registrata solo molto sporadicamente ed aveva avuto una debolissima intensità. Adesso sembra che l'Etna stia dimostrando più energicamente la straordinaria fase di attività che vive negli ultimi anni, e oggi le esplosioni sono state accompagnate anche da un lieve aumento del livello del tremore. Foto di Turi Caggegi.etna esplosionietna esplosionietna esplosioni

 

L'ottima visibilità di stamattina poco dopo l'alba ha permesso l'osservazione e nitidi scatti della grande frana che ha scavato una nicchia alla base del Nuovo Cratere di Sud Est dell'Etna. La frana si è leggermente allargata e approfondita nei quasi tre mesi trascorsi dal grande evento della colata piroclastica all'interno della Valle del Bove, l'11 febbraio scorso. Piccoli crolli si sono succeduti da allora, in una situazione di sostanziale quiete del vulcano. Adesso, mentre dall'Etna arrivano discontinui e deboli segnali di incremento dell'attività, con piccole esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, si attende di vedere quale sarà l'impatto di una nuova, eventuale ma probabile, fase eruttiva che coinvolga lo stesso Cratere su quell'area già indebolita dai crolli. La situazione è comunque tutt'ora definita "a criticità elevata" per quanto riguarda l'area sommitale del vulcano e l'accesso alla Valle del Bove resta vietato. crateri etnaetna

Negli ultimi giorni è continuata, in maniera intermittente, la debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 1 maggio 2014; fra la mattinata del 1 maggio e la sera del 2 maggio non è stata osservata alcuna attività però nella notte del 2-3 maggio la telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola (EMOH) ha registrato deboli bagliori riconducibili ad emissioni di gas ad alta temperatura e/o deboli esplosioni stromboliane. Nelle prime ore del 4 maggio, tale attività si è intensificata (vedi immagini di EMOH a sinistra), e alcune esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente sugli alti fianchi sud e sud-est del cono del NSEC.

Durante un sopralluogo effettuato da personale INGV-OE durante la mattinata del 4 maggio, si sono uditi frequenti boati provenienti dal NSEC indicativi di attività stromboliana.

Si nota inoltre che alle ore 21:00 GMT (=ore locali -2) del 2 maggio le stazioni della rete sismica dell'Etna hanno registrato un evento sommitale particolarmente energetico, non accompagnato da attività vulcanica visibile alle telecamere di sorveglianza.

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Dopo la cessazione dell'attività stromboliana ed effusiva al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, intorno al 7 aprile 2014, non si è osservata nessuna attività eruttiva sull'Etna fino alle prime ore del 22 aprile, quando ha ripreso una sporadica e debolissima attività stromboliana al medesimo NSEC. Nei giorni successivi, tale attività si è protratta in maniera intermittente, e rimanendo sempre su un livello estremamente modesto. Alcune esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente oltre l'orlo craterico sugli alti versanti sud-orientale e meridionale del cono. Non si è osservata nessuna emissione di lava; tuttavia sono avvenuti alcuni piccoli crolli dall'instabile versante orientale del cono del NSEC, in particolare alle ore 09:33 GMT (=ore locali -2) del 29 aprile. Nella tarda serata del 30 aprile, la frequenza ed intensità delle esplosioni stromboliane al NSEC hanno mostrato un leggero aumento (vedi immagine ripresa dalla telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola, EMOH, alle ore 23:23 GMT del 30 aprile).

Si è osservato inoltre un aumento del degassamento dal Cratere di Nord-Est, a volte ad una temperatura leggermente elevata, evidente come anomalia termica nelle immagini della telecamera termica su Monte Cagliato (EMCT).

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative, ma continuano le oscillazioni del tipo "tremore a bande" ("banded tremor") riconducibile alll'attività idrotermale all'interno dell'edificio vulcanico, che sono cominciate dopo la fine dell'attività eruttiva di inizio aprile.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Dopo le osservazioni di una debole attività stromboliana ed effusiva al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna nei primi giorni di aprile 2014, le pessime condizioni meteorologiche durante il week-end scorso hanno precluso qualsiasi osservazione tramite le telecamere visive e termiche dell'INGV-Osservatorio Etneo. Nel mattino del 7 aprile, era evidente che l'emissione di colate laviche era cessata, e l'attività stromboliana al NSEC era in forte diminuzione. Oggi, non si osserva alcun segno di attività eruttiva al NSEC.

L'ampiezza del tremore vulcanico resta leggermente elevato rispetto al livello normale, e mostra leggere oscillazioni.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Nella mattinata del 2 aprile 2014, ha ripreso una modesta attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che si è lentamente intensificata in serata (vedi foto a sinistra, ripresa all'imbrunire del 2 aprile da Fiumefreddo, sul basso versante nord-orientale dell'Etna) per diminuire nuovamente nelle ore mattutine del 3 aprile. L'attività stromboliana al NSEC era cessata nella notte fra il 26 e il 27 marzo, mentre era continuata in maniera intermittente l'emissione di piccole colate di lava dalla base nord-orientale del cono del NSEC, che non hanno superato un centinaio di metri di lunghezza, rimanendo a monte della parete occidentale della Valle del Bove. L'ultima di queste piccole colate è stata emessa nella notte del 1-2 aprile, però in concomintanza con la ripresa dell'attività stromboliana del NSEC, l'attività effusiva è fortemente diminuita.

Durante la mattinata del 3 aprile sono inoltre stati osservati alcuni modesti crolli dal fianco orientale del cono del NSEC.

La ripresa dell'attività stromboliana del 2 aprile è stata accompagnata da un leggero aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico. Nel mattino del 3 aprile, l'ampiezza del tremore vulcanico ha mostrato una tendenza alla diminuzione, senza però rientrare nei livelli normali.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania