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Venerdì alle 21 a Nicolosi l’incontro pubblico del Comitato Etnalibera che chiede il superamento dei divieti che impediscono il libero escursionismo nell’area sommitale del vulcano UNESCO

“L’Etna non si può vietare”. È lo slogan che domani sera, venerdì 10 luglio alle ore 21, risuonerà nel piazzale del Museo della Civiltà Contadina di Nicolosi (Via Garibaldi 58), in occasione dell’incontro indetto dal Comitato “Etnalibera”, costituito da associazioni, operatori e singoli cittadini, accomunati dall’idea di eliminare ogni divieto alla libera fruizione dell’area sommitale e delle manifestazioni eruttive del vulcano.
Etnalibera presenterà a cittadini, deputati, sindaci e istituzioni, il documento-petizione con il quale chiede il superamento dell’attuale modalità di fruizione dei crateri sommitali e dei fenomeni vulcanici che impedisce ai liberi escursionisti e ai turisti di recarsi in vetta, a fronte di una crescente richiesta di visita dei luoghi più affascinanti dell’Etna, da due anni Patrimonio UNESCO, con la conseguenza che risultano pesantemente penalizzate anche le attività economiche legate al turismo.
Attualmente l’unico modo di accedere all’area sommitale è quello di rivolgersi alle guide autorizzate, ma anche queste, a causa degli stringenti criteri imposti dai regolamenti, per lunghi periodi non riescono a condurre in vetta gli escursionisti per via dei rigidi divieti imposti al variare dei parametri vulcanologici monitorati, anche in presenza di fenomeni insignificanti.etna bocca eruttiva turi caggegi

Una battaglia che per Etnalibera è anche di carattere etico, in quanto la natura non si può vietare e che penalizza solo l’Etna, poiché mai verrebbe in mente ai governanti di chiudere le Alpi o l’Everest, nonostante siano spesso teatro di gravi incidenti.
La serata di venerdì verrà aperta dalla proiezione del corto di Antonio De Luca “Emozioni dal vulcano”. Illustrerà il documento di Etnalibera Sergio Mangiameli, mentre Giuseppe Riggio andrà al cuore del problema intervenendo su: “Perché l’Etna non si può vietare”. In seguito verrà data la parola agli addetti ai lavori, ai sindaci e ai deputati nazionali e regionali e ai senatori (invitati all’incontro tutti gli eletti nei collegi che includono il territorio etneo) che hanno manifestato l’intenzione di favorire il superamento delle restrizioni.
Nel corso della serata verrà proiettato il video realizzato da Giuseppe Distefano (Etna Walk) intitolato “Etna Libera” che raccoglie le opinioni espresse a 2.900 metri d’altitudine, al limite della zona “chiusa, da alcuni escursionisti stranieri intervistati sui divieti in area sommitale. Chiuderà la serata il cortometraggio “Iddu” diKlaus Dorschfeldt.

“Con la proposta elaborata al suo interno e recapitata alla deputazione regionale e nazionale e alla rappresentanza senatoriale – dichiarano i portavoce di Etnalibera Sergio Mangiameli e Giuseppe Riggio –, il comitato chiede di ritornare allo stato precedente l’emanazione del regolamento di fruizione, datato 2013, in quanto l’esperienza di governo diretto della Protezione Civile non risponde alle prerogative della stessa, oltre che essere un evidente freno allo sviluppo economico e culturale di un bene Patrimonio dell’Umanità. Abbiamo chiesto ai rappresentanti delle forze politiche di dare un proprio contributo alle richieste del comitato per giungere ad una nuova regolamentazione, in nome dei montanari e delle attività economiche evidentemente penalizzate da questa situazione. Accogliamo con grande favore – chiudono i portavoce di Etnalibera – l’impegno dell’Onorevole Concetta Raia, che ha presentato una interrogazione parlamentare all’ARS, e apprezziamo le posizioni assunte dalla Presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, che ha condiviso la nostra petizione, e dal Direttore della Fondazione UNESCO Sicilia Aurelio Angelini che auspica l’apertura delle aree precluse ai visitatori.”etna bocca esplosioni turi caggegi

Sarà presente un banchetto per raccogliere le firme in calce al documento-petizione, che può essere firmato anche on line VAI ALLA PETIZIONE.
Hanno già sottoscritto il documento di Etnalibera: Associazione “Amici della Terra”; Ornella Laneri (imprenditrice); Flaminia Belfiore (giornalista); Turi Caggegi (giornalista); Alfio Garozzo (fotografo e giornalista); Associazione “Mascali 1928”; Salvatore Ragonese (atleta); Federconsumatori Catania; Federconsumatori Etna-Sud;
CAI Randazzo; Alfio Papale (deputato regionale Forza Italia); Agnese Virgillito (giornalista inviata Mediaset); Giuseppe La Venia (giornalista RAI News 24); Angelo Villari (Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania); Daniele Lo Porto (giornalista, Segretario Provinciale Assostampa); Ottavio Cappellani (scrittore); Nicola Savoca (giornalista); Marinella Fiume (scrittrice, già Sindaco di Fiumefreddo di Sicilia); Associazione “Etna e dintorni”; Associazione “Mediterranea”; Monica Maimone (imprenditrice).

Fonte: www.etnalife.it

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“State pensando alle prossime vacanze estive, magari in Sicilia? Oltre al meritato relax balneare e alle gustose specialità del posto, perché non pianificare anche un’escursione sull’Etna? Il vulcano attivo più alto d’Europa è da oggi visitabile virtualmente con Street View di Google Maps, insieme ad una mostra digitale ospitata dal Google Cultural Institute (dal titolo Basalto lavico dell’Etna), che racconta l'uso della pietra lavica nella storia dell'architettura. Il 21 Giugno 2013 l’Etna è stato inserito dall’Unesco nella lista World Heritage e, per celebrare il secondo anniversario di questa ricorrenza, abbiamo deciso di mapparne le pendici rendendo le immagini disponibili su Street View. Una scalata impegnativa che ha portato le nostre attrezzature oltre i 3.000 metri per catturare panorami mozzafiato dalla cima del cratere. Oltre a dare la possibilità a chiunque nel mondo di percorrere i suggestivi sentieri della montagna, la mappatura dell’Etna rappresenta un modo per tutelare e valorizzare l’eredità culturale e storica del territorio siciliano e delle sue bellezze”.  Con questa nota ufficiale, l’ufficio stampa di Google informa dunque che, a partire da oggi, 18 giugno, chiunque potrà visitare virtualmente e gratuitamente, direttamente dal proprio computer, smartphone, tablet, le affascinanti zone sommitali dell'Etna Patrimonio dell'Umanità, all’interno del Parco. Sarà possibile grazie a Google Street View, il servizio di Google che dal 2007 permette agli utenti di visitare virtualmente vari luoghi del mondo, proprio come se si stesse passeggiando.

etna google street view

Per la presidente del Parco dell'Etna Marisa Mazzaglia "sarà una opportunità di conoscenza e di promozione turistica su scala mondiale delle meraviglie del nostro vulcano. E’ un grande regalo per tutti coloro che, in ogni angolo del pianeta, sognano l'incontro con l'Etna Patrimonio dell’Umanità,  per varie ragioni non possono coronare questo sogno e ora avranno la possibilità di farlo online, visitando virtualmente la sommità della Muntagna. E' anche un modo speciale di celebrare il secondo anniversario  del riconoscimento Unesco del Monte Etna, per il quale dobbiamo un ringraziamento particolare alla Regione Siciliana e all’assessorato regionale al turismo, che ha avviato i primi contatti con Google Street View”.

E' davvero ampio il tour virtuale dell'Etna da oggi disponibile su Street View di Google Maps. In collaborazione con il vulcanologo del Parco Salvo Caffo e la guida dell'ente Orazio Distefano, grazie al  trekker, lo zaino tecnologico equipaggiato con 15 fotocamere che scattano immagini ad alta risoluzione in grado di fornire una panoramica a 360° in orizzontale e 280° in verticale ha preparato nei mesi scorsi un percorso che comprenderà l'ascesa online dal Rifugio Sapienza, le voragini sommitali, la discesa sul versante nord fino all'osservatorio di Pizzi De Neri, la zona dei crateri Silvestri con i suoi sentieri e il sentiero della Schiena dell'Asino, che si affaccia sulla Valle del Bove. Luoghi e scenari straordinari, che offriranno grandi emozioni ai visitatori online.

etna google street view

Per gli appassionati di paesaggi vulcanici, inoltre, Street View di Google Maps darà la possibilità di visitare virtualmente dal Parco Nazionale dei Vulcani delle Hawaii al Meteor Crater in Arizona, dai vulcani giapponesi Aso e Konpira e Nishiyama al Monumento Nazionale Sunset Crater Volcano negli Stati Uniti e, per finire, sempre in U.S., il Crater Lake National Park.

etna google street view

 

“Questa volta ho pensato a qualcosa di nuovo: un inno allo sport, un tributo e un omaggio all' Etna Patrimonio dell' Umanità, al nostro litorale, alla nostra storia, alla nostra città, con uno sguardo rivolto, come sempre, alla solidarieta”. Con queste parole Rosario Catania, popolare trekker catanese, detentore del “Guinness World Record” (il primato del mondo ufficialmente omologato tra i record del Guinness) nella disciplina sportiva del Nordic Walking per avere camminato 70 ore di fila con l’ausilio degli appositi bastoncini, presenta la sua prossima impresa, “Etna Ironman Unesco 2015", promossa e organizzata dal Parco dell’Etna per celebrare il secondo anniversario dell’iscrizione del vulcano siciliano nella World Heritage List dell’Unesco.

Sarà davvero una grande e affascinante sfida per “Ironman” Rosario Catania. Le date scelte sono il 20 e 21 giugno 2015, esattamente due anni dopo la proclamazione (avvenuta il 21 giugno 2013 a Pnhom Penh, capitale della Cambogia). Cinque i siti interessati dal percorso: l’Etna, Catania e il barocco – entrambi riconosciuti dall’Unesco - , l’Area Marina Protetta delle Isole Ciclopi, la Riserva Naturale Orientata La Timpa, la Riserva Naturale Fiume Fiumefreddo. E cinque anche le tappe, per altrettante differenti discipline sportive: la prima, Porto di Riposto-Marina di Cottone, la mattina del 20 giugno, 7 chilometri con la tecnica del Nordic Walking; a seguire la scalata Marina di Cottone-Piano Provenzana, 33 km in mountain bike; e ancora a seguire, sempre il 20 giugno, la tappa di trekking Linguaglossa Piano Provenzana-Nicolosi Rifugio Sapienza, a contatto per 21 chilometri con la vetta del più alto vulcano attivo d’Europa; poi, la notte tra il 20 e il 21 giugno, la discesa di corsa (running)  Nicolosi Rifugio Sapienza-Porto di Catania, quarta tappa, giù per i fianchi pedemontani del vulcano per 37 chilometri; infine, all’alba di domenica 21 giugno, 36 chilometri in canoa dal Porto di Catania al Porto di Riposto, la quinta e ultima tappa lungo le splendide coste etnee. Tutto avverrà in 133 km circa e meno di 36 ore, in regime di Endurance no-stop, con le sole pause tecniche per il cambio abbigliamento e i rifornimenti. La manifestazione chiuderà il programma di “Walk of Life” 2015, l’iniziativa a sostegno della ricerca sulle malattie genetiche promossa da Telethon.tracciato ironman etna

Fortissime le motivazioni che spingono Rosario Catania a questa nuova, complessa ma affascinante impresa: Nordic Walking, Mountain Bike, Trekking, Running, Canoa, sono le cinque discipline sportive rappresentative dello sport nel sito Unesco per eccellenza, dove Acqua,Terra e Fuoco si fondono, dando vita alla Terra del Mito. Cinque discipline, con altrettante percezioni sensoriali, in cui il corpo umano sperimenta un susseguirsi di emozioni e fatiche, alla ricerca del proprio io, dei propri limiti, delle proprie paure”.tappe ironman etna 2015

Il Parco dell’Etna ha sposato con entusiasmo il progetto Etna Iron Man Unesco 2015. Dice la presidente Marisa Mazzaglia: “Attraverso la nuova, straordinaria impresa sportiva di Rosario Catania, vogliamo celebrare in modo particolare il secondo anniversario del riconoscimento Unesco, promuovendo la sinergia tra i due siti Unesco, l’Etna e il Barocco catanese, che impreziosiscono il territorio. Siamo particolarmente contenti del grande coinvolgimento che questo evento sta già facendo registrare tra enti, associazioni, cittadini di tutte le età, per sostenere il progetto”.

Nella sede dell’Ente a Nicolosi si è svolta una prima riunione organizzativa, alla quale hanno manifestato adesione i comuni di Acicastello, Belpasso, Bronte, Catania, Fiumefreddo, Maletto, Mascalucia, Randazzo, Riposto, la Direzione Marittima di Catania e l’Ufficio Marittimo di Riposto, l’Azienda Foreste Demaniali di Catania, il Collegio regionale delle Guide Alpine e Vulcanologiche, l’associazione Etna e Dintorni, il portale iEtna.it, la Alma Production.parco etna ironman 2015

Parco dell'Etna: grande successo per “Meglio Parco che sporco” 2014. Sabato 22 novembre in mille hanno ripulito dai rifiuti  vari  siti degradati nell’area protetta. Provincia, Comuni del Parco, associazioni, Marines, scuole in prima linea

 In mille, forse di più, tutti insieme a ripulire il Parco dell’Etna. E’ stata davvero grande, intensa e gioiosa, nei numeri di partecipazione e nell’impegno, la risposta e la mobilitazione del territorio per la seconda edizione della manifestazione “Meglio Parco, che sporco”, promossa e coordinata dal Parco dell’Etna e dalla Provincia Regionale di Catania, con l’obiettivo di bonificare e ripulire dai rifiuti numerose aree degradate dell’area protetta e di lanciare a chi deturpa un forte messaggio di attenzione per la tutela e il decoro del territorio che circonda il sito iscritto lo scorso anno nel Patrimonio dell’Umanità.

Per la giornata di grandi pulizie del Parco dell’Etna sono scesi in campo la Provincia regionale con tre pattuglie della polizia provinciale e la Publiservizi con numerosi uomini e mezzi; 16 Comuni del Parco; oltre cinquanta associazioni ambientalistiche e di volontariato del territorio ma anche di Catania;  Confambiente  con le ditte di smaltimento e i grossi mezzi utilizzati per raccogliere i rifiuti speciali; i Marines di Sigonella, i Lions, parecchie scuole e tanti scout, molti comuni cittadini, alcuni venuti da altre province per dare una mano. Oltre 1000 partecipanti, stando alle notizie e ai numeri provenienti nel corso della mattinata dai siti scelti per gli interventi: uomini e donne di tutte le età, anche tanti ragazzi e bambini che hanno voluto dimostrare l’amore per la Muntagna e fare la propria parte con entusiasmo, indossando i guanti e usando pale, rastrelli e punteruoli per liberare dai rifiuti molti dei siti più frequentati dell’area protetta. Primissimi dati sulla raccolta: bonificati 5 siti di amianto, rimosse 3 tonnellate di copertoni e 1 carcassa di auto, raccolte tra Adrano e Bronte 5 tonnellate di rifiuti, centinaia di sacchi raccolti dalle associazioni in tutti i siti ripuliti.

Sul campo, per coordinare gli interventi, insieme al presidente del Parco Marisa Mazzaglia ed al direttore Pietro Coniglio, per Pubbliservizi e Provincia ,l’ingegnere Salvatore Raciti e i funzionari Francesco Lo Vetere e Pietro Litrico e per Confambiente il presidente Gaetano Monastra. Tanti i sindaci e amministratori in prima fila negli interventi di bonifica nei loro territori: il sindaco di Adrano Pippo Ferrante e l’assessore Chiara Longo; l’assessore di Belpasso Barbara Laudani; il vicesindaco di Biancavilla Luigi D’Asero; il sindaco di Castiglione di Sicilia Salvatore Barbagallo, con il vicesindaco e componente del Comitato Esecutivo del Parco Concetto Stagnitti e gli assessori Giuseppe Lupo e Lucia Chisari; il vicesindaco di Linguaglossa Aldo Guzzetta; il sindaco di Maletto Salvatore Barbagiovanni con il  vicesindaco Maria Ausilia Calì; l’assessore di Milo Michele Patanè; il sindaco di Nicolosi Nino Borzì con l’assessore Giuseppe Di Mauro; il vicesindaco di Pedara Antonio Fallico; il vicesindaco di Ragalna Roberto Di Bella, con gli assessori Lucia Saladino e Salvatore Longo; il vicesindaco di Randazzo Gianluca Lanza con l’assessore Patrizia Garasto; il sindaco di Sant’Alfio Giuseppe Nicotra; il sindaco di Trecastagni Giovanni Barbagallo,  i componenti del Comitato Esecutivo del Parco Ettore Barbagallo e Salvuccio Furnari, il direttore reggente Pietro Coniglio e numerosi dipendenti del Parco.

Rispetto alla prima edizione di Meglio Parco che Sporco, la risposta del territorio è stata ancora più significativa. – afferma la presidente del Parco, Marisa Mazzaglia – e ringrazio la Provincia Regionale, ed in particolare l’ex Commissario straordinario, il Prefetto Giuseppe Romano, per aver condiviso l’iniziativa sostenendola con uomini e mezzi e l’attuale Commissario Sergio Azzarello, che ha mantenuto gli impegni. Un grazie a tutte le associazioni e i volontari per l’impegno profuso; ai Comuni del Parco; ai Marines di Sigonella; ai dipendenti dell’Ente. Il Parco e la Provincia promuovono la condivisione della tutela del nostro grande patrimonio naturale. L’iniziativa, collocata nella settimana europea per la riduzione dei rifiuti, aggiunge un messaggio importante per il futuro: dobbiamo ridurre la produzione dei rifiuti alla fonte e promuovere un ciclo integrato di riuso, nel rispetto dell’ambiente naturale”.

  Commenta l’ingegnere Raciti: “Siamo contenti della giornata, che ha dimostrato che quando si fanno interventi congiunti si ottengono risultati importanti. Posso anticipare che si sta procedendo alla installazione di un sistema di videosorveglianza”. Aggiunge il presidente di Confambiente Monastra: “Alcuni rifiuti lasciano la loro traccia. Oltre a importanti interventi di bonifica come quello di oggi, è necessaria la repressione contro chi deturpa il territorio”.

GLI INTERVENTI DI BONIFICA – Ecco il quadro complessivo dei partecipanti e degli interventi: la Provincia Regionale di Catania ha ripulito le strade SP 92. SP 160, Mareneve, Salto del Cane e insieme a Confambiente Catania, la sezione di Confcommercio che raggruppa le ditte di smaltimento e che è intervenuta con mezzi potenti e di grande impatto, ha   bonificato alcuni siti di rifiuti speciali (amianto, eternit) sulla SP 92, la SP 174 vicino Grotta Comune, la SP 120 Strada Milia-Filiciusa ed eliminato carcasse di auto e copertoni. Prezioso l’intervento dei Marines della Stazione Aeronavale della Marina USA di Sigonella: un gruppo di 25, insieme ai volontari dell’associazione FCGT-Team Italia, hanno pulito il sito di Etna sud presso Rifugio Sapienza, altri 20 hanno collaborato a Linguaglossa con il gruppo intervenuto a Piano Provenzana

Ricordiamo gli interventi effettuati nei territori dei Comuni del Parco.

ADRANO – Insieme ad un gruppo scolastico dell’IPAA (Istituto tecnico Agricoltura e Artigianato) “Benedetto Radice”, le associazioni Circolo Rifiuti Zero, Ambiente e Vita, Comitato Civico Salute e Ambiente, le Acli di Adrano, coordinate dal Comune, hanno ripulito il sito Santuzza-Filiciusa, sulla SP 156.

BELPASSO –  Hanno lavorato tre gruppi diversi coordinati dal Comune:  l’Archeoclub, con le associazioni Processa e Vivere Verde e con la scuola Nino Martoglio, ha ripulito il sito Cisterna Regina, nei pressi del quale ha operato anche la Pro Loco Belpasso, ricoprendo di PVC e cemento e isolando l'amianto presente in alcune micro discariche, in attesa di un prossimo intervento di Confambiente; il CAI Belpasso il sito di Piano Bottara; il Centro Volteggio Equitazione Sole dell’Etna, con le associazioni Engea e Amico del Cavallo il sito Contrada Segreta/ Grotta dell’Angelo.

BIANCAVILLA - I Lions Club di Biancavilla/Adrano, con le associazioni Casa Mirio e Lupi dell’Etna in collaborazione con il Comune, hanno ripulito la zona di Casa Mirio/Pineta Biancavilla.

BRONTE – Mobilitato un piccolo esercito di volontari: gli Engea Rangers  sul tratto circostante il  basolato lavico che porta a Piano dei Grilli; in collaborazione con il comune di Bronte,  le Giacche Verdi, insieme alle associazioni Bronte in progress, Arcobaleno, Iride, agli scout dell’Agesci di Bronte, il progetto Ambiente della scuola media Luigi Castiglione, nei siti di  contrada Difesa e presso il Bosco Brignolo e i rifiuti sono stati trasportati con l’ausilio degli asini messi a disposizione dalle Giacche Verdi. Presenti Antonello Caruso, commissario liquidatore di Joniambiente e il commissario del Corpo Forestale di Bronte Enzo Crimi.

CASTIGLIONE DI SICILIA -  Ripulito il sito di Piano Felci, sulla SS 120 fino a quota Mille. Coordinati dal Comune, c’erano la Guardia Regionale ARSA, i Ranger International, l’AEOP di Castiglione, studenti e docenti del Liceo delle Scienze Umane di Castiglione e delle scuole medie di Castiglione e Solicchiata.

LINGUAGLOSSA - Sul sito di Piano Provenzana-Piano Pernicana, coordinata dal comune, è intervenuto un gruppone di associazioni, con Etna Trail, Equitrekking Etna nord, Bici Club Davide Di Mauro, più la squadra di calcio dell’APD Linguaglossa, il Liceo Scientifico Michele Amari e il CAI di Linguaglossa.

MALETTO – Il Comune e i ragazzi dell’associazione Giovani Orizzonti hanno ripulito da una gran quantità di rifiuti di ogni genere il sito del piazzale Passo Zingaro, sulla ss 284 e hanno collaborato con il gruppo di Bronte.

MILO – Anche in questa fetta di territorio un foto gruppo in azione. L’associazione   Orione, con il WWF Catania, il WWF Jonico Etneo e Panorama Sicilia, Mongibello Mtb, in collaborazione con il Comune, ha ripulito  il tratto Pietracannone- Monte Fontane.

NICOLOSI – Numerosi gli interventi, coordinati dal Comune:  l’AEOP di Nicolosi e gli ispettori volontari ambientali in Contrada Rinazzi; l’AEOP anche i Tre Altarelli; la ditta Ecolandia in Via Cannizzaro; Extreme Bike Nicolosi nella via San Nicola Alta (Castagna Grossa) e la  zona della pinetina dopo la Cava Asero; l’associazione Piuma Bianca e il Fondo Siciliano per la natura sul  sito Al Km/Serruggeri, Sicilia Antica di Acireale ha pulito  il sito nei pressi dell’altarino devozionale, sulla SP 92. Al lavoro anche l’associazione ANC Carabinieri in congedo e la Protezione Civile Comunale, ha collaborato anche Etnino 70.

PEDARA – Coordinate dal Comune, le associazioni Handir, Rifiuti Zero Sicilia, Aspiranti Guardie Ambientali Fare Ambiente, Giovani Democratici, RiPuliamo Catania hanno ripulito il sito in via Monte Po’/via della Resistenza.

PIEDIMONTE ETNEO – L’associazione Botabike ha ripulito l’area intorno alle Case Bevacqua.

RAGALNA - Le Associazioni Aria Nuova, Viviamo Ragalna e Misericordia Ragalna, Acli, con il coordinamento del Comune, hanno ripulito l’area sotto il Grande Albergo dell’Etna.

RANDAZZO – Sul sito SP Bocca d’Orzo, sono intervenute insieme al Comune due classi  dell’Istituto Comprensivo De Amicis e l’associazione Prorandakes,

SANT’ALFIO -  In collaborazione con il Comune, il CAI Catania ha ripulito la zona del Rifugio Citelli-Serra delle Concazze e l’AIGAE con Natetur la zona sotto il piazzale del Rifugio.

TRECASTAGNI – Le associazioni Etna Viva, Circolo Pertini dell’Arci e gli scout, hanno ripulito la zona di Grotta Comune, insieme al Comune.

ZAFFERANA ETNEA – Due gruppi al lavoro, in collaborazione con il Comune: l’associazione Etna e Dintorni, ha ripulito la zona di Piano del Vescovo/Strada Cassone); gli Amici della Terra il sito di Piano dell’Acqua.

CS Parco dell'Etna

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I vini dell’Etna si presentano a critica, wine lover e operatori del settore di Milano. La seconda tappa dell’Etna Grand Tour - evento itinerante organizzato dal Consorzio di Tutela dei Vini Etna D.O.C. - è in programma lunedì 17 novembre 2014 al Westin Palace, a partire dalle ore 15.30 alle ore 20.30.

L’appuntamento milanese arriva dopo il grande interesse suscitato dalla prima tappa dell’Etna Grand Tour, che ha visto il suo battesimo nel giugno scorso presso l’Hotel Hilton di Roma, richiamando l’attenzione di operatori e appassionati della capitale.

L’interesse per quest’area della Sicilia è quanto mai attuale: non solo “A Muntagna”, come amichevolmente viene chiamato il vulcano dagli stessi produttori,  è stata inserita nel 2013 dall’Unesco tra i patrimoni mondiali dell’umanità, e i vigneti del suo comprensorio stanno riscuotendo grande attenzione da parte della critica internazionale. Una delle ultime conferme arriva anche dalla rivista statunitense “Wine Spectator” che ha dedicato la copertina dell’edizione di novembre proprio all’Etna. Il titolo che accompagna la foto, con il vulcano in primo piano, è: “Risorge la stella della Sicilia”. Anche le ultime edizioni delle Guide italiane, come oramai avviene da molti anni, hanno dedicato ampio spazio ai vini della denominazione.

Etna Grand Tour ha scelto Milano per la sua seconda tappa anche in vista di Expo 2015, considerato dal Consorzio una vetrina di primaria importanza per la sua visibilità a livello mondiale. Un grande banco di assaggio, curato dalla Delegazione di Milano dell’Associazione Italiana Sommelier, è la modalità scelta dal Consorzio per conoscere da vicino gli interpreti del territorio etneo.

“In poco più di dieci anni i nostri vini hanno compiuto passi enormi - afferma Giuseppe Mannino, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini Etna D.O.C. - basti pensare che nel 2002 le aziende imbottigliatrici erano soltanto sei, mentre ora sono circa 80. La superficie vitata, inoltre, cresce in media di 50 ettari all’anno. Sono segnali decisamente incoraggianti, che se sommati al successo sui mercati europei e internazionali, fanno ben comprendere le potenzialità future, pur rimanendo la nostra produzione destinata a una nicchia di mercato e non a grandi numeri”.

“Per noi è un grande onore, oltre che un'immenso piacere, poter offrire al pubblico milanese un così ampio banco d'assaggio dedicato ai vini dell'Etna - aggiunge Hosam Eldin Abou Eleyoun, delegato di Ais Milano - una denominazione che a Milano è molto apprezzata, e dopo questo evento ci auguriamo potrà essere sempre più conosciuta e richiesta”.

cs Consorzio di tutela vini Etna doc

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Una Conferenza per tutti i vulcanologi italiani

 A Nicolosi la conferenza nazionale “Alfred Rittmann”, interamente dedicata ai recenti sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio della vulcanologia italiana, metterà a confronto i rappresentanti del mondo scientifico e istituzionale. Un’occasione per conoscere gli ultimi sviluppi nel settore a livello mondiale. L’Iniziativa, organizzata dall’Ingv, si terrà dal 29 al 31 ottobre

Sono oltre 200 i vulcanologi che si sono dati appuntamento a Nicolosi (Catania) - Centro Congressi, Via Monti Rossi -  dal 29 al 31 ottobre prossimi, per confrontarsi sui recenti sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio e su tematiche riguardanti prevenzione e pericolosità  vulcanica in Italia, uno dei primi paesi al mondo per numero di abitanti esposti al rischio vulcanico insieme all’Islanda. L’occasione è la Conferenza “Alfred Rittmann”, organizzata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e dall’Associazione italiana di vulcanologia, con il supporto del Comune di Nicolosi e della Funivia dell’Etna. L’iniziativa, che rappresenta l’incontro biennale della comunità vulcanologica italiana, rilancia, nello spirito e negli intenti, la vecchia tradizione dei meeting promossi annualmente dal Gruppo Nazionale per la Vulcanologia fino al 2004.

“Giunta oramai alla sua terza edizione”, spiega il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv, Eugenio Privitera, “la Conferenza è l’occasione per promuovere e favorire il dibattito scientifico sui recenti sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio, nell’ambito della vulcanologia italiana e su tematiche di  pericolosità, queste ultime di grande interesse per la Protezione Civile”.

Il convegno, dedicato ad Alfred Rittmann, uno dei padri fondatori della vulcanologia moderna nonché direttore del già Istituto internazionale di vulcanologia, fondato a Catania dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dall'UNESCO, poi Sezione di Catania dell'Ingv, è dedicato a dottorandi e giovani ricercatori che con il loro studi contribuiscono allo sviluppo della vulcanologia (geologia delle aree vulcaniche, magmatologia, geochimica, geofisica, modellistica fisica dei processi vulcanici, vulcanologia e petrologia sperimentale).

“La Conferenza Rittmann si conferma, ancora una volta, uno degli appuntamenti di spicco della comunità vulcanologica italiana”, afferma il Presidente dell’Ingv, Stefano Gresta. “I sempre maggiori sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio vulcanico hanno consentito in questi anni un ulteriore rafforzamento della posizione di leadership a livello mondiale dei nostri ricercatori e hanno permesso di contribuire efficientemente al Sistema Nazionale di Protezione Civile di cui l’Ingv fa parte. Compito primario dell’Istituto, soprattutto in una fase storica come l’attuale, è fare ricerca scientifica come produzione e avanzamento della conoscenza in questo settore, senza prescindere dall’impegno nella valorizzazione dei risultati ottenuti da giovani ricercatori, molti dei quali, purtroppo, a tempo determinato”.

La manifestazione, che ha avuto il patrocinio del Parco dell’Etna, sarà articolata in una parte introduttiva e 4 sessioni tematiche, all’interno delle quali saranno presentati anche dei poster. E’ prevista inoltre, la visione di alcuni film-documentario di G. Tomarchio e F. Villa e di un video prodotto dal laboratorio di Aerogeofisica dell’Ingv – Roma 2 con riprese aeree dell’Etna.

“Ampio spazio sarà dato ai giovani i quali parteciperanno gratuitamente e rappresentano più del 50% dei partecipanti”, aggiunge Privitera. “Un cospicuo numero di lavori presentati alla Conferenza sono frutto dei risultati ottenuti da giovani ricercatori”.

Nell’ambito della Conferenza saranno assegnati due riconoscimenti: la “Medaglia Fratelli Gemmellaro” a Renato Cristofolini, già ordinario di Vulcanologia dell'Università di Catania, vulcanologo di fama internazionale che ha dedicato la vita allo studio dell’Etna; la “Medaglia A. Rittmann” a un giovane ricercatore che si è particolarmente distinto nel campo delle scienze vulcanologiche; e, infine, un premio del valore di 3000 euro, offerto dal Comune di Nicolosi, per partecipare ad attività congressuali e/o stage di perfezionamento. Ampio risalto sarà dato all’Etna, sorvegliato speciale, che dal 2013 è Patrimonio dell’Unesco.

Link al sito webhttp://www.ct.ingv.it/rittmann2014/

c.s. Ingv

Bio Distretto Etneo, un appuntamento da non perdere: Il primo evento è fissato per domenica 27 luglio, alle 17,30, presso la bellissima e fresca sede dell'Ente Parco dell'Etna, in via del Convento 45, a Nicolosi.Bio al Parco

Su iniziativa dell'Ente Parco dell'Etna e dell'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica (AIAB), prende forma il "Bio-distretto etneo", con il duplice obiettivo di sostenere e valorizzare le produzioni biologiche presenti nel territorio, ma anche di fare rete, oltre che tra e con gli produttori del settore, anche con associazioni, operatori turistici, aziende di trasformazione e consumatori che condividono il modello biologico di produzione e di consumo.

"Spingere verso il consumo di cibi genuini e promuovere l'agricoltura biologica-ha dichiarato il merito la Presidente dell'Ente Parco dell'Etna, Marisa Mazzaglia- rappresenta un modo diretto per sostenerne le produzioni, ma anche per formare una cultura di tutela e di rispetto dell'ambiente, certamente utile all'economia dell'area in questione la quale, in attuazione a delle precise prescrizioni di legge, è sottoposta ad una serie di disposizioni che ne garantiscono il regolare sviluppo".

Secondo le intenzioni dell'AIAB, il "Bio-distretto etneo", una volta messo a regime, dovrà essere in grado di svolgere un'azione divulgativa da realizzare in collaborazione con i comuni interessati, dovrà promuovere azioni informative e formative, rivolte ai produttori ai consumatori ed agli studenti, oltre che a tutti gli operatori economici del settore della trasformazione agricola e del turismo ed agli amministratori locali della zona.

Il primo appuntamento per gli interessati è fissato per domenica 27 luglio, alle ore 17,30, presso la sede dell'Ente Parco dell'Etna, in via del Convento 45, a Nicolosi. A parlare dell'iniziativa e ad illustrarne gli obiettivi saranno la Presidente dell'Ente, Marisa Mazzaglia, il Presidente della Federazione AIAB, Vincenzo Vizioli, Gianni Cavinato, dell'Agrisalus, Giuseppe Orefice, della Rete Internazionale Biodistretti, Rosa Spampinato, Dirigente agronomo dell'Ente Parco dell'Etna, Alfio Furnari, Presidente dell'AIAB Sicilia, al quale è stato anche affidato il coordinamento dell'incontro.

Nella stessa giornata, negli spazi esterni all'ex Monastero Benedettino, attuale sede dell'Ente,  a cura dell'Associazione "a fera bio", si terrà un mercatino di prodotti biologici, il quale resterà aperto dalle ore 18,30 alle 22,30 e sarà replicato domenica 31 agosto ed il 28 settembre, sempre dalle 18,30 alle 22,30. Nell'ambito di questi appuntamenti, oltre alle produzioni biologiche locali i visitatori potranno assistere a momenti di intrattenimento, partecipare a degustazioni, a dimostrazioni di yoga, acquistare prodotti dell'artigianato creativo, mentre per i più piccini sono previsti "giochi e racconti sotto l'albero".pere facci bedda etna

BIO DISTRETTO AIAB ETNEO

  1. OBIETTIVI

 Obiettivo  del  Biodistretto Aiab Etneo è la valorizzazione condivisa delle risorse naturali paesaggistiche e produttive del Territorio del Parco dell’Etna.

Il Biodistretto nasce con un accordo tra agricoltori, cittadini, operatori turistici ed associazioni che condividono il modello biologico di produzione e di consumo.

La spinta propulsiva viene dagli agricoltori etnei che cercano mercati nazionali, esteri e locali che sappiano apprezzare le loro produzioni, dai cittadini interessati a consumare cibo sano genuino locale che protegga l’ambiente  e, infine, dagli operatori  che intendono qualificare l’offerta turistica con il turismo ecologico, rurale ed enogastronomico.

Queste istanze vengono sponsorizzate da un Partenariato tra Pubblico e Privato per un programma di interventi che prevede le seguenti fasi:

  1. FASI E SETTORI DEL PROGETTO

  1. Analisi economico-energetica dell’agricoltura del Parco

Il progetto prevede il censimento delle aziende agricole ubicate nel perimetro del Parco ed una indagine campionaria aziendale e settoriale economico-energetica al fine della individuazione delle aziende biologiche vitali nei principali comparti produttivi.

  1. Centri di formazione professionale ed assistenza tecnica degli agricoltori

L’azione prevede la formazione professionale partecipativa degli agricoltori alle tecniche delle diversificate forme di agricoltura naturale e l’assistenza tecnica da Enti, come Aiab che abbiano esperienze e know-how in aziende e settori bio.

  1. Aziende pilota

La formazione professionale partecipativa si esprime in una nuova concezione della ricerca, sperimentazione ed innovazione che vede gli agricoltori delle aziende rappresentative dei diversi settori produttivi e delle diverse specifiche condizioni pedoclimatiche e morfologiche – assistiti da tecnici e ricercatori - partecipare da protagonisti, con le loro esperienze ed i loro saperi, alle attività di ricerca del miglioramento genetico che si svolgeranno nelle loro aziende e non nelle stazioni sperimentali o nei laboratori scientifici, ed i cui risultati verranno da loro stessi monitorati discussi e valutati . Anche la fase finale dell’innovazione risponde a due nuovi criteri: il primo è che la validità della ricerca non deve tener conto solo della estensibilità nel territorio del Parco dei risultati  ma  essa deve anche prevedere la loro durabilità nel tempo; il secondo è che il miglioramento genetico partecipativo delle varietà esistenti o l’introduzione di nuove varietà devono essere rispondenti alle caratteristiche dell’ambiente etneo e non devono modificarlo. Il territorio etneo deve divenire quindi un bazar della ricerca gestito dagli agricoltori e non un santuario dove officiano gli unti del Signore

  1. Marchio collettivo di garanzia biologica del Parco e istituzione dell’Albo dei produttori

Promuovere e curare il marchio collettivo di garanzia biologica e concederlo all’istituendo albo degli agricoltori, dei trasformatori, dei ristoratori, dei negozi del Parco, risulta oggi molto semplificato per la presenza nell’area di enti terzi di controllo e certificazione che possono assumersene il compito relativo.

Il biodistretto etneo può altresì superare la certificazione aziendale terza della singola azienda, introducendo la certificazione unica dell’intero gruppo territoriale  che offre, oltre alla riduzione dei costi di certificazione, una maggiore garanzia per la presenza costante di tecnici esperti in agricoltura biologica, che non si limitano a controllare gli agricoltori per il rispetto delle norme comunitarie e nazionali, ma li assistono in modo costante nell’annata agraria rispondendo ai loro bisogni ed alle loro esigenze.

Altro scenario di sperimentazione potrà riguardare la certificazione seconda fornita dall’associazione di agricoltori, trasformatori, distributori, tecnici e consumatori che in uno seguono i processi produttivi e garantiscono la rispondenza alle norme biologiche di quei prodotti destinati soprattutto al mercato locale.

L’istituzione del marchio da concedere agli operatori dell’intera filiera agroalimentare iscritti all’albo,  innesca dei meccanismi migliorativi dei diversi settori e delle diverse fasi ancorandoli alla valorizzazione territoriale condivisa fondata sulla tutela dell’ambiente e della salute degli abitanti e dei turisti

 5. Promozione dell’associazione degli agricoltori biologici del Parco

La promozione di associazioni, di cooperative, di organizzazioni di produttori, di associazioni temporanee di scopo, di associazioni temporanee d’imprese, è un elemento strategicamente essenziale per dare agli agricoltori forza contrattuale nel mercato giacché solo attraverso l’associazionismo si possono fronteggiare i mercati nazionali ed esteri, le richieste dell’industria, delle mense pubbliche prescolastiche, scolastiche, sanitarie e rifornire i mercatini bio che sempre più vanno diffondendosi nelle nostre aree, a testimonianza della maggiore sensibilità dei consumatori e dell’accresciuta importanza data all’alimentazione sana.

  1. Promozione dei mercatini biologici locali in tutti i Comuni del Parco

Azione prioritaria per lanciare il biodistretto etneo,  è la promozione graduale dei  mercatini biologici in tutti i Comuni del Parco, partendo dal fatto positivo che esistono  già associazioni di produttori biologici che operano nelle aree interne al Parco e nelle zone limitrofe che hanno dichiarato la loro disponibilità ad organizzare i mercatini biologici all’interno del Parco, come volano per lo sviluppo dell’agricoltura biologica stimolati dal crescente interesse dei consumatori di prodotti a corto raggio, sani e genuini.

Altro elemento incoraggiante è la presenza di produttori che da  soli o in piccoli gruppi, vendono i loro prodotti in mercatini di fortuna, in condizioni igienico-sanitarie inadeguate e con la concorrenza di ambulanti che comprano la loro merce ai mercati ortofrutticoli, spacciandola per prodotti locali.

Questi elementi positivi e l’enorme crescita del consumo critico, responsabile, etico, solidale, che lega i propri consumi all’ambiente, all’agricoltura familiare, alla salute ed alla riscoperta di sapori e saperi tradizionali, lasciano ben sperare per l’espansione di questi mercatini biologici locali che costituiscono il principale mercato per la piccola e media azienda.

  1. CONSIDERAZIONI FINALI

Questo progetto si rifà nelle sue linee essenziali al progetto “Bio regione Etnea” presentato da Aiab Sicilia e Agrisalus Sicilia al Parco dell’Etna agli inizi degli anni novanta in un contesto economico diverso dall’attuale con i settori secondario e terziario in espansione, ma con un’agricoltura siciliana già emarginata dalla concorrenza delle produzioni di massa continentali che invadevano il mercato già globalizzato pilotato dal nascente W.T.O. dell’Uruguay round , dagli accordi N.A.F.T.A. e A.P.E.C.,  ed in crisi per il taglio dei finanziamenti nazionali e regionali che ne avevano sostenuto uno sviluppo inefficiente e clientelare, e di fronte ad una politica agricola comunitaria protesa alla liberalizzazione del mercato ed ancora refrattaria nei confronti dell’agricoltura biologica.

  In questo ventennio abbiamo toccato il fondo della crisi in tutti i settori con nessuna chance di creare occupazione e reddito in agricoltura. L’unica possibilità è data dallo sviluppo dell’agricoltura biologica che valorizza al massimo l’agricoltura, dove la Sicilia vanta posizioni di prestigio in Italia e nel mondo e dove stanno creandosi opportunità di sviluppo produttivo, occupazionale e reddituale. E’ necessario dunque proseguire per i nuovi orizzonti di senso con un’agricoltura che si sviluppi nell’ambito delle due coordinate della tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori, segnatamente in quelle aree a ciò vocate come il territorio del Parco dell’Etna, Patrimonio UNESCO dell’Umanità.uva etnasorbe etnaceste mele etna

(da CS Parco Etna e Contributo Alfio Furnari, AIAB)

 

Una grande festa dell’Etna, del Parco e della sua comunità, delle straordinarie tipicità dell’area protetta, ma anche un importante momento di confronto e di riflessione sul futuro del territorio etneo. Un folto pubblico ha partecipato stamattina, nella sede del Parco a Nicolosi, all’incontro “Etna, la montagna dell’umanità” -  promosso dal Parco e dal Comune di Catania nell’ambito della manifestazione Etna una montagna di civiltà (coordinata da Turi Caggegi) - per festeggiare il primo compleanno dell'inserimento del vulcano siciliano tra i siti naturali della World Heritage List dell'Unesco: esattamente il 21 giugno del 2013 l’Etna fu dichiarato Patrimonio dell’umanità, con la decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco riunito a Pnhom Penh, capitale della Cambogia.

Lo ha detto con chiarezza la presidente del Parco Marisa Mazzaglia, aprendo l’incontro: "Festeggiamo questo anniversario per ricordare quanto sia stato importante ottenere il riconoscimento Unesco per il nostro vulcano e per il Parco, ma le tante iniziative che, insieme al direttore Pietro Coniglio, abbiamo portato avanti dal 21 giugno dell’anno scorso, per il decoro del territorio e per una più ampia e libera fruizione, dimostrano che per noi l’iscrizione dell’Etna nella World Heritage List è da considerare un punto di partenza per costruire un futuro migliore e ricco di opportunità per il territorio e le sue comunità, in collaborazione con le altre istituzioni”.

   Lo ha ribadito nelle conclusioni Mariarita Sgarlata, assessore regionale del territorio e ambiente (accompagnata dal capo di gabinetto Carmelo Frittitta): “Porto i saluti del presidente Rosario Crocetta, che oggi avrebbe voluto essere con noi. Nella manovra finanziaria che a breve sarà discussa all’Ars abbiamo predisposto maggiori risorse per i Parchi siciliani, che vogliamo sostenere con forza. Il grande traguardo ottenuto dal Parco dell’Etna con l’inserimento nel patrimonio Unesco, che riconosce l’unicità e l’eccellenza di questo territorio, deve concretamente diventare una grande opportunità. Riteniamo prioritaria la reale valorizzazione dei beni culturali e ambientali Unesco, per i quali la Sicilia primeggia”.

    Il presidente delle Federazione Italiana dei Parchi e delle riserve Giampiero Sammuri ha spiegato come l’inserimento nel Patrimonio Unesco di altri territori del sistema delle aree protette italiane abbia portato benefici economici e occupazionali alle comunità locali. “Tutto ciò è possibile anche sull’Etna, uno dei luoghi più belli e amati in tutto il mondo”, ha aggiunto.

Il Magnifico Rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro, molto colpito dal fascino dell’antico ex Monastero Benedettino sede del Parco, ha sottolineato l’importanza dell’”officina Etna” come grande laboratorio per la scienza e luogo ricco di stimoli per il mondo accademico e della ricerca e ha ribadito l’attenzione e il pieno sostegno dell’ateneo catanese alle iniziative e attività del Parco per valorizzare il riconoscimento Unesco.

Eugenio Privitera, direttore dell’INGV-Osservatorio Etneo, dopo aver portato i saluti del presidente Stefano Gresta, ha sottolineato l’impegno dei ricercatori dell’istituto, molti dei quali precari, per il costante monitoraggio del vulcano. “Siamo ben felici dell’iscrizione dell’Etna nel Patrimonio Unesco perché ciò contribuisce alla divulgazione nel mondo dei valori e delle peculiarità del vulcano, che costituiscono la base del nostro lavoro”, ha aggiunto Privitera.

Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Unesco Sicilia, sottolineando il fondamentale lavoro del Parco per il raggiungimento del grande traguardo, ha portato i saluti e il sostegno del presidente del comitato italiano Unesco Gianni Puglisi, assente per motivi di salute e  ha  ricordato quanto sia complessa la fase della corretta gestione dei siti dopo l’inserimento nel Patrimonio dell’Umanità e come sia importante attrezzarsi nel modo giusto per affrontare la fase delle verifiche dopo la proclamazione. Concetti parzialmente ribaditi dal direttore regionale di Legambiente Gianfranco Zanna, che ha ripercorso alcune delle tappe più significative del percorso che ha portato l’Etna all’iscrizione nella Wordl Heritage List – a partire dall’incontro nella sede del Parco del novembre 2010 - e ha ricordato quanto gli aspetti della tutela e della difesa della legalità sul territorio siano prioritari.

Massiccia la presenza di sindaci e amministratori del Parco: il sindaco di Bronte Pino Firrarello; di Maletto Savatore Barbagiovanni; di Nicolosi Nino Borzì; di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi; di Ragalna Salvo Chisari; di Randazzo Michele Mangione; di Trecastagni Giovanni Barbagallo. E ancora il vicesindaco di Castiglione di Sicilia Concetto Stagnitti, componente del Comitato Esecutivo del Parco; il vicesindaco di Maletto Ausilia Calì; l’assessore di Adrano Chiara Longo; l’assessore di Linguaglossa Maria Francesca Cacciolla con il consigliere Salvatore Rinaldi; il consigliere del comune di Belpasso Antonino Di Mauro. E ancora, a testimoniare la vicinanza al Parco in questa giornata di festa, esponenti di Confambiente, associazioni ambientalistiche e di volontariato del Forum del Parco, del mondo della cultura e dell’imprenditoria;  delle forze dell’ordine, i Carabinieri (c’erano il comandante del nucleo operativo della compagnia di Paternò Martino Della Corte e il comandante della stazione di Nicolosi Giuseppe Esposito) e Guardia di Finanza (il comandante del Soccorso Alpino di Nicolosi Domenico Granata); rappresentanti dei club services, Rotary, Lions e Kiwanis (quello etneo ha recentemente intitolato il proprio nome all’Etna patrimonio Unesco); il coordinatore regionale di Federparchi Giuseppe Antoci  il presidente del teatro Stabile di Catania Nino Milazzo; il presidente della Federazione Mondiale degli agenti di viaggio Mario Bevacqua.

Hanno fatto da deliziosa cornice le migliori produzioni tipiche del Parco: le fragole di Maletto e i pistacchi di Bronte; il vino e la provola sfogliata di Randazzo; il vino di Linguaglossa; il miele e l’olio di Zafferana.

Ha chiuso la mattinata la premiazione del concorso fotografico “Etna patrimonio Unesco”, ideato da Antonio Parrinello. Premio sezione foto in bianco e nero a Elisabetta Ferrera, sezione colore a Alfina Zappalà, sezione video a Antonio Zimbone.

In contemporanea all’incontro di Nicolosi e nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Parco, si è svolta una iniziativa pilota di conoscenza del territorio; Cantastorie Circum, in collaborazione con la Ferrovia Circumetnea e ETNAre.

C.S. Parco dell'Etna 21 giugno 2014fragole malettoparco etna 21 giugno 2014parco etna 21 giugno 2014

Parco dell'Etna, Comune di Catania, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Università di Catania: una straordinaria compagine per celebrare con eventi e manifestazioni il primo anniversario della proclamazione dell'Etna Patrimonio dell'Umanità Unesco (21 giugno). Cinque giorni di eventi, da oggi a sabato 21 giugno a cui ha contribuito con il ruolo di coordinamento anche iEtna.it.

Si comincia oggi alle 17 al Palazzo della Cultura a Catania (Via Vittorio Emanuele, 121) con l'incontro su "Etna come risorsa: Food & Wine, Tourism, Reputation", con l'intervento di tanti relatori: Orazio Licandro, assessore ai Saperi e alla Bellezza Condivisa del Comune di Catania, Alessandra Gentile, prorettore dell'Università di Catania, Ornella Laneri, presidente della sezione Turismo di Confindustria Sicilia,  Rosario Faraci, presidente del Capitt e docente dell'ateneo catanese, Giuseppe Idonea, direttore esecutivo del Comitato Unesco Sicilia, Ezio Raggio dell'Istituto Ivalsa del Cnr di Catania e Benedetto Puglisi, docente di marketing territoriale dell'Università etnea. A moderare l'incontro sarà il giornalista Turi Caggegi, direttore di iEtna.it.

A seguire pubblichiamo il comunicato stampa ufficiale del Comune di Catania e il programma completo.

Etna una montagna di civiltà. Iniziative per l’anniversario della proclamazione del vulcano patrimonio dell’umanità

A organizzare la manifestazione, che comincia oggi nel Palazzo della Cultura, sono Comune di Catania e Parco dell'Etna, con la collaborazione di Università di Catania, Ingv , Cnr e iEtna.it

Una settimana di iniziative ed eventi per festeggiare il primo anniversario dell'inserimento del vulcano Etna nella World Heritage List dell'Unesco.

A organizzare la manifestazione, che comincia martedì 17 giugno alle 17 nel Palazzo della Cultura, sono Comune di Catania e Parco dell'Etna, con la collaborazione dell'Ingv, del Cnr e dell'Università etnea, con il coordinamento di Turi Caggegi, direttore di iEtna.it, sito web con app per smartphone dedicato al vulcano più alto d'Europa.

"Catania - ha sottolineato il sindaco Enzo Bianco - è una delle pochissime città a essere stata inserita due volte nella lista dei luoghi patrimonio dell'Umanità: per il suo barocco e, da un anno, anche per quell'immenso laboratorio naturalistico a cielo aperto che è il vulcano Etna, con le sue eruzioni la più grande torcia accesa nel Mediterraneo a richiamare, fin dalla preistoria, navi cariche di commercianti, e, oggi, turisti".

"Si tratta - ha detto la presidente del Parco dell'Etna Marisa Mazzaglia - di una grande occasione per celebrare e per promuovere, in sinergia con le istituzioni più importanti della città di Catania, i valori del nostro vulcano a un anno dalla sua proclamazione a sito patrimonio dell'Umanità".

"Martedì - ha sottolineato l'assessore al Turismo Orazio Licandro - cominceremo con il convegno 'Etna come risorsa, food & wine, tourism, reputation', ma nel corso della settimana si parlerà ancora di turismo e start up, cinema e letteratura, aspetti scientifici e monitoraggio vulcanologico, enogastronomia e prodotti tipici, e tanti altri temi legati comunque all'Etna".

Al convegno di domani saranno presenti, oltre all'assessore Licandro, Alessandra Gentile, prorettore dell'Università di Catania, Ornella Laneri, presidente della sezione Turismo di Confindustria Sicilia, Rosario Faraci, presidente del Capitt dell'ateneo catanese, Giuseppe Idonea, direttore esecutivo del Comitato Unesco Sicilia, Ezio Raggio dell'Istituto Ivalsa del Cnr di Catania e Benedetto Puglisi, docente di marketing territoriale dell'Università etnea. A moderare l'incontro sarà il giornalista Turi Caggegi.

Mercoledì 18 la settimana prosegue con unappuntamento, fissato per le 10 nel Palazzo della Cultura, dedicato a start up e tecnologie sotto l'Etna.

Ecco il programma completo:

ETNA, UNA MONTAGNA DI CIVILTA’
Una settimana di idee per il primo anniversario della proclamazione dell'Etna Patrimonio dell'Umanità - UNESCOPARCO DELL'ETNA, COMUNE DI CATANIA, ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA, UNIVERSITA' DI CATANIA, iETNA.ITCoordinamento: Turi Caggegi
MARTEDI’ 17 H. 17 ETNA COME RISORSA:FOOD & WINE, TOURISM,REPUTATION -Rosario FARACI Presidente Capitt UniCT-Alessandra GENTILE Prorettore UniCT-Ornella LANERI Pres. Sez. Turismo Confindustria Sicilia -Orazio LICANDRO Assessore Comune CT-Giuseppe IDONEA Direttore esecutivo C.Une.S -Ezio RAGGIO Istituto Ivalsa CNR Catania

-Benedetto PUGLISI UniCT

Moderatore: Turi Caggegi, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
MERCOLEDI’ 18 H 10 ETNA START UP VALLEY - Rosario FARACI Presidente Capitt Unict-Antonio Musumeci WCap  Catania- Emanuele Spampinato  Etna Hi Tech-Francesco Caizzone  STMicroelectronics Catania Site ManagerRecLog - Omnia scuola - Archicart - Flazio – Martha’s CottageOrange Fiber -Butlr - Uniflat - Behaviour labs - Nivarata

Moderatore: Turi Caggegi, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
MERCOLEDI’ 18 H 17 ETNA LETTERARIA, DAL GRAND TOUR ALL’UNESCO(a seguire, H 17,30)MADRE NOSTRA: LA VITA INTORNO ALL’ETNA(a seguire, H 18,30)

TRA IL FUOCO E L'AMORE: CATASTROFI E PASSIONI ALLE FALDE DELL'ETNA

Rita Verdirame UniCTA cura di ZAMMU’TV UniCT-Luciano GRANOZZI UniCT 

 

 

Franco LA MAGNA . Critico e storico del Cinema

 

Moderatore: Salvo Fleres, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
GIOVEDI’ 19 H 17 ETNA - UNESCO, PERCORSO DI UN SUCCESSO - Marisa MAZZAGLIA Presidente Parco dell'Etna- Salvo CAFFO Parco dell'Etna- Gaetano PERRICONE Parco dell'Etna- Agata PUGLISI Parco dell'Etna- Ettore FOTI Dir. Azienda Foreste Catania- Gianpietro GIUSSO DEL GALDO UniCT

- Emilia Poli Marchese UniCT

- Boris BEHNCKE Ingv

- Marisa VINCIGUERRA UniCT

-Benedetto Puglisi UniCT

Moderatore: Gaetano Perricone, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
VENERDI’ 20 H 10 LE ATTIVITA' DELL'INGV AL SERVIZIO DELLA SOCIETA' -Stefano GRESTA Presidente Ingv: INGV: monitoraggio, sorveglianza e rapporti con la Protezione Civile

-Eugenio PRIVITERA Direttore Ingv Catania: L‘Osservatorio Etneo: la sezione di Catania dell’INGV tra monitoraggio e ricerca- Domenico PATANE’ Ingv CT: La struttura interna dell’Etna : esperimento Tomo-Etna 2014-Stefano BRANCA Ingv CT: Evoluzione geologica dell’Etna: lo stato delle conoscenze sull’attività del vulcano

-Boris BEHNCKE Ingv CT: Come cresce e cambia un vulcano: la dinamica attuale dell'Etna

-Marco NERI Ingv CT: Le faglie attive dell’Etna: conoscerle e  valutarle

 

-Salvo GIAMMANCO Ingv CT: Emissioni di gas vulcanico dall’Etna: caratteristiche e tecniche di monitoraggio

Moderatore: Turi Caggegi, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
SABATO 21 H 9 CANTASTORIE CIRCUMPERIPLO DELL’ETNA IN CIRCUMETNEA ETNAre, PARCO DELL’ETNA E FCE CATANIA PIAZZA CAVOUR (BORGO)INFO:www.etnare.com
SABATO 21 H 10 ETNA, LA MONTAGNA DELL’UMANITA’ Saluti: Nino Borzì, Sindaco Nicolosi- Marisa MAZZAGLIA Presidente Parco dell’Etna- Orazio Licandro Assessore Comune CT- Giacomo Pignataro Rettore Uni CT- Stefano GRESTA Presidente Ingv- Maria Rita Sgarlata Assessore regionale Territorio  Ambiente

- Aurelio Angelini Dir. Fondazione Unesco Sicilia

- Giampiero. SAMMURI Presidente Federparchi

- Gianfranco ZANNA Direttore Legambiente Sicilia

+Festa con musica e prodotti tipici e Premiazione Concorso Fotografico 2013 Etna Patrimonio Unesco

Moderatore: Gaetano Perricone, giornalista

PARCO DELL’ETNANICOLOSI
SABATO 21 H 20 CIELO DEL SOLSTIZIO D'ESTATE  VISTO DAL CORTILE PLATAMONE Osservazioni Astronomiche a cura  dell’Associazione Stelle e Ambiente PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA

 

Eruzione Etna ietnaetna luna neveEtna lunaetna zafferanaetna crepuscoloEtna explosionietna vicentini

E’ dedicato al Parco dell’Etna uno dei tre nuovi francobolli ordinari di tematica ambientale, appartenente alla serie annuale dei “Parchi e giardini d’Italia”, che sarà emesso domani 23 maggio dalle Poste Italiane . Avrà  un valore di 70 centesimi e una tiratura di 2 milioni e 716 mila esemplari.

Il francobollo a sei colori riporta una veduta dell’Etna solcato da un’ampia colata lavica. Nella cornice sinistra, in sintonia con l’impostazione grafica della serie di riferimento, sono riportate dall’alto in basso le immagini della rosa canina, della saponaria e della camomilla, tra le piante simbolo del territorio del Parco.

Gli altri due francobolli che saranno emessi domani raffigurano uno scorcio dei “Giardini della Minerva” di Salerno e una veduta della Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo, attraversata dal fiume Candigliano che si insinua tra le imponenti pareti rocciose.

  Il bollettino illustrativo dell’emissione conterrà un articolo di Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna. “Ringraziamo il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e Poste Italiane per questo bellissimo francobollo, che rappresenta una grande opportunità di promozione per il nostro Parco, per l’Etna patrimonio dell’umanità e per il territorio dell’area protetta”, sottolinea la presidente Mazzaglia.

Una postazione di Poste Italiane, con il francobollo e l’annullo del giorno di emissione, sarà allestita sabato 24 maggio nella sede del Parco dell’Etna a Nicolosi (ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena, via del Convento 45), a partire dalle 9,30, in occasione del convegno organizzato dall’Ente per la Giornata Europea dei Parchi 2014etna

(C. S. Parco dell'Etna)