Tag Archives: sicily


Sta continuando anche oggi la persistente attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che è periodicamente accompagnata dall'emissione di modeste quantità di cenere vulcanica. Continua anche l'emissione di lava da un gruppo di bocche effusive alla base orientale del cono del NSEC, alimentando una colata lavicha che si sta riversando in più flussi sulla parete occidentale della Valle del Bove. Nella mattinata del 10 febbraio 2014, una nuova bocca effusiva si è attivata immediatamente a monte delle bocche che alimentano i flussi attivi.

L'ampiezza media del tremore vulcanico nelle ultime 24 ore ha mostrato ripetute fluttuazioni, mantenendosi in generale su un livello superiore a quello normale.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

In contemporanea con l’avvio della stagione sciistica sul vulcano, torna “Parco d’inverno, giunto quest'anno alla dodicesima edizione.

Si tratta di un programma di itinerari domenicali guidati, con l’ausilio di racchette organizzati dall’Ente Parco, alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi del Parco dell’Etna imbiancati dalla neve.

 “Il turismo e l'escursionismo invernale - dice la presidente del Parco Marisa Mazzaglia - costituiscono una delle grandi attrazioni e risorse del nostro territorio. Con l’auspicio che le condizioni di innevamento ci diano una mano, consolidiamo dunque la tradizione di Parco d’inverno, il nostro programma di trekking sulla neve che negli anni passati ha fatto registrare il crescente interesse degli appassionati. L’offerta di quest’anno, prevede sette itinerari ricchi di fascino per la fruizione di tutti i versanti dell’Etna, con il prezioso impegno delle guide del Parco, dedicati agli escursionisti e ai turisti in visita sul vulcano”.

Ed ecco il programma completo di “Parco d’inverno 2014”, insieme a una serie di suggerimenti e consigli utili per gli escursionisti.

- DOMENICA  16  febbraio 2014

Itinerario:  Monti Silvestri – Schiena dell’Asino

Raduno presso incrocio Salto del Cane  alle ore 9,30

Percorso di media difficoltà

Durata media: 4 ore

DOMENICA 23  febbraio 2014

Itinerario : Rifugio Brunek  – Rifugio Conti

Raduno presso il Rifugio Brunek alle ore 9

Percorso di media difficoltà

Durata media: 5 ore

- DOMENICA  2 marzo 2014

Itinerario: Versante Nord Ovest

Raduno presso Ferrovia Circumetnea di Bronte alle ore 9

Percorso di media difficoltà

Durata media: 5 ore

- DOMENICA  9 marzo 2014

Itinerario: Piano Provenzana-Timparossa

Raduno a Piano Provenzana alle ore 9

Percorso di media difficoltà

Durata media: 5 ore

- DOMENICA  16  marzo 2014

Itinerario: Intraleo - Monte De Fiore

Raduno a Nicolosi , piazzale dei Pini  alle ore 8,30

Percorso  impegnativo

Durata media: 6 ore

DOMENICA 23  marzo 2014

Itinerario: Piano Vetore – Monte Nero degli Zappini

Raduno a Piano Vetore alle ore 9,30

Percorso facile

Durata media: 4 ore

Tutte le escursioni saranno effettuate con le guide alpine del Parco.

Tutte le escursioni prevedono l’utilizzo di racchette da neve che, a richiesta, potranno essere fornite dal Parco. In caso di innevamento insufficiente, le escursioni saranno effettuate a piedi.

Attrezzatura e abbigliamento: zaino con colazione a sacco e borraccia. E’ obbligatorio l’uso di scarponi da neve, giacca a vento, berretto e guanti.

La quota di partecipazione è fissata in euro 8,00 a persona.  L’eventuale utilizzo delle racchette messe a disposizione dal Parco comporterà un costo aggiuntivo di euro 7,00.

La quota di partecipazione dovrà essere versata direttamente alle guide al momento della partenza.

Le prenotazioni dovranno essere effettuate telefonando il venerdì precedente l’escursione (dalle ore 9 alle ore 12) al numero 095.821240, 095821245.

In relazione ai singoli itinerari ed in base allo stato di innevamento sarà stabilito un numero massimo di partecipanti per ogni attività e le modalità dell’escursione.

In caso di maltempo o altri problemi, le guide potranno rinviare l’escursione o ripiegare per tracciati alternativi.

Il programma completo di “Parco d’inverno 2014” è anche sul sito www.parcoetna.it e sulla pagina facebook del Parco

 


Al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna sta continuando una modesta ma persistente attività stromboliana. Dopo diversi giorni di attività stromboliana da una bocca posta nella parte occidentale della depressione craterica, nel pomeriggio del 9 febbraio 2014 la fonte dell'attività si è spostata nella parte meridionale del cratere; oltre a frequenti esplosioni stromboliane questa bocca sta anche emettendo limitate quantità di cenere vulcanica. Continua l'emissione di lava da due bocche effusive alla base orientale del cono del NSEC, alimentando una colata lavicha che si sta riversando sulla parete occidentale della Valle del Bove. L'emissione di lava è pulsante, producendo ripetute ondate di lava che stanno gradualmente allargando il campo lavico come mostra l'immagine a sinistra, ripresa dalla telecamera termica a Monte Cagliato nella serata del 9 febbraio 2014.

L'ampiezza media del tremore vulcanico nelle ultime 24 ore ha mostrato ripetute fluttuazioni, mantenendosi in generale su un livello superiore a quello normale.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania


Dopo alcune ore di ridotta attività esplosiva, nel pomeriggio del 8 febbraio 2014 ha ripreso una vivace sebbene modesta attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che ha anche prodotto piccoli sbuffi di cenere (vedi foto a sinistra scattata dopo il tramonto del 8 febbraio, dalla Strada Provinciale 92 a monte di Nicolosi, sul versante sud del vulcano). Continua l'emissione di lava da due bocche effusive alla base orientale del cono del NSEC, alimentando una colata lavicha che si sta riversando sulla parete occidentale della Valle del Bove. L'emissione di lava è pulsante, producendo ripetute ondate di lava i cui flussi si sovrappongono a quelli precedenti.

Nelle ultime 36 ore, l'ampiezza media del tremore vulcanico in generale sta mostrando un graduale aumento, interrotto da ripetute fluttuazioni.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

A fasi alterne ma sempre spettacolari continua l'eruzione dell'Etna. Dopo le esplosioni più vivaci iniziate ieri pomeriggio al Nuovo Cratere di Sud Est, e andate avanti fino a sera inoltrata, il vulcano ha rallentato durante la notte per poi riprendere ancora energia, con una attività a intensità variabile, testimoniata anche dall'andamento da montagne russe del livello del tremore. Sempre più o meno alimentata la colata lavica che dalle due bocche alla base orientale del Nuovo Cratere di Sud Est si riversa tra la neve della Valle del Bove. Nel pomeriggio di oggi le esplosioni hanno leggermente ripreso vigore affacciandosi di nuovo fuori dall'orlo del cratere. L'Etna continua a dare spettacolo senza creare disagi.nsecetnansec

Ha ripreso vigore nel pomeriggio di oggi l'eruzione dell'Etna con esplosioni e boati. L'attività del vulcano va avanti dal 21 gennaio scorso con fasi alterne e la sola costante della colata lavica nella Valle del Bove, sempre alimentata dalla due bocche che si sono aperte alla base orientale del Nuovo Cratere di Sud Est. Una debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud est era stata osservata nei giorni scorsi, ma nel primo pomeriggio di oggi una netta impennata del livello del tremore vulcanico ha dato il segno dell'aumento dell'energia dell'eruzione. Col passare delle ore le esplosioni, sempre al Nuovo Cratere di Sud Est, si sono fatte sempre più frequenti e violente, con ricaduta di lava incandescente sui fianchi del cono, mentre a valle la colata continuava a riversarsi sulla parete occidentale della Valle del Bove. In serata poi l'Etna ha di nuovo rallentato e le esplosioni si sono diradate e indebolite.etnaetnaetna

Anche oggi sull'Etna continua l'eruzione, con una modesta attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (Nsec) e una colata lavica ancora alimentata. Le esplosioni avvengono ad intervalli di pochi secondi, e in certe occasioni alcune lanciano materiale piroclastico incandescente anche sui fianchi del cratere.  La colata di lava, emessa da due bocche effusive aperte alla base orientale del cono del Nsec, continua a riversarsi all'interno della Valle del Bove. In netto aumento il tremore vulcanico, ma ancora a livello medio-basso.  Potete seguire l'andamento del tremore in tempo reale accedendo alla sezione Live di iEtna, sia sul sito che sull'App.etna

 


Anche stamattina sta continuando la modesta attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna (vedi foto a sinistra). Le esplosioni avvengono ad intervalli di pochi secondi, ed alcune lanciano materiale piroclastico incandescente anche sui fianchi del cono del NSEC. Dal mattino del 6 febbraio 2014 invece non sono più avvenute significative emissioni di cenere. La colata di lava, emessa da due bocche effusive alla base orientale del cono del NSEC, contina a riversarsi sulla parete occidentale della Valle del Bove.

A partire dalle ore 00:00 GMT (=ore locali -1) del 7 febbraio 2014, l'ampiezza media del tremore vulcanico sta mostrando un lento aumento .

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania


Al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna sta continuando la persistente attività eruttiva, caratterizzata da piccole esplosioni stromboliane ed emissione di lava da due bocche poste alla base orientale del cono del NSEC. L'emissione di cenere, che per quasi due giorni aveva caratterizzato l'attività del NSEC, è cessata nelle prime ore del 6 febbraio 2014; tuttavia nella serata dello stesso giorno, piccole esplosioni stromboliane stavano avvenendo ad intervalli di qualche secondo, lanciando materiale piroclastico incandescente 50-100 m sopra l'orlo craterico. Quasi tutto questo materiale è ricaduto all'interno della depressione craterica. La colata di lava sta avanzando lentamente sul terreno sub-pianeggiante alla base della parete occidentale della Valle del Bove, a nord di Monte Centenari.

L'ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su livelli bassi, senza mostrare variazioni di rilievo.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

1 Comment

di Fabio Albanese - Foto di Antonio Parrinello

Catania, l’Etna, Sant’Agata, Bellini. Su quale sia il rapporto stretto che c’è tra una città, il suo vulcano e le sue glorie, sacre e laiche, non c’è nemmeno bisogno di scomodare i Grandi della letteratura, dal viaggiatore Goethe ai “nostri” Pitrè, Verga, Rapisardi, De Roberto. No, perché basta guardare ai luoghi della festa e alle prime immagini che, ogni anno, di questa festa grandiosa - e incredibile per chi non è catanese – scorrono sotto gli occhi, per rendersi conto che ognuno è parte, essenza stessa, dell’altro.
Quando all’alba del 4 febbraio il busto e le reliquie di Sant’Agata lasciano “a cammaredda”, il piccolo rifugio in cui sono custodite tutto l’anno, attraversando la Cattedrale sfiorano sulla sinistra la tomba di Vincenzo Bellini che, sebbene non fosse uno stinco di santo a leggere le cronache dell’epoca, a Sant’Agata consacrava la sua catanesità e la sua fortuna di musicista. E sul busto della Santa c’è uno dei simboli più alti del Genio musicale della città: quella Croce della Legion d’Onore che a Bellini fu assegnata dopo il trionfo de “I puritani”, in una Parigi che l’aveva adottato e che di lì a qualche mese, era il 1835, ne avrebbe celebrato mestamente il funerale. E poco importa se ad Agata quella croce fu donata successivamente dai familiari di Bellini. Lui non ne aveva avuto il tempo, tanto improvvisa e rapida fu la morte.
Poi Sant’Agata si affaccia sul sagrato della Cattedrale, in una piazza Duomo che alle 7 del mattino assomiglia molto a quella di poche ore prima, della “Sira tri”, la sera precedente dei grandiosi fuochi d’artificio: affollata e festante. E, sulla destra, in fondo ad una spettacolare via Etnea, appare Lei, “a muntagna”, l’Etna che quasi sempre di questi giorni è innevata e, di tanto in tanto e come adesso, pure impennacchiata e in eruzione. Pochi gradini, e nel passaggio tra le braccia sollevate dei portatori della “varetta” e quelle rivolte verso il basso del “mastro della vara” e dei suoi collaboratori che prendono in consegna il busto e lo scrigno con le reliquie e li issano sul fercolo, si consuma l’ultimo momento di questo quadrinomio inscindibile: l’abbraccio con Catania, la sua gente, le urla di devozione che a volte diventano di commozione altre di esaltazione altre ancora quasi spaventano.
E’ la festa di Sant’Agata, la festa dei catanesi. Anche di quelli lontani che tornano apposta per questi tre giorni. E di quelli che tornare non possono. O non vogliono. Perché a volte è meglio guardare da lontano questo grande affresco di catanesità. Da qui non si vedono le tante magagne che nessun miracolo, religioso o laico, sembra riuscirà mai  a cancellare.