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di Sergio Mangiameli -

Tutto inizia alla fine degli anni ’90, quando la guida del Parco dell’Etna Orazio Distefano, racconta a Ettore Cirino, botanico del Parco stesso, di un gruppo di alberi meritevole di attenzione: le querce secolari di Monte Egitto (Etna ovest, Bronte, intorno a quota 1650 m). Censire i monumenti vegetali del territorio protetto, è uno dei progetti del Parco in quegli anni, parzialmente portato a termine con una pubblicazione, un po’ prima dell’improvvisa scomparsa dello stesso Cirino. Il botanico dunque non riesce a completare l’opera di censimento, e sfuma anche la pubblicazione  di un secondo volume nel quale avrebbe voluto inserire le spettacolari querce di Monte Egitto segnalate da Distefano.

Ma fermiamoci un attimo e facciamo un inquadramento generale. Monte Egitto è un conetto avventizio (non un piccolo vulcano, ma un cratere occasionale laterale dell’Etna, attivatosi una volta e poi spento) di alcune migliaia di anni fa, successivamente circondato da una serie di colate, ultime quelle del 1832 di Monte Nunziata e subito dopo quelle del 1843 della bottoniera “Bocche di fuoco”, che arrivarono vicino all’abitato di Bronte. All’interno della bocca eruttiva, nel corso del tempo, la vita è ripresa tanto da arrivare a far crescere 56 querce di grandezza ed età straordinarie –  “Sono di età prossima ai mille anni”, ha riconosciuto recentemente la prof.ssa Emilia Poli Marchese, emerita botanica catanese di fama internazionale.

Negli anni ’50, però, nel quadro di una grandiosa opera di rimboschimento di pino laricio da parte del Corpo Forestale Regionale in tutta l’Etna, Monte Egitto non ne rimane escluso. E così, in oltre cinquant’anni, la pineta prende il sopravvento sulle querce (che poi per esattezza sono roverelle), circondandole e di fatto quasi soffocandole.

Si arriva a un giorno di fine estate dell’anno 2010, quando avviene un altro fatto importante, che vede ancora protagonista e testimone la guida Orazio Distefano.

Distefano accompagna a Monte Egitto, per un sopralluogo conoscitivo, lo scienziato tedesco esperto di faggi, Michael Succow, insieme ad alcuni volontari dell’associazione Giacche Verdi di Bronte. Il prof. Succow rimane sbalordito dalle dimensioni e dalla bellezza delle querce, e di ritorno a Bronte, al convegno al quale è invitato come relatore, modifica l’oggetto principale del proprio intervento, decantando la magnificenza arborea appena vista. E invoca degli interventi per la salvaguardia di queste preziose querce dall’attacco dei pini intorno.

Ecco che le Giacche Verdi si attivano e, insieme alla fondazione tedesca Manfred Hermsen, compiono un censimento e formulano una proposta di intervento per il taglio dei pini individuati (poco più di un centinaio). La cosa non è così semplice per vari motivi: pur ricadendo all’interno della zona A di protezione integrale del Parco dell’Etna, Monte Egitto non è di proprietà del Parco ma del Comune di Bronte, ed è gestito dall’Azienda Foreste Demaniali; inoltre, l’area ricade all’interno della zona “Sciare di Roccazzo della Bandiera, sito d’interesse comunitario SIC”, che necessita di una valutazione d’incidenza che a sua volta deve esser fatta dall’Azienda Foreste. In più, pare ci sia un’evidenza di entomofauna, che la stessa Azienda Foreste solleva.

L’Azienda dal canto suo, prendendo spunto dalla proposta delle Giacche Verdi, redige un progetto esecutivo, completo della Valutazione di Incidenza, necessaria all’interno di un SIC.

Nell’ottobre del 2013, le parti interessate (Parco dell’Etna, Azienda Foreste Demaniali provincia di Catania, VII Servizio Fitosanitario Forestale dell’Azienda Foreste, le Giacche Verdi e la fondazione Manfred Hermsen) sottoscrivono un protocollo d’intesa, in cui si mettono d’accordo sul procedimento, definendo anche i rispettivi ruoli. L’ultimo passo è quello di sapere approfonditamente come stanno le cose allo stato attuale per poter esser in grado di valutare i risultati dell’intervento. In sostanza, manca il monitoraggio ante e post intervento. Per questa ragione nel dicembre del 2013, il Parco dell’Etna affida all’Accademia Italiana di Scienze Forestali (A.I.S.F.) la redazione del Piano di Monitoraggio “Conservazione delle querce centenarie di Monte Egitto”.

Censimento, monitoraggio, studi specifici prima dell’intervento, oggi sono fatti. Resta da fare il lavoro di completamento (taglio dei pini, esbosco, etc), per il quale si è in attesa del finanziamento di 200mila euro da fondi strutturali europei PSR. "Spero che i fondi possano arrivare entro la fine di quest'anno tramite la Regione", dichiara Ettore Foti, direttore dell’Aziende Foreste Demaniali della provincia di Catania. “Sito Unesco Patrimonio dell’Umanità è anche Monte Egitto – dice Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna -  Un tesoro naturale di tutti, che dobbiamo tutelare”.

Il tesoro è di tutti, appunto. Con la speranza che l’incastonatura ultima del taglio dei pini avvenga nella prima finestra temporale possibile, e le querce riprendano così la luce che serve, noi rimarremo attenti a vigilare.Etna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querce

Parco dell'Etna: fissate altre nove date per l'iniziativa escursionistica "Tra... Monti e Fuoco nel Parco".

A seguito del “tutto esaurito” di prenotazioni (molte delle quali ad opera di turisti italiani e stranieri attualmente in Sicilia) fatto registrare già stamattina per le cinque nuove date dell’iniziativa di trekking  “Tra … Monti e Fuoco nel Parco”, il Parco dell’Etna ha subito programmato una ulteriore offerta di appuntamenti per gli appassionati. Le nuove date fissate sono lunedì 25, mercoledì 27 e sabato 30 agosto; lunedì 1, mercoledì 3, sabato 6, lunedì 8, mercoledì 10, sabato 13 settembre.

L’iniziativa prevede una escursione guidata dal personale del Parco in prossimità dell'attuale eruzione, attraverso il sentiero che conduce in contrada Serracozzo; una notevole opportunità, in luoghi di grande fascino e interesse, per gli amanti della natura dell’Etna e della fotografia. Anche per le nuove date, la partenza avverrà dal Rifugio Citelli, con inizio alle ore 17.30 e conclusione presunta alle ore 22.00. La quota di partecipazione è fissata in 10 euro; le prenotazioni potranno essere effettuate telefonando ai numeri 095 821240/245/111. Per i ragazzi fino a 14 anni accompagnati da un adulto l'escursione è gratuita. Ai partecipanti si suggerisce di indossare un abbigliamento da trekking, di portare una bottiglietta d'acqua, una colazione a sacco, una torcia ed una macchina fotografica.Etna eruzione nsec CS Parco dell'Etna, 11 agosto 2014

A seguito del pienone di adesioni per il primo appuntamento dell'iniziativa "Tra ... Monti e fuoco nel Parco", che prevede sabato 9 agosto una escursione guidata dal personale dell'ente in prossimità dell'attuale eruzione, attraverso il sentiero che conduce in contrada Serracozzo - in luoghi di grande fascino e interesse per gli amanti della natura e della fotografia - per andare incontro alle tantissime richieste degli appassionati che non riusciranno a partecipare domani sera il Parco dell'Etna ha deciso di fissare cinque nuove date (mercoledì 13, sabato 16, lunedì 18, mercoledì 20 e sabato 23 agosto) e ha iniziato a raccogliere le prenotazioni.

Così come previsto per l'appuntamento di domani, anche per le altre date la partenza avverrà dal Rifugio Citelli, con inizio alle ore 17.30 e conclusione presunta alle ore 22.00. La quota di partecipazione è fissata in 10 euro; le prenotazioni potranno essere effettuate telefonando ai numeri 095 821240/245/211.

Allo scopo di avvicinare il maggior numero di giovani alla fruizione responsabile del vulcano, per i ragazzi fino a 14 anni accompagnati da un adulto l'escursione è gratuita.

Ai partecipanti si consiglia di indossare un abbigliamento da trekking, di portare una bottiglietta d'acqua, una colazione a sacco, una torcia ed una macchina fotografica.

CS Parco dell'Etna, 8 agosto 2014Etna eruzione turi caggegietna eruzioneetna serracozzo

Con una conferenza ed una mostra mercato di prodotti agricoli e artigianali della zona, ha mosso i primi passi il "Bio distretto etneo", una iniziativa voluta dall'Ente Parco dell'Etna, dall'AIAB (Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica), dall'associazione "a fera bio" e da altri organismi di settore, finalizzata alla costituzione, in collaborazione con i Comuni, la Camera di commercio, le imprese ed i consumatori, di un soggetto giuridico in grado di valorizzare le produzioni locali e la rete di operatori economici del territorio presenti attorno al vulcano.

Il progetto è stato illustrato ai numerosi presenti da Alfio Furnari, Presidente dell'AIAB Sicilia, il quale si è soffermato sulla necessità che si rafforzi la cultura delle produzioni e del consumo biologico legandola alla collaborazione sinergica tra gli operatori, anche di settori diversi da quello agroalimentare, e gli enti pubblici.

Vincenzo Viezoli, presidente della Federazione AIAB, in tal senso, ha ricordato le esperienze compiute in altre regioni, soprattutto in relazione alla elaborazione del Piano di Sviluppo Rurale, attraverso la consultazione permanente degli agricoltori interessati ed il sostegno pubblico e comunitario ai modelli di coltivazione sostenibili.

Gianni Cavinato, dirigente di Agrisalus-ACU, nel suo intervento, si è richiamato al legame esistente tra il concetto di salute ed il concetto di paesaggio, ricordando l'importanza di incentivare il consumo di prodotti a chilometro zero, di stagione e del territorio in cui si vive, così da contribuire alla riduzione degli effetti negativi sulla salute derivanti dall'uso di prodotti anticrittogamici e per la lunga conservazione. "Mangiare sano-ha detto in proposito Cavinato-serve persino a contenere il costo delle spese sanitarie, perché contribuisce a ridurre il rischio di patologie anche gravi".

Rosa Spampinato, dirigente dell'Ente Parco dell'Etna, ha affrontato, tra gli altri, il tema del rapporto uomo-cibo, ricordando l'esigenza di contemperare l'economicità delle produzioni con la qualità biologica delle stesse, senza trascurare la tipologia delle aziende dell'Etna, per lo più di piccole dimensioni, ed il territorio, in continua trasformazione, per via dell'attività del vulcano.

Particolarmente significativo è stato l'intervento della Presidente dell'Ente Parco dell'Etna, la quale ha tenuto a sottolineare la disponibilità dell'organismo che presiede in direzione della realizzazione di tutte quelle azioni che si dovessero rendere necessarie per favorire il consolidamento di un'economia sostenibile nel territorio di pertinenza. "L'Ente Parco dell'Etna-ha detto, tra l'altro, Marisa Mazzaglia-nell'esprimere il proprio compiacimento per la riuscita della manifestazione e per la qualificata partecipazione di espositori, tecnici e produttori, compirà tutti quegli interventi che saranno necessari a ricordare l'Etna non solo per la maestosità del vulcano ma anche per la qualificazione delle produzioni locali".

Importanti sono state, inoltre, le presenze e gli interventi dei sindaci di Ragalna, Salvatore Chisari, di Nicolosi, Nino Borzi, del componente dell'Esecutivo dell'Ente Parco, Salvo Furnari, che hanno anticipato la loro piena disponibilità a supporto della nascita del "Bio-distretto dell'Etna", come hanno confermato, sia pure informalmente, anche i  numerosi consiglieri dei comuni dell'area presenti all'evento.

Al dibattito, che ha seguito la conferenza di presentazione dell'iniziativa, sono intervenuti anche numerosi operatori interessati alla creazione di forme sinergiche di collaborazione intersettoriale. Tra questi, significativi sono stati quello di Salvo Cacciola, incentrato sull'agricoltura sociale, di Riccardo Loiacono, che ha ricordato l'importanza del mangiar sano, di Salvo Coco, medico omeopata, di Francesco Ancona, di Agrinova, dell'avv. Mancuso, dell'avv. Gigi Savoca, del prof. Paolo Guarnaccia e di Quintilio Menicocci, uno dei produttori più  attivi nella zona.

Particolare successo ha avuto, infine, la mostra mercato di prodotti dell'agricoltura biologica e dell'artigianato locale, organizzata dall'Associazione "a fera bio", alla quale hanno partecipato diversi espositori ed un numerosissimo ed interessatissimo pubblico.

I prossimi appuntamenti con la mostra mercato ed il "Bio-distretto", sempre presso la sede dell'Ente Parco dell'Etna, sono già programmati per 31 agosto e per il 28 settembre, a partire dalle ore 18,30.

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Bio Distretto Etneo, un appuntamento da non perdere: Il primo evento è fissato per domenica 27 luglio, alle 17,30, presso la bellissima e fresca sede dell'Ente Parco dell'Etna, in via del Convento 45, a Nicolosi.Bio al Parco

Su iniziativa dell'Ente Parco dell'Etna e dell'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica (AIAB), prende forma il "Bio-distretto etneo", con il duplice obiettivo di sostenere e valorizzare le produzioni biologiche presenti nel territorio, ma anche di fare rete, oltre che tra e con gli produttori del settore, anche con associazioni, operatori turistici, aziende di trasformazione e consumatori che condividono il modello biologico di produzione e di consumo.

"Spingere verso il consumo di cibi genuini e promuovere l'agricoltura biologica-ha dichiarato il merito la Presidente dell'Ente Parco dell'Etna, Marisa Mazzaglia- rappresenta un modo diretto per sostenerne le produzioni, ma anche per formare una cultura di tutela e di rispetto dell'ambiente, certamente utile all'economia dell'area in questione la quale, in attuazione a delle precise prescrizioni di legge, è sottoposta ad una serie di disposizioni che ne garantiscono il regolare sviluppo".

Secondo le intenzioni dell'AIAB, il "Bio-distretto etneo", una volta messo a regime, dovrà essere in grado di svolgere un'azione divulgativa da realizzare in collaborazione con i comuni interessati, dovrà promuovere azioni informative e formative, rivolte ai produttori ai consumatori ed agli studenti, oltre che a tutti gli operatori economici del settore della trasformazione agricola e del turismo ed agli amministratori locali della zona.

Il primo appuntamento per gli interessati è fissato per domenica 27 luglio, alle ore 17,30, presso la sede dell'Ente Parco dell'Etna, in via del Convento 45, a Nicolosi. A parlare dell'iniziativa e ad illustrarne gli obiettivi saranno la Presidente dell'Ente, Marisa Mazzaglia, il Presidente della Federazione AIAB, Vincenzo Vizioli, Gianni Cavinato, dell'Agrisalus, Giuseppe Orefice, della Rete Internazionale Biodistretti, Rosa Spampinato, Dirigente agronomo dell'Ente Parco dell'Etna, Alfio Furnari, Presidente dell'AIAB Sicilia, al quale è stato anche affidato il coordinamento dell'incontro.

Nella stessa giornata, negli spazi esterni all'ex Monastero Benedettino, attuale sede dell'Ente,  a cura dell'Associazione "a fera bio", si terrà un mercatino di prodotti biologici, il quale resterà aperto dalle ore 18,30 alle 22,30 e sarà replicato domenica 31 agosto ed il 28 settembre, sempre dalle 18,30 alle 22,30. Nell'ambito di questi appuntamenti, oltre alle produzioni biologiche locali i visitatori potranno assistere a momenti di intrattenimento, partecipare a degustazioni, a dimostrazioni di yoga, acquistare prodotti dell'artigianato creativo, mentre per i più piccini sono previsti "giochi e racconti sotto l'albero".pere facci bedda etna

BIO DISTRETTO AIAB ETNEO

  1. OBIETTIVI

 Obiettivo  del  Biodistretto Aiab Etneo è la valorizzazione condivisa delle risorse naturali paesaggistiche e produttive del Territorio del Parco dell’Etna.

Il Biodistretto nasce con un accordo tra agricoltori, cittadini, operatori turistici ed associazioni che condividono il modello biologico di produzione e di consumo.

La spinta propulsiva viene dagli agricoltori etnei che cercano mercati nazionali, esteri e locali che sappiano apprezzare le loro produzioni, dai cittadini interessati a consumare cibo sano genuino locale che protegga l’ambiente  e, infine, dagli operatori  che intendono qualificare l’offerta turistica con il turismo ecologico, rurale ed enogastronomico.

Queste istanze vengono sponsorizzate da un Partenariato tra Pubblico e Privato per un programma di interventi che prevede le seguenti fasi:

  1. FASI E SETTORI DEL PROGETTO

  1. Analisi economico-energetica dell’agricoltura del Parco

Il progetto prevede il censimento delle aziende agricole ubicate nel perimetro del Parco ed una indagine campionaria aziendale e settoriale economico-energetica al fine della individuazione delle aziende biologiche vitali nei principali comparti produttivi.

  1. Centri di formazione professionale ed assistenza tecnica degli agricoltori

L’azione prevede la formazione professionale partecipativa degli agricoltori alle tecniche delle diversificate forme di agricoltura naturale e l’assistenza tecnica da Enti, come Aiab che abbiano esperienze e know-how in aziende e settori bio.

  1. Aziende pilota

La formazione professionale partecipativa si esprime in una nuova concezione della ricerca, sperimentazione ed innovazione che vede gli agricoltori delle aziende rappresentative dei diversi settori produttivi e delle diverse specifiche condizioni pedoclimatiche e morfologiche – assistiti da tecnici e ricercatori - partecipare da protagonisti, con le loro esperienze ed i loro saperi, alle attività di ricerca del miglioramento genetico che si svolgeranno nelle loro aziende e non nelle stazioni sperimentali o nei laboratori scientifici, ed i cui risultati verranno da loro stessi monitorati discussi e valutati . Anche la fase finale dell’innovazione risponde a due nuovi criteri: il primo è che la validità della ricerca non deve tener conto solo della estensibilità nel territorio del Parco dei risultati  ma  essa deve anche prevedere la loro durabilità nel tempo; il secondo è che il miglioramento genetico partecipativo delle varietà esistenti o l’introduzione di nuove varietà devono essere rispondenti alle caratteristiche dell’ambiente etneo e non devono modificarlo. Il territorio etneo deve divenire quindi un bazar della ricerca gestito dagli agricoltori e non un santuario dove officiano gli unti del Signore

  1. Marchio collettivo di garanzia biologica del Parco e istituzione dell’Albo dei produttori

Promuovere e curare il marchio collettivo di garanzia biologica e concederlo all’istituendo albo degli agricoltori, dei trasformatori, dei ristoratori, dei negozi del Parco, risulta oggi molto semplificato per la presenza nell’area di enti terzi di controllo e certificazione che possono assumersene il compito relativo.

Il biodistretto etneo può altresì superare la certificazione aziendale terza della singola azienda, introducendo la certificazione unica dell’intero gruppo territoriale  che offre, oltre alla riduzione dei costi di certificazione, una maggiore garanzia per la presenza costante di tecnici esperti in agricoltura biologica, che non si limitano a controllare gli agricoltori per il rispetto delle norme comunitarie e nazionali, ma li assistono in modo costante nell’annata agraria rispondendo ai loro bisogni ed alle loro esigenze.

Altro scenario di sperimentazione potrà riguardare la certificazione seconda fornita dall’associazione di agricoltori, trasformatori, distributori, tecnici e consumatori che in uno seguono i processi produttivi e garantiscono la rispondenza alle norme biologiche di quei prodotti destinati soprattutto al mercato locale.

L’istituzione del marchio da concedere agli operatori dell’intera filiera agroalimentare iscritti all’albo,  innesca dei meccanismi migliorativi dei diversi settori e delle diverse fasi ancorandoli alla valorizzazione territoriale condivisa fondata sulla tutela dell’ambiente e della salute degli abitanti e dei turisti

 5. Promozione dell’associazione degli agricoltori biologici del Parco

La promozione di associazioni, di cooperative, di organizzazioni di produttori, di associazioni temporanee di scopo, di associazioni temporanee d’imprese, è un elemento strategicamente essenziale per dare agli agricoltori forza contrattuale nel mercato giacché solo attraverso l’associazionismo si possono fronteggiare i mercati nazionali ed esteri, le richieste dell’industria, delle mense pubbliche prescolastiche, scolastiche, sanitarie e rifornire i mercatini bio che sempre più vanno diffondendosi nelle nostre aree, a testimonianza della maggiore sensibilità dei consumatori e dell’accresciuta importanza data all’alimentazione sana.

  1. Promozione dei mercatini biologici locali in tutti i Comuni del Parco

Azione prioritaria per lanciare il biodistretto etneo,  è la promozione graduale dei  mercatini biologici in tutti i Comuni del Parco, partendo dal fatto positivo che esistono  già associazioni di produttori biologici che operano nelle aree interne al Parco e nelle zone limitrofe che hanno dichiarato la loro disponibilità ad organizzare i mercatini biologici all’interno del Parco, come volano per lo sviluppo dell’agricoltura biologica stimolati dal crescente interesse dei consumatori di prodotti a corto raggio, sani e genuini.

Altro elemento incoraggiante è la presenza di produttori che da  soli o in piccoli gruppi, vendono i loro prodotti in mercatini di fortuna, in condizioni igienico-sanitarie inadeguate e con la concorrenza di ambulanti che comprano la loro merce ai mercati ortofrutticoli, spacciandola per prodotti locali.

Questi elementi positivi e l’enorme crescita del consumo critico, responsabile, etico, solidale, che lega i propri consumi all’ambiente, all’agricoltura familiare, alla salute ed alla riscoperta di sapori e saperi tradizionali, lasciano ben sperare per l’espansione di questi mercatini biologici locali che costituiscono il principale mercato per la piccola e media azienda.

  1. CONSIDERAZIONI FINALI

Questo progetto si rifà nelle sue linee essenziali al progetto “Bio regione Etnea” presentato da Aiab Sicilia e Agrisalus Sicilia al Parco dell’Etna agli inizi degli anni novanta in un contesto economico diverso dall’attuale con i settori secondario e terziario in espansione, ma con un’agricoltura siciliana già emarginata dalla concorrenza delle produzioni di massa continentali che invadevano il mercato già globalizzato pilotato dal nascente W.T.O. dell’Uruguay round , dagli accordi N.A.F.T.A. e A.P.E.C.,  ed in crisi per il taglio dei finanziamenti nazionali e regionali che ne avevano sostenuto uno sviluppo inefficiente e clientelare, e di fronte ad una politica agricola comunitaria protesa alla liberalizzazione del mercato ed ancora refrattaria nei confronti dell’agricoltura biologica.

  In questo ventennio abbiamo toccato il fondo della crisi in tutti i settori con nessuna chance di creare occupazione e reddito in agricoltura. L’unica possibilità è data dallo sviluppo dell’agricoltura biologica che valorizza al massimo l’agricoltura, dove la Sicilia vanta posizioni di prestigio in Italia e nel mondo e dove stanno creandosi opportunità di sviluppo produttivo, occupazionale e reddituale. E’ necessario dunque proseguire per i nuovi orizzonti di senso con un’agricoltura che si sviluppi nell’ambito delle due coordinate della tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori, segnatamente in quelle aree a ciò vocate come il territorio del Parco dell’Etna, Patrimonio UNESCO dell’Umanità.uva etnasorbe etnaceste mele etna

(da CS Parco Etna e Contributo Alfio Furnari, AIAB)

 

In una lunga e intensa giornata di lavoro sono state raccolte 200 tonnellate di rifiuti, tra inerti, una gran quantità di copertoni di autoveicoli, rifiuti urbani, vasche e lastre di eternit, ingombranti, materassi, calcinacci, cartongesso e vari altri materiali lasciati in ogni dove. C’era davvero di tutto, anche pezzi sparsi di amianto.

E’ il risultato dell’odierno intervento di pulizie straordinarie del Parco dell'Etna, effettuata da Confambiente, la sezione di Confcommercio Catania che si occupa della tutela ambientale e delle problematiche connesse, con la guida e la collaborazione del Parco e  già preannunciata il 5 giugno scorso in occasione dell'incontro nella sede del Parco con l'assessore regionale ai rifiuti Salvatore Calleri.

Una iniziativa forte e concreta e un passaggio importante nell’ambito della vera e propria crociata contro i rifiuti nell’area protetta lanciata dal Parco dell’Etna, a tutela del decoro e dell’immagine del territorio: “La natura ce lo chiede e noi dobbiamo rispondere con impegno costante e iniziative continue – dice la presìdente del Parco Marisa Mazzaglia, presente sul campo durante la bonifica dei siti di discarica incontrollata e accompagnato dalla guida Orazio Di Stefano, che ha collaborato alla individuazione dei siti per l’intervento– Ringraziamo Confambiente per la fattiva e proficua collaborazione, chiediamo aiuto anche ai Comuni, che devono farsi carico di questa emergenza ambientale. Adesso che i siti sono ripuliti, chiediamo con forza più vigilanza nel Parco e più sanzioni per i trasgressori che gettano rifiuti nell’area protetta. Più controllo, più controllo, più controllo !”.

    L'area scelta da Parco e Confambiente per l’intervento di pulizia straordinaria era localizzata a circa 800/900 metri di quota, in una fascia boscata che va dal cosiddetto "chilometro lanciato" fino a Tarderia, a monte di Belpasso, Nicolosi e Pedara. Sono stati bonificati con particolare impegno otto siti estremamente difficili e degradati per la presenza di rifiuti speciali. Ha cominciato una unità di intervento per l'incapsulamento e la rimozione dell'eternit, poi c’è stata la rimozione di rifiuti urbani o inerti. Rimossi anche numerosi copertoni, molti dei quali recuperati con mezzi speciali all'interno di profonde scarpate. Alla fine sono stati riempiti sei cassoni scarrabili e un autocompattatore.

Spiega Gaetano Monastra, presidente di Confambiente: “Sono stati impiegati per l’intervento una trentina di uomini di quattro aziende associate e parecchi mezzi meccanici: due camion dotati di gru, due pale meccaniche, due bobcat, un mezzo dotato di strumenti per incapsulamento amianto e mezzi satelliti di supporto. In questa giornata abbiamo visto cose incredibili anche per noi del mestiere. Per noi è stata una esperienza davvero importante e gratificante a servizio del territorio e della comunità del Parco dell’Etna e una dimostrazione di come la collaborazione e la sinergia concreta tra pubblico e privato possa servire ad affrontare e risolvere le emergenze più gravi come quella dei rifiuti”.

Il Parco e Confambiente hanno concordato la riproposizione di iniziative analoghe, al ritmo di una al mese, da effettuare in altre zone dell’area protetta per la bonifica dei siti degradati dai rifiuti.

CS Parco dell'Etnabonifica rifiuti etna

Sabato 28 giugno sarà ancora una giornata di grandi pulizie nel Parco dell’Etna. Confambiente, la sezione di Confcommercio Catania che si occupa della tutela ambientale e delle problematiche connesse, con la guida e la collaborazione del Parco bonificherà dai rifiuti una trentina di siti di discarica incontrollata, individuati nei giorni scorsi a monte di Belpasso, Nicolosi e Pedara e localizzati per la  maggior parte nella zona del tratto di strada che da Tardaria conduce alla SP 92 dell’Etna.

Dunque un intervento concreto, oltre che di alto valore simbolico ed etico, nell’area protetta, già preannunciato il 5 giugno scorso in occasione dell’incontro nella sede del Parco con l’assessore regionale ai rifiuti Salvatore Calleri. Spiega il presidente di Confambiente Gaetano Monastra: “Con questa iniziativa abbiamo voluto concretizzare, il più rapidamente possibile, l’impegno assunto con l’assessore Calleri e con la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia. Saranno 4-5 le aziende associate a Confambiente che sabato, impegnando uomini e mezzi, libereranno dai rifiuti una serie di siti particolarmente degradati scelti insieme al Parco”.

Aggiunge la presidente Mazzaglia: “Ringraziamo in anticipo Confambiente e il presidente Monastra per l’impegno e la mobilitazione per preparare l’intervento di bonifica di sabato. E’ un altro importante esempio della collaborazione, che auspichiamo sempre più intensa e proficua, con tutte quelle componenti dell’associazionismo e della società civile che, insieme a noi, vogliono un Parco pulito, un territorio decoroso e pienamente fruibile”.

Da CS Parco dell'Etna, foto: soci Caieternit etna eternit boschi

 

Una grande festa dell’Etna, del Parco e della sua comunità, delle straordinarie tipicità dell’area protetta, ma anche un importante momento di confronto e di riflessione sul futuro del territorio etneo. Un folto pubblico ha partecipato stamattina, nella sede del Parco a Nicolosi, all’incontro “Etna, la montagna dell’umanità” -  promosso dal Parco e dal Comune di Catania nell’ambito della manifestazione Etna una montagna di civiltà (coordinata da Turi Caggegi) - per festeggiare il primo compleanno dell'inserimento del vulcano siciliano tra i siti naturali della World Heritage List dell'Unesco: esattamente il 21 giugno del 2013 l’Etna fu dichiarato Patrimonio dell’umanità, con la decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco riunito a Pnhom Penh, capitale della Cambogia.

Lo ha detto con chiarezza la presidente del Parco Marisa Mazzaglia, aprendo l’incontro: "Festeggiamo questo anniversario per ricordare quanto sia stato importante ottenere il riconoscimento Unesco per il nostro vulcano e per il Parco, ma le tante iniziative che, insieme al direttore Pietro Coniglio, abbiamo portato avanti dal 21 giugno dell’anno scorso, per il decoro del territorio e per una più ampia e libera fruizione, dimostrano che per noi l’iscrizione dell’Etna nella World Heritage List è da considerare un punto di partenza per costruire un futuro migliore e ricco di opportunità per il territorio e le sue comunità, in collaborazione con le altre istituzioni”.

   Lo ha ribadito nelle conclusioni Mariarita Sgarlata, assessore regionale del territorio e ambiente (accompagnata dal capo di gabinetto Carmelo Frittitta): “Porto i saluti del presidente Rosario Crocetta, che oggi avrebbe voluto essere con noi. Nella manovra finanziaria che a breve sarà discussa all’Ars abbiamo predisposto maggiori risorse per i Parchi siciliani, che vogliamo sostenere con forza. Il grande traguardo ottenuto dal Parco dell’Etna con l’inserimento nel patrimonio Unesco, che riconosce l’unicità e l’eccellenza di questo territorio, deve concretamente diventare una grande opportunità. Riteniamo prioritaria la reale valorizzazione dei beni culturali e ambientali Unesco, per i quali la Sicilia primeggia”.

    Il presidente delle Federazione Italiana dei Parchi e delle riserve Giampiero Sammuri ha spiegato come l’inserimento nel Patrimonio Unesco di altri territori del sistema delle aree protette italiane abbia portato benefici economici e occupazionali alle comunità locali. “Tutto ciò è possibile anche sull’Etna, uno dei luoghi più belli e amati in tutto il mondo”, ha aggiunto.

Il Magnifico Rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro, molto colpito dal fascino dell’antico ex Monastero Benedettino sede del Parco, ha sottolineato l’importanza dell’”officina Etna” come grande laboratorio per la scienza e luogo ricco di stimoli per il mondo accademico e della ricerca e ha ribadito l’attenzione e il pieno sostegno dell’ateneo catanese alle iniziative e attività del Parco per valorizzare il riconoscimento Unesco.

Eugenio Privitera, direttore dell’INGV-Osservatorio Etneo, dopo aver portato i saluti del presidente Stefano Gresta, ha sottolineato l’impegno dei ricercatori dell’istituto, molti dei quali precari, per il costante monitoraggio del vulcano. “Siamo ben felici dell’iscrizione dell’Etna nel Patrimonio Unesco perché ciò contribuisce alla divulgazione nel mondo dei valori e delle peculiarità del vulcano, che costituiscono la base del nostro lavoro”, ha aggiunto Privitera.

Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Unesco Sicilia, sottolineando il fondamentale lavoro del Parco per il raggiungimento del grande traguardo, ha portato i saluti e il sostegno del presidente del comitato italiano Unesco Gianni Puglisi, assente per motivi di salute e  ha  ricordato quanto sia complessa la fase della corretta gestione dei siti dopo l’inserimento nel Patrimonio dell’Umanità e come sia importante attrezzarsi nel modo giusto per affrontare la fase delle verifiche dopo la proclamazione. Concetti parzialmente ribaditi dal direttore regionale di Legambiente Gianfranco Zanna, che ha ripercorso alcune delle tappe più significative del percorso che ha portato l’Etna all’iscrizione nella Wordl Heritage List – a partire dall’incontro nella sede del Parco del novembre 2010 - e ha ricordato quanto gli aspetti della tutela e della difesa della legalità sul territorio siano prioritari.

Massiccia la presenza di sindaci e amministratori del Parco: il sindaco di Bronte Pino Firrarello; di Maletto Savatore Barbagiovanni; di Nicolosi Nino Borzì; di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi; di Ragalna Salvo Chisari; di Randazzo Michele Mangione; di Trecastagni Giovanni Barbagallo. E ancora il vicesindaco di Castiglione di Sicilia Concetto Stagnitti, componente del Comitato Esecutivo del Parco; il vicesindaco di Maletto Ausilia Calì; l’assessore di Adrano Chiara Longo; l’assessore di Linguaglossa Maria Francesca Cacciolla con il consigliere Salvatore Rinaldi; il consigliere del comune di Belpasso Antonino Di Mauro. E ancora, a testimoniare la vicinanza al Parco in questa giornata di festa, esponenti di Confambiente, associazioni ambientalistiche e di volontariato del Forum del Parco, del mondo della cultura e dell’imprenditoria;  delle forze dell’ordine, i Carabinieri (c’erano il comandante del nucleo operativo della compagnia di Paternò Martino Della Corte e il comandante della stazione di Nicolosi Giuseppe Esposito) e Guardia di Finanza (il comandante del Soccorso Alpino di Nicolosi Domenico Granata); rappresentanti dei club services, Rotary, Lions e Kiwanis (quello etneo ha recentemente intitolato il proprio nome all’Etna patrimonio Unesco); il coordinatore regionale di Federparchi Giuseppe Antoci  il presidente del teatro Stabile di Catania Nino Milazzo; il presidente della Federazione Mondiale degli agenti di viaggio Mario Bevacqua.

Hanno fatto da deliziosa cornice le migliori produzioni tipiche del Parco: le fragole di Maletto e i pistacchi di Bronte; il vino e la provola sfogliata di Randazzo; il vino di Linguaglossa; il miele e l’olio di Zafferana.

Ha chiuso la mattinata la premiazione del concorso fotografico “Etna patrimonio Unesco”, ideato da Antonio Parrinello. Premio sezione foto in bianco e nero a Elisabetta Ferrera, sezione colore a Alfina Zappalà, sezione video a Antonio Zimbone.

In contemporanea all’incontro di Nicolosi e nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Parco, si è svolta una iniziativa pilota di conoscenza del territorio; Cantastorie Circum, in collaborazione con la Ferrovia Circumetnea e ETNAre.

C.S. Parco dell'Etna 21 giugno 2014fragole malettoparco etna 21 giugno 2014parco etna 21 giugno 2014

Parco dell'Etna, Comune di Catania, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Università di Catania: una straordinaria compagine per celebrare con eventi e manifestazioni il primo anniversario della proclamazione dell'Etna Patrimonio dell'Umanità Unesco (21 giugno). Cinque giorni di eventi, da oggi a sabato 21 giugno a cui ha contribuito con il ruolo di coordinamento anche iEtna.it.

Si comincia oggi alle 17 al Palazzo della Cultura a Catania (Via Vittorio Emanuele, 121) con l'incontro su "Etna come risorsa: Food & Wine, Tourism, Reputation", con l'intervento di tanti relatori: Orazio Licandro, assessore ai Saperi e alla Bellezza Condivisa del Comune di Catania, Alessandra Gentile, prorettore dell'Università di Catania, Ornella Laneri, presidente della sezione Turismo di Confindustria Sicilia,  Rosario Faraci, presidente del Capitt e docente dell'ateneo catanese, Giuseppe Idonea, direttore esecutivo del Comitato Unesco Sicilia, Ezio Raggio dell'Istituto Ivalsa del Cnr di Catania e Benedetto Puglisi, docente di marketing territoriale dell'Università etnea. A moderare l'incontro sarà il giornalista Turi Caggegi, direttore di iEtna.it.

A seguire pubblichiamo il comunicato stampa ufficiale del Comune di Catania e il programma completo.

Etna una montagna di civiltà. Iniziative per l’anniversario della proclamazione del vulcano patrimonio dell’umanità

A organizzare la manifestazione, che comincia oggi nel Palazzo della Cultura, sono Comune di Catania e Parco dell'Etna, con la collaborazione di Università di Catania, Ingv , Cnr e iEtna.it

Una settimana di iniziative ed eventi per festeggiare il primo anniversario dell'inserimento del vulcano Etna nella World Heritage List dell'Unesco.

A organizzare la manifestazione, che comincia martedì 17 giugno alle 17 nel Palazzo della Cultura, sono Comune di Catania e Parco dell'Etna, con la collaborazione dell'Ingv, del Cnr e dell'Università etnea, con il coordinamento di Turi Caggegi, direttore di iEtna.it, sito web con app per smartphone dedicato al vulcano più alto d'Europa.

"Catania - ha sottolineato il sindaco Enzo Bianco - è una delle pochissime città a essere stata inserita due volte nella lista dei luoghi patrimonio dell'Umanità: per il suo barocco e, da un anno, anche per quell'immenso laboratorio naturalistico a cielo aperto che è il vulcano Etna, con le sue eruzioni la più grande torcia accesa nel Mediterraneo a richiamare, fin dalla preistoria, navi cariche di commercianti, e, oggi, turisti".

"Si tratta - ha detto la presidente del Parco dell'Etna Marisa Mazzaglia - di una grande occasione per celebrare e per promuovere, in sinergia con le istituzioni più importanti della città di Catania, i valori del nostro vulcano a un anno dalla sua proclamazione a sito patrimonio dell'Umanità".

"Martedì - ha sottolineato l'assessore al Turismo Orazio Licandro - cominceremo con il convegno 'Etna come risorsa, food & wine, tourism, reputation', ma nel corso della settimana si parlerà ancora di turismo e start up, cinema e letteratura, aspetti scientifici e monitoraggio vulcanologico, enogastronomia e prodotti tipici, e tanti altri temi legati comunque all'Etna".

Al convegno di domani saranno presenti, oltre all'assessore Licandro, Alessandra Gentile, prorettore dell'Università di Catania, Ornella Laneri, presidente della sezione Turismo di Confindustria Sicilia, Rosario Faraci, presidente del Capitt dell'ateneo catanese, Giuseppe Idonea, direttore esecutivo del Comitato Unesco Sicilia, Ezio Raggio dell'Istituto Ivalsa del Cnr di Catania e Benedetto Puglisi, docente di marketing territoriale dell'Università etnea. A moderare l'incontro sarà il giornalista Turi Caggegi.

Mercoledì 18 la settimana prosegue con unappuntamento, fissato per le 10 nel Palazzo della Cultura, dedicato a start up e tecnologie sotto l'Etna.

Ecco il programma completo:

ETNA, UNA MONTAGNA DI CIVILTA’
Una settimana di idee per il primo anniversario della proclamazione dell'Etna Patrimonio dell'Umanità - UNESCOPARCO DELL'ETNA, COMUNE DI CATANIA, ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA, UNIVERSITA' DI CATANIA, iETNA.ITCoordinamento: Turi Caggegi
MARTEDI’ 17 H. 17 ETNA COME RISORSA:FOOD & WINE, TOURISM,REPUTATION -Rosario FARACI Presidente Capitt UniCT-Alessandra GENTILE Prorettore UniCT-Ornella LANERI Pres. Sez. Turismo Confindustria Sicilia -Orazio LICANDRO Assessore Comune CT-Giuseppe IDONEA Direttore esecutivo C.Une.S -Ezio RAGGIO Istituto Ivalsa CNR Catania

-Benedetto PUGLISI UniCT

Moderatore: Turi Caggegi, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
MERCOLEDI’ 18 H 10 ETNA START UP VALLEY - Rosario FARACI Presidente Capitt Unict-Antonio Musumeci WCap  Catania- Emanuele Spampinato  Etna Hi Tech-Francesco Caizzone  STMicroelectronics Catania Site ManagerRecLog - Omnia scuola - Archicart - Flazio – Martha’s CottageOrange Fiber -Butlr - Uniflat - Behaviour labs - Nivarata

Moderatore: Turi Caggegi, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
MERCOLEDI’ 18 H 17 ETNA LETTERARIA, DAL GRAND TOUR ALL’UNESCO(a seguire, H 17,30)MADRE NOSTRA: LA VITA INTORNO ALL’ETNA(a seguire, H 18,30)

TRA IL FUOCO E L'AMORE: CATASTROFI E PASSIONI ALLE FALDE DELL'ETNA

Rita Verdirame UniCTA cura di ZAMMU’TV UniCT-Luciano GRANOZZI UniCT 

 

 

Franco LA MAGNA . Critico e storico del Cinema

 

Moderatore: Salvo Fleres, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
GIOVEDI’ 19 H 17 ETNA - UNESCO, PERCORSO DI UN SUCCESSO - Marisa MAZZAGLIA Presidente Parco dell'Etna- Salvo CAFFO Parco dell'Etna- Gaetano PERRICONE Parco dell'Etna- Agata PUGLISI Parco dell'Etna- Ettore FOTI Dir. Azienda Foreste Catania- Gianpietro GIUSSO DEL GALDO UniCT

- Emilia Poli Marchese UniCT

- Boris BEHNCKE Ingv

- Marisa VINCIGUERRA UniCT

-Benedetto Puglisi UniCT

Moderatore: Gaetano Perricone, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
VENERDI’ 20 H 10 LE ATTIVITA' DELL'INGV AL SERVIZIO DELLA SOCIETA' -Stefano GRESTA Presidente Ingv: INGV: monitoraggio, sorveglianza e rapporti con la Protezione Civile

-Eugenio PRIVITERA Direttore Ingv Catania: L‘Osservatorio Etneo: la sezione di Catania dell’INGV tra monitoraggio e ricerca- Domenico PATANE’ Ingv CT: La struttura interna dell’Etna : esperimento Tomo-Etna 2014-Stefano BRANCA Ingv CT: Evoluzione geologica dell’Etna: lo stato delle conoscenze sull’attività del vulcano

-Boris BEHNCKE Ingv CT: Come cresce e cambia un vulcano: la dinamica attuale dell'Etna

-Marco NERI Ingv CT: Le faglie attive dell’Etna: conoscerle e  valutarle

 

-Salvo GIAMMANCO Ingv CT: Emissioni di gas vulcanico dall’Etna: caratteristiche e tecniche di monitoraggio

Moderatore: Turi Caggegi, giornalista

PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA
SABATO 21 H 9 CANTASTORIE CIRCUMPERIPLO DELL’ETNA IN CIRCUMETNEA ETNAre, PARCO DELL’ETNA E FCE CATANIA PIAZZA CAVOUR (BORGO)INFO:www.etnare.com
SABATO 21 H 10 ETNA, LA MONTAGNA DELL’UMANITA’ Saluti: Nino Borzì, Sindaco Nicolosi- Marisa MAZZAGLIA Presidente Parco dell’Etna- Orazio Licandro Assessore Comune CT- Giacomo Pignataro Rettore Uni CT- Stefano GRESTA Presidente Ingv- Maria Rita Sgarlata Assessore regionale Territorio  Ambiente

- Aurelio Angelini Dir. Fondazione Unesco Sicilia

- Giampiero. SAMMURI Presidente Federparchi

- Gianfranco ZANNA Direttore Legambiente Sicilia

+Festa con musica e prodotti tipici e Premiazione Concorso Fotografico 2013 Etna Patrimonio Unesco

Moderatore: Gaetano Perricone, giornalista

PARCO DELL’ETNANICOLOSI
SABATO 21 H 20 CIELO DEL SOLSTIZIO D'ESTATE  VISTO DAL CORTILE PLATAMONE Osservazioni Astronomiche a cura  dell’Associazione Stelle e Ambiente PALAZZO DELLA CULTURA - CATANIA

 

Eruzione Etna ietnaetna luna neveEtna lunaetna zafferanaetna crepuscoloEtna explosionietna vicentini

Due multe pesanti in pochi giorni a chi abbandona rifiuti nel Parco dell'Etna. 

Il proprietario di un supermercato di Trecastagni dovrà versare al Parco dell’Etna una multa di 1.200 euro per “abbandono sul suolo di rifiuti, compromettendo l’integrità ambientale” di un sito ricadente all’interno dell’area protetta, in zona C del Parco.

L’accertamento che ha portato alla sanzione è stato effettuato dagli ispettori del Corpo Forestale  Giuseppe Di Prima e Francesco Bellia, entrambi in servizio al Distaccamento di Zafferana Etnea. Su segnalazione dei colleghi del Distaccamento di Nicolosi, hanno verificato l’abbandono di circa un metro cubo di rifiuti vari (due cumuli di scatole di cartone) ai bordi della strada comunale Tarderia-Cavagrande, in zona C del Parco in territorio di Trecastagni. Il trasgressore è stato identificato e sanzionato.

La presidente del Parco Marisa Mazzaglia ha espresso apprezzamento per l’intervento degli ispettori forestali: “Diciamo da tempo che la lotta contro chi deturpa il territorio e l’inciviltà dilagante deve essere una priorità nell’azione di controllo e viglianza nell’area protetta. Ci auguriamo che questi interventi sanzionatori possano servire da esempio e deterrente per chi non rispetta la natura del Parco”.

L'altro intervento è avvenuto nel territorio di Nicolosi. Scatole di campioni gratuiti di medicinali a uso cosmetico, talco in boccette per bambini, libri scolastici, documenti contabili: c’era di tutto nei due cumuli di rifiuti vari (circa due metri cubi) ritrovati da una pattuglia del Corpo Forestale del Distaccamento di Nicolosi in perlustrazione – composta dall’ispettore superiore Paolo Longo e dall’assistente capo Salvatore Campanella - ai bordi di una strada sterrata all’interno di un’area boscata in località Serruggeri, in zona B del Parco dell’Etna e in territorio di Nicolosi. Il responsabile, idenficato in un informatore medico-scientifico,  dovrà versare al Parco dell’Etna una multa di 1.200 euro per “abbandono sul suolo di rifiuti, compromettendo l’integrità ambientale” di un sito ricadente all’interno dell’area protetta, più altri 600 euro alla Provincia Regionale per la stessa motivazione.

Nel giro di pochi giorni, dunque, si registra un nuovo intervento di vigilanza sul territorio operato dal Corpo Forestale, con conseguenze sanzionatorie pecuniarie. Nel caso specifico, come sottolineano gli autori dell’intervento, l’abbandono di questo tipo di rifiuti avrebbe potuto anche essere causa di innesco di incendi da parte di piromani. “Tolleranza zero contro chi deturpa l’area protetta – commenta la presidente del Parco Marisa Mazzaglia – Apprezziamo gli interventi del Corpo Forestale e ne auspichiamo tanti altri, che possano servire da deterrente”