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RIPRESA DELL'ATTIVITA' VULCANICA: COMUNICATO DELL'INGV CATANIA DELLE ORE 5,20

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanogia, Osservatorio Etneo, alle 5,20 di oggi ha comunicato che le reti di monitoraggio hanno registrato "alle ore 5,11 una ripresa dell'attività vulcanica. Il fenomeno è stato osservato attraverso la telecamera ad alta sensibilità (EMOH) installata sulla Montagnola, che mostra bagliori pulsanti localizzati sulla sommità del Nuovo Cratere di Sud Est. Al momento non si osserva alcuna significativa variazione del livello del tremore vulcanico".

Fonte: Parco dell'Etna.

Foto in alto di Toti Domina, scattata nella notte del 12 maggio 2015 da Fornazzo

etna webcam

I segni di risveglio dell'Etna si intensificano. A quasi due mesi dalla fine dell'ultima eruzione al Nuovo Cratere di Sud Est si rivedono deboli esplosioni e bagliori alla sommità, mentre nei centri abitati sui fianchi del vulcano si cominciano a sentire i boati. Si tratta di una attività ancora debole e intermittente, in un contesto di tremore vulcanico sostanzialmente stabile. Anche i bagliori non sono visibili a distanza a occhio nudo, ma possono essere catturati solo con gli obiettivi più sensibili di telecamere e macchine fotografiche. Con la luce diurna si possono invece apprezzare piccoli sbuffi di cenere che fuoriescono dal Cratere si dissolvono rapidamente. Le foto che accompagnano questo articolo sono state scattate da Turi Caggegi nei giorni 8 e 9 ottobre 2014.

La precedente eruzione, che ha avuto nella fase finale proprio il Nuovo Cratere di Sud Est come protagonista, era finita il 15 agosto scorso.etna esplosioni nsecetna esplosioni nsecetna esplosionietna

 

Un pomeriggio e una notte pieni di sorprese sull'Etna: la montagna imbiancata dalla grandine e poi il ritorno di tenui bagliori rossi al Nuovo Cratere di Sud Est, a quasi un mese dalla fine dell'ultima eruzione.

Poco dopo ora di pranzo, ieri sull'Etna si è abbattuto un violento temporale che ha poi interessato anche le zone costiere del versante orientale, con forti e abbondanti piogge, tuoni e fulmini. Le precipitazioni sono state molto intense soprattutto nella zona compresa tra Zafferana, Santa Venerina, Giarre e Riposto, ma anche verso il versante nord est e nord del vulcano fino a Randazzo, dove la stazione meteo Sias ha registrato 30 mm di pioggia. A Piano Provenzana (Monte Conca, 1825 m slm), la stazione meteo di Meteosicilia ha registrato oltre 25 mm di pioggia, con una temperatura scesa fino a 8 gradi. I temporali estivi non sono rari sull'Etna, ma la sorpresa si è manifestata quando le nubi si sono diradate e hanno mostrato la coltre bianca della grandine che interessava una grandissima superficie della montagna, dalla cima fino a circa 1600 m di quota.

Straordinario spettacolo anche nella notte, quando anche la parte sommitale era libera da nubi. Oltre alla copertura della grandine ( e forse anche neve sopra i tremila metri), nel cielo parzialmente illuminato dalla luna, le foto di Turi Caggegi mostrano anche dei deboli bagliori sulla cima del Nuovo Cratere di Sud Est, dovuti probabilmente a gas molto caldi o al riaffacciarsi del magma nelle zone alte del condotto craterico. Una novità, visto che l'Etna è in stato di relativa quiete dal 15 agosto scorso, giorno della fine dell'ultima eruzione.

Segni di vita insomma sul vulcano più alto d'Europa e tra i più attivi al mondo.etna grandine estateEtna grandine neve bagliorietna grandine neve

 

E' durata quaranta giorni l'eruzione delle sorprese, ora l'Etna si è presa una pausa che naturalmente è impossibile prevedere quanto durerà. E' stata una eruzione che ha attirato migliaia di persone ogni sera sui fianchi del vulcano per il suo carattere spettacolare ma innocuo, una attività a tratti sorprendente con cambi di centri eruttivi e per alcune ore anche con una doppia attività, a nord est e a sud est. Il periodo estivo ha favorito anche le escursioni, e del grande afflusso di persone hanno beneficiato sia l'azienda che accompagna i turisti ad alta quota dai versanti nord e sud, sia le strutture di ospitalità e di servizi ai turisti sparse sul territorio. Una eruzione che ha anche indotto molti abitanti dell'area etnea ad avvicinarsi, talvolta per la prima volta, al teatro eruttivo.

L'eruzione era cominciata il 5 luglio con l'apertura di una piccola bocca sul fianco orientale del Cratere di Nord Est, il più alto dell'Etna, che produceva esplosioni e un modesta colata lavica. Poi, il 25 luglio, un'altra bocca si era aperta a poche decine di metri dalla prima, sempre ad alta quota, a 3.150 m circa sul livello del mare. L'attività, visibile da tutta la fascia est del vulcano, era spesso spettacolare con esplosioni energiche, boati e una colata lavica. Il nove agosto c'era poi stato il "passaggio di testimone" in una serata tersa e calda (qui la cronaca e le foto),  con l'attività che scemava a nord est e contemporaneamente cresceva al Nuovo Cratere di Sud Est, che tornava ad assumere il ruolo di protagonista dopo oltre tre anni di violenti parossismi che ne hanno fatto il cratere a più alto tasso di crescita al mondo. Il Nuovo Sud Est è andato avanti per circa una settimana, con violente esplosioni, una lunga colata lavica nella Valle del Bove e anche con una fastidiosa emissione di cenere che è ricaduta soprattutto sul versante orientale del vulcano, fino al mare. La sera di Ferragosto infine un brusco calo dell'attività, con la cessazione delle esplosioni e il repentino stop all'alimentazione della colata. Fine eruzione dunque, certificata dal crollo del tremore vulcanico che si è mantenuto basso anche nelle ore successive. Adesso l'Etna sembra sonnecchiare e non rischiara il cielo estivo con il rosso della lava, ma tutti la sera danno un'occhiata verso la montagna, in attesa della prossima sorpresa. 

Nelle foto di Turi Caggegi alcuni momenti dell'eruzione dei quaranta giorni.etna turi caggegietna nsecetna turi caggegietna anello turi caggegietna turi caggegi

 

 

Parco dell'Etna: fissate altre nove date per l'iniziativa escursionistica "Tra... Monti e Fuoco nel Parco".

A seguito del “tutto esaurito” di prenotazioni (molte delle quali ad opera di turisti italiani e stranieri attualmente in Sicilia) fatto registrare già stamattina per le cinque nuove date dell’iniziativa di trekking  “Tra … Monti e Fuoco nel Parco”, il Parco dell’Etna ha subito programmato una ulteriore offerta di appuntamenti per gli appassionati. Le nuove date fissate sono lunedì 25, mercoledì 27 e sabato 30 agosto; lunedì 1, mercoledì 3, sabato 6, lunedì 8, mercoledì 10, sabato 13 settembre.

L’iniziativa prevede una escursione guidata dal personale del Parco in prossimità dell'attuale eruzione, attraverso il sentiero che conduce in contrada Serracozzo; una notevole opportunità, in luoghi di grande fascino e interesse, per gli amanti della natura dell’Etna e della fotografia. Anche per le nuove date, la partenza avverrà dal Rifugio Citelli, con inizio alle ore 17.30 e conclusione presunta alle ore 22.00. La quota di partecipazione è fissata in 10 euro; le prenotazioni potranno essere effettuate telefonando ai numeri 095 821240/245/111. Per i ragazzi fino a 14 anni accompagnati da un adulto l'escursione è gratuita. Ai partecipanti si suggerisce di indossare un abbigliamento da trekking, di portare una bottiglietta d'acqua, una colazione a sacco, una torcia ed una macchina fotografica.Etna eruzione nsec CS Parco dell'Etna, 11 agosto 2014

Ha meno di ventiquattro ore di vita ma è molto vivace la nuova bocca nata sull'Etna nella parte bassa del versante orientale del Cratere di Nord Est. La neonata frattura, formatasi la notte scorsa a circa tremila metri di quota, produce continue, piccole esplosioni e ha dato origine a una colata poco alimentata che riesce a percorrere qualche centinaio di metri nella zona sommitale del vulcano. Debolissime esplosioni, con qualche eccezione (come si può notare nella foto sotto), si stanno verificando anche all'interno del Nuovo Sud Est, il cratere protagonista della grande attività e delle oltre quaranta eruzioni che si sono verificate sull'Etna a partire dal gennaio 2011. L'osservazione della piccola bocca è parzialmente ostacolata dal vento che spinge i gas emessi dal vulcano proprio nell'area interessata dalla nuova attività. Sotto osservazione il livello del tremore vulcanico che continua a oscillare mantenendo una lieve tendenza al rialzo. Potete vedere l'andamento del tremore vulcanico in tempo reale cliccando qui.

Le foto, scattate da Turi Caggegi, documentano l'attività dell'Etna nella serata del 6 luglio 2014.etna nuova boccaDSC_5924 etna nuova bocca

Dopo mesi di blanda attività stromboliana, con deboli e intermittenti esplosioni, l'Etna stasera sembra accelerare, anche se al momento in cui scriviamo è presto per capire come evolverà il fenomeno. Nelle ultime ore le esplosioni si sono intensificate, e mentre nei giorni scorsi il bagliore del magma si intravvedeva a stento, adesso la bocca del Nuovo Cratere di Sud Est è illuminata di continuo dai getti di lava. L'energia sembra comunque ancora piuttosto bassa, e solo di tanto in tanto i brandelli di lava riescono a fuoriuscire dal cratere, ricadendo sui fianchi alti della bocca esplosiva. Nelle prossime ore si capirà probabilmente che sviluppi potrà avere questa attività, ma intanto lo spettacolo delle esplosioni e il bagliore persistente è visibile dai centri abitati intorno al vulcano. Le foto, di Turi Caggegi, sono state scattate la sera del 14 giugno.etna esplosionietna esplosioni

L'Etna ha ripreso da qualche giorno a dare spettacolo con deboli esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, protagonista tra il 2011 e il 2013 di una crescita record dovuta a oltre 40 eruzioni, molte delle quali caratterizzate da altissime fontane di lava. Secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Catania, "durante il mese di maggio e nei primi giorni di giugno 2014, è continuata in maniera discontinua la debolissima attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 9 maggio 2014. Dall'8 giugno, tale attività mostra una leggera intensificazione, con esplosioni stromboliane separate da intervalli di pochi minuti, che a volte producono piccoli sbuffi di cenere che vengono rapidamente dispersi dal vento. Nella notte del 9-10 giugno, molte esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente sugli alti fianchi del cono del NSEC". Il livello del tremore vulcanico si mantiene comunque piuttosto basso facendo registrare solo lievi oscillazioni.

Nelle foto di Turi Caggegi la documentazione del fenomeno nella notte del 12 giugno.

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Certe notti succede che sull'Etna si creino situazioni che danno vita a scenari suggestivi, quasi magici. Come la notte scorsa, con la ripresa di esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, deboli e intermittenti, ma abbastanza energetiche e frequenti da permettere la visione di un grande spettacolo della natura: la lava che zampilla dal cratere mentre la luna, crescente al primo quarto, si avvia al tramonto dietro la montagna. Uno scenario documentato dalle foto (di Turi Caggegi) che pubblichiamo qui ma che potrebbe ripetersi presto, se, come sembra, il grande e attivissimo vulcano siciliano si sta ricaricando di magma e di energia.Etna esplosioni nsecetna luna luci

di Turi Caggegi -

L'Etna torna a dare spettacolo con esplosioni intermittenti al Nuovo Cratere di Sud Est. La serata tersa ha consentito l'osservazione dell'intensificazione dei segnali di risveglio del vulcano e le foto che pubblichiamo, scattate oggi al crespuscolo e subito dopo, testimoniano l'aumento dell'energia e la potenza delle esplosioni, che si affacciano con decisione oltre l'orlo del cratere. Protagonista ancora una volta la bocca sommitale che ha prodotto quasi cinquanta eruzioni dall'inizio del 2011, e che era quasi "muto" da oltre un mese. Nelle ultime settimane dopo la fine dell'eruzione iniziata alla fine di gennaio, l'attività era stata registrata solo molto sporadicamente ed aveva avuto una debolissima intensità. Adesso sembra che l'Etna stia dimostrando più energicamente la straordinaria fase di attività che vive negli ultimi anni, e oggi le esplosioni sono state accompagnate anche da un lieve aumento del livello del tremore. Foto di Turi Caggegi.etna esplosionietna esplosionietna esplosioni