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L'episodio di attività stromboliana ed emissione di colate di lava al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che ha avuto inizio il 9 agosto 2014, si è concluso durante la giornata del 15 agosto 2014, quando l'attività esplosiva è cessata, mentre l'emissione di lava è progressivamente diminuita per esaurirsi nella notte fra il 15 e il 16 agosto.

La foto a sinistra, ripresa da Tremestieri Etneo (20 km a sud dal NSEC) nel mattino del 16 agosto, mostra il NSEC con la sua nuova cima, formatasi durante l'episodio eruttivo del 9-15 agosto, che ora è nettamente più alta del vecchio cono del Cratere di Sud-Est (a sinistra).

Con la cessazione dell'attività eruttiva, il tremore vulcanico è rientrato su livelli normali.

Fonte: Ingv Catania

Continua il nuovo episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che è iniziato nella serata del 9 agosto 2014, con esplosioni stromboliane accompagnate da modeste emissioni di cenere ed emissione di lava da una singola bocca posta sull'alto fianco orientale del cono del NSEC. L'attività stromboliana sta avvenendo da tre bocche allineate est-ovest, la più occidentale delle quali ha costruito intorno a sé il cono piroclastico menzionato nell'aggiornamento del 12 agosto, e che è ulteriormente cresciuto nelle ultime 24 ore. Le colate laviche emesse dalla bocca effusiva verso est, si erano quasi fermate in serata di ieri, però due nuovi bracci si stanno sovrapponendo ad esse. La colata più lunga, che si riversa in direzione nord-orientale per poi scendere verso Monte Simone, sul fondo della Valle del Bove, ha raggiunto una lunghezza di almeno 3 km, e durante il mattino del 13 agosto, stava generando un nuovo flusso che si stava accostando sul lato nord del flusso precedente.

Il tremore vulcanico mostra una leggera flessione restando tuttavia su livelli medio-alti.

Fonte: Ingv Catania

Durante gli ultimi due giorni, la colata lavica prodotta dalla bocca situata a 650 m di quota, ha continuato a scorrere lungo il margine orientale della Sciara del Fuoco, senza mostrare apprezzabili variazioni del tasso effusivo. La parte più bassa del campo lavico osservata dalla telecamera termica di quota 190 (SCT), nella serata di ieri è rimasta stabile con il fronte lavico più avanzato che rimaneva attestato a circa 200 m di quota. Nella tarda serata, il fronte lavico ha cominciato ad ingrossarsi e a scendere verso il basso formando una colata che nel giro di poche ore si è sovrapposta alle lave precedenti in raffreddamento, raggiungendo la costa nelle prime ore del mattino (vedi immagine a sinistra, ripresa dalla telecamera termica SCT, a quota 190 m). 

Persiste l?assenza di attività esplosiva alle bocche sommitali dello Stromboli.

Fonte: Ingv Catania

Il nuovo episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che è iniziato nella serata del 9 agosto 2014, sta continuando con esplosioni stromboliane accompagnate da modeste emissioni di cenere ed emissione di lava da una singola bocca posta sull'alto fianco orientale del cono del NSEC. Già durante le prime 24 ore di attività, si è costruito un conetto piroclastico nella parte occidentale della sommità del NSEC, aumentando nettamente l'altezza dell'edificio nato all'inizio del 2011 (vedi foto in alto a sinistra, ripresa la sera del 11 agosto 2014 da Tremestieri Etneo).

L'attività stromboliana è concentrata principalmente nella bocca sommitale del nuovo conetto, mentre è più sporadica e debole in due bocche eruttive poste nelle parti centrale ed orientale del NSEC. La bocca effusiva, che si è aperta il mattino del 10 agosto, si trova a circa 50 m sotto l'orlo orientale del NSEC, a monte della grande nicchia di distacco formatasi l'11 febbraio 2014. La lava emessa da questa bocca si è espansa in più bracci scendendo sulla ripida parete occidentale della Valle del Bove, due dei quali diretti verso est, raggiungendo circa 2400 m di quota.

Un terzo braccio invece avanza verso nord-est, a monte del campo lavico del 2008-2009, per dirigersi poi verso est in direzione di Monte Simone, con un fronte attivo a circa 2200 m (vedi immagine termica in basso a sinistra, ripresa dalla telecamera di Monte Cagliato alle ore 11:11 GMT - 13:11 locali - del 12 agosto 2014). Quest'ultimo flusso aveva raggiunto una lunghezza di circa 2 km.

Dopo la rapida intensificazione nella mattinata dell'11 agosto, l'attività è rimasta piuttosto stazionaria durante le ultime 24 ore, con una modesta attività esplosiva e relativamente lenta emissione di lava. Ciò coincide con l'andamento dell'ampiezza del tremore vulcanico, che nelle ultime 24 ore rimane su livelli medio-alti, con piccole oscillazioni ma senza mostrare maggiori variazioni.

Fonte: Ingv Catania

Durante la prima settimana di agosto e fino alla notte fra l?8 e il 9 agosto 2014 è continuata senza sostanziali variazioni l?attività subterminale esplosiva ed effusiva sul fianco orientale del Cratere di Nord-Est dell?Etna, con emissione di colate di lava dalle bocche eruttive apertesi il 5 luglio e forti esplosioni stromboliane dalla bocca del 25 luglio. Nel mattino del 9 agosto, l?ampiezza del tremore vulcanico è fortemente diminuita, e dalla bocca del 25 luglio è cominciato un graduale incremento dell?emissione di cenere, che ha formato un pennacchio alto circa 1 km sopra la bocca. Nel pomeriggio, l?emissione di cenere era sostanzialmente cessata, e l?attività effusiva era in diminuzione, però nella serata ha ripreso l?attività esplosiva con emissione di cenere dalla bocca del 25 luglio.

Nella serata del 9 agosto, si è inoltre osservato un aumento dell?attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC; vedi prima foto qui a sinistra, ripresa dalla telecamera ad alta sensitività sulla Montagnola, EMOH, alle ore 03:19 GMT del 10 agosto 2014), che era iniziata, in maniera molto debole, il mattino dell?8 agosto. L?attività era accompagnata dall?emissione di piccoli sbuffi di cenere nera, rapidamente dispersa dal vento in prossimità al cratere.

Con l?intensificarsi dell?attività del NSEC, è diminuita l?attività eruttiva al teatro eruttivo sul fianco orientale del Cratere di Nord-Est, dove nel mattino del 10 agosto sono avvenute solo sporadiche emissioni di cenere. Al NSEC invece, alle ore 04:45 GMT (06:45 locali), si è aperta una bocca effusiva sull?alto fianco orientale del suo cono, che ha innescato una piccola frana e successivamente emesso una colata di lava che dopo un?ora aveva raggiunto la base orientale del cono (vedi seconda immagine a sinistra, ripresa dalla telecamera termica a Monte Cagliato alle ore 06:08 GMT del 10 agosto 2014). Dopo le ore 06:30 GMT, le osservazioni dirette sono state periodicamente impedite dalla presenza di nuvole in area sommitale; tuttavia alle ore 13:00 GMT stava continuando l?attività stromboliana al NSEC e l?emissione di lava dalla bocca effusiva sull?alto fianco orientale del suo cono.

Fonte: Ingv Catania

Sta continuando l?emissione di lava dalla bocca effusiva posta a quota 650 m sul versante settentrionale dell?area craterica nord dello Stromboli, che si è aperta il mattino del 7 agosto. Dopo la temporanea cessazione dell?ingresso nel mare della lava nella notte fra l?8 e il 9 agosto, nella mattinata del 9 la lava stava nuovamente entrando nel mare, generando - come già osservato in precedenza ? forti interazioni al contatto con l?acqua del mare. Durante le successive 24 ore si è osservato che l?emissione di lava mostrava fluttuazioni, generando diverse sovrapposizioni al flusso principale nella zona del fronte lavico si sono verificate ad intervalli di circa un'ora, formando a volte un allargamento a ventaglio e diverse digitazioni che raggiungevano il mare.

Persiste l?assenza di attività esplosiva alle bocche sommitali dello Stromboli.

Fonte: Ingv Catania

Prosegue l?emissione di lava da una bocca effusiva posta a quota 650 m sul versante settentrionale dell?area craterica nord dello Stromboli, che si è aperta il mattino del 7 agosto. Nelle prime ore di questa attività effusiva la lava, dopo aver ricoperto interamente il ?pianoro? a quota 600 m, si è divisa in numerosi bracci, di cui 6 hanno raggiunto il mare. Nella notte fra il 7 e l?8 agosto, l?effusione lavica è diminuita, e nel mattino dell?8 agosto, un solo flusso lavico stava ancora entrando in mare, mentre alcuni piccoli flussi attivi erano in arretramento sull?alto fianco della Sciara del Fuoco, frantumandosi sul ripido pendio e generando frequenti piccole frane. L?ingresso di lava nel mare ha generato quasi continuamente forti interazioni esplosive fra lava e acqua, che generavano getti di vapore, blocchi e cenere alti diverse decine di metri. In serata il flusso lavico verso il mare mostrava una forte diminuzione, e nelle ore notturne è cessato del tutto. Nella mattinata del 9 agosto, stava continuando l?emissione di lava dalla bocca effusiva a quota 650 m, generando una colata lavica con fronti attivi nella parte bassa della Sciara del Fuoco, arrestandosi prima di arrivare alla linea di costa.

Si nota inoltre una forte diminuzione dell?attività esplosiva alle bocche sommitali dello Stromboli, mentre persiste un intenso degassamento dalle medesime bocche.

Fonte: Ingv Catania

Nella giornata del 6 agosto 2014, verso le ore 12:30 GMT (14:30 locali), è cominciato un nuovo trabocco lavico dalla terrazza craterica dello Stromboli, prendendo lo stesso percorso dei trabocchi precedenti di giugno-luglio 2014, nella parte centrale della Sciara del Fuoco. L'inizio dell'attività effusiva è stato accompagnato da una serie di grandi frane di materiale caldo, che hanno rapidamente raggiunto la linea di costa, espandendosi orizzontalmente sulla superficie del mare per alcune decine di metri, come visibile nell'immagine a sinistra, della telecamera termica (SCT) posta a quota 190 m sull'orlo settentrionale della Sciara del Fuoco. L'emissione di lava e la discesa di colate è avvenuta in maniera pulsante, con diversi flussi lavici successivi, che infine hanno raggiunto la linea di costa. Questa attività effusiva è continuata durante la notte e le prime ore del 7 agosto.

Alle ore 05:16 GMT del 7 agosto, ha avuto inizio un secondo, abbondante trabocco lavico dall'area craterica nord della terrazza craterica, che ha rapidamente coperto l'intero "pianoro" a quota 600 m, per poi riversarsi sulla Sciara del Fuoco formando un ampio campo lavico.

In breve tempo, la lava è scesa in diversi bracci lavici verso la costa, accompagnata da numerose frane. L'immagine a sinistra, ripresa dalla telecamera SCT alle ore 06:23 GMT del 7 agosto, mostra tre flussi lavici che entrano nel mare, mentre due altri, in primo piano, stanno per raggiungere la linea di costa.

Questo nuovo episodio effusivo, il più significativo degli ultimi anni, è stato preceduto da diversi trabocchi lavici nella seconda metà di giugno e nelle prime tre settimane di luglio.

Fonte: Ingv Catania

Nella tarda mattinata del 1 agosto 2014, come riferito da fonti attendibili, si sono osservate ripetute emissioni di cenere molto diluita da un punto ubicato nella parte occidentale del conetto formatosi negli ultimi giorni intorno alla bocca eruttiva del 25 luglio 2014, come mostra la foto a sinistra (pubblicata con gentile permesso dell'autore Francesco Mangiaglia). La medesima bocca sta anche continuando a produrre l'intensa attività stromboliana senza significative variazioni, ed ha ripreso ad emettere una piccola colata di lava in direzione delle bocche del 5 luglio, che anch'esse continuano ad emettere lava verso la Valle del Leone.

L'ampiezza del tremore vulcanico nelle ultime 24 ore non ha mostrato variazioni significative.

Fonte: Ingv Catania

Nella tarda mattinata del 1 agosto 2014, come riferito da fonti attendibili non INGV-OE, si sono osservate ripetute emissioni di cenere molto diluita da un punto ubicato nella parte occidentale del conetto formatosi negli ultimi giorni intorno alla bocca eruttiva del 25 luglio 2014, come mostra la foto a sinistra (pubblicata con gentile permesso dell'autore Francesco Mangiaglia). La medesima bocca sta anche continuando a produrre l'intensa attività stromboliana senza significative variazioni, ed ha ripreso ad emettere una piccola colata di lava in direzione delle bocche del 5 luglio, che anch'esse continuano ad emettere lava verso la Valle del Leone.

L'ampiezza del tremore vulcanico nelle ultime 24 ore non ha mostrato variazioni significative.

Fonte: Ingv Catania