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di Emilio Lo Savio - Presidente Meteosicilia - 

Siamo giunti alla fine del 2014 dopo mesi e mesi di temperature sopra media, senza picchi di record estremi,  ma sicuramente questo finora risulterà  un anno decisamente fra i più caldi della storia; vedremo nei prossimi giorni dati più attendibili.

Però, in quest’ultimo scorcio d’anno sembrerebbe che il freddo tenti di prendersi una rivincita, tardiva, ma pur sempre degna di nota. Domenica infatti giungerà dal nord Europa un primo nucleo gelido che darà luogo ad una depressione centrata sulle regioni centromeridionali e che coinvolgerà anche la nostra isola.

Domenica il tempo sulla Sicilia si presenterà fortemente instabile, dapprima sulle zone tirreniche ed occidentali isolane, con il coinvolgimento durante la mattinata delle restanti zone. I fenomeni saranno più intensi nei settori tirrenici e dell’ovest Sicilia, dove sono previste piogge, rovesci, senza l’esclusione di qualche isolata manifestazione temporalesca. I venti soffieranno forti da occidente, tendenti a ruotare da Maestrale, conseguentemente i mari saranno molto mossi o addirittura agitati. La neve potrà scendere a partire da quota 1250 metri s.l.m., ma in calo dalla serata a quota 1000 metri. Le temperature saranno appunto in decisa flessione, specie nei valori massimi e nelle zone settentrionali isolane.

Lunedì le correnti avranno una componente più orientale così da far giungere sulla Penisola fredda aria proveniente dalle gelide regioni balcaniche. La nostra isola sarà ancora interessata da precipitazioni sparse, più frequenti e intense nei settori tirrenici. Probabili nevicate a quote collinari, localmente, ma senza accumuli degni anche di bassa collina (500-600 metri). I venti saranno ancora gelidi con provenienza settentrionale.

Martedì e mercoledì, vigilia del Capodanno, ancora in decisa azione le correnti siberiche e balcaniche che daranno ancora luogo ad un’ulteriore flessione della colonnina di mercurio. Sarà la volta della neve a bassa quota? Beh, allo stato attuale i due colossi previsionali mondiali, l’americano GFS e l’europeo di Reading, in contrapposizione, prevedono l’instaurarsi di due nuclei depressionari, il primo sullo Stretto di Sicilia e il secondo sullo Ionio.
Se avesse ragione GFS, le piogge saranno più copiose almeno sino al giorno del Capodanno, con neve sopra quota 700 metri, ma tanta neve. Se invece fosse più preciso il modello europeo, con il minimo sullo Ionio, a determinare quella che in gergo si chiama Ionio Low (bassa pressione sullo Ionio), allora le nevicate, non copiosissime colpirebbero anche le zone costiere della Sicilia, specie nei settori orientali, poiché verrebbe pescata l’aria direttamente dal continente dell’est Europa.

Comunque andrà (ne sapremo di più nella giornata di lunedì), rimarrà nella storia uno dei fine d’anno più movimentati dell’ultimo periodo, con freddo, vento, pioggia e magari tanta neve a bassa quota. Seguite sempre gli sviluppi nei prossimi aggiornamenti su iEtna, sempre disponibili qui.

map meteoGFS meteoECMWF meteo

Un pomeriggio e una notte pieni di sorprese sull'Etna: la montagna imbiancata dalla grandine e poi il ritorno di tenui bagliori rossi al Nuovo Cratere di Sud Est, a quasi un mese dalla fine dell'ultima eruzione.

Poco dopo ora di pranzo, ieri sull'Etna si è abbattuto un violento temporale che ha poi interessato anche le zone costiere del versante orientale, con forti e abbondanti piogge, tuoni e fulmini. Le precipitazioni sono state molto intense soprattutto nella zona compresa tra Zafferana, Santa Venerina, Giarre e Riposto, ma anche verso il versante nord est e nord del vulcano fino a Randazzo, dove la stazione meteo Sias ha registrato 30 mm di pioggia. A Piano Provenzana (Monte Conca, 1825 m slm), la stazione meteo di Meteosicilia ha registrato oltre 25 mm di pioggia, con una temperatura scesa fino a 8 gradi. I temporali estivi non sono rari sull'Etna, ma la sorpresa si è manifestata quando le nubi si sono diradate e hanno mostrato la coltre bianca della grandine che interessava una grandissima superficie della montagna, dalla cima fino a circa 1600 m di quota.

Straordinario spettacolo anche nella notte, quando anche la parte sommitale era libera da nubi. Oltre alla copertura della grandine ( e forse anche neve sopra i tremila metri), nel cielo parzialmente illuminato dalla luna, le foto di Turi Caggegi mostrano anche dei deboli bagliori sulla cima del Nuovo Cratere di Sud Est, dovuti probabilmente a gas molto caldi o al riaffacciarsi del magma nelle zone alte del condotto craterico. Una novità, visto che l'Etna è in stato di relativa quiete dal 15 agosto scorso, giorno della fine dell'ultima eruzione.

Segni di vita insomma sul vulcano più alto d'Europa e tra i più attivi al mondo.etna grandine estateEtna grandine neve bagliorietna grandine neve

 

La gigantesca mole dell'Etna domina il paesaggio della Sicilia, e non solo della Sicilia orientale. Quando l'aria è tersa, quando è innevato o in eruzione, il più grande vulcano d'Europa diventa visibile anche a centinaia di chilometri di distanza: dalla Calabria a Malta, da Palermo alle isole Eolie, lo spettacolo è assicurato. Pubblichiamo qui due belle foto di un amico di iEtna, Gianni Giacchi. Quella che vedete sopra è stata scattata dall'estremo sud della Sicilia, Camarina, in provincia di Ragusa, il 4 marzo 2012. Quella che pubblichiamo invece qui sotto, con tanto di suggestiva nube lenticolare in cielo, è stata scattata dalla Piana di Catania il 20 gennaio 2012.

etna da sud

di Emilio Lo Savio . Presidente MeteoSicilia -

Colpo di coda del'inverno?

In effetti forse è esagerato affermare che sia tornato l'inverno, ma sicuramente il weekend che stiamo trascorrendo ha molte poche caratteristiche della stagione primaverile.
Aria moderatamente fredda proveniente dal nordatlantico ha interagito con il calore del nostro Tirreno generando un vortice di bassa pressione.
L'area ciclonica venuta ad instaurarsi sulle regioni meridionali italiane sta condizionando negativamente il weekend anche sulla nostra isola, sferzata da un vento teso da ponente-maestrale.
Pioggia a tratti ed isolati temporali stanno facendo la loro figura un po' su tutta la regione; nelle prime ore del sabato maggiormente sulle zone occidentali, ma dalla mattinata tutta la Sicilia è coinvolta da fasi alterne di maltempo.
La pioggia che è caduta non è tanta, nè tantomeno sono previsti grossi quantitativi nelle prossime ore, ma il sensibile calo termico è evidente, a tutte le quote.
Sull'Etna le temperature in mattinata si aggirano intorno ai 2 gradi centigradi sul versante nord di Piano Provenzana e intorno al Rifugio Sapienza, nel versante meridionale.
Sabato non ci saranno grosse oscillazioni termiche sul vulcano, dove ci sono incorso delle nevicate a partire da quota 1.900 - 2.000 metri sul livello del mare, dopo la sensibile diminuzione rispetto a ieri. (vedi cartina sotto).
Domenica (cartina sopra il titolo) le cose andranno meglio, allorché il minimo depressionario si sposterà verso lo Ionio, perdendo molta energia. Sulle zone tirreniche, specie del messinese e sul massiccio etneo, saranno ancora possibili eventi precipitativi, ma in un contesto di generale miglioramento. Sull'Etna avranno luogo notevoli escursioni termiche, infatti nella notte fra sabato e domenica le temperature scenderanno un paio di gradi sotto lo zero intorno
a quota  2 mila metri d'altezza, ma di giorno risaliranno rapidamente anche ed oltre i 5-6 gradi centigradi. Ancora possibili nevicate, concentrate per lo più sul versante nord del vulcano.
Da lunedì definitivo ristabilimento delle condizioni meteo generali e graduale ma costante aumento delle temperature su tutta l'isola, zone montuose comprese, con valori massimi che intorno a metà settimana, nelle zone costiere
potranno superare i 25 gradi centigradi, mentre potremo andare oltre i 10 gradi nelle zone del vulcano raggiungibili con propri mezzi di trasporto.
Insomma, la primavera sta per prendersi la rivincita.

In contemporanea con l’avvio della stagione sciistica sul vulcano, torna “Parco d’inverno, giunto quest'anno alla dodicesima edizione.

Si tratta di un programma di itinerari domenicali guidati, con l’ausilio di racchette organizzati dall’Ente Parco, alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi del Parco dell’Etna imbiancati dalla neve.

 “Il turismo e l'escursionismo invernale - dice la presidente del Parco Marisa Mazzaglia - costituiscono una delle grandi attrazioni e risorse del nostro territorio. Con l’auspicio che le condizioni di innevamento ci diano una mano, consolidiamo dunque la tradizione di Parco d’inverno, il nostro programma di trekking sulla neve che negli anni passati ha fatto registrare il crescente interesse degli appassionati. L’offerta di quest’anno, prevede sette itinerari ricchi di fascino per la fruizione di tutti i versanti dell’Etna, con il prezioso impegno delle guide del Parco, dedicati agli escursionisti e ai turisti in visita sul vulcano”.

Ed ecco il programma completo di “Parco d’inverno 2014”, insieme a una serie di suggerimenti e consigli utili per gli escursionisti.

- DOMENICA  16  febbraio 2014

Itinerario:  Monti Silvestri – Schiena dell’Asino

Raduno presso incrocio Salto del Cane  alle ore 9,30

Percorso di media difficoltà

Durata media: 4 ore

DOMENICA 23  febbraio 2014

Itinerario : Rifugio Brunek  – Rifugio Conti

Raduno presso il Rifugio Brunek alle ore 9

Percorso di media difficoltà

Durata media: 5 ore

- DOMENICA  2 marzo 2014

Itinerario: Versante Nord Ovest

Raduno presso Ferrovia Circumetnea di Bronte alle ore 9

Percorso di media difficoltà

Durata media: 5 ore

- DOMENICA  9 marzo 2014

Itinerario: Piano Provenzana-Timparossa

Raduno a Piano Provenzana alle ore 9

Percorso di media difficoltà

Durata media: 5 ore

- DOMENICA  16  marzo 2014

Itinerario: Intraleo - Monte De Fiore

Raduno a Nicolosi , piazzale dei Pini  alle ore 8,30

Percorso  impegnativo

Durata media: 6 ore

DOMENICA 23  marzo 2014

Itinerario: Piano Vetore – Monte Nero degli Zappini

Raduno a Piano Vetore alle ore 9,30

Percorso facile

Durata media: 4 ore

Tutte le escursioni saranno effettuate con le guide alpine del Parco.

Tutte le escursioni prevedono l’utilizzo di racchette da neve che, a richiesta, potranno essere fornite dal Parco. In caso di innevamento insufficiente, le escursioni saranno effettuate a piedi.

Attrezzatura e abbigliamento: zaino con colazione a sacco e borraccia. E’ obbligatorio l’uso di scarponi da neve, giacca a vento, berretto e guanti.

La quota di partecipazione è fissata in euro 8,00 a persona.  L’eventuale utilizzo delle racchette messe a disposizione dal Parco comporterà un costo aggiuntivo di euro 7,00.

La quota di partecipazione dovrà essere versata direttamente alle guide al momento della partenza.

Le prenotazioni dovranno essere effettuate telefonando il venerdì precedente l’escursione (dalle ore 9 alle ore 12) al numero 095.821240, 095821245.

In relazione ai singoli itinerari ed in base allo stato di innevamento sarà stabilito un numero massimo di partecipanti per ogni attività e le modalità dell’escursione.

In caso di maltempo o altri problemi, le guide potranno rinviare l’escursione o ripiegare per tracciati alternativi.

Il programma completo di “Parco d’inverno 2014” è anche sul sito www.parcoetna.it e sulla pagina facebook del Parco

 

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Oggi nuove sorprese dall'Etna. L'eruzione che continua dal 21 gennaio scorso ha cambiato per alcune ore il proprio andamento, per poi rientrare nei canoni degli ultimi giorni, con una colata lavica, modesta ma attiva, che fuoriesce dalla bocca effusiva alla base orientale del Nuovo Cratere di Sud Est (Nsec) e si riversa nella Valle del Bove dopo avere percorso circa un chilometro tra la neve delle alte quote. A partire dal primo pomeriggio e fino alle 19, 45 circa si sono verificate esplosioni con emissione di lava e sbuffi di cenere dal Nsec. Poi l'attività stromboliana è cessata, e in serata l'attività è proseguita con la colata lavica ancora alimentata. Un fiume di fuoco che forma curiosi arabeschi sulla neve debolmente illuminata dal primo quarto di luna, velata di nuvole, che tramonta dietro la montagna. Le foto sono state scattate la sera del 4 febbraio 2014 da Turi Caggegi. Le foto sotto l'aggiornamento Ingv sono di Boris Behncke e pubblicate con il gentile permesso dell'autore.

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Ingv CT: Aggiornamento Etna, 4 febbraio 2014 ore 21 Gmt

"Al calar della sera del 4 febbraio 2014, stavano continuando le emissioni di cenere dal Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna segnalate nel precedente aggiornamento. Le emissioni avvenivano in sequenze di 5-10 sbuffi separate da diversi minuti di emissione passiva di vapore. Dopo il tramonto si sono osservati anche getti di materiale incandescente durante le emissioni di cenere, come nella foto a sinistra ripresa in serata da Tremestieri Etneo, sul fianco meridionale del vulcano. I getti hanno raggiunto fino a 100 m sopra l'orlo del cratere; il materiale incandescente è ricaduto nel cratere. Dopo le ore 19:00 GMT (=ore locali -1) sono terminiate le emissioni di cenere e materiale incandescente, mentre stava continuando l'emissione, a basso tasso, di una colata di lava da una bocca posta alla base orientale del cono del NSEC, formando un flusso lungo circa 1 km sulla parete occidentale della Valle del Bove. L'ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su livelli bassi, senza mostrare variazioni di rilievo".etna boris etna boris

 

 

In una breve pausa concessa dal maltempo, l'Etna oggi si è mostrata in tutta la sua bellezza. La neve ha coperto in modo omogeneo le alte quote del vulcano, mettendo in evidenza i segni neri della lava, ancora calda, delle recenti colate. Quasi un'atmosfera incantata. Foto scattate la mattina del 2 febbraio 2014monte fontanenord est

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Scenari spettacolari sull'Etna: mentre continua l'eruzione iniziata giovedì scorso, il vulcano siciliano oggi si è ammantato di abbondante neve fresca, offrendo la suggestiva visione della colata lavica che scorre nella Valle del Bove con toni rossi e neri nello spazio bianco di neve e nuvole. Foto scattate da Turi Caggegi il 25 gennaio 2014.lava neveetna nevelava nuvole lava etnacolata lavica

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Attività in aumento stamattina sull'Etna. Esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est sono state accompagnate da forti boati, avvertibili anche a molti chilometri di distanza. In base all'andamento del tremore vulcanico si tratta di piccole variazioni nell'andamento dell'eruzione iniziata a bassa energia il 22 gennaio scorso, puntualmente registrate dagli strumenti dell'Ingv di Catania e in particolare dalle telecamere termiche, come si può vedere nelle immagini contenute in questo articolo (l'ora è espressa in Utc Time, quindi bisogna aggiungere un'ora per avere il Local Time). Il maltempo e una spessa coltre di nubi ostacola la visione diretta dei fenomeni, ma grazie alle precipitazioni adesso l'Etna è coperta di neve, e la visione della colata lavica tra nuvole e neve è molto suggestiva.termica ingvcolata neveingv