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In una breve pausa concessa dal maltempo, l'Etna oggi si è mostrata in tutta la sua bellezza. La neve ha coperto in modo omogeneo le alte quote del vulcano, mettendo in evidenza i segni neri della lava, ancora calda, delle recenti colate. Quasi un'atmosfera incantata. Foto scattate la mattina del 2 febbraio 2014monte fontanenord est

E' cominciata una nuova eruzione dell'Etna. E' la prima del 2014. Esplosioni e boati si susseguono dal Nuovo Cratere di Sud Est, lo stesso che dal gennaio 2011 ha prodotto 46 parossismi spesso con altissime fontane di lava, mentre è in rialzo il livello del tremore vulcanico che segnala la risalita del magma nei condotti craterici. Potete seguire in tempo reale l'attività dell'Etna grazie alla nostra app gratuita iEtna per iPhone e iPad, scaricabile dall AppStore Apple. Le foto, scattate stasera da Turi Caggegi, documentano l'attività in corso.etna

etnaetnaetna

di Boris Behncke
(English version follows)
Fra i momenti più gratificanti durante un'escursione in cima all'Etna durante l'inverno, sono le viste dalla montagna sui paesaggi circostanti, specialmente con il sole basso, o durante e poco dopo il tramonto. Molte giornate invernali sono eccezionalmente limpide, offrendo viste fino a distanze di centinaia di chilometri. Il 10 gennaio 2014, era possibile vedere tutte le montagne della Sicilia, come i Nebrodi e le Madonie in questo sguardo verso nord-ovest.
Some of the most rewarding moments during an excursion to the summit of Mount Etna in Sicily in the winter come with the views from the mountain onto the surrounding landscapes, especially when the sun is low or at and shortly after sunset. Many winter days are crystal clear, offering views spanning hundreds of kilometers of distance. On 10 January 2014 it was possible to see virtually all of the mountain ranges of Sicily, as the Nebrodi and Madonie mountains and all of the Aeolian Islands to the north. This view sweeps across Monte Altesina (1192 m), Monte Cammarata (1578 m) and Serra Leone (1346 m, Monti Sicani) - thanks to Fabio Cannavò for the details on individual peaks and their elevation

di Turi Caggegi

L'Etna ha una vita lunga centinaia di migliaia di anni, e una storia documentata di 2700 anni. iEtna però vuole cominciare dal 21 Giugno 2013, data dell'inserimento ufficiale del più grande vulcano attivo d'Europa e tra più attivi al mondo nella World Heritage List dell'Unesco. Da qui, per noi, parte l'affascinate viaggio alla scoperta del vulcano più bello del mondo.

Per cominciare, ecco le motivazioni ufficiali del riconoscimento dell'Unesco:

“Il sito “Mount Etna” comprende 19,237 ettari del Parco dell’Etna. Con un’altezza di 3,335 m sul livello del mare, l’Etna è la montagna più elevata d’Italia al sud delle Alpi, la più alta dell’area centro-mediterranea e di qualsiasi isola mediterranea. Il sito candidato copre la zona più elevata dell’Etna che non è abitata. L’Etna è il vulcano più attivo al mondo in termini di frequenza eruttiva. È il vulcano più alto d’Europa e il più grande vulcano basaltico composito e copre un’area di 1,178 km2 sul livello del mare, raggiungendo un’altezza di oltre 3,300 m. Il vulcano è caratterizzato da un’attività vulcanica quasi incessante nei crateri sommitali e da frequenti colate laviche da crateri e fessure laterali. Quest’attività vulcanica è documentata da almeno 2700 anni. La documentazione scientifica relativa all’Etna risale al XVII secolo. Nel XIX secolo, famosi scienziati europei, quali Charles Lyell e Sartorius von Waltershausen, hanno condotto studi sistematici e la mappa di Waltershausen, della prima metà del XIX secolo rappresenta la prima mappa geologica di un vulcano di grandi dimensioni. Da quel momento l’Etna è diventato il vulcano più studiato e monitorato al mondo. È considerato un laboratorio naturale per vulcanologi, geofisici e altre discipline delle scienze della terra.

L’Etna allo stato attuale è il risultato di una complessa storia eruttiva che può farsi risalire a oltre 500.000 anni fa. L’attività vulcanica centrale nella regione etnea ha avuto inizio oltre 100.000 anni fa. Circa 57.000 anni fa un’intensa attività vulcanica ha dato origine al vulcano Ellittico alto oltre 3.600 m, mentre circa 15.000 anni fa, l’attività principalmente effusiva ha formato il più recente Mongibello, le cui 357 colate coprono l’88% dell’intera superficie dell’Etna. La più grande eruzione esplosiva del Mongibello si è verificata nel 122 AC, causando enormi danni alla città di Catania, città costiera che ha subito anche un’eruzione laterale a bassa quota nel 1669. La più recente mappa geologica dell’Etna indica 122 colate laviche nel periodo storico che va dal 122 AC ad oggi. Attualmente l’Etna conta quattro crateri sommitali e una dozzina di coni di cenere vulcanica. Tuttavia la caratteristica morfologica predominante dell’Etna è la Valle del Bove, una grande depressione sul versante orientale del vulcano creata da un fianco collassato migliaia di anni fa e che adesso rappresenta una finestra sulla storia del vulcano”.