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“State pensando alle prossime vacanze estive, magari in Sicilia? Oltre al meritato relax balneare e alle gustose specialità del posto, perché non pianificare anche un’escursione sull’Etna? Il vulcano attivo più alto d’Europa è da oggi visitabile virtualmente con Street View di Google Maps, insieme ad una mostra digitale ospitata dal Google Cultural Institute (dal titolo Basalto lavico dell’Etna), che racconta l'uso della pietra lavica nella storia dell'architettura. Il 21 Giugno 2013 l’Etna è stato inserito dall’Unesco nella lista World Heritage e, per celebrare il secondo anniversario di questa ricorrenza, abbiamo deciso di mapparne le pendici rendendo le immagini disponibili su Street View. Una scalata impegnativa che ha portato le nostre attrezzature oltre i 3.000 metri per catturare panorami mozzafiato dalla cima del cratere. Oltre a dare la possibilità a chiunque nel mondo di percorrere i suggestivi sentieri della montagna, la mappatura dell’Etna rappresenta un modo per tutelare e valorizzare l’eredità culturale e storica del territorio siciliano e delle sue bellezze”.  Con questa nota ufficiale, l’ufficio stampa di Google informa dunque che, a partire da oggi, 18 giugno, chiunque potrà visitare virtualmente e gratuitamente, direttamente dal proprio computer, smartphone, tablet, le affascinanti zone sommitali dell'Etna Patrimonio dell'Umanità, all’interno del Parco. Sarà possibile grazie a Google Street View, il servizio di Google che dal 2007 permette agli utenti di visitare virtualmente vari luoghi del mondo, proprio come se si stesse passeggiando.

etna google street view

Per la presidente del Parco dell'Etna Marisa Mazzaglia "sarà una opportunità di conoscenza e di promozione turistica su scala mondiale delle meraviglie del nostro vulcano. E’ un grande regalo per tutti coloro che, in ogni angolo del pianeta, sognano l'incontro con l'Etna Patrimonio dell’Umanità,  per varie ragioni non possono coronare questo sogno e ora avranno la possibilità di farlo online, visitando virtualmente la sommità della Muntagna. E' anche un modo speciale di celebrare il secondo anniversario  del riconoscimento Unesco del Monte Etna, per il quale dobbiamo un ringraziamento particolare alla Regione Siciliana e all’assessorato regionale al turismo, che ha avviato i primi contatti con Google Street View”.

E' davvero ampio il tour virtuale dell'Etna da oggi disponibile su Street View di Google Maps. In collaborazione con il vulcanologo del Parco Salvo Caffo e la guida dell'ente Orazio Distefano, grazie al  trekker, lo zaino tecnologico equipaggiato con 15 fotocamere che scattano immagini ad alta risoluzione in grado di fornire una panoramica a 360° in orizzontale e 280° in verticale ha preparato nei mesi scorsi un percorso che comprenderà l'ascesa online dal Rifugio Sapienza, le voragini sommitali, la discesa sul versante nord fino all'osservatorio di Pizzi De Neri, la zona dei crateri Silvestri con i suoi sentieri e il sentiero della Schiena dell'Asino, che si affaccia sulla Valle del Bove. Luoghi e scenari straordinari, che offriranno grandi emozioni ai visitatori online.

etna google street view

Per gli appassionati di paesaggi vulcanici, inoltre, Street View di Google Maps darà la possibilità di visitare virtualmente dal Parco Nazionale dei Vulcani delle Hawaii al Meteor Crater in Arizona, dai vulcani giapponesi Aso e Konpira e Nishiyama al Monumento Nazionale Sunset Crater Volcano negli Stati Uniti e, per finire, sempre in U.S., il Crater Lake National Park.

etna google street view

 

Una grande festa dell’Etna, del Parco e della sua comunità, delle straordinarie tipicità dell’area protetta, ma anche un importante momento di confronto e di riflessione sul futuro del territorio etneo. Un folto pubblico ha partecipato stamattina, nella sede del Parco a Nicolosi, all’incontro “Etna, la montagna dell’umanità” -  promosso dal Parco e dal Comune di Catania nell’ambito della manifestazione Etna una montagna di civiltà (coordinata da Turi Caggegi) - per festeggiare il primo compleanno dell'inserimento del vulcano siciliano tra i siti naturali della World Heritage List dell'Unesco: esattamente il 21 giugno del 2013 l’Etna fu dichiarato Patrimonio dell’umanità, con la decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco riunito a Pnhom Penh, capitale della Cambogia.

Lo ha detto con chiarezza la presidente del Parco Marisa Mazzaglia, aprendo l’incontro: "Festeggiamo questo anniversario per ricordare quanto sia stato importante ottenere il riconoscimento Unesco per il nostro vulcano e per il Parco, ma le tante iniziative che, insieme al direttore Pietro Coniglio, abbiamo portato avanti dal 21 giugno dell’anno scorso, per il decoro del territorio e per una più ampia e libera fruizione, dimostrano che per noi l’iscrizione dell’Etna nella World Heritage List è da considerare un punto di partenza per costruire un futuro migliore e ricco di opportunità per il territorio e le sue comunità, in collaborazione con le altre istituzioni”.

   Lo ha ribadito nelle conclusioni Mariarita Sgarlata, assessore regionale del territorio e ambiente (accompagnata dal capo di gabinetto Carmelo Frittitta): “Porto i saluti del presidente Rosario Crocetta, che oggi avrebbe voluto essere con noi. Nella manovra finanziaria che a breve sarà discussa all’Ars abbiamo predisposto maggiori risorse per i Parchi siciliani, che vogliamo sostenere con forza. Il grande traguardo ottenuto dal Parco dell’Etna con l’inserimento nel patrimonio Unesco, che riconosce l’unicità e l’eccellenza di questo territorio, deve concretamente diventare una grande opportunità. Riteniamo prioritaria la reale valorizzazione dei beni culturali e ambientali Unesco, per i quali la Sicilia primeggia”.

    Il presidente delle Federazione Italiana dei Parchi e delle riserve Giampiero Sammuri ha spiegato come l’inserimento nel Patrimonio Unesco di altri territori del sistema delle aree protette italiane abbia portato benefici economici e occupazionali alle comunità locali. “Tutto ciò è possibile anche sull’Etna, uno dei luoghi più belli e amati in tutto il mondo”, ha aggiunto.

Il Magnifico Rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro, molto colpito dal fascino dell’antico ex Monastero Benedettino sede del Parco, ha sottolineato l’importanza dell’”officina Etna” come grande laboratorio per la scienza e luogo ricco di stimoli per il mondo accademico e della ricerca e ha ribadito l’attenzione e il pieno sostegno dell’ateneo catanese alle iniziative e attività del Parco per valorizzare il riconoscimento Unesco.

Eugenio Privitera, direttore dell’INGV-Osservatorio Etneo, dopo aver portato i saluti del presidente Stefano Gresta, ha sottolineato l’impegno dei ricercatori dell’istituto, molti dei quali precari, per il costante monitoraggio del vulcano. “Siamo ben felici dell’iscrizione dell’Etna nel Patrimonio Unesco perché ciò contribuisce alla divulgazione nel mondo dei valori e delle peculiarità del vulcano, che costituiscono la base del nostro lavoro”, ha aggiunto Privitera.

Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Unesco Sicilia, sottolineando il fondamentale lavoro del Parco per il raggiungimento del grande traguardo, ha portato i saluti e il sostegno del presidente del comitato italiano Unesco Gianni Puglisi, assente per motivi di salute e  ha  ricordato quanto sia complessa la fase della corretta gestione dei siti dopo l’inserimento nel Patrimonio dell’Umanità e come sia importante attrezzarsi nel modo giusto per affrontare la fase delle verifiche dopo la proclamazione. Concetti parzialmente ribaditi dal direttore regionale di Legambiente Gianfranco Zanna, che ha ripercorso alcune delle tappe più significative del percorso che ha portato l’Etna all’iscrizione nella Wordl Heritage List – a partire dall’incontro nella sede del Parco del novembre 2010 - e ha ricordato quanto gli aspetti della tutela e della difesa della legalità sul territorio siano prioritari.

Massiccia la presenza di sindaci e amministratori del Parco: il sindaco di Bronte Pino Firrarello; di Maletto Savatore Barbagiovanni; di Nicolosi Nino Borzì; di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi; di Ragalna Salvo Chisari; di Randazzo Michele Mangione; di Trecastagni Giovanni Barbagallo. E ancora il vicesindaco di Castiglione di Sicilia Concetto Stagnitti, componente del Comitato Esecutivo del Parco; il vicesindaco di Maletto Ausilia Calì; l’assessore di Adrano Chiara Longo; l’assessore di Linguaglossa Maria Francesca Cacciolla con il consigliere Salvatore Rinaldi; il consigliere del comune di Belpasso Antonino Di Mauro. E ancora, a testimoniare la vicinanza al Parco in questa giornata di festa, esponenti di Confambiente, associazioni ambientalistiche e di volontariato del Forum del Parco, del mondo della cultura e dell’imprenditoria;  delle forze dell’ordine, i Carabinieri (c’erano il comandante del nucleo operativo della compagnia di Paternò Martino Della Corte e il comandante della stazione di Nicolosi Giuseppe Esposito) e Guardia di Finanza (il comandante del Soccorso Alpino di Nicolosi Domenico Granata); rappresentanti dei club services, Rotary, Lions e Kiwanis (quello etneo ha recentemente intitolato il proprio nome all’Etna patrimonio Unesco); il coordinatore regionale di Federparchi Giuseppe Antoci  il presidente del teatro Stabile di Catania Nino Milazzo; il presidente della Federazione Mondiale degli agenti di viaggio Mario Bevacqua.

Hanno fatto da deliziosa cornice le migliori produzioni tipiche del Parco: le fragole di Maletto e i pistacchi di Bronte; il vino e la provola sfogliata di Randazzo; il vino di Linguaglossa; il miele e l’olio di Zafferana.

Ha chiuso la mattinata la premiazione del concorso fotografico “Etna patrimonio Unesco”, ideato da Antonio Parrinello. Premio sezione foto in bianco e nero a Elisabetta Ferrera, sezione colore a Alfina Zappalà, sezione video a Antonio Zimbone.

In contemporanea all’incontro di Nicolosi e nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Parco, si è svolta una iniziativa pilota di conoscenza del territorio; Cantastorie Circum, in collaborazione con la Ferrovia Circumetnea e ETNAre.

C.S. Parco dell'Etna 21 giugno 2014fragole malettoparco etna 21 giugno 2014parco etna 21 giugno 2014

Anche quest’anno, con un’articolata serie di iniziative, il Parco dell’Etna parteciperà alla Settimana Europea dei Parchi, in programma nella seconda metà di maggio. Gli eventi della “Settimana” ruotano attorno alla Giornata Europea dei Parchi, promossa ogni anno da Federparchi e Europarc per ricordare l’istituzione del primo Parco nazionale d'Europa, in Svezia, il 24 maggio 1909.

Il tema dell’edizione 2014, di particolare significato, è la pace. Una scelta non casuale, visto che quest’anno è il centenario dello scoppio della prima guerra mondiale e molti Parchi sono stati attraversati, nel secolo scorso, da eserciti e morte.

Intenso il programma del Parco dell’Etna, dal 17 al 24 maggio prossimi, tra convegni, escursioni, visite guidate a contatto con la natura. “Quest’anno il Parco va in trasferta a Catania. Parte delle iniziative per promuovere i valori naturalistici ed etici della nostra montagna, dal 21 giugno scorso Patrimonio dell’Umanità, sono organizzate in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università e si svolgeranno al Monastero dei Benedettini di Catania”, spiega la presidente Marisa Mazzaglia.

 Il programma prenderà il via sabato 17 maggio, alle ore 10, presso la sede del Parco (ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena, via del Convento 45, Nicolosi), con la presentazione del libro “Etna vulcano del mondo – ‘A muntagna nel Patrimonio Mondiale UNESCO” . La grande emozione della nomina Unesco dalla voce di chi l’ha vissuta in prima persona”, Villaggio Maori Editore. Gli autori del volume sono i componenti dello staff dell’ente che ha portato avanti l’iter di candidatura.Etna vulcano del mondo

Domenica 18 maggio, alle ore 9,30, con raduno al Rifugio Citelli,  si svolgerà una escursione guidata sul sentiero 723 del Parco  Citelli-Serracozzo . L’iniziativa è  in collaborazione con il Club Alpino Italiano, nell’ambito della manifestazione nazionale “In cammino nei Parchi”. Per informazioni, si possono contattare le guide del Parco (095821240).

Lunedì 19 e martedì 20 maggio, organizzato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania con il patrocinio e la collaborazione del Parco dell’Etna, è in programma al Coro di Notte del Monastero dei Benedettini di Catania il convegno “Etna. Etica e ambiente. Omaggio al vulcano patrimonio dell’Umanità”. Previste tre sessioni di lavoro, con la partecipazione di docenti e rappresentanti del Parco, oltre alla seduta inaugurale, con i saluti del rettore Giacomo Pignataro, del sindaco di Catania Enzo Bianco, della presidente del Parco Marisa Mazzaglia e del direttore Pietro Coniglio, del direttore del Dipartimento Giancarlo Magnano di San Lio. Mercoledì 21 maggio, a conclusione del convegno, “Escursione meditata”  sul sentiero dei Monti Sartorius.

Giovedì 22 maggio, alle ore 9, nella sede del Parco, attività di educazione ambientale sul Sentiero del Germoplasma nell’ambito dell’iniziativa “Il Parco incontra la scuola”

L’evento conclusivo si svolgerà sabato 24 maggio, Giornata Europea dei Parchi 2014. Nella sede del Parco dell’Etna, alle ore 10, si terrà il  convegno “Etna Patrimonio Unesco: ambiente, legalità, pace”, moderato dalla presidente del Parco Mazzaglia. Interverranno Emanuele Feltri, il giovane agricoltore di Paternò minacciato dalla mafia; Vito Pirrone, avvocato esperto di diritti umani, presidente regionale ANF (Associazione Nazionale Forense); Carmela Leo, direttore dell’Istituto Penitenziario Minorile di Acireale. Concluderà l’assessore regionale del Territorio e Ambiente Maria Rita Sgarlata.

(Comunicato stampa del Parco dell'Etna)parco etna giornata parchi

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Pubblichiamo la "lettera aperta agli etnei" della presidente del Parco dell'Etna Marisa Mazzaglia.

La Muntagna pulita è il nostro vero e prezioso patrimonio !!!

Cari amici

l’Etna è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Ma per noi che la viviamo, l’Etna è stata sempre la nostra casa, il luogo che abbiamo imparato ad amare e temere allo stesso tempo, la destinazione delle nostre escursioni e delle nostre scampagnate fuori porta, il maestoso soggetto delle nostre fotografie e dei nostri filmati, l’imponente scenografia dei nostri primi amori.

Rispettare l’Etna e il suo territorio, dunque, per noi deve significare rispettare l’ambiente, la natura, ma anche la nostra storia, il nostro passato, i nostri ricordi. Sentimenti e atteggiamenti, in sostanza, che dovrebbero scaturire in via del tutto naturale e spontanea.

Purtroppo, però, questo non sempre accade. Non sempre ci rendiamo conto dell’offesa che una cartaccia, una cicca di sigaretta, una lattina, i resti di un picnic, che distrattamente abbandoniamo qua e là, arrecano al nostro vulcano, al bellissimo Parco che lo circonda, alle potenzialità turistiche ed economiche dell’intero territorio.

Alla luce di queste considerazioni, con la fondamentale, convinta, entusiasta collaborazione dei Comuni che insistono nell’area protetta, di numerose associazioni ambientali e di volontariato, di tantissimi cittadini e soprattutto tantissimi giovani, il Parco dell’Etna ha promosso nello scorso mese di ottobre una riuscita iniziativa dal titolo provocatorio, “Meglio Parco che sporco”, nel corso della quale quasi un migliaio di persone hanno dedicato il loro tempo libero a ripulire il territorio, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica affinchè possa amarlo e rispettarlo sempre di più.

Ma la buona volontà e l’impegno personale e istituzionale non bastano. E’ necessario fare di più ed è indispensabile che ciascuno faccia ogni giorno la propria parte non solo ripulendo, ma soprattutto non sporcando, evitando cioè di continuare ad alimentare i troppo numerosi siti di discarica incontrollata che offendono la dignità e l’immagine dell’Etna e di coloro che la rispettano e che l’Ente Parco ha già provveduto a segnalare ai Comuni in cui essi ricadono, per i provvedimenti di bonifica di loro competenza. Il vero e prezioso patrimonio di noi etnei è una Muntagna pulita !

In tale contesto di sensibilizzazione e recupero civico, sono fermamente convinta che il ruolo giocato dalla scuola e dagli studenti possa essere determinante, così come dimostra l’esito positivo delle campagne volte alla raccolta differenziata dei rifiuti, alle quali il mondo scolastico ha sempre contribuito molto fattivamente.

Anche in questo ambito si può fare molto di più e l’Ente Parco si dichiara ben disponibile a fornire supporto a tutte le azioni volte a divulgare una cultura della conoscenza e del rispetto dell’ambiente che le scuole interessate volessero promuovere.

Oggi il Parco dell’Etna, grazie allo straordinario riconoscimento Unesco, è sotto i riflettori del Mondo. Dunque anche ciascuno di noi lo è, motivo per cui l’impegno per la pulizia deve diventare un dovere collettivo, una necessità da parte di tutti, cittadini e istituzioni, impegnati insieme a formare e offrire un’immagine di efficienza, di decoro, di rispetto del territorio senza precedenti. E’ giusto che le aree del Parco vengano pulite da chi ne ha il dovere, ma soprattutto è fondamentale che non vengano sporcate per nessuna ragione.

In quest’ottica, ciascun cittadino può e deve diventare controllore di se stesso e degli altri, controllando i propri gesti, le proprie cattive abitudini, le proprie pigrizie sin dai banchi di scuola, ma anche all’interno delle case e delle famiglie e soprattutto in giro per il territorio. Vi chiediamo gesti di attenzione e collaborazione concreta: se vi trovate ad essere testimoni di azioni e comportamenti scorretti a danno dell’ambiente, fate fotografie e filmati e effettuate le relative segnalazioni ai Distaccamenti di zona del Corpo Forestale o all’Ente Parco.

Con le istituzioni il Parco, rischiando costantemente di essere il terminale incolpevole di tali criticità e cattivi comportamenti assai diffusi, continuerà a svolgere azioni di sensibilizzazione e di supporto.

Sono sicura che sapremo usare l’orgoglio tipico delle genti dell’Etna e siciliane in genere per dimostrare che possiamo farcela, che possiamo farci ricordare per la meravigliosa bellezza dei nostri luoghi e per ciò che di buono sappiamo fare e non per l’inciviltà di qualcuno o l’irresponsabilità di altri.

Grazie a tutti.

Marisa Mazzaglia

Presidente Parco dell’Etna