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Ecco il comunicato ufficiale dell'Ingv che conferma una ripresa dell'attività dell'Etna nella mattina del 29 dicembre 2013: "Nel primo mattino del 29 dicembre 2013, la telecamera visiva ad alta sensitività dell'INGV-Osservatorio Etneo sulla Montagnola (EMOH) ha mostrato la comparsa di deboli e sporadici bagliori in corrispondenza del Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna. Non ci sono stati visibili lanci di materiale piroclastico o emissioni di cenere, e nessuna anomalia è stata registrata dalle telecamere termiche sulla Montagnola (EMOT) e a Monte Cagliato (EMCT). Persiste inoltre un intenso degassamento dal Cratere di Nord-Est, spesso a carattere pulsante.Alle ore 10:15 GMT (=ore locali -1) del 29 dicembre, il NSEC ha prodotto una singola esplosione stromboliana con emissione di cenere, formando un pennacchio alto circa 1 km, che è stato spinto dai venti verso est. Dopo l'esplosione è continuata una modesta attività stromboliana, confinata interamente all'interno del cratere, che è accompagnata anche da attività infrasonica e un lieve incremento dell'ampiezza media del tremore vulcanico.Il vento attualmente sta soffiando in direzione est-sudest.Il NSEC è rimasto in uno stato di calma dopo la cessazione dell'ultimo episodio parossistico (14-16 dicembre); durante un sorvolo in elicottero il 28 dicembre 2013 il fondo craterico era parzialmente coperto di neve ed erano presenti deboli fumarole sugli orli craterici nord, ovest e sud.Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati." Qui l'articolo originale

 

La frequente e spettacolare attività, oltre al riconoscimento Unesco come Patrimonio dell'Umanità stanno facendo crescere molto rapidamente l'interesse verso l'Etna, in questo periodo uno dei vulcani più attivi al mondo. Le iniziative si susseguono nei comuni che circondano la "montagna" dei siciliani, e sono spesso affollatissime. Un appuntamento sicuramente interessante è quello previsto a Zafferana Etnea il prossimo 4 gennaio con la partecipazione di Marco Neri, Vulcanologo dell'Ingv di Catania.

 

Domani, 14 Dicembre 2013, presso l'Aula Magna del Rettorato dell'Università di Catania sarà presentato il volume di Tiziana Abate, Stefano Branca, Carmelo Monaco con la partecipazione, tra gli altri, del Presidente dell'Ingv Stefano Gresta.
Orazio Silvestri (Firenze, 1835 Catania, 1890), docente dell'Università di Catania, è stato un innovatore nel campo degli studi di vulcanologia in Italia. Frutto di pazienti ricerche condotte nel corso di diversi anni, questo libro descrive la vita e la carriera di uno scienziato che da Firenze a Catania, passando da Napoli e Torino si è dedicato essenzialmente allo studio dei fenomeni eruttivi dell'Etna. Grazie ai numerosi documenti inediti si è tentato di ricostruire in particolare il ruolo del disegno nell'attività scientifica di Orazio Silvestri quale procedimento privilegiato per lo studio del territorio etneo e, soprattutto, per la documentazione dei fenomeni connessi alle sue modificazioni sotto l'azione dei processi vulcanici. L'opera di Silvestri dimostra che, proprio nel momento in cui la fotografia tenta di sostituire il disegno inteso come documento, maggiore è l'interesse per la rappresentazione grafica quale
strumento esplorativo. Le illustrazioni di questo libro rappresentano dei documenti di rara bellezza in cui l'arte si fonda con la scienza per descrivere mirabilmente, lungo la seconda metà dell'Ottocento, la storia eruttiva dell'Etna, il vulcano che l'Unesco ha recentemente inserito nel patrimonio mondiale dell'umanità definendolo come uno dei “più emblematici e attivi del mondo”.