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Dopo l'episodio parossistico al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna nella serata del 28 dicembre 2014, il vulcano è rimasto in uno stato di inquietudine. Lo stesso NSEC è stato sede di protratte emissioni di cenere nella giornata del 2 gennaio 2015; contemporaneamente il vicino cratere Voragine - assieme alla Bocca Nuova occupa il sito dell'ex Cratere Centrale dell'Etna - si è risvegliato dopo quasi due anni di quiete, per dare una vivace attività stromboliana, che si è intensificata nella serata del 3 gennaio (vedi foto a sinistra). Nella serata del 4 gennaio 2015, questa attività è tuttora in corso, mentre dalla notte del 2-3 gennaio il NSEC non mostra segni di attività.

Un rapporto dettagliato sul parossismo del 28 dicembre e sull'attività eruttiva nei giorni consecutivi è ora online qui.

Fonte: Ingv Catania

Dopo l'episodio parossistico avvenuto nella serata del 28 dicembre 2014 al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, il vulcano è rimasto in uno stato di relativa quiete. Durante gli intervalli di visibilità nelle ore notturne degli ultimi giorni, si è potuto osservare un debole e fluttuante bagliore proveniente da una bocca ubicata nella "sella" fra i due coni del Cratere di Sud-Est; di giorno questa bocca emette un denso pennacchio di vapore (vedi immagine a sinistra, ripesa dalla telecamera visiva sulla Montagnola alle ore 13:03 GMT - 14:03 locali -  del 31 dicembre 2014). Il tremore vulcanico si mantiene su un livello relativamente basso ma superiore a quello precedente al parossismo del 28 dicembre.

Le osservazioni eseguite durante gli ultimi giorni hanno permesso di costatare che l'episodio parossistico è avvenuto da una serie di bocche eruttive allineate lungo una frattura orientata nordest-sudovest, che ha tagliato il cono del NSEC e il fianco meridionale del vecchio cono del Cratere di Sud-Est. Dalle due estremità di questa frattura sono state emesse colate di lava, che si sono riversate verso sud-ovest in direzione della zona Milia-Galvarina e nord-est verso la parte settentrionale della Valle del Bove nei pressi di Monte Simone, raggiungendo lunghezze di circa 4.5 e 3.3 km, rispettivamente.

Ulteriori dettagli saranno comunicati tempestivamente.

Fonte: Ingv Catania

Dopo l'episodio parossistico avvenuto nella serata del 28 dicembre 2014 al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, il vulcano è rimasto in uno stato di relativa quiete. Durante gli intervalli di visibilità nelle ore notturne degli ultimi giorni, si è potuto osservare un debole e fluttuante bagliore proveniente da una bocca ubicata nella "sella" fra i due coni del Cratere di Sud-Est; di giorno questa bocca emette un denso pennacchio di vapore (vedi immagine a sinistra, ripesa dalla telecamera visiva sulla Montagnola alle ore 13:03 GMT - 14:03 locali -  del 31 dicembre 2014). Il tremore vulcanico si mantiene su un livello relativamente basso ma superiore a quello precedente al parossismo del 28 dicembre.

Le osservazioni eseguite durante gli ultimi giorni hanno permesso di costatare che l'episodio parossistico è avvenuto da una serie di bocche eruttive allineate lungo una frattura orientata nordest-sudovest, che ha tagliato il cono del NSEC e il fianco meridionale del vecchio cono del Cratere di Sud-Est. Dalle due estremità di questa frattura sono state emesse colate di lava, che si sono riversate verso sud-ovest in direzione della zona Milia-Galvarina e nord-est verso la parte settentrionale della Valle del Bove nei pressi di Monte Simone, raggiungendo lunghezze di circa 4.5 e 3.3 km, rispettivamente.

Ulteriori dettagli saranno comunicati tempestivamente.

E' ora disponibile in linea un rapporto dettagliato sull'attività eruttiva dell'Etna dal 28 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015.

Fonte: Ingv Catania

Ecco il comunicato ufficiale dell'Ingv di Catania Osservatorio Etneo emesso oggi a proposito dell'eruzione dell'Etna avvenuta ieri sera:

"L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Catania, comunica che "il personale INGV-Osservatorio Etneo, attraverso alcune osservazioni odierne, ha evidenziato che durante il parossismo si è aperta una frattura eruttiva sul fianco meridionale del vecchio cono del cratere di Sud Est, dalla quale è fuoriuscita una colata lavica che ha coperto il terreno pianeggiante sotto il versante sud della Bocca Nuova, riversandosi sul ripido pendio ad ovest di Monte Frumento. Attualmente lungo tale fessura non si osservano fenomeni esplosivi, nè effusivi. Le lave che si sono riversate nella Valle del Bove sono uscite da una zona non lontana dalle bocche effusive di gennaio-aprile 2014, formando almeno tre bracci maggiori, che hanno seguito percorsi simili a quelli delle lave di metà agosto 2014 (ultimo episodio ewruttivo del NSEC), i più settentrionali verso Monte Simone. Due o tre di questi bracci si sono espansi verso il fondo della Valle, ben oltre il pendio della parete occidentale. Nella mattina di oggi sono stati osservati piccoli eventi esplosivi a carico del NSEC, con emissione di cenere che si disperdeva immediatamente".eruzione etna eruzione etnacenere vulcanica etna

Nella serata del 28 dicembre 2014, è avvenuto un episodio eruttivo breve ma intenso, il primo evento tipicamente parossistico dell'Etna dopo quello del 2 dicembre 2013 al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC). Questo episodio ha prodotto fontane e colate di lava e una colonna eruttiva che è stata spinta dal vento forte verso est, portando a ricaduta di cenere e lapilli nell'area degli abitati Milo, Fornazzo, S. Alfio e Giarre. Le cattivissime condizioni meteorologiche non hanno finora permesso di identificare chiaramente quale dei crateri sommitali dell'Etna abbia prodotto l'episodio, perché l'area sommitale era costantemente coperta da una densa copertura nuvolosa (vedi la foto a sinistra, ripresa da Francesco Mangiaglia e pubblicata con gentile permesso dell'autore), condizione che persiste tuttora. Sono state emesse due o tre colate laviche verso est e nord-est, verso la Valle del Bove, espandendosi sul terreno pianeggiante alla base della parete occidentale della Valle. Inoltre sono stati osservati bagliori intensi anche sull'alto versante sud-sudoccidentale del vulcano, indicando che possibilmente altra lava si sia espansa su quel settore. L'attività ha avuto un inizio piuttosto brusco verso le ore 16:50 GMT del 28 dicembre e si è rapidamente intensificata, accompagnata da un repentino aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico. Dopo le ore 18:30 GMT, l'ampiezza del tremore vulcanico ha cominciato a diminuire, e l'episodio era sostanzialmente concluso alle ore 20:00 GMT, anche se alle ore 21:44 GMT si è osservato un nuovo breve aumento dell'ampiezza del tremore, che è durato circa 1 minuto.

Ulteriori dettagli saranno comunicati tempestivamente.

Fonte: Ingv Catania

In occasione della settima edizione dello ?Sciacca Film Fest?, nell?ambito dell?iniziativa ?Export Sud? dell?Istituto Commercio Estero, sei delegati statunitensi hanno incontrato alcuni editori siciliani con l?obiettivo di promuovere iniziative comuni e ideare nuove strategie di mercato.

Ad attirare l?attenzione dei delegati americani, dopo i libri dello scrittore siciliano più amato d?Italia, Andrea Camilleri, è stato il volume edito da Caracol ?Le eruzioni dell?Etna nell?opera di Orazio Silvestri (1835 - 1890). Il disegno come strumento per l?osservazione scientifica? di Stefano Branca, ricercatore dell?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Tiziana Abate, ricercatrice presso l'Università La Sorbona di Parigi e Carmelo Monaco, professore dell'Università di Catania.

Il volume, frutto di pazienti ricerche condotte nel corso di diversi anni, pubblicato con il supporto dell?Ingv, descrive la vita e la carriera del fiorentino Orazio Silvestri (1835-1890), vulcanologo che si è dedicato essenzialmente allo studio dei fenomeni eruttivi dell?Etna, in una fase molto importante nello sviluppo delle Scienze della Terra. Infatti, proprio nell'Ottocento, la rappresentazione dei fenomeni eruttivi inizia a essere sistematicamente realizzata non più come semplice opera pittorica bensì attraverso il rilievo topografico. Fra i numerosi scienziati italiani ed europei che si sono dedicati allo studio dell'Etna, gli viene riconosciuto un posto di primo piano. Grazie ai numerosi documenti inediti presentati, gli autori hanno tentato di ricostruire il ruolo del disegno nella sua attività scientifica quale procedimento privilegiato per lo studio del territorio etneo e soprattutto per la documentazione dei fenomeni connessi alle sue modificazioni sotto l?azione dei processi vulcanici. Il giornale ?Publishers Weekly?, cita tale opera all?interno dell?articolo?Discovering writers in Sicily?, illustrandone la copertina.

Link alla copertina del libro e all?articolo:

https://www.dropbox.com/sh/mowoyzs5oar3tft/AAB3zBMf60u1AIzoG0ww5kpCa?n=264995190

Fonte: Ingv Catania

Una Conferenza per tutti i vulcanologi italiani

 A Nicolosi la conferenza nazionale “Alfred Rittmann”, interamente dedicata ai recenti sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio della vulcanologia italiana, metterà a confronto i rappresentanti del mondo scientifico e istituzionale. Un’occasione per conoscere gli ultimi sviluppi nel settore a livello mondiale. L’Iniziativa, organizzata dall’Ingv, si terrà dal 29 al 31 ottobre

Sono oltre 200 i vulcanologi che si sono dati appuntamento a Nicolosi (Catania) - Centro Congressi, Via Monti Rossi -  dal 29 al 31 ottobre prossimi, per confrontarsi sui recenti sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio e su tematiche riguardanti prevenzione e pericolosità  vulcanica in Italia, uno dei primi paesi al mondo per numero di abitanti esposti al rischio vulcanico insieme all’Islanda. L’occasione è la Conferenza “Alfred Rittmann”, organizzata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e dall’Associazione italiana di vulcanologia, con il supporto del Comune di Nicolosi e della Funivia dell’Etna. L’iniziativa, che rappresenta l’incontro biennale della comunità vulcanologica italiana, rilancia, nello spirito e negli intenti, la vecchia tradizione dei meeting promossi annualmente dal Gruppo Nazionale per la Vulcanologia fino al 2004.

“Giunta oramai alla sua terza edizione”, spiega il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv, Eugenio Privitera, “la Conferenza è l’occasione per promuovere e favorire il dibattito scientifico sui recenti sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio, nell’ambito della vulcanologia italiana e su tematiche di  pericolosità, queste ultime di grande interesse per la Protezione Civile”.

Il convegno, dedicato ad Alfred Rittmann, uno dei padri fondatori della vulcanologia moderna nonché direttore del già Istituto internazionale di vulcanologia, fondato a Catania dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dall'UNESCO, poi Sezione di Catania dell'Ingv, è dedicato a dottorandi e giovani ricercatori che con il loro studi contribuiscono allo sviluppo della vulcanologia (geologia delle aree vulcaniche, magmatologia, geochimica, geofisica, modellistica fisica dei processi vulcanici, vulcanologia e petrologia sperimentale).

“La Conferenza Rittmann si conferma, ancora una volta, uno degli appuntamenti di spicco della comunità vulcanologica italiana”, afferma il Presidente dell’Ingv, Stefano Gresta. “I sempre maggiori sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio vulcanico hanno consentito in questi anni un ulteriore rafforzamento della posizione di leadership a livello mondiale dei nostri ricercatori e hanno permesso di contribuire efficientemente al Sistema Nazionale di Protezione Civile di cui l’Ingv fa parte. Compito primario dell’Istituto, soprattutto in una fase storica come l’attuale, è fare ricerca scientifica come produzione e avanzamento della conoscenza in questo settore, senza prescindere dall’impegno nella valorizzazione dei risultati ottenuti da giovani ricercatori, molti dei quali, purtroppo, a tempo determinato”.

La manifestazione, che ha avuto il patrocinio del Parco dell’Etna, sarà articolata in una parte introduttiva e 4 sessioni tematiche, all’interno delle quali saranno presentati anche dei poster. E’ prevista inoltre, la visione di alcuni film-documentario di G. Tomarchio e F. Villa e di un video prodotto dal laboratorio di Aerogeofisica dell’Ingv – Roma 2 con riprese aeree dell’Etna.

“Ampio spazio sarà dato ai giovani i quali parteciperanno gratuitamente e rappresentano più del 50% dei partecipanti”, aggiunge Privitera. “Un cospicuo numero di lavori presentati alla Conferenza sono frutto dei risultati ottenuti da giovani ricercatori”.

Nell’ambito della Conferenza saranno assegnati due riconoscimenti: la “Medaglia Fratelli Gemmellaro” a Renato Cristofolini, già ordinario di Vulcanologia dell'Università di Catania, vulcanologo di fama internazionale che ha dedicato la vita allo studio dell’Etna; la “Medaglia A. Rittmann” a un giovane ricercatore che si è particolarmente distinto nel campo delle scienze vulcanologiche; e, infine, un premio del valore di 3000 euro, offerto dal Comune di Nicolosi, per partecipare ad attività congressuali e/o stage di perfezionamento. Ampio risalto sarà dato all’Etna, sorvegliato speciale, che dal 2013 è Patrimonio dell’Unesco.

Link al sito webhttp://www.ct.ingv.it/rittmann2014/

c.s. Ingv

Durante gli ultimi due mesi, è continuata l'attività effusiva dalla bocca situata a 650 m di quota, producendo flussi lavici sull'alta parte della Sciara del Fuoco. Dopo la prima settimana dell'attività effusiva iniziata il 6 agosto 2014, la lava non ha più raggiunto la linea di costa, e nelle settimane successive i flussi attivi si sono progressivamente arretrati, anche se in varie occasioni i fronti lavici si sono espansi brevemente espansi verso la parte bassa della Sciara del Fuoco. Nelle ultime settimane si sono anche osservate sporadiche emissioni di cenere dalle bocche sommitali dello Stromboli, che raramente sono state accompagnate dall'espulsione di materiale piroclastico incandescente.

Fonte: Ingv Catania

Conferenza Rittmann 2014 logo

Alla sua terza edizione, la Conferenza A. Rittmann è l?occasione per promuovere e favorire il dibattito scientifico sui recenti sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio nell? ambito della vulcanologia italiana.

SESSIONE 1 - GEOLOGIA E STRUTTURA DEI VULCANI

SESSIONE 2 - DINAMICHE ERUTTIVE E MECCANISMI DEPOSIZIONALI

SESSIONE 3 - DINAMICHE DI RISALITA ED EVOLUZIONE DEI MAGMI

SESSIONE 4 - SORVEGLIANZA E PERICOLOSITA? VULCANICA

Durante la conferenza saranno assegnate 2 medaglie:

  • ?Medaglia A. Rittmann? al miglior giovane ricercatore.
  • ?Medaglia Fratelli Gemmellaro? ad una personalità italiana che si è distinta in campo vulcanologico. La medaglia verrà assegnata al Prof. Renato Cristofolini dell'Università di Catania

Portale dedicato alla conferenza

Fonte: Ingv Catania

Dal pomeriggio del 7 ottobre 2014, il Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna è sede di una debole ed intermittente attività esplosiva. Tale attività è periodicamente accompagnata da piccoli sbuffi di cenere diluita che viene rapidamente dispersa dai venti in quota. In alcune notti si sono inoltre osservate piccole esplosioni stromboliane, con lanci di materiale incandescente fino a qualche decina di metri sopra l'orlo craterico.

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significativei.

Fonte: Ingv Catania