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E' durata quaranta giorni l'eruzione delle sorprese, ora l'Etna si è presa una pausa che naturalmente è impossibile prevedere quanto durerà. E' stata una eruzione che ha attirato migliaia di persone ogni sera sui fianchi del vulcano per il suo carattere spettacolare ma innocuo, una attività a tratti sorprendente con cambi di centri eruttivi e per alcune ore anche con una doppia attività, a nord est e a sud est. Il periodo estivo ha favorito anche le escursioni, e del grande afflusso di persone hanno beneficiato sia l'azienda che accompagna i turisti ad alta quota dai versanti nord e sud, sia le strutture di ospitalità e di servizi ai turisti sparse sul territorio. Una eruzione che ha anche indotto molti abitanti dell'area etnea ad avvicinarsi, talvolta per la prima volta, al teatro eruttivo.

L'eruzione era cominciata il 5 luglio con l'apertura di una piccola bocca sul fianco orientale del Cratere di Nord Est, il più alto dell'Etna, che produceva esplosioni e un modesta colata lavica. Poi, il 25 luglio, un'altra bocca si era aperta a poche decine di metri dalla prima, sempre ad alta quota, a 3.150 m circa sul livello del mare. L'attività, visibile da tutta la fascia est del vulcano, era spesso spettacolare con esplosioni energiche, boati e una colata lavica. Il nove agosto c'era poi stato il "passaggio di testimone" in una serata tersa e calda (qui la cronaca e le foto),  con l'attività che scemava a nord est e contemporaneamente cresceva al Nuovo Cratere di Sud Est, che tornava ad assumere il ruolo di protagonista dopo oltre tre anni di violenti parossismi che ne hanno fatto il cratere a più alto tasso di crescita al mondo. Il Nuovo Sud Est è andato avanti per circa una settimana, con violente esplosioni, una lunga colata lavica nella Valle del Bove e anche con una fastidiosa emissione di cenere che è ricaduta soprattutto sul versante orientale del vulcano, fino al mare. La sera di Ferragosto infine un brusco calo dell'attività, con la cessazione delle esplosioni e il repentino stop all'alimentazione della colata. Fine eruzione dunque, certificata dal crollo del tremore vulcanico che si è mantenuto basso anche nelle ore successive. Adesso l'Etna sembra sonnecchiare e non rischiara il cielo estivo con il rosso della lava, ma tutti la sera danno un'occhiata verso la montagna, in attesa della prossima sorpresa. 

Nelle foto di Turi Caggegi alcuni momenti dell'eruzione dei quaranta giorni.etna turi caggegietna nsecetna turi caggegietna anello turi caggegietna turi caggegi

 

 

di Turi Caggegi -

Notte di passione e spettacolo sull'Etna: va in scena l'agonia di una eruzione che tanto interesse ha suscitato nel popolo etneo, nei media, sui social network, tra visitatori e turisti. Le migliaia di appassionati e curiosi che ieri sera hanno preso d'assalto i fianchi della grande montagna hanno assistito a uno spettacolo unico e un po' struggente, l'ennesimo cambiamento nell'attività dell'Etna, con la presumibile fine dell'eruzione iniziata il 5 luglio sotto il cratere di Nord Est e i segnali di risveglio del gigante bambino Nuovo Cratere di Sud Est. Sembrava un pellegrinaggio al capezzale dell'eruzione morente. Un pellegrinaggio segnato dalle centinaia di lucine delle torce degli escursionisti che si arrampicavano nella notte illuminata dalla luna piena sui sentieri che si inerpicano sul vulcano, alla ricerca di un punto vista panoramico e privilegiato di osservazione. Chi aveva programmato la scalata nel sabato sera precedente Ferragosto di certo non si aspettava questo epilogo, ma ormai tutti sanno che l'Etna non concede routine, e tutti lo accettano.

Dunque i segni premonitori della mattina che avevano fatto intuire ai più esperti  cosa stesse accadendo nel ventre della Grande Madre, si sono avverati. La notevole emissione di cenere dalle bocche di Nord Est e il contemporaneo repentino calo del tremore vulcanico registrato dai freddi strumenti dell'Ingv erano effettivamente segno che qualcosa era cambiato, che l'attività si stava modificando, che l'energia primordiale racchiusa nel più grande vulcano d'Europa cercava nuovi equilibri.

Manca ancora il certificato ufficiale di morte, certo. E magari l'Etna farà un'altra strambata delle sue e smentirà questa interpretazione non appena questo articolo sarà pubblicato. Di sicuro però ieri sera tutti i devoti in processione hanno capito questo: l'eruzione sta morendo, il Nuovo Cratere di Sud Est si sta risvegliando. Ennesima prova che l'Etna segue i suoi ancora imperscrutabili disegni, e lascia tutti con lo stupore dei bambini stampato sul viso.

Foto di Turi Caggegi scattate da varie località dell'Etna la sera del 9 agosto 2014. La foto con luce diurna è stata scattata la mattina del 9 agosto e testimonia l'emissione di cenere.Etna eruzione etna eruzione turi caggegietna eruzione turi caggegietna cenere turi caggegi