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Ha meno di ventiquattro ore di vita ma è molto vivace la nuova bocca nata sull'Etna nella parte bassa del versante orientale del Cratere di Nord Est. La neonata frattura, formatasi la notte scorsa a circa tremila metri di quota, produce continue, piccole esplosioni e ha dato origine a una colata poco alimentata che riesce a percorrere qualche centinaio di metri nella zona sommitale del vulcano. Debolissime esplosioni, con qualche eccezione (come si può notare nella foto sotto), si stanno verificando anche all'interno del Nuovo Sud Est, il cratere protagonista della grande attività e delle oltre quaranta eruzioni che si sono verificate sull'Etna a partire dal gennaio 2011. L'osservazione della piccola bocca è parzialmente ostacolata dal vento che spinge i gas emessi dal vulcano proprio nell'area interessata dalla nuova attività. Sotto osservazione il livello del tremore vulcanico che continua a oscillare mantenendo una lieve tendenza al rialzo. Potete vedere l'andamento del tremore vulcanico in tempo reale cliccando qui.

Le foto, scattate da Turi Caggegi, documentano l'attività dell'Etna nella serata del 6 luglio 2014.etna nuova boccaDSC_5924 etna nuova bocca

L'Etna è un vulcano che spesso riserva delle sorprese: l'ultima è l'apertura, la notte scorsa, di una frattura, una nuova piccola bocca, alla base orientale del Cratere di Nord Est, a circa 3 mila metri di quota. La bocca ha prodotto deboli esplosioni e una modesta colata lavica proprio sotto la zona dei crateri sommitali. La sorpresa consiste nell'apertura della frattura in una zona distante dal Nuovo Cratere di Sud Est (Nsec), protagonista di quasi tutte le eruzioni (oltre quaranta) avvenute sull'Etna dal Gennaio 2011. Tuttavia anche il Nsec mantiene una debolissima attività, a giudicare dalle immagini termiche registrate stamattina. Immagini che dimostrano come l'attività della nuova bocca sia ancora in corso e la colata ancora alimentata. Anche il livello del tremore vulcanico mostra un andamento oscillante e in leggera risalita.etna nuova boccaTremore   iEtna

L'Etna è tornato in eruzione, provocando problemi all'operatività dell'aeroporto di Catania, con parecchi voli dirottati su altri scali. Il vulcano siciliano, che già da ieri avave dato segnali di intensificazione dell'attività, nella giornata di oggi ha ulteriormente accelerato, con una colata e forti e frequenti esplosioni con emissione di cenere. Malgrado il maltempo che ha coperto per tutto il giorno le alte quote, è stato possibile verificare che protagonista della nuova eruzione è sempre il Nuovo Cratere di Sud Est, che ha prodotto forti e frequenti esplosioni, forti boati udibili anche a molti chilometri di distanza e anche una colata ben alimentata che sta scorrendo nella Valle del Bove, ad alta quota.  I maggiori disagi si registrano all'aeroporto "Vincenzo Bellini" di Catania Fontanarossa: l'unità di crisi dello scalo ha deciso per motivi precauzionali di chiudere due settori dello spazio aereo, in una giornata già complicata dal forte maltempo. Ecco il comunicato della Sac, società che gestisce la struttura, con indicazioni dei voli dirottati ( uno addirittura a Malta) e cancellati:

Voli dirottati per maltempo e cenere lavica

La Sac informa che in data odierna, causa avverse condizioni meteo e settori spazio aereo 1 e 2 chiusi per emissione di cenere lavica da parte del vulcano Etna, i seguenti voli sono stati dirottati su altro scalo: -AB 8886 MUC-CTA STA 14:05 DIROTTATO SU Malta -VY 6534 BCN-CTA STA 14:30 DIROTTATO SU Palermo -4U 816 CGN-CTA STA 14:00 DIROTTATO SU Palermo -VY 6134 FCO-CTA STA 14:10 DIROTTATO SU Palermo -AP 823 STR-CTA STA 14:50 DIROTTATO SU Comiso -TK 1395 IST-CTA STA 14:10 DIROTTATO SU Palermo -VE 7102 LIN-CTA STA 15:15 DIROTTATO SU Palermo -QS 1016 PRG-CTA STA 14:55 DIROTTATO SU Palermo Il volo AP131 CTA-MXP STD 15:25 è stato invece cancellato.

Foto di Turi Caggegi, scattate la sera del 15 giugno 2014

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di Turi Caggegi -

L'Etna torna a dare spettacolo con esplosioni intermittenti al Nuovo Cratere di Sud Est. La serata tersa ha consentito l'osservazione dell'intensificazione dei segnali di risveglio del vulcano e le foto che pubblichiamo, scattate oggi al crespuscolo e subito dopo, testimoniano l'aumento dell'energia e la potenza delle esplosioni, che si affacciano con decisione oltre l'orlo del cratere. Protagonista ancora una volta la bocca sommitale che ha prodotto quasi cinquanta eruzioni dall'inizio del 2011, e che era quasi "muto" da oltre un mese. Nelle ultime settimane dopo la fine dell'eruzione iniziata alla fine di gennaio, l'attività era stata registrata solo molto sporadicamente ed aveva avuto una debolissima intensità. Adesso sembra che l'Etna stia dimostrando più energicamente la straordinaria fase di attività che vive negli ultimi anni, e oggi le esplosioni sono state accompagnate anche da un lieve aumento del livello del tremore. Foto di Turi Caggegi.etna esplosionietna esplosionietna esplosioni

 

La gigantesca mole dell'Etna domina il paesaggio della Sicilia, e non solo della Sicilia orientale. Quando l'aria è tersa, quando è innevato o in eruzione, il più grande vulcano d'Europa diventa visibile anche a centinaia di chilometri di distanza: dalla Calabria a Malta, da Palermo alle isole Eolie, lo spettacolo è assicurato. Pubblichiamo qui due belle foto di un amico di iEtna, Gianni Giacchi. Quella che vedete sopra è stata scattata dall'estremo sud della Sicilia, Camarina, in provincia di Ragusa, il 4 marzo 2012. Quella che pubblichiamo invece qui sotto, con tanto di suggestiva nube lenticolare in cielo, è stata scattata dalla Piana di Catania il 20 gennaio 2012.

etna da sud

E' durata una settimana la pausa che l'Etna si è presa dopo un'eruzione durata 64 giorni. Stasera il vulcano siciliano patrimonio dell'Umanità Unesco ha voluto stupire ancora una volta, e le esplosioni si sono riaffacciate dalla bocca del Nuovo Cratere di Sud Est, lo stesso che negli ultimi tre anni è stato protagonista di 46 eruzioni, la maggior parte delle quali costituite da fontane di lava, ed è cresciuto di centinaia di metri, ad un ritmo record nel mondo. Ma stasera l'eruzione ha avuto uno scenario d'eccezione, con la Luna che ha fatto da testimone allo straordinario spettacolo naturale offerto dall'Etna. Foto di Turi Caggegi, scattate la sera del 2 aprile 2014.etna luna eruzione etna luna eruzione etna luna eruzione etna eruzione

C'è ancora lava incandescente, ma l'eruzione sembra praticamente finita sull'Etna. Dopo oltre due mesi, l'alimentazione della colata lavica che si è riversata nella Valle del Bove è quasi cessata del tutto. Restano solo due piccole zone ancora non raffreddate, tra cui la bocca che si è aperta nelle settimane scorse proprio alla base del Nuovo Cratere di Sud Est, nell'area interessata dalla gigantesca frana e dal flusso piroclastico dell'11 febbraio scorso. Dopo diversi giorni di maltempo, finalmente è stato possibile avere vedere e fotografare la situazione alle alte quote. Le foto testimoniano l'esaurimento dell'eruzione e sono state scattate da Turi Caggegi la sera del 28 marzo 2014.

L'eruzione, la prima e l'unica finora del 2014, era cominciata il 21 gennaio scorso con attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est, seguita poco dopo dall'apertura di fratture effusive a ridosso della base dello stesso cratere e da una colata lavica che, con alti e bassi, ha tinto con i suoi bagliori il cielo di rosso. Adesso in cielo sono tornate protagoniste le stelle.etna eruzione stelleetna eruzione stelleetna eruzione stelle

La notte scorsa il livello del tremore vulcanico dell'Etna ha avuto un sobbalzo, pur rimanendo in un trend stabile a livelli medio-bassi. Un livello che da oltre 50 giorni garantisce l'alimentazione della colata lavica che fuoriesce da alcune bocche effusive alla base del Nuovo Cratere di Sud Est (Nsec). Dopo qualche oscillazione il tremore si è di nuovo stabilizzato, ma nella notte, grazie a una breve schiarita, è stato possibile osservare il teatro eruttivo ad alta quota e anche qualche sporadica e debole esplosione al Nsec. Il gioco di luci riflesse della lava tra la neve e delle nuvole che si alternavano davanti al vulcano ha comunque permesso di godere dello spettacolo offerto dall'Etna. Anche stamattina una particolare situazione di emissioni di gas e vapore dal Nsec, spinti dal vento da sud, ha creato una scena suggestiva, creando un arco sopra i crateri sommitali.DSC_3826 etna eruzioneetna night eruptionetna arco

Nella notte delle scosse di terremoto che hanno fatto tremare il versante est e sud est dell'Etna (ne parliamo in questo articolo), il vulcano siciliano ha continuato a dare spettacolo, complice anche la luna al tramonto. L'eruzione è ormai giunta al cinquantesimo giorno, e le colate laviche, con alti e bassi, continuano a fuoriuscire dalle bocche aperte alla base del Nuovo Cratere di Sud Est e si riversano nella Valle del Bove. Si tratta di bracci lavici poco alimentati che si mantengono a quote molto alte, ma lo spettacolo è assicurato dal contrasto con la neve fresca caduta sull'Etna in questi giorni. E la notte scorsa, ad aggiungere fascino allo scenario dell'eruzione, per l'osservatore dal versante orientale, si è aggiunta la luna che tramontava dietro il massiccio vulcanico, creando giochi di luce tra riflessi lunari, gas e vapori, e il fuoco della lava. Una vera e propria magia vulcanica. Foto scattate la notte del 12 marzo 2014 da Turi Caggegi.

Notte movimentata sull'Etna, tra l'eruzione che continua e una serie di scosse di terremoto che hanno interessato il versante est e sud est del vulcano svegliando molti abitanti dei paesi vicini all'epicentro.

Mentre l'eruzione, ormai giunta al cinquantesimo giorno, continua tra alti e bassi con colate di lava che fuoriescono da fratture effusive alla base del Nuovo Cratere di Sud Est, nella notte tre scosse di terremoto di Magnitudo superiore a 2 hanno fatto sobbalzare molte persone. La prima, di M 3 si è verificata all'1.55 ora locale ed è stata seguita nei minuti successivi da altre due, meno intense, rispettivamente di M 2.2 alle 2.00 e 2.3 alle 2.08.

Tutte hanno avuto epicentro nell'area compresa tra Zafferana, Santa Venerina e Acireale, ma sono state avvertite anche a Giarre, Pedara, Aci Catena, Mascali, Nicolosi e altri centri, in una zona comunque molto popolata. La profondità è stata stimata dall'Ingv tra 5,9 e 7,6 km.

Non ci sono state segnalazioni di danni.mappa terremotomap_loc_t