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Parco dell’Etna: interventi di valorizzazione con percorsi naturalistici e culturali al Lago Gurrida-Sciare di Santa Venera, consegnati i lavori

 Ancora una tappa importante nel percorso di valorizzazione e promozione turistica e culturale di alcuni tra i siti di maggior pregio naturalistico del Parco dell’Etna: stamattina sono stati consegnati i lavori per gli interventi per la riduzione dei fattori di degrado e la realizzazione di percorsi naturalistici e culturali nell’area del Lago Gurrida e Sciare di Santa Venera, SIC (Sito di Interesse Comunitario) 070019 anche di elevato interesse archeologico, in contrada Edera, in territorio di Bronte e in prossimità dell’abitato di Maletto.

Finanziati nell’ambito del PO FESR 2007-2013, i lavori saranno realizzati da un raggruppamento di imprese (Capogruppo Consorzio Artek, mandanti Cooperativa Parsifal), che se li è aggiudicati per l’importo complessivo di euro 543.238,76 e dovrà completarli entro 210 giorni.

Il sito Lago Gurrida-Sciare di Santa Venera, di proprieta del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, alla bellezza e al fascino naturalistico aggiunge un particolare valore storico-archeologico, che ha indotto già da tempo il Parco dell’Etna a stipulare una convenzione con la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Catania per gli aspetti specifici. “Nel sito, già in occasione della posa del metanodotto nel 2006, abbiamo trovato tombe della fine del neolitico (4000 a.C.). Le testimonianze di presenza umana continuano nel periodo greco-ellenistico (350 a.C.) fino al medioevo. Si tratta di costruzioni in pietra a pianta rettangolare e numerose altre costruite in grossi blocchi a crudo a pianta circolare, forse recinti utilizzati in epoca greca e fino al medioevo. Adesso i lavori di scavo proseguiranno, nell’ambito del progetto complessivo, per liberare altre strutture e datarle con più precisione”, spiega Francesco Privitera, responsabile del gruppo di lavoro della Soprintendendenza che si è occupato del sito, del quale fanno parte anche  Maria Turco e Cornelio Tripolone.

Aggiunge da parte sua Antonio Grasso, dirigente del Dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale, Ufficio di Catania: “Sarà un’ottima occasione per valorizzare questa parte di territorio, importante punto di passaggio tra Etna e Nebrodi, e l’economia circostante”.

Per la presidente Marisa Mazzaglia, “il Parco dell’Etna considera particolarmente importanti gli interventi di valorizzazione di questo splendido sito, che arricchiranno la fruizione della nostra area protetta con un’offerta specifica di grande valore culturale in un luogo di grande bellezza”.

E il funzionario del Parco Luciano Signorello, direttore dei lavori del progetto di recupero, racconta: “Oggi concretizziamo una vecchia idea degli anni ’90, quando il Parco era presieduto dal dottor Bino Li Calsi, nata da un incontro sui luoghi  con Francesco Privitera, con il quale condividiamo da sempre la passione per la fotografia e l’arte”. 

 GLI INTERVENTI- L’idea progettuale è quella di creare un percorso naturalistico/archeologico della lunghezza complessiva di m. 6.750 m in andata e ritorno, che abbia come punto di partenza e di arrivo il parcheggio posto di fronte la casa cantoniera dell’ANAS nei pressi dell’incrocio della S.S. 120 con la provinciale per Maletto. Il sentiero è suddiviso in due tratti in funzione della tipologia di emergenze prevalenti oggetto della fruizione: percorso naturalistico e percorso archeologico.

Nell’ambito del progetto si procederà alla riqualificazione ambientale di alcune aree degradate ed in particolare all’eliminazione di parte dei terreni di riporto ubicati lateralmente alla S.S. 120 e alla pulizia generale del sito. All’interno dell’area di intervento sono presenti i ruderi di quattro piccole costruzioni rurali che si prevede vengano recuperate con metodiche afferenti al restauro conservativo

Nell’area di intervento e l’area limitrofa ad essa, entrambi sempre ricadenti all’interno del SIC, sarà collocata un’apposita tabellonistica che informerà i fruitori dell’esistenza dell’area protetta e fornirà le informazioni in merito alle attività consentite e vietate.

   La segnaletica naturalistica fornirà indicazioni ai fruitori sulla percorrenza dei sentieri e darà alcune informazioni sui principali caratteri naturalistici presenti. All’inizio del sentiero e nelle piazzole di sosta veicolare saranno ubicate tre capannine che riportano la planimetria del sentiero.

Completeranno l’intervento la realizzazione di un parcheggio e di due aree di sosta veicolare attrezzate anche per i cicloamatori, per accogliere ordinatamente i flussi turistici attesi, con ubicazione in prossimità degli accessi principali alla rete sentieristica.

CS Parco dell'Etna

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Parco dell'Etna: domani, dalle 9, grandi pulizie sull’Etna con “Meglio Parco che sporco 2014”. Oltre cinquanta associazioni, Comuni, Provincia, Confambiente, scuole e tanti cittadini, in centinaia si mobilitano per bonificare il Parco dai rifiuti. L’iniziativa nella Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti. Chiunque può partecipare recandosi in uno dei punti di raccolta indicati sotto comune per comune. 

L’appuntamento   per “Meglio Parco che Sporco 2014” è fissato per domani, sabato 22 novembre, alle ore 9. Sarà una giornata di grande mobilitazione e soprattutto di grandi pulizie sull'Etna e nell'area protetta, per la seconda edizione della manifestazione per la bonifica dei siti di discarica incontrollata ideata e promossa dal Parco dell'Etna.

Saranno davvero in tanti a partecipare, gente di tutte le età, con un’adesione che nella fase di preparazione dell’evento è stata massiccia, entusiasta e crescente: le associazioni ambientalistiche e di volontariato del territorio del Parco, ma anche di Catania e di altre zone; la Provincia Regionale e Confambiente, che interverranno sulle strade e sui rifiuti speciali; i Comuni del Parco, il Corpo Forestale, l'Azienda Foreste, i Marines di Sigonella, tante ditte di smaltimento dei rifiuti, varie scuole, esponenti dei Club services, perfino una squadra di calcio di Linguaglossa  e molti cittadini che hanno risposto all’ “Appello per il 22 novembre”, lanciato la settimana scorsa da alcuni protagonisti dell’evento e rivolto a chiunque volesse partecipare.

Diverse centinaia (ma i numeri certi si conosceranno solo domani), in sostanza, saranno i protagonisti di una giornata “dall’alto significato simbolico, di impegno, di partecipazione, piena, convinta e festosa di associazioni, istituzioni e cittadini, un grande segnale di attenzione e di amore per la natura, per l’ambiente, per il Parco, del quale ringraziamo sin da ora tutti coloro che insieme a noi ripuliranno dai rifiuti e bonificheranno tanti siti di discarica incontrollata”, sottolinea la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia.

Quest'anno – significativo riconoscimento del suo valore - l'iniziativa "Parking, not wasting" (appunto Meglio Parco che sporco), farà parte, insieme ad altre importanti manifestazioni organizzate in tutta Europa, della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti (European Week for Waste Reduction, EWWR), in programma dal 22 al 30 novembre e finalizzata alla più ampia sensibilizzazione sui temi della riduzione, riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti.

Adesioni e interventi – Ecco il quadro complessivo dei partecipanti e degli interventi pianificati: la Provincia Regionale di Catania attiverà la pulizia delle strade SP 92. SP 160, Mareneve, Salto del Cane e insieme a Confambiente Catania, la sezione di Confcommercio che raggruppa le ditte di smaltimento, interverrà a bonificare alcuni siti di rifiuti speciali (amianto, eternit) sulla SP 92, la SP 174 vicino Grotta Comune, la SP 120 Strada Milia-Filiciusa ed eliminando carcasse di auto e copertoni; un gruppo di Marines della Stazione Aeronavale della Marina USA di Sigonella, insieme ai volontari dell’associazione FCGT-Team Italia, puliranno il sito presso Rifugio Sapienza; la manutenzione dell’area esterna della sede del Parco dell’Etna, l’ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi, sarà effettuata da un gruppo di dipendenti del Parco

Ecco gli interventi nei territori dei Comuni del Parco.

ADRANO – Insieme ad un gruppo scolastico dell’IPAA (Istituto tecnico Agricoltura e Artigianato) “Benedetto Radice”, le associazioni Circolo Rifiuti Zero, Ambiente e Vita, Comitato Civico Salute e Ambiente, le Acli di Adrano, coordinate dal Comune, ripuliranno il sito Santuzza-Filiciusa, sulla SP 284.

BELPASSO – Al lavoro tre gruppi diversi, coordinati dal Comune:  l’Archeoclub, con la scuola Nino Martoglio, ripulirà il sito Cisterna Regina (raduno ore 9 in piazza Stella Aragona Borrello, di fronte bar Condorelli), nei pressi del quale interverrà anche la Pro Loco Belpasso, occupandosi della bonifica/impacchettamento dell'amianto presente in alcune micro discariche; il CAI Belpasso il sito di Piano Bottara (raduno a Piazza Guardia alle 9); il Centro Volteggio Equitazione Sole dell’Etna, con le associazioni Engea e Amico del Cavallo il sito Contrada Segreta/ Grotta dell’Angelo (raduno ore 9 al Feudo Delizia).

BIANCAVILLA - I Lions Club di Biancavilla/Adrano, con l’associazione Casa Mirio e in collaborazione con il Comune, ripuliranno la zona di Casa Mirio/Pineta Biancavilla. Appuntamento al bivio, Biancavilla strada Milia alle 8,30.

BRONTE – Anche qui ampia mobilitazione: gli Engea Rangers puliranno il tratto circostante il  basolato lavico che porta a Piano dei Grilli; in collaborazione con il Comune,  le Giacche Verdi, insieme alle associazioni Bronte in progress, Arcobaleno, Iride, agli scout dell’Agesci di Bronte, il progetto Ambiente della scuola media Luigi Castiglione, interverranno nei siti di  contrada Difesa e presso il Bosco Brignolo e i rifiuti verranno trasportati con l’ausilio degli asini messi a disposizione dalle Giacche Verdi. Sarà ripulito anche il sito del piazzale Passo Zingaro, sulla ss 284. Appuntamento per tutti a Bosco Brignolo alle 8.

CASTIGLIONE DI SICILIA -  Nel sito di Piano Felci, sulla SS 120 fino a quota Mille, coordinate dal Comune, ripuliranno la Guardia Regionale ARSA, i Ranger International, l’AEOP di Castiglione, studenti e docenti del Liceo delle Scienze Umane di Castiglione e delle scuole medie di Castiglione e Solicchiata. Raduno alle 9 sulla SS 120, stazione Circum in contrada Cerro.

LINGUAGLOSSA - Sul sito di Piano Provenzana-Piano Pernicana, coordinata dal Comune, interverrà una folta pattuglia di associazioni, con Etna Trail, Equitrekking Etna nord, Bici Club Davide Di Mauro, più la squadra di calcio dell’APD Linguaglossa, il Liceo Scientifico Michele Amari e il CAI di Linguaglossa. Raduno alle 9 a piazza Castrogiovanni (stazione).

MALETTO – Il Comune e l’associazione Giovani Orizzonti saranno a Contrada Difesa e Bosco Brignolo insieme al gruppo di Bronte.

MILO – L’associazione   Orione, con il WWF Catania, il WWF Jonico Etneo e Panorama Sicilia, Mogibello Mtb, in collaborazione con il Comune, ripuliranno il tratto Pietracannone- Monte Fontane. I partecipanti si raduneranno alle 8,30 nella piazza di Fornazzo.

NICOLOSI – Numerosi gli interventi, coordinati dal Comune:  l’AEOP di Nicolosi e gli ispettori volontari ambientali in Contrada Rinazzi; l’AEOP anche i Tre Altarelli; la ditta Ecolandia interverrà direttamente in Via Cannizzaro; Extreme Bike Nicolosi la via San Nicola Alta (Castagna Grossa) e la  zona della pinetina dopo la Cava Asero; l’associazione Piuma Bianca e il Fondo Siciliano per la natura il sito Al Km/Serruggeri, Sicilia Antica di Acireale pulirà il sito nei pressi dell’altarino devozionale, sulla SP 92. Raduno alle 8,30 presso il comando dei Vigili Urbani di Nicolosi.

PEDARA – Coordinate dal Comune, ci saranno le associazioni Handir, Rifiuti Zero Sicilia, Aspiranti Guardie Ambientali Fare Ambiente, Giovani Democratici, RiPuliamo Catania a ripulire il sito in via Monte Po’/via della Resistenza. Raduno ore 9 in via Tarderia, di fronte ristorante “1809”.

PIEDIMONTE ETNEO – L’associazione Botabike si occuperà di ripulire il sito di Case Bevacqua. Raduno sul luogo alle 9.

RAGALNA - Le Associazioni Aria Nuova, Viviamo Ragalna e Misericordia Ragalna, con il coordinamento del Comune, ripuliranno l’area sotto il Grande Albergo dell’Etna. Raduno a piazza Roma alle 8,30.

RANDAZZO – Sul sito SP Bocca d’Orzo, interverranno insieme al Comune due sezioni dell’Istituto Comprensivo De Amicis e l’associazione Prorandakes. Raduno alle 9 a piazza Loreto.

SANT’ALFIO -  In collaborazione con il Comune, il CAI Catania ripulirà la zona del Rifugio Citelli-Serra delle Concazze e l’AIGAE con Natetur la zona sotto il piazzale del Rifugio. Raduno alle 8,30 al Rifugio Citelli.

TRECASTAGNI - In collaborazione con il Comune, le associazioni Etna Viva, Casa Pertini, Circolo Arci, con gli scout, ripuliranno il sito di Grotta Comune. Raduno alle 9 presso il ristorante Caterina. 

ZAFFERANA ETNEA – Due gruppi al lavoro, in collaborazione con il Comune: l’associazione Etna e Dintorni, ripulirà la zona di Piano del Vescovo/Strada Cassone (raduno ore 9 Piano del Vescovo); gli Amici della Terra il sito di Piano dell’Acqua (raduno a Piano dell’Acqua ore 9).

Saranno presenti anche in sito da definire anche l’associazione Etnino 70, Etna Natura a Monte Arso. Al lavoro le ditte di smaltimento Ecolandia, Dusty, General Montaggi.etna valle del boverifiuti etnaeternit boschi etna etnicolata nicolosi etnaetna

di Sergio Mangiameli -

Tutto inizia alla fine degli anni ’90, quando la guida del Parco dell’Etna Orazio Distefano, racconta a Ettore Cirino, botanico del Parco stesso, di un gruppo di alberi meritevole di attenzione: le querce secolari di Monte Egitto (Etna ovest, Bronte, intorno a quota 1650 m). Censire i monumenti vegetali del territorio protetto, è uno dei progetti del Parco in quegli anni, parzialmente portato a termine con una pubblicazione, un po’ prima dell’improvvisa scomparsa dello stesso Cirino. Il botanico dunque non riesce a completare l’opera di censimento, e sfuma anche la pubblicazione  di un secondo volume nel quale avrebbe voluto inserire le spettacolari querce di Monte Egitto segnalate da Distefano.

Ma fermiamoci un attimo e facciamo un inquadramento generale. Monte Egitto è un conetto avventizio (non un piccolo vulcano, ma un cratere occasionale laterale dell’Etna, attivatosi una volta e poi spento) di alcune migliaia di anni fa, successivamente circondato da una serie di colate, ultime quelle del 1832 di Monte Nunziata e subito dopo quelle del 1843 della bottoniera “Bocche di fuoco”, che arrivarono vicino all’abitato di Bronte. All’interno della bocca eruttiva, nel corso del tempo, la vita è ripresa tanto da arrivare a far crescere 56 querce di grandezza ed età straordinarie –  “Sono di età prossima ai mille anni”, ha riconosciuto recentemente la prof.ssa Emilia Poli Marchese, emerita botanica catanese di fama internazionale.

Negli anni ’50, però, nel quadro di una grandiosa opera di rimboschimento di pino laricio da parte del Corpo Forestale Regionale in tutta l’Etna, Monte Egitto non ne rimane escluso. E così, in oltre cinquant’anni, la pineta prende il sopravvento sulle querce (che poi per esattezza sono roverelle), circondandole e di fatto quasi soffocandole.

Si arriva a un giorno di fine estate dell’anno 2010, quando avviene un altro fatto importante, che vede ancora protagonista e testimone la guida Orazio Distefano.

Distefano accompagna a Monte Egitto, per un sopralluogo conoscitivo, lo scienziato tedesco esperto di faggi, Michael Succow, insieme ad alcuni volontari dell’associazione Giacche Verdi di Bronte. Il prof. Succow rimane sbalordito dalle dimensioni e dalla bellezza delle querce, e di ritorno a Bronte, al convegno al quale è invitato come relatore, modifica l’oggetto principale del proprio intervento, decantando la magnificenza arborea appena vista. E invoca degli interventi per la salvaguardia di queste preziose querce dall’attacco dei pini intorno.

Ecco che le Giacche Verdi si attivano e, insieme alla fondazione tedesca Manfred Hermsen, compiono un censimento e formulano una proposta di intervento per il taglio dei pini individuati (poco più di un centinaio). La cosa non è così semplice per vari motivi: pur ricadendo all’interno della zona A di protezione integrale del Parco dell’Etna, Monte Egitto non è di proprietà del Parco ma del Comune di Bronte, ed è gestito dall’Azienda Foreste Demaniali; inoltre, l’area ricade all’interno della zona “Sciare di Roccazzo della Bandiera, sito d’interesse comunitario SIC”, che necessita di una valutazione d’incidenza che a sua volta deve esser fatta dall’Azienda Foreste. In più, pare ci sia un’evidenza di entomofauna, che la stessa Azienda Foreste solleva.

L’Azienda dal canto suo, prendendo spunto dalla proposta delle Giacche Verdi, redige un progetto esecutivo, completo della Valutazione di Incidenza, necessaria all’interno di un SIC.

Nell’ottobre del 2013, le parti interessate (Parco dell’Etna, Azienda Foreste Demaniali provincia di Catania, VII Servizio Fitosanitario Forestale dell’Azienda Foreste, le Giacche Verdi e la fondazione Manfred Hermsen) sottoscrivono un protocollo d’intesa, in cui si mettono d’accordo sul procedimento, definendo anche i rispettivi ruoli. L’ultimo passo è quello di sapere approfonditamente come stanno le cose allo stato attuale per poter esser in grado di valutare i risultati dell’intervento. In sostanza, manca il monitoraggio ante e post intervento. Per questa ragione nel dicembre del 2013, il Parco dell’Etna affida all’Accademia Italiana di Scienze Forestali (A.I.S.F.) la redazione del Piano di Monitoraggio “Conservazione delle querce centenarie di Monte Egitto”.

Censimento, monitoraggio, studi specifici prima dell’intervento, oggi sono fatti. Resta da fare il lavoro di completamento (taglio dei pini, esbosco, etc), per il quale si è in attesa del finanziamento di 200mila euro da fondi strutturali europei PSR. "Spero che i fondi possano arrivare entro la fine di quest'anno tramite la Regione", dichiara Ettore Foti, direttore dell’Aziende Foreste Demaniali della provincia di Catania. “Sito Unesco Patrimonio dell’Umanità è anche Monte Egitto – dice Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna -  Un tesoro naturale di tutti, che dobbiamo tutelare”.

Il tesoro è di tutti, appunto. Con la speranza che l’incastonatura ultima del taglio dei pini avvenga nella prima finestra temporale possibile, e le querce riprendano così la luce che serve, noi rimarremo attenti a vigilare.Etna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querce

Alcuni dei luoghi più belli e significativi dell’Etna Patrimonio dell’Umanità saranno oggetto della puntata del 26 aprile prossimo del popolare programma di Rai 1 “Easy Driver”, condotto da Veronica Gatto e Roberta Morise e in onda il sabato alle 14.

La puntata, girata interamente in Sicilia (in parte ad Agrigento, nella Valle dei Templi), è stata presentata oggi, al termine delle riprese effettuate nello scorso week-end dalla troupe guidata dal regista Giuseppe Govino, da Rai1 e dal Parco dell’Etna in una conferenza stampa ospitata dalla Provincia Regionale di Catania. “Sono stata rapita dalla straordinaria bellezza dell’Etna, dall’incanto dei suoi luoghi. Ho guidato sulle strade del vulcano in uno scenario naturale davvero unico e anche le nuvole che hanno reso complicate le riprese davano l’idea di un fascinoso paesaggio lunare. Senza contare la splendida accoglienza che ci hanno riservato i siciliani”, ha raccontato Veronica Gatto,  che insieme all’altra conduttrice Roberta Morise ha percorso con le due auto protagoniste della puntata etnea (una Great Wall H6 2.0 e una Toyota Verso 1.6 D 4D) le più belle strade panoramiche su entrambi i versanti del vulcano

Insieme alla conduttrice del programma, hanno presentato la puntata di Easy Driver la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, il sindaco di Bronte Giuseppe Firrarello con l’assessore al turismo Mario Bonsignore, il sindaco di Nicolosi Nino Borzì e quello di Randazzo Michele Mangione, che hanno insieme sottolineato l’importanza di una così ampia vetrina televisiva delle bellezze dell’Etna, del Parco che lo circonda e dei suoi Comuni, ma anche la necessità di fare sempre più “sistema” per valorizzare il territorio e promuoverne le grandi attrattive naturalistiche, culturali, enogastronomiche. “Siamo molto contenti che un programma popolare e molto seguito come Easy Driver, che attraverso i suoi itinerari racconta i luoghi più affascinanti d’Italia, abbia scelto il nostro magico vulcano patrimonio dell’Unesco. Sarà per tutto il Parco dell’Etna una grande opportunità di promozione e per gli spettatori un bellissimo spettacolo”, ha detto la presidente del Parco Mazzaglia.

Nel primo itinerario, le telecamere di Easy Driver si sono soffermate a Randazzo e Bronte, con una “sosta paesaggistica” sulla Ferrovia Circumetnea nel tratto che collega i due Comuni, a bordo di una locomotiva d’epoca; alla stazione di Bronte  era presente un carretto siciliano con prodotti tipici a base di pistacchio. Altre riprese sono state  effettuate a Piano dei Grilli, con il suo splendido basolato lavico.

Il secondo itinerario ha avuto invece come grande protagonista il versante sud dell’Etna: il comune di Nicolosi, la strada provinciale 92 con i suoi spettacolari panorami, l’antica cava Asero (“un luogo davvero bellissimo”, ha commentato ancora Veronica Gatto), fino al Rifugio Sapienza e alla zona dei Crateri sommitali. L’arrivo della puntata sarà ambientato ai Crateri Silvestri, dove si sono ritrovate le due auto guidate dalle conduttrici alle fine dei percorsi.

(Comunicato stampa del Parco dell'Etna. Nicolosi, 7 aprile 2014)etna ovestetna easy driver