E' tuttora in corso una vivace attività stromboliana all'interno del cratere Voragine, uno dei quattro crateri sommitali dell'Etna. Tale attività, che ha avuto inizio nella notte fra l'1 e il 2 gennaio 2015, consiste in esplosioni ad intervalli di pochi minuti, che spesso lanciano materiale piroclastico grossolano fino a 150 m sopra l'orlo craterico; occasionalmente alcuni di questi frammenti lavici ricadono fuori dal cratere, soprattutto sul versante occidentale del cono sommitale centrale. Più raramente, le esplosioni producono piccoli sbuffi di cenere, che viene rapidamente dispersa dal vento. Inoltre, negli ultimi giorni, al Cratere di Nord-Est si sono osservati rari e deboli bagliori notturni.
Sul fianco orientale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est, in corrispondenza della frattura eruttiva apertasi durante l'episodio parossistico del 28 dicembre, si sono osservati alcuni piccoli crolli di materiale instabile, che espone depositi ancora caldi, generando piccole anomalie nelle immagini della telecamera termica posta a Monte Cagliato, sul fianco orientale dell'Etna. Dopo la cessazione dell'emissione di cenere del 2 gennaio, il NSEC non ha più mostrato alcuna attività eruttiva.
Fonte: Ingv Catania