Foto del giorno

di Corrado Vigo ( Presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Catania ) -

Il disagio economico dell'agrumicoltura della Sicilia parte da lontano, e non solo per le endemiche carenze infrastrutturali, o per la mancanza di aggregazione e concentrazione dell'offerta, ma anche per una serie di concause che ne hanno acuito la fragilità.

Nel 2008 gli agrumeti della Sicilia orientale vennero colpiti da tremende gelate, che hanno innescato una alternanza di produzione ancor oggi non terminata.

Così avviene che si alternano annate di "carica" ed annate di "scarica", talché i prezzi della produzione divengono assai altalenanti.

E ciò si è avvertito anche in questa annata agrumaria oramai alle spalle, annata di carica; a ciò si aggiunga che già a novembre del 2013 in Commissione Agricoltura a Bruxelles, al tavolo tecnico "agrumi" della DGAGRI (dove sono l'unico tecnico italiano, e dove rappresento l'agrumicoltura italiana quale delegato di Confagricoltura) era stato riferito che tutta la produzione agrumicola del bacino del mediterraneo avrebbe sofferto per problematiche di "pezzatura", in considerazione del fatto che l'andamento climatico autunnale non rientrava nella norma, ma soprattutto le piovosità erano state esigue.

Così l'annata agrumaria è andata malissimo, con prezzi delle arance tarocco sulla pianta che hanno rasentato il ridicolo o, peggio, l'elemosina: abbiamo assistito ad una media dei prezzi di 0,05 – 0,10 euro/Kg, ma ci sono state tante "partite" vendute a 0,03 euro/Kg, ed altre addirittura invendute. arance a terra

Ma la cosa che "fa impazzire" i produttori è che mentre l'annata precedente le arance si vendevano sulla pianta a 0,40 – 0,60 euro/Kg, con prezzi al dettaglio oscillanti fra 1,50 e 3,00 euro/Kg, quest'anno nonostante i prezzi al dettaglio siano rimasti inalterati, i prezzi al produttore sono stati letteralmente da fame.

E ciò non si comprende affatto, poiché nel giro di un anno i produttori di arance hanno visto ridurre il prezzo dei frutti da 0,50 a 0,05 euro/Kg, a fronte di una stabilità del prezzo di vendita al consumatore.

A chi va il valore aggiunto che è stato perduto?

E, soprattutto, come mai a fronte di un crollo dei prezzi dei frutti in campagna, non vi è stato alcun crollo dei prezzi al consumatore?

Nel frattempo, però, l'economia agrumicola della Sicilia orientale lascia tutti a bocca asciutta, senza che nessuno pensi seriamente che questa economia non può essere perduta.

Ma dall'altro lato, ovvero quello governativo, l'inasprimento fiscale non dà tregua: un ettaro di agrumeto, oggi del valore da 25 a 30.000,00 euro, vale per lo Stato da 80 a 110.000,00 euro/ettaro; così ne scaturiscono tasse pari a circa 1.100,00 euro/ettaro: valori sballati, che fanno il paio su una ripartizione del valore aggiunto sballato.

L'annata passata è stata pessima, la prossima con poca produzione, sempre a causa della alternanza di produzione … che succederà? Un film già visto: prezzi alti in campagna prezzi decuplicati al consumatore; ed i prezzi alti al consumatore … non aiutano le vendite, anzi le deprimono.

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arance etna

Certe notti succede che sull'Etna si creino situazioni che danno vita a scenari suggestivi, quasi magici. Come la notte scorsa, con la ripresa di esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, deboli e intermittenti, ma abbastanza energetiche e frequenti da permettere la visione di un grande spettacolo della natura: la lava che zampilla dal cratere mentre la luna, crescente al primo quarto, si avvia al tramonto dietro la montagna. Uno scenario documentato dalle foto (di Turi Caggegi) che pubblichiamo qui ma che potrebbe ripetersi presto, se, come sembra, il grande e attivissimo vulcano siciliano si sta ricaricando di magma e di energia.Etna esplosioni nsecetna luna luci

di Turi Caggegi -

L'Etna torna a dare spettacolo con esplosioni intermittenti al Nuovo Cratere di Sud Est. La serata tersa ha consentito l'osservazione dell'intensificazione dei segnali di risveglio del vulcano e le foto che pubblichiamo, scattate oggi al crespuscolo e subito dopo, testimoniano l'aumento dell'energia e la potenza delle esplosioni, che si affacciano con decisione oltre l'orlo del cratere. Protagonista ancora una volta la bocca sommitale che ha prodotto quasi cinquanta eruzioni dall'inizio del 2011, e che era quasi "muto" da oltre un mese. Nelle ultime settimane dopo la fine dell'eruzione iniziata alla fine di gennaio, l'attività era stata registrata solo molto sporadicamente ed aveva avuto una debolissima intensità. Adesso sembra che l'Etna stia dimostrando più energicamente la straordinaria fase di attività che vive negli ultimi anni, e oggi le esplosioni sono state accompagnate anche da un lieve aumento del livello del tremore. Foto di Turi Caggegi.etna esplosionietna esplosionietna esplosioni

 

L'ottima visibilità di stamattina poco dopo l'alba ha permesso l'osservazione e nitidi scatti della grande frana che ha scavato una nicchia alla base del Nuovo Cratere di Sud Est dell'Etna. La frana si è leggermente allargata e approfondita nei quasi tre mesi trascorsi dal grande evento della colata piroclastica all'interno della Valle del Bove, l'11 febbraio scorso. Piccoli crolli si sono succeduti da allora, in una situazione di sostanziale quiete del vulcano. Adesso, mentre dall'Etna arrivano discontinui e deboli segnali di incremento dell'attività, con piccole esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, si attende di vedere quale sarà l'impatto di una nuova, eventuale ma probabile, fase eruttiva che coinvolga lo stesso Cratere su quell'area già indebolita dai crolli. La situazione è comunque tutt'ora definita "a criticità elevata" per quanto riguarda l'area sommitale del vulcano e l'accesso alla Valle del Bove resta vietato. crateri etnaetna

Rosario Catania ce l'ha fatta a battere il precedente record mondiale nella durissima "Longest Marathon Nordic Walking". All'alba di oggi il 41enne trekker catanese, specialista del Nordic Walking e grande appassionato della natura, dopo avere camminato per circa 70 ore con l'ausilio di un paio di bastoncini sulla pista del campo sportivo dei Monti Rossi di Nicolosi è riuscito a entrare nel Guinness dei primati chiudendo con un trionfo la “Longest Marathon Nordic Walking”, patrocinata anche dal Parco dell'Etna.
E' così caduto il precedente record detenuto dal tedesco Thomas Mueller.

L'eccezionale impresa era cominciata il 28 aprile e si è conclusa stamattina con il grande successo dell'atleta di Catania, che è riuscito a superare anche un momento molto difficile la notte scorsa, quando la temperatura sulla pista di Nicolosi, situata a oltre 700 metri di quota sul livello del mare, è scesa fino a tre gradi, mettendolo in difficoltà.

Foto: Parco dell'Etnarosario cataniarosario catania rosario catania

 

La gigantesca mole dell'Etna domina il paesaggio della Sicilia, e non solo della Sicilia orientale. Quando l'aria è tersa, quando è innevato o in eruzione, il più grande vulcano d'Europa diventa visibile anche a centinaia di chilometri di distanza: dalla Calabria a Malta, da Palermo alle isole Eolie, lo spettacolo è assicurato. Pubblichiamo qui due belle foto di un amico di iEtna, Gianni Giacchi. Quella che vedete sopra è stata scattata dall'estremo sud della Sicilia, Camarina, in provincia di Ragusa, il 4 marzo 2012. Quella che pubblichiamo invece qui sotto, con tanto di suggestiva nube lenticolare in cielo, è stata scattata dalla Piana di Catania il 20 gennaio 2012.

etna da sud

Alcuni dei luoghi più belli e significativi dell’Etna Patrimonio dell’Umanità saranno oggetto della puntata del 26 aprile prossimo del popolare programma di Rai 1 “Easy Driver”, condotto da Veronica Gatto e Roberta Morise e in onda il sabato alle 14.

La puntata, girata interamente in Sicilia (in parte ad Agrigento, nella Valle dei Templi), è stata presentata oggi, al termine delle riprese effettuate nello scorso week-end dalla troupe guidata dal regista Giuseppe Govino, da Rai1 e dal Parco dell’Etna in una conferenza stampa ospitata dalla Provincia Regionale di Catania. “Sono stata rapita dalla straordinaria bellezza dell’Etna, dall’incanto dei suoi luoghi. Ho guidato sulle strade del vulcano in uno scenario naturale davvero unico e anche le nuvole che hanno reso complicate le riprese davano l’idea di un fascinoso paesaggio lunare. Senza contare la splendida accoglienza che ci hanno riservato i siciliani”, ha raccontato Veronica Gatto,  che insieme all’altra conduttrice Roberta Morise ha percorso con le due auto protagoniste della puntata etnea (una Great Wall H6 2.0 e una Toyota Verso 1.6 D 4D) le più belle strade panoramiche su entrambi i versanti del vulcano

Insieme alla conduttrice del programma, hanno presentato la puntata di Easy Driver la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, il sindaco di Bronte Giuseppe Firrarello con l’assessore al turismo Mario Bonsignore, il sindaco di Nicolosi Nino Borzì e quello di Randazzo Michele Mangione, che hanno insieme sottolineato l’importanza di una così ampia vetrina televisiva delle bellezze dell’Etna, del Parco che lo circonda e dei suoi Comuni, ma anche la necessità di fare sempre più “sistema” per valorizzare il territorio e promuoverne le grandi attrattive naturalistiche, culturali, enogastronomiche. “Siamo molto contenti che un programma popolare e molto seguito come Easy Driver, che attraverso i suoi itinerari racconta i luoghi più affascinanti d’Italia, abbia scelto il nostro magico vulcano patrimonio dell’Unesco. Sarà per tutto il Parco dell’Etna una grande opportunità di promozione e per gli spettatori un bellissimo spettacolo”, ha detto la presidente del Parco Mazzaglia.

Nel primo itinerario, le telecamere di Easy Driver si sono soffermate a Randazzo e Bronte, con una “sosta paesaggistica” sulla Ferrovia Circumetnea nel tratto che collega i due Comuni, a bordo di una locomotiva d’epoca; alla stazione di Bronte  era presente un carretto siciliano con prodotti tipici a base di pistacchio. Altre riprese sono state  effettuate a Piano dei Grilli, con il suo splendido basolato lavico.

Il secondo itinerario ha avuto invece come grande protagonista il versante sud dell’Etna: il comune di Nicolosi, la strada provinciale 92 con i suoi spettacolari panorami, l’antica cava Asero (“un luogo davvero bellissimo”, ha commentato ancora Veronica Gatto), fino al Rifugio Sapienza e alla zona dei Crateri sommitali. L’arrivo della puntata sarà ambientato ai Crateri Silvestri, dove si sono ritrovate le due auto guidate dalle conduttrici alle fine dei percorsi.

(Comunicato stampa del Parco dell'Etna. Nicolosi, 7 aprile 2014)etna ovestetna easy driver

di Emilio Lo Savio . Presidente MeteoSicilia -

Colpo di coda del'inverno?

In effetti forse è esagerato affermare che sia tornato l'inverno, ma sicuramente il weekend che stiamo trascorrendo ha molte poche caratteristiche della stagione primaverile.
Aria moderatamente fredda proveniente dal nordatlantico ha interagito con il calore del nostro Tirreno generando un vortice di bassa pressione.
L'area ciclonica venuta ad instaurarsi sulle regioni meridionali italiane sta condizionando negativamente il weekend anche sulla nostra isola, sferzata da un vento teso da ponente-maestrale.
Pioggia a tratti ed isolati temporali stanno facendo la loro figura un po' su tutta la regione; nelle prime ore del sabato maggiormente sulle zone occidentali, ma dalla mattinata tutta la Sicilia è coinvolta da fasi alterne di maltempo.
La pioggia che è caduta non è tanta, nè tantomeno sono previsti grossi quantitativi nelle prossime ore, ma il sensibile calo termico è evidente, a tutte le quote.
Sull'Etna le temperature in mattinata si aggirano intorno ai 2 gradi centigradi sul versante nord di Piano Provenzana e intorno al Rifugio Sapienza, nel versante meridionale.
Sabato non ci saranno grosse oscillazioni termiche sul vulcano, dove ci sono incorso delle nevicate a partire da quota 1.900 - 2.000 metri sul livello del mare, dopo la sensibile diminuzione rispetto a ieri. (vedi cartina sotto).
Domenica (cartina sopra il titolo) le cose andranno meglio, allorché il minimo depressionario si sposterà verso lo Ionio, perdendo molta energia. Sulle zone tirreniche, specie del messinese e sul massiccio etneo, saranno ancora possibili eventi precipitativi, ma in un contesto di generale miglioramento. Sull'Etna avranno luogo notevoli escursioni termiche, infatti nella notte fra sabato e domenica le temperature scenderanno un paio di gradi sotto lo zero intorno
a quota  2 mila metri d'altezza, ma di giorno risaliranno rapidamente anche ed oltre i 5-6 gradi centigradi. Ancora possibili nevicate, concentrate per lo più sul versante nord del vulcano.
Da lunedì definitivo ristabilimento delle condizioni meteo generali e graduale ma costante aumento delle temperature su tutta l'isola, zone montuose comprese, con valori massimi che intorno a metà settimana, nelle zone costiere
potranno superare i 25 gradi centigradi, mentre potremo andare oltre i 10 gradi nelle zone del vulcano raggiungibili con propri mezzi di trasporto.
Insomma, la primavera sta per prendersi la rivincita.

E' durata una settimana la pausa che l'Etna si è presa dopo un'eruzione durata 64 giorni. Stasera il vulcano siciliano patrimonio dell'Umanità Unesco ha voluto stupire ancora una volta, e le esplosioni si sono riaffacciate dalla bocca del Nuovo Cratere di Sud Est, lo stesso che negli ultimi tre anni è stato protagonista di 46 eruzioni, la maggior parte delle quali costituite da fontane di lava, ed è cresciuto di centinaia di metri, ad un ritmo record nel mondo. Ma stasera l'eruzione ha avuto uno scenario d'eccezione, con la Luna che ha fatto da testimone allo straordinario spettacolo naturale offerto dall'Etna. Foto di Turi Caggegi, scattate la sera del 2 aprile 2014.etna luna eruzione etna luna eruzione etna luna eruzione etna eruzione

C'è ancora lava incandescente, ma l'eruzione sembra praticamente finita sull'Etna. Dopo oltre due mesi, l'alimentazione della colata lavica che si è riversata nella Valle del Bove è quasi cessata del tutto. Restano solo due piccole zone ancora non raffreddate, tra cui la bocca che si è aperta nelle settimane scorse proprio alla base del Nuovo Cratere di Sud Est, nell'area interessata dalla gigantesca frana e dal flusso piroclastico dell'11 febbraio scorso. Dopo diversi giorni di maltempo, finalmente è stato possibile avere vedere e fotografare la situazione alle alte quote. Le foto testimoniano l'esaurimento dell'eruzione e sono state scattate da Turi Caggegi la sera del 28 marzo 2014.

L'eruzione, la prima e l'unica finora del 2014, era cominciata il 21 gennaio scorso con attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est, seguita poco dopo dall'apertura di fratture effusive a ridosso della base dello stesso cratere e da una colata lavica che, con alti e bassi, ha tinto con i suoi bagliori il cielo di rosso. Adesso in cielo sono tornate protagoniste le stelle.etna eruzione stelleetna eruzione stelleetna eruzione stelle