Foto del giorno

DALL'INGV CATANIA, COMUNICATO AGGIORNAMENTO
ETNA, ORE 17,42: ATTIVITA' STROMBOLIANA

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che "prosegue l'attività esplosiva stromboliana intracraterica alla Voragine. Durante un sopralluogo effettuato dal personale INGV sono state osservate frequenti e forti esplosioni con emissione di materiale a decine di metri di altezza sopra l'orlo craterico della Voragine. La ricaduta dei prodotti grossolani è stata osservata anche in corrispondenza del bordo occidentale della Voragine. Il conetto di scorie formatosi sul fondo della Voragine rispetto alle ultime osservazioni risulta più alto. A partire dalle ore 15:00 UTC sono state osservate, mediante i filmati registrati dalla telecamera visibile posta alla Montagnola, emissioni di cenere a carico del Nuovo Cratere di Sud-Est".

etna eruzione

DOMENICA 29 NOVEMBRE 2015: MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA SOTTO IL VULCANO
Organizzazione di Storie Sotto il Vulcano,con Parco dell’Etna e Comune di Nicolosi con il supporto di Zona 3, Liceo Artistico Emilio Greco e Liceo Gulli e Pennisi

Domenica 29 novembre 2015 la "Giuseppe Maimone Editore" inaugura la II edizione del concorso letterario e artistico "Storie Sotto il Vulcano" con il primo dei numerosi eventi 2015-2016, condividendo un tema di interesse mondiale, e partecipa alla Marcia Globale per il Clima - promossa nel mondo dall’organizzazione Avaaz.org - e invita soprattutto le ragazze, i ragazzi e le scuole a partecipare.
L’appuntamento è alle 9.30 in Piazza Vittorio Emanuele - Nicolosi. L'evento è organizzato con il Comune di Nicolosi e il Parco dell'Etna e con il supporto di Zona 3 che curerà l'intrattenimento musicale e realizzerà un reportage video/fotografico, del Liceo Artistico Emilio Greco che curerà l'allestimento artistico e coreografico, e del Liceo "Gulli e Pennisi" - Acireale che si occuperà della sensibilizzazione delle informative legate al tema.
Dopo i saluti di benvenuto, alle 10:00 marceremo percorrendo poco meno di due chilometri, percorrendo Via Etnea e via San Nicola per arrivare alla sede del Parco dell’Etna in via Convento, dove ci sarà spazio agli interventi e le associazioni partecipanti, le scuole etc., esporranno i loro lavori dedicati al tema della giornata. Chi volesse fermarsi a pranzo può farlo organizzandosi con un pranzo a sacco e verso le 15.00 l’Associazione “Etna e d’intorni” guiderà i partecipanti a percorrere il “Sentiero della Regina” che nel suo primo tratto di circa 2 chilometri e mezzo congiunge il monastero di San Nicolò La Rena, attuale sede del Parco, con l'odierno monastero Benedettino "Giuseppe Benedetto Dusmet", anch'esso in territorio di Nicolosi, di fronte ai Monti Rossi, passando dai Tre Altarelli, dalla grotta delle Palombe, dalla pineta dei Monti Rossi. Nel suo complesso, come sottolinea il nome, il “Sentiero della Regina” intende infatti riscoprire e proporre alla fruizione, attraverso un itinerario storico-culturale-naturalistico, gli antichi luoghi che Eleonora percorreva dalla sua residenza estiva, in Contrada Guardia a Malpasso (oggi Belpasso) per giungere al monastero di San Nicolò La Rena, dove soggiornava e pregava insieme ai monaci benedettini e che divenne sempre più importante grazie alla sua presenza. Nel Monastero, oggi sede del Parco, Eleonora D'Angiò morì il 9 agosto 1341.
29 NOVEMBRE 2015, IN TUTTO IL MONDO LA MARCIA PER IL CLIMA !!! Gli scienziati ci hanno avvisato da tempo, esistono “punti di non ritorno” causati dal surriscaldamento terrestre che fanno impazzire il Pianeta. Ma POSSIAMO fermare questa crisi, agendo subito e mobilitando l’intero Pianeta. Possiamo trasformare questo scenario da incubo nel migliore futuro possibile: pulito, verde, e in equilibrio con il Pianeta. Mancano due mesi al Vertice di Parigi, il vertice sul clima più importante del decennio. Nel settembre del 2014 tante organizzazioni hanno contribuito a guidare la Marcia Globale per il Clima, che ha visto 700mila persone manifestare nelle strade di tutto il mondo e ha segnato una svolta per il movimento per il clima. Il 29 novembre sarà una giornata storica! Poche ore prima dell'inizio del vertice di Parigi sul clima, nelle piazze di tutto il mondo centinaia di migliaia di persone sosterranno la richiesta per il mondo che tutti noi desideriamo. L’appuntamento di Parigi a novembre è il più importante evento sul clima degli ultimi 6 anni. Il vertice sul clima più importante della nostra generazione è tra 2 mesi esatti, e lì i capi di stato potrebbero trovare finalmente un accordo rivoluzionario per dire basta, per sempre, ai combustibili fossili. Questo accordo può salvarci dalla catastrofe climatica e far capire a politici, multinazionali e borse di tutto il mondo che l’era delle energie inquinanti è finita. Vincere non sarà facile. Ma se dimostriamo ai governi del Pianeta la forza del movimento contro il cambiamento climatico, allora potremo farcela.
Parigi non sarà l’ultima delle battaglie per fermare il cambiamento climatico, ma ci sono motivi sufficienti per sperare che diventi una tappa fondamentale per superare la fase di stallo attuale: il Papa ha appena chiesto di fare sul serio, gli Stati del G7 si sono impegnati ad abbandonare i combustibili fossili e le energie rinnovabili costano sempre di meno. E in tutto il mondo il movimento per il clima sta vincendo molte battaglie, obbligando i politici a tenerlo in considerazione, e facendo crollare gli investimenti nelle energie inquinanti.
Non perdiamo questa occasione per mettere al sicuro il nostro futuro, quello dei nostri figli, e tutto quello che abbiamo a cuore. Il 29 Novembre avremo la migliore occasione del decennio per mettere pressione sui leader mondiali ed evitare di subire gli effetti disastrosi del cambiamento climatico. Possiamo affrontare insieme questa sfida con la più grande mobilitazione per il clima della storia. Appare chiaro che se parliamo di clima parliamo di economia, di politica, di guerra, di pace… ci vuole la volontà di tutti per cambiare le cose. Siamo noi cittadini che dobbiamo urlare il nostro dissenso contro la scelta deliberata di distruzione di una “Terra” che ci è stata data “in custodia”.
Per mostrarci ancora più uniti e determinati vi chiediamo di indossare un indumento verde (sciarpe, cappellini, magliette, giacche, parrucche...). Faremo una foto tutti insieme che invieremo ad Avaaz, l'organizzazione mondiale che ha lanciato la Marcia, e che verrà pubblicata insieme a tutte le altre manifestazioni mondiali. Per aiutare ad organizzare o anche solo suggerire idee contattateci e aderite all'evento cliccando qui e invitate tutti:https://secure.avaaz.org/…/Marcia_Globale_per_il_Clima…/edit

“Non c’e’ un piano B perché non abbiamo un pianeta B”. Ti aspettiamo con qualcosa di verde e con il tuo prezioso contributo!

marcia ambiente etna

Attività scientifica e di ricerca, educazione ambientale, promozione del territorio e sviluppo socio-economico. Sono i punti cardine dell’attività di gestione delle 27 aree marine protette già istituite in Italia dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a tutela di 228 mila ettari di mare e 700 chilometri di coste su cui si è discusso ieri, nell’aula magna Santo Mazzarino del Monastero dei Benedettini, in occasione del workshop “Le Aree Marine Protette: una scommessa da vincere”.

Un incontro - organizzato dal Cutgana dell’Università di Catania e dal Consorzio di gestione Isole Ciclopi dell’Amp Isole Ciclopi (costituito dall’Ateneo di Catania e dal Comune di Aci Castello) con il patrocinio del ministero dell’Ambiente – che ha registrato la presenza di esperti del settore che hanno analizzato lo stato dell’arte delle aree marine protette italiane, i problemi di gestione e le prospettive future. Ma anche un’occasione per presentare il nuovo spot istituzionale dell’Amp Isole Ciclopi (realizzato da Orazio Aloi di OBNfilm) ed il virtual tour della Riserva naturale integrale Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi (visibile su www.cutgana.unict.it/VirtualTourLachea/) realizzato dal Cutgana nell’ambito del progetto CET - Circuiti Eco-Culturali.agata di stefano signorello

“Le aree marine protette – ha spiegato il presidente dell’Amp Isole Ciclopi, Agata Di Stefano, docente di Geologia marina dell’Università di Catania – rappresentano un’occasione di crescita e di sviluppo socio-economico importante per i territori in cui insistono grazie al miglioramento delle situazioni ambientali delle stesse ed alle numerose attività finalizzate all’incremento del turismo ed alla valorizzazione del territorio e dei prodotti locali, molti ormai certificati. A tutto ciò si aggiunge il fatto che le Amp sono un campo di studio indispensabile per i nostri docenti, ricercatori e studenti su tematiche come il monitoraggio marino, sulla fauna, sulla flora, sulla geologia marina e sull’archeologia”. “Proprio l’Università di Catania è l’unico ateneo in Italia che gestisce direttamente le aree protette – ha spiegato il direttore del Cutgana, Giovanni Signorello, alla presenza del direttore del dipartimento Scienze umanistiche, Giancarlo Magnano San Lio – con l’obiettivo di tutelare, potenziare la fruizione sostenibile e valorizzare le aree protette anche grazie ai virtual tour”.ciclopi castello aci castello

Un tema ripreso dal direttore dell’Amp Isole Ciclopi, Emanuele Mollica, il quale, nel raccontare l’esperienza delle Isole Ciclopi, ha evidenziato “le numerose problematiche affrontate nei primi anni dopo l’istituzione nel 1989 dell’area protetta con la popolazione locale sul campo dello sviluppo socio-economico”. “Ma i fatti hanno smentito categoricamente queste preoccupazioni. Nonostante i continui tagli ministeriali, nel territorio castellese, fortemente antropizzato, in cui insiste l’area marina protetta Isole Ciclopi, siamo stati capaci di creare attività compatibili con la tutela dell’ambiente e che rappresentano fonte di reddito per le famiglie locali grazie anche alle istanze della popolazione castellese – ha aggiunto Mollica – basti pensare al Pescaturismo, con abbattimento della pesca, ai diving autorizzati per le immersioni lungo gli itinerari subacquei e archeologici. Ed ancora la rottamazione dei motori inquinanti con cofinanziamento ministeriale nel 2005 che ci ha permesso di tagliare il 70% dell’impatto sulle acque. Sono consentiti gli ormeggi ai 5 campi boe con eliminazione dell’impatto dell’ancoraggio sulla Posidonia oceanica, la balneazione davanti l’Isola Lachea e la navigazione a remi e a vela nella zona ‘A’ di massima protezione, la navigazione a motore e la pesca sostenibile nelle zone ‘B’ e ‘C’ di riserva generale e parziale. Abbiamo recuperato tradizioni locali come la ‘sardara’ dei pescatori ed il pescato dei Ciclopi grazie a progetti ministeriali, avviato importanti campagne di educazione ambientale come la pulizia dei fondali e delle coste, tutelato il nostro mare, la fauna e la flora, grazie alla vigilanza della Capitaneria di porto di Catania ed agli impianti di videosorveglianza. Attività che hanno fatto crescere il turismo basti pensare all’incremento delle strutture ricettive”. E sulle problematiche dell’Amp Isole Ciclopi inerenti allo sversamento in mare delle fognature, Mollica ha precisato “che entro il 2015 saranno avviati i lavori di realizzazione del collettore fognario, un’opera da 21,6 milioni di euro già finanziata, che consentirà di trasferire i reflui castellesi e catenoti al depuratore di Pantano d’Arci”.faraglione ciclopi acitrezza

A seguire sono intervenuti i docenti Giuseppina Alongi (sulla flora e fauna dell’Amp Isole Ciclopi) e Giuseppe Mancini (sul monitoraggio delle acque), gli esperti del Cutgana, Saverio Sciandrello e Francesca Del Zoppo, ed i direttori delle aree marine protette Plemmirio (Rosalba Rizza), Punta Campanella (Antonino Miccio), l’assessore alla Protezione civile del Comune di Aci Castello, Enrico Privitera, il capitano di fregata Salvatore Cilona della Capitaneria di Porto di Catania, e Domenico Targia del dipartimento regionale alla Pesca.faraglioni acitrezza

CS– Cutgana, Università di Cataniasala benedettini

“State pensando alle prossime vacanze estive, magari in Sicilia? Oltre al meritato relax balneare e alle gustose specialità del posto, perché non pianificare anche un’escursione sull’Etna? Il vulcano attivo più alto d’Europa è da oggi visitabile virtualmente con Street View di Google Maps, insieme ad una mostra digitale ospitata dal Google Cultural Institute (dal titolo Basalto lavico dell’Etna), che racconta l'uso della pietra lavica nella storia dell'architettura. Il 21 Giugno 2013 l’Etna è stato inserito dall’Unesco nella lista World Heritage e, per celebrare il secondo anniversario di questa ricorrenza, abbiamo deciso di mapparne le pendici rendendo le immagini disponibili su Street View. Una scalata impegnativa che ha portato le nostre attrezzature oltre i 3.000 metri per catturare panorami mozzafiato dalla cima del cratere. Oltre a dare la possibilità a chiunque nel mondo di percorrere i suggestivi sentieri della montagna, la mappatura dell’Etna rappresenta un modo per tutelare e valorizzare l’eredità culturale e storica del territorio siciliano e delle sue bellezze”.  Con questa nota ufficiale, l’ufficio stampa di Google informa dunque che, a partire da oggi, 18 giugno, chiunque potrà visitare virtualmente e gratuitamente, direttamente dal proprio computer, smartphone, tablet, le affascinanti zone sommitali dell'Etna Patrimonio dell'Umanità, all’interno del Parco. Sarà possibile grazie a Google Street View, il servizio di Google che dal 2007 permette agli utenti di visitare virtualmente vari luoghi del mondo, proprio come se si stesse passeggiando.

etna google street view

Per la presidente del Parco dell'Etna Marisa Mazzaglia "sarà una opportunità di conoscenza e di promozione turistica su scala mondiale delle meraviglie del nostro vulcano. E’ un grande regalo per tutti coloro che, in ogni angolo del pianeta, sognano l'incontro con l'Etna Patrimonio dell’Umanità,  per varie ragioni non possono coronare questo sogno e ora avranno la possibilità di farlo online, visitando virtualmente la sommità della Muntagna. E' anche un modo speciale di celebrare il secondo anniversario  del riconoscimento Unesco del Monte Etna, per il quale dobbiamo un ringraziamento particolare alla Regione Siciliana e all’assessorato regionale al turismo, che ha avviato i primi contatti con Google Street View”.

E' davvero ampio il tour virtuale dell'Etna da oggi disponibile su Street View di Google Maps. In collaborazione con il vulcanologo del Parco Salvo Caffo e la guida dell'ente Orazio Distefano, grazie al  trekker, lo zaino tecnologico equipaggiato con 15 fotocamere che scattano immagini ad alta risoluzione in grado di fornire una panoramica a 360° in orizzontale e 280° in verticale ha preparato nei mesi scorsi un percorso che comprenderà l'ascesa online dal Rifugio Sapienza, le voragini sommitali, la discesa sul versante nord fino all'osservatorio di Pizzi De Neri, la zona dei crateri Silvestri con i suoi sentieri e il sentiero della Schiena dell'Asino, che si affaccia sulla Valle del Bove. Luoghi e scenari straordinari, che offriranno grandi emozioni ai visitatori online.

etna google street view

Per gli appassionati di paesaggi vulcanici, inoltre, Street View di Google Maps darà la possibilità di visitare virtualmente dal Parco Nazionale dei Vulcani delle Hawaii al Meteor Crater in Arizona, dai vulcani giapponesi Aso e Konpira e Nishiyama al Monumento Nazionale Sunset Crater Volcano negli Stati Uniti e, per finire, sempre in U.S., il Crater Lake National Park.

etna google street view

 

L'episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che era in corso dalla notte fra l'11 e il 12 maggio 2015, si è concluso nella giornata del 16 maggio 2015. L'attività esplosiva alle bocche in cima al NSEC aveva cominciato a mostrare una marcata riduzione nel tardo pomeriggio del giorno precedente, e l'attività effusiva si è gradualmente esaurita durante il 16 maggio. La cessazione dell'attività esplosiva è stata accompagnata da una consistente riduzione dell'ampiezza del tremore vulcanico; dopo la fine dell'attività effusiva la sorgente del tremore vulcanico si è approfondita, stabilizzandosi in una posizione sotto il centro dell'area sommitale.

L'attività esplosiva di questo episodio è stata caratterizzata da frequenti esplosioni stromboliane, che periodicamente venivano accompagnate da emissioni di cenere vulcanica. La nube di cenere si è alzata poche centinaia di metri sopra la cima dell'Etna prima di essere dispersa dal vento. Nei settori meridionale, sud-orientale, orientale e nord-orientale, si sono osservate leggere ricadute di cenere.

Dopo l'apertura della fessura eruttiva sul fianco nord-orientale del cono del NSEC, nel pomeriggio del 13 maggio, tutta l'attività effusiva è avvenuta dalle bocche allineate lungo questa fessura, alimentando una singola colata lavica, che si è riversata verso nord-est in direzione di Monte Rittmann, e poi verso est in direzione di Monte Simone. Dopo aver circondato Monte Simone, la colata si è espansa verso sud-est in due rami principali. Uno di essi si è accostato alla base della parete settentrionale della Valle del Bove, arrestandosi a nord di Rocca Musarra, mentre l'altro, più largo, si è espanso ad ovest di Rocca Musarra, fino ad una distanza di poco più di 5 km dal NSEC, ed una quota di circa 1700 m.

Nella tarda mattinata del 15 maggio, si sono inoltre osservate alcune emissioni di cenere dalla Bocca Nuova. Dalle registrazioni delle telecamere termiche dell'INGV-Osservatorio Etneo è evidente che questo materiale era freddo, e la cenere ricaduta sul versante nord-orientale dopo questi eventi consisteva in materiale vecchio ed alterato.

Fonte: Ingv Catania - Foto: Turi Caggegi

eruzione etna

eruzione etna

RIPRESA DELL'ATTIVITA' VULCANICA: COMUNICATO DELL'INGV CATANIA DELLE ORE 5,20

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanogia, Osservatorio Etneo, alle 5,20 di oggi ha comunicato che le reti di monitoraggio hanno registrato "alle ore 5,11 una ripresa dell'attività vulcanica. Il fenomeno è stato osservato attraverso la telecamera ad alta sensibilità (EMOH) installata sulla Montagnola, che mostra bagliori pulsanti localizzati sulla sommità del Nuovo Cratere di Sud Est. Al momento non si osserva alcuna significativa variazione del livello del tremore vulcanico".

Fonte: Parco dell'Etna.

Foto in alto di Toti Domina, scattata nella notte del 12 maggio 2015 da Fornazzo

etna webcam

“Questa volta ho pensato a qualcosa di nuovo: un inno allo sport, un tributo e un omaggio all' Etna Patrimonio dell' Umanità, al nostro litorale, alla nostra storia, alla nostra città, con uno sguardo rivolto, come sempre, alla solidarieta”. Con queste parole Rosario Catania, popolare trekker catanese, detentore del “Guinness World Record” (il primato del mondo ufficialmente omologato tra i record del Guinness) nella disciplina sportiva del Nordic Walking per avere camminato 70 ore di fila con l’ausilio degli appositi bastoncini, presenta la sua prossima impresa, “Etna Ironman Unesco 2015", promossa e organizzata dal Parco dell’Etna per celebrare il secondo anniversario dell’iscrizione del vulcano siciliano nella World Heritage List dell’Unesco.

Sarà davvero una grande e affascinante sfida per “Ironman” Rosario Catania. Le date scelte sono il 20 e 21 giugno 2015, esattamente due anni dopo la proclamazione (avvenuta il 21 giugno 2013 a Pnhom Penh, capitale della Cambogia). Cinque i siti interessati dal percorso: l’Etna, Catania e il barocco – entrambi riconosciuti dall’Unesco - , l’Area Marina Protetta delle Isole Ciclopi, la Riserva Naturale Orientata La Timpa, la Riserva Naturale Fiume Fiumefreddo. E cinque anche le tappe, per altrettante differenti discipline sportive: la prima, Porto di Riposto-Marina di Cottone, la mattina del 20 giugno, 7 chilometri con la tecnica del Nordic Walking; a seguire la scalata Marina di Cottone-Piano Provenzana, 33 km in mountain bike; e ancora a seguire, sempre il 20 giugno, la tappa di trekking Linguaglossa Piano Provenzana-Nicolosi Rifugio Sapienza, a contatto per 21 chilometri con la vetta del più alto vulcano attivo d’Europa; poi, la notte tra il 20 e il 21 giugno, la discesa di corsa (running)  Nicolosi Rifugio Sapienza-Porto di Catania, quarta tappa, giù per i fianchi pedemontani del vulcano per 37 chilometri; infine, all’alba di domenica 21 giugno, 36 chilometri in canoa dal Porto di Catania al Porto di Riposto, la quinta e ultima tappa lungo le splendide coste etnee. Tutto avverrà in 133 km circa e meno di 36 ore, in regime di Endurance no-stop, con le sole pause tecniche per il cambio abbigliamento e i rifornimenti. La manifestazione chiuderà il programma di “Walk of Life” 2015, l’iniziativa a sostegno della ricerca sulle malattie genetiche promossa da Telethon.tracciato ironman etna

Fortissime le motivazioni che spingono Rosario Catania a questa nuova, complessa ma affascinante impresa: Nordic Walking, Mountain Bike, Trekking, Running, Canoa, sono le cinque discipline sportive rappresentative dello sport nel sito Unesco per eccellenza, dove Acqua,Terra e Fuoco si fondono, dando vita alla Terra del Mito. Cinque discipline, con altrettante percezioni sensoriali, in cui il corpo umano sperimenta un susseguirsi di emozioni e fatiche, alla ricerca del proprio io, dei propri limiti, delle proprie paure”.tappe ironman etna 2015

Il Parco dell’Etna ha sposato con entusiasmo il progetto Etna Iron Man Unesco 2015. Dice la presidente Marisa Mazzaglia: “Attraverso la nuova, straordinaria impresa sportiva di Rosario Catania, vogliamo celebrare in modo particolare il secondo anniversario del riconoscimento Unesco, promuovendo la sinergia tra i due siti Unesco, l’Etna e il Barocco catanese, che impreziosiscono il territorio. Siamo particolarmente contenti del grande coinvolgimento che questo evento sta già facendo registrare tra enti, associazioni, cittadini di tutte le età, per sostenere il progetto”.

Nella sede dell’Ente a Nicolosi si è svolta una prima riunione organizzativa, alla quale hanno manifestato adesione i comuni di Acicastello, Belpasso, Bronte, Catania, Fiumefreddo, Maletto, Mascalucia, Randazzo, Riposto, la Direzione Marittima di Catania e l’Ufficio Marittimo di Riposto, l’Azienda Foreste Demaniali di Catania, il Collegio regionale delle Guide Alpine e Vulcanologiche, l’associazione Etna e Dintorni, il portale iEtna.it, la Alma Production.parco etna ironman 2015

Una enorme quantità di cenere vulcanica espulsa dal Nuovo Cratere di Sud Est: così l'Etna torna a "farsi notare" in questo inizio 2015. Dalle 6,20 di oggi, a soli cinque giorni dall'ultima eruzione, il vulcano attivo più grande d'Europa emette enormi quantità di scura cenere vulcanica, insieme a gas e vapore acqueo. La cenere, probabilmente materiale vecchio assieme a particelle calde, viene spinta verso sud ovest dal forte vento di tramontana in quota (circa 3300m slm) impedendo il sollevamento della colonna.

Qui il Video in full Hd time lapse

 

L'aeroporto di Catania, che si trova nel settore sud del vulcano, è stato operativo per tutto il giorno, ma alle 18,30 è stato chiuso fino alle 8 di domani, 3 gennaio 2015.

L'attività dell'Etna è costantemente monitorata dai ricercatori e dagli strumenti dell'Ingv osservatorio etneo di Catania: il livello del tremore vulcanico si mantiene su valori più alti di quelli precedenti l'eruzione del 28 dicembre scorso.etna cenereetna cenereetna cenere

 

Ecco il comunicato ufficiale dell'Ingv di Catania Osservatorio Etneo emesso oggi a proposito dell'eruzione dell'Etna avvenuta ieri sera:

"L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Catania, comunica che "il personale INGV-Osservatorio Etneo, attraverso alcune osservazioni odierne, ha evidenziato che durante il parossismo si è aperta una frattura eruttiva sul fianco meridionale del vecchio cono del cratere di Sud Est, dalla quale è fuoriuscita una colata lavica che ha coperto il terreno pianeggiante sotto il versante sud della Bocca Nuova, riversandosi sul ripido pendio ad ovest di Monte Frumento. Attualmente lungo tale fessura non si osservano fenomeni esplosivi, nè effusivi. Le lave che si sono riversate nella Valle del Bove sono uscite da una zona non lontana dalle bocche effusive di gennaio-aprile 2014, formando almeno tre bracci maggiori, che hanno seguito percorsi simili a quelli delle lave di metà agosto 2014 (ultimo episodio ewruttivo del NSEC), i più settentrionali verso Monte Simone. Due o tre di questi bracci si sono espansi verso il fondo della Valle, ben oltre il pendio della parete occidentale. Nella mattina di oggi sono stati osservati piccoli eventi esplosivi a carico del NSEC, con emissione di cenere che si disperdeva immediatamente".eruzione etna eruzione etnacenere vulcanica etna

L'Etna è tornata in eruzione e una pioggia di cenere e lapilli sta cadendo sui paesi del versante est del vulcano. A causa del maltempo non è stato possibile fare osservazioni dirette, ma sia gli strumenti dell'Ingv che alcuni fotogrammi di webcam puntate sul vulcano hanno confermato il fenomeno in corso. Inoltre cenere e lapilli stanno cadendo copiosamente sul fianco orientale. L'eruzione è la prima dal 15 agosto scorso, quando era cessata quella che per quaranta giorni aveva interessato sia il cratere di Nord est, alla cui basa si erano apertte delle bocche, sia il Nuovo Cratere di Sud Est.

Già nella tarda mattinata di oggi il livello del tremore vulcanico aveva iniziato una lenta risalita, ma in serata si è verificata una scossa di terremoto e il magma ha cominciato a uscire. Articolo in aggiornamento.

etna eruzionesismografo ingv Catania