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Parco dell'Etna: grande successo per “Meglio Parco che sporco” 2014. Sabato 22 novembre in mille hanno ripulito dai rifiuti  vari  siti degradati nell’area protetta. Provincia, Comuni del Parco, associazioni, Marines, scuole in prima linea

 In mille, forse di più, tutti insieme a ripulire il Parco dell’Etna. E’ stata davvero grande, intensa e gioiosa, nei numeri di partecipazione e nell’impegno, la risposta e la mobilitazione del territorio per la seconda edizione della manifestazione “Meglio Parco, che sporco”, promossa e coordinata dal Parco dell’Etna e dalla Provincia Regionale di Catania, con l’obiettivo di bonificare e ripulire dai rifiuti numerose aree degradate dell’area protetta e di lanciare a chi deturpa un forte messaggio di attenzione per la tutela e il decoro del territorio che circonda il sito iscritto lo scorso anno nel Patrimonio dell’Umanità.

Per la giornata di grandi pulizie del Parco dell’Etna sono scesi in campo la Provincia regionale con tre pattuglie della polizia provinciale e la Publiservizi con numerosi uomini e mezzi; 16 Comuni del Parco; oltre cinquanta associazioni ambientalistiche e di volontariato del territorio ma anche di Catania;  Confambiente  con le ditte di smaltimento e i grossi mezzi utilizzati per raccogliere i rifiuti speciali; i Marines di Sigonella, i Lions, parecchie scuole e tanti scout, molti comuni cittadini, alcuni venuti da altre province per dare una mano. Oltre 1000 partecipanti, stando alle notizie e ai numeri provenienti nel corso della mattinata dai siti scelti per gli interventi: uomini e donne di tutte le età, anche tanti ragazzi e bambini che hanno voluto dimostrare l’amore per la Muntagna e fare la propria parte con entusiasmo, indossando i guanti e usando pale, rastrelli e punteruoli per liberare dai rifiuti molti dei siti più frequentati dell’area protetta. Primissimi dati sulla raccolta: bonificati 5 siti di amianto, rimosse 3 tonnellate di copertoni e 1 carcassa di auto, raccolte tra Adrano e Bronte 5 tonnellate di rifiuti, centinaia di sacchi raccolti dalle associazioni in tutti i siti ripuliti.

Sul campo, per coordinare gli interventi, insieme al presidente del Parco Marisa Mazzaglia ed al direttore Pietro Coniglio, per Pubbliservizi e Provincia ,l’ingegnere Salvatore Raciti e i funzionari Francesco Lo Vetere e Pietro Litrico e per Confambiente il presidente Gaetano Monastra. Tanti i sindaci e amministratori in prima fila negli interventi di bonifica nei loro territori: il sindaco di Adrano Pippo Ferrante e l’assessore Chiara Longo; l’assessore di Belpasso Barbara Laudani; il vicesindaco di Biancavilla Luigi D’Asero; il sindaco di Castiglione di Sicilia Salvatore Barbagallo, con il vicesindaco e componente del Comitato Esecutivo del Parco Concetto Stagnitti e gli assessori Giuseppe Lupo e Lucia Chisari; il vicesindaco di Linguaglossa Aldo Guzzetta; il sindaco di Maletto Salvatore Barbagiovanni con il  vicesindaco Maria Ausilia Calì; l’assessore di Milo Michele Patanè; il sindaco di Nicolosi Nino Borzì con l’assessore Giuseppe Di Mauro; il vicesindaco di Pedara Antonio Fallico; il vicesindaco di Ragalna Roberto Di Bella, con gli assessori Lucia Saladino e Salvatore Longo; il vicesindaco di Randazzo Gianluca Lanza con l’assessore Patrizia Garasto; il sindaco di Sant’Alfio Giuseppe Nicotra; il sindaco di Trecastagni Giovanni Barbagallo,  i componenti del Comitato Esecutivo del Parco Ettore Barbagallo e Salvuccio Furnari, il direttore reggente Pietro Coniglio e numerosi dipendenti del Parco.

Rispetto alla prima edizione di Meglio Parco che Sporco, la risposta del territorio è stata ancora più significativa. – afferma la presidente del Parco, Marisa Mazzaglia – e ringrazio la Provincia Regionale, ed in particolare l’ex Commissario straordinario, il Prefetto Giuseppe Romano, per aver condiviso l’iniziativa sostenendola con uomini e mezzi e l’attuale Commissario Sergio Azzarello, che ha mantenuto gli impegni. Un grazie a tutte le associazioni e i volontari per l’impegno profuso; ai Comuni del Parco; ai Marines di Sigonella; ai dipendenti dell’Ente. Il Parco e la Provincia promuovono la condivisione della tutela del nostro grande patrimonio naturale. L’iniziativa, collocata nella settimana europea per la riduzione dei rifiuti, aggiunge un messaggio importante per il futuro: dobbiamo ridurre la produzione dei rifiuti alla fonte e promuovere un ciclo integrato di riuso, nel rispetto dell’ambiente naturale”.

  Commenta l’ingegnere Raciti: “Siamo contenti della giornata, che ha dimostrato che quando si fanno interventi congiunti si ottengono risultati importanti. Posso anticipare che si sta procedendo alla installazione di un sistema di videosorveglianza”. Aggiunge il presidente di Confambiente Monastra: “Alcuni rifiuti lasciano la loro traccia. Oltre a importanti interventi di bonifica come quello di oggi, è necessaria la repressione contro chi deturpa il territorio”.

GLI INTERVENTI DI BONIFICA – Ecco il quadro complessivo dei partecipanti e degli interventi: la Provincia Regionale di Catania ha ripulito le strade SP 92. SP 160, Mareneve, Salto del Cane e insieme a Confambiente Catania, la sezione di Confcommercio che raggruppa le ditte di smaltimento e che è intervenuta con mezzi potenti e di grande impatto, ha   bonificato alcuni siti di rifiuti speciali (amianto, eternit) sulla SP 92, la SP 174 vicino Grotta Comune, la SP 120 Strada Milia-Filiciusa ed eliminato carcasse di auto e copertoni. Prezioso l’intervento dei Marines della Stazione Aeronavale della Marina USA di Sigonella: un gruppo di 25, insieme ai volontari dell’associazione FCGT-Team Italia, hanno pulito il sito di Etna sud presso Rifugio Sapienza, altri 20 hanno collaborato a Linguaglossa con il gruppo intervenuto a Piano Provenzana

Ricordiamo gli interventi effettuati nei territori dei Comuni del Parco.

ADRANO – Insieme ad un gruppo scolastico dell’IPAA (Istituto tecnico Agricoltura e Artigianato) “Benedetto Radice”, le associazioni Circolo Rifiuti Zero, Ambiente e Vita, Comitato Civico Salute e Ambiente, le Acli di Adrano, coordinate dal Comune, hanno ripulito il sito Santuzza-Filiciusa, sulla SP 156.

BELPASSO –  Hanno lavorato tre gruppi diversi coordinati dal Comune:  l’Archeoclub, con le associazioni Processa e Vivere Verde e con la scuola Nino Martoglio, ha ripulito il sito Cisterna Regina, nei pressi del quale ha operato anche la Pro Loco Belpasso, ricoprendo di PVC e cemento e isolando l'amianto presente in alcune micro discariche, in attesa di un prossimo intervento di Confambiente; il CAI Belpasso il sito di Piano Bottara; il Centro Volteggio Equitazione Sole dell’Etna, con le associazioni Engea e Amico del Cavallo il sito Contrada Segreta/ Grotta dell’Angelo.

BIANCAVILLA - I Lions Club di Biancavilla/Adrano, con le associazioni Casa Mirio e Lupi dell’Etna in collaborazione con il Comune, hanno ripulito la zona di Casa Mirio/Pineta Biancavilla.

BRONTE – Mobilitato un piccolo esercito di volontari: gli Engea Rangers  sul tratto circostante il  basolato lavico che porta a Piano dei Grilli; in collaborazione con il comune di Bronte,  le Giacche Verdi, insieme alle associazioni Bronte in progress, Arcobaleno, Iride, agli scout dell’Agesci di Bronte, il progetto Ambiente della scuola media Luigi Castiglione, nei siti di  contrada Difesa e presso il Bosco Brignolo e i rifiuti sono stati trasportati con l’ausilio degli asini messi a disposizione dalle Giacche Verdi. Presenti Antonello Caruso, commissario liquidatore di Joniambiente e il commissario del Corpo Forestale di Bronte Enzo Crimi.

CASTIGLIONE DI SICILIA -  Ripulito il sito di Piano Felci, sulla SS 120 fino a quota Mille. Coordinati dal Comune, c’erano la Guardia Regionale ARSA, i Ranger International, l’AEOP di Castiglione, studenti e docenti del Liceo delle Scienze Umane di Castiglione e delle scuole medie di Castiglione e Solicchiata.

LINGUAGLOSSA - Sul sito di Piano Provenzana-Piano Pernicana, coordinata dal comune, è intervenuto un gruppone di associazioni, con Etna Trail, Equitrekking Etna nord, Bici Club Davide Di Mauro, più la squadra di calcio dell’APD Linguaglossa, il Liceo Scientifico Michele Amari e il CAI di Linguaglossa.

MALETTO – Il Comune e i ragazzi dell’associazione Giovani Orizzonti hanno ripulito da una gran quantità di rifiuti di ogni genere il sito del piazzale Passo Zingaro, sulla ss 284 e hanno collaborato con il gruppo di Bronte.

MILO – Anche in questa fetta di territorio un foto gruppo in azione. L’associazione   Orione, con il WWF Catania, il WWF Jonico Etneo e Panorama Sicilia, Mongibello Mtb, in collaborazione con il Comune, ha ripulito  il tratto Pietracannone- Monte Fontane.

NICOLOSI – Numerosi gli interventi, coordinati dal Comune:  l’AEOP di Nicolosi e gli ispettori volontari ambientali in Contrada Rinazzi; l’AEOP anche i Tre Altarelli; la ditta Ecolandia in Via Cannizzaro; Extreme Bike Nicolosi nella via San Nicola Alta (Castagna Grossa) e la  zona della pinetina dopo la Cava Asero; l’associazione Piuma Bianca e il Fondo Siciliano per la natura sul  sito Al Km/Serruggeri, Sicilia Antica di Acireale ha pulito  il sito nei pressi dell’altarino devozionale, sulla SP 92. Al lavoro anche l’associazione ANC Carabinieri in congedo e la Protezione Civile Comunale, ha collaborato anche Etnino 70.

PEDARA – Coordinate dal Comune, le associazioni Handir, Rifiuti Zero Sicilia, Aspiranti Guardie Ambientali Fare Ambiente, Giovani Democratici, RiPuliamo Catania hanno ripulito il sito in via Monte Po’/via della Resistenza.

PIEDIMONTE ETNEO – L’associazione Botabike ha ripulito l’area intorno alle Case Bevacqua.

RAGALNA - Le Associazioni Aria Nuova, Viviamo Ragalna e Misericordia Ragalna, Acli, con il coordinamento del Comune, hanno ripulito l’area sotto il Grande Albergo dell’Etna.

RANDAZZO – Sul sito SP Bocca d’Orzo, sono intervenute insieme al Comune due classi  dell’Istituto Comprensivo De Amicis e l’associazione Prorandakes,

SANT’ALFIO -  In collaborazione con il Comune, il CAI Catania ha ripulito la zona del Rifugio Citelli-Serra delle Concazze e l’AIGAE con Natetur la zona sotto il piazzale del Rifugio.

TRECASTAGNI – Le associazioni Etna Viva, Circolo Pertini dell’Arci e gli scout, hanno ripulito la zona di Grotta Comune, insieme al Comune.

ZAFFERANA ETNEA – Due gruppi al lavoro, in collaborazione con il Comune: l’associazione Etna e Dintorni, ha ripulito la zona di Piano del Vescovo/Strada Cassone); gli Amici della Terra il sito di Piano dell’Acqua.

CS Parco dell'Etna

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In occasione della settima edizione dello ?Sciacca Film Fest?, nell?ambito dell?iniziativa ?Export Sud? dell?Istituto Commercio Estero, sei delegati statunitensi hanno incontrato alcuni editori siciliani con l?obiettivo di promuovere iniziative comuni e ideare nuove strategie di mercato.

Ad attirare l?attenzione dei delegati americani, dopo i libri dello scrittore siciliano più amato d?Italia, Andrea Camilleri, è stato il volume edito da Caracol ?Le eruzioni dell?Etna nell?opera di Orazio Silvestri (1835 - 1890). Il disegno come strumento per l?osservazione scientifica? di Stefano Branca, ricercatore dell?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Tiziana Abate, ricercatrice presso l'Università La Sorbona di Parigi e Carmelo Monaco, professore dell'Università di Catania.

Il volume, frutto di pazienti ricerche condotte nel corso di diversi anni, pubblicato con il supporto dell?Ingv, descrive la vita e la carriera del fiorentino Orazio Silvestri (1835-1890), vulcanologo che si è dedicato essenzialmente allo studio dei fenomeni eruttivi dell?Etna, in una fase molto importante nello sviluppo delle Scienze della Terra. Infatti, proprio nell'Ottocento, la rappresentazione dei fenomeni eruttivi inizia a essere sistematicamente realizzata non più come semplice opera pittorica bensì attraverso il rilievo topografico. Fra i numerosi scienziati italiani ed europei che si sono dedicati allo studio dell'Etna, gli viene riconosciuto un posto di primo piano. Grazie ai numerosi documenti inediti presentati, gli autori hanno tentato di ricostruire il ruolo del disegno nella sua attività scientifica quale procedimento privilegiato per lo studio del territorio etneo e soprattutto per la documentazione dei fenomeni connessi alle sue modificazioni sotto l?azione dei processi vulcanici. Il giornale ?Publishers Weekly?, cita tale opera all?interno dell?articolo?Discovering writers in Sicily?, illustrandone la copertina.

Link alla copertina del libro e all?articolo:

https://www.dropbox.com/sh/mowoyzs5oar3tft/AAB3zBMf60u1AIzoG0ww5kpCa?n=264995190

Fonte: Ingv Catania

Parco dell'Etna: domani, dalle 9, grandi pulizie sull’Etna con “Meglio Parco che sporco 2014”. Oltre cinquanta associazioni, Comuni, Provincia, Confambiente, scuole e tanti cittadini, in centinaia si mobilitano per bonificare il Parco dai rifiuti. L’iniziativa nella Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti. Chiunque può partecipare recandosi in uno dei punti di raccolta indicati sotto comune per comune. 

L’appuntamento   per “Meglio Parco che Sporco 2014” è fissato per domani, sabato 22 novembre, alle ore 9. Sarà una giornata di grande mobilitazione e soprattutto di grandi pulizie sull'Etna e nell'area protetta, per la seconda edizione della manifestazione per la bonifica dei siti di discarica incontrollata ideata e promossa dal Parco dell'Etna.

Saranno davvero in tanti a partecipare, gente di tutte le età, con un’adesione che nella fase di preparazione dell’evento è stata massiccia, entusiasta e crescente: le associazioni ambientalistiche e di volontariato del territorio del Parco, ma anche di Catania e di altre zone; la Provincia Regionale e Confambiente, che interverranno sulle strade e sui rifiuti speciali; i Comuni del Parco, il Corpo Forestale, l'Azienda Foreste, i Marines di Sigonella, tante ditte di smaltimento dei rifiuti, varie scuole, esponenti dei Club services, perfino una squadra di calcio di Linguaglossa  e molti cittadini che hanno risposto all’ “Appello per il 22 novembre”, lanciato la settimana scorsa da alcuni protagonisti dell’evento e rivolto a chiunque volesse partecipare.

Diverse centinaia (ma i numeri certi si conosceranno solo domani), in sostanza, saranno i protagonisti di una giornata “dall’alto significato simbolico, di impegno, di partecipazione, piena, convinta e festosa di associazioni, istituzioni e cittadini, un grande segnale di attenzione e di amore per la natura, per l’ambiente, per il Parco, del quale ringraziamo sin da ora tutti coloro che insieme a noi ripuliranno dai rifiuti e bonificheranno tanti siti di discarica incontrollata”, sottolinea la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia.

Quest'anno – significativo riconoscimento del suo valore - l'iniziativa "Parking, not wasting" (appunto Meglio Parco che sporco), farà parte, insieme ad altre importanti manifestazioni organizzate in tutta Europa, della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti (European Week for Waste Reduction, EWWR), in programma dal 22 al 30 novembre e finalizzata alla più ampia sensibilizzazione sui temi della riduzione, riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti.

Adesioni e interventi – Ecco il quadro complessivo dei partecipanti e degli interventi pianificati: la Provincia Regionale di Catania attiverà la pulizia delle strade SP 92. SP 160, Mareneve, Salto del Cane e insieme a Confambiente Catania, la sezione di Confcommercio che raggruppa le ditte di smaltimento, interverrà a bonificare alcuni siti di rifiuti speciali (amianto, eternit) sulla SP 92, la SP 174 vicino Grotta Comune, la SP 120 Strada Milia-Filiciusa ed eliminando carcasse di auto e copertoni; un gruppo di Marines della Stazione Aeronavale della Marina USA di Sigonella, insieme ai volontari dell’associazione FCGT-Team Italia, puliranno il sito presso Rifugio Sapienza; la manutenzione dell’area esterna della sede del Parco dell’Etna, l’ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi, sarà effettuata da un gruppo di dipendenti del Parco

Ecco gli interventi nei territori dei Comuni del Parco.

ADRANO – Insieme ad un gruppo scolastico dell’IPAA (Istituto tecnico Agricoltura e Artigianato) “Benedetto Radice”, le associazioni Circolo Rifiuti Zero, Ambiente e Vita, Comitato Civico Salute e Ambiente, le Acli di Adrano, coordinate dal Comune, ripuliranno il sito Santuzza-Filiciusa, sulla SP 284.

BELPASSO – Al lavoro tre gruppi diversi, coordinati dal Comune:  l’Archeoclub, con la scuola Nino Martoglio, ripulirà il sito Cisterna Regina (raduno ore 9 in piazza Stella Aragona Borrello, di fronte bar Condorelli), nei pressi del quale interverrà anche la Pro Loco Belpasso, occupandosi della bonifica/impacchettamento dell'amianto presente in alcune micro discariche; il CAI Belpasso il sito di Piano Bottara (raduno a Piazza Guardia alle 9); il Centro Volteggio Equitazione Sole dell’Etna, con le associazioni Engea e Amico del Cavallo il sito Contrada Segreta/ Grotta dell’Angelo (raduno ore 9 al Feudo Delizia).

BIANCAVILLA - I Lions Club di Biancavilla/Adrano, con l’associazione Casa Mirio e in collaborazione con il Comune, ripuliranno la zona di Casa Mirio/Pineta Biancavilla. Appuntamento al bivio, Biancavilla strada Milia alle 8,30.

BRONTE – Anche qui ampia mobilitazione: gli Engea Rangers puliranno il tratto circostante il  basolato lavico che porta a Piano dei Grilli; in collaborazione con il Comune,  le Giacche Verdi, insieme alle associazioni Bronte in progress, Arcobaleno, Iride, agli scout dell’Agesci di Bronte, il progetto Ambiente della scuola media Luigi Castiglione, interverranno nei siti di  contrada Difesa e presso il Bosco Brignolo e i rifiuti verranno trasportati con l’ausilio degli asini messi a disposizione dalle Giacche Verdi. Sarà ripulito anche il sito del piazzale Passo Zingaro, sulla ss 284. Appuntamento per tutti a Bosco Brignolo alle 8.

CASTIGLIONE DI SICILIA -  Nel sito di Piano Felci, sulla SS 120 fino a quota Mille, coordinate dal Comune, ripuliranno la Guardia Regionale ARSA, i Ranger International, l’AEOP di Castiglione, studenti e docenti del Liceo delle Scienze Umane di Castiglione e delle scuole medie di Castiglione e Solicchiata. Raduno alle 9 sulla SS 120, stazione Circum in contrada Cerro.

LINGUAGLOSSA - Sul sito di Piano Provenzana-Piano Pernicana, coordinata dal Comune, interverrà una folta pattuglia di associazioni, con Etna Trail, Equitrekking Etna nord, Bici Club Davide Di Mauro, più la squadra di calcio dell’APD Linguaglossa, il Liceo Scientifico Michele Amari e il CAI di Linguaglossa. Raduno alle 9 a piazza Castrogiovanni (stazione).

MALETTO – Il Comune e l’associazione Giovani Orizzonti saranno a Contrada Difesa e Bosco Brignolo insieme al gruppo di Bronte.

MILO – L’associazione   Orione, con il WWF Catania, il WWF Jonico Etneo e Panorama Sicilia, Mogibello Mtb, in collaborazione con il Comune, ripuliranno il tratto Pietracannone- Monte Fontane. I partecipanti si raduneranno alle 8,30 nella piazza di Fornazzo.

NICOLOSI – Numerosi gli interventi, coordinati dal Comune:  l’AEOP di Nicolosi e gli ispettori volontari ambientali in Contrada Rinazzi; l’AEOP anche i Tre Altarelli; la ditta Ecolandia interverrà direttamente in Via Cannizzaro; Extreme Bike Nicolosi la via San Nicola Alta (Castagna Grossa) e la  zona della pinetina dopo la Cava Asero; l’associazione Piuma Bianca e il Fondo Siciliano per la natura il sito Al Km/Serruggeri, Sicilia Antica di Acireale pulirà il sito nei pressi dell’altarino devozionale, sulla SP 92. Raduno alle 8,30 presso il comando dei Vigili Urbani di Nicolosi.

PEDARA – Coordinate dal Comune, ci saranno le associazioni Handir, Rifiuti Zero Sicilia, Aspiranti Guardie Ambientali Fare Ambiente, Giovani Democratici, RiPuliamo Catania a ripulire il sito in via Monte Po’/via della Resistenza. Raduno ore 9 in via Tarderia, di fronte ristorante “1809”.

PIEDIMONTE ETNEO – L’associazione Botabike si occuperà di ripulire il sito di Case Bevacqua. Raduno sul luogo alle 9.

RAGALNA - Le Associazioni Aria Nuova, Viviamo Ragalna e Misericordia Ragalna, con il coordinamento del Comune, ripuliranno l’area sotto il Grande Albergo dell’Etna. Raduno a piazza Roma alle 8,30.

RANDAZZO – Sul sito SP Bocca d’Orzo, interverranno insieme al Comune due sezioni dell’Istituto Comprensivo De Amicis e l’associazione Prorandakes. Raduno alle 9 a piazza Loreto.

SANT’ALFIO -  In collaborazione con il Comune, il CAI Catania ripulirà la zona del Rifugio Citelli-Serra delle Concazze e l’AIGAE con Natetur la zona sotto il piazzale del Rifugio. Raduno alle 8,30 al Rifugio Citelli.

TRECASTAGNI - In collaborazione con il Comune, le associazioni Etna Viva, Casa Pertini, Circolo Arci, con gli scout, ripuliranno il sito di Grotta Comune. Raduno alle 9 presso il ristorante Caterina. 

ZAFFERANA ETNEA – Due gruppi al lavoro, in collaborazione con il Comune: l’associazione Etna e Dintorni, ripulirà la zona di Piano del Vescovo/Strada Cassone (raduno ore 9 Piano del Vescovo); gli Amici della Terra il sito di Piano dell’Acqua (raduno a Piano dell’Acqua ore 9).

Saranno presenti anche in sito da definire anche l’associazione Etnino 70, Etna Natura a Monte Arso. Al lavoro le ditte di smaltimento Ecolandia, Dusty, General Montaggi.etna valle del boverifiuti etnaeternit boschi etna etnicolata nicolosi etnaetna

I vini dell’Etna si presentano a critica, wine lover e operatori del settore di Milano. La seconda tappa dell’Etna Grand Tour - evento itinerante organizzato dal Consorzio di Tutela dei Vini Etna D.O.C. - è in programma lunedì 17 novembre 2014 al Westin Palace, a partire dalle ore 15.30 alle ore 20.30.

L’appuntamento milanese arriva dopo il grande interesse suscitato dalla prima tappa dell’Etna Grand Tour, che ha visto il suo battesimo nel giugno scorso presso l’Hotel Hilton di Roma, richiamando l’attenzione di operatori e appassionati della capitale.

L’interesse per quest’area della Sicilia è quanto mai attuale: non solo “A Muntagna”, come amichevolmente viene chiamato il vulcano dagli stessi produttori,  è stata inserita nel 2013 dall’Unesco tra i patrimoni mondiali dell’umanità, e i vigneti del suo comprensorio stanno riscuotendo grande attenzione da parte della critica internazionale. Una delle ultime conferme arriva anche dalla rivista statunitense “Wine Spectator” che ha dedicato la copertina dell’edizione di novembre proprio all’Etna. Il titolo che accompagna la foto, con il vulcano in primo piano, è: “Risorge la stella della Sicilia”. Anche le ultime edizioni delle Guide italiane, come oramai avviene da molti anni, hanno dedicato ampio spazio ai vini della denominazione.

Etna Grand Tour ha scelto Milano per la sua seconda tappa anche in vista di Expo 2015, considerato dal Consorzio una vetrina di primaria importanza per la sua visibilità a livello mondiale. Un grande banco di assaggio, curato dalla Delegazione di Milano dell’Associazione Italiana Sommelier, è la modalità scelta dal Consorzio per conoscere da vicino gli interpreti del territorio etneo.

“In poco più di dieci anni i nostri vini hanno compiuto passi enormi - afferma Giuseppe Mannino, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini Etna D.O.C. - basti pensare che nel 2002 le aziende imbottigliatrici erano soltanto sei, mentre ora sono circa 80. La superficie vitata, inoltre, cresce in media di 50 ettari all’anno. Sono segnali decisamente incoraggianti, che se sommati al successo sui mercati europei e internazionali, fanno ben comprendere le potenzialità future, pur rimanendo la nostra produzione destinata a una nicchia di mercato e non a grandi numeri”.

“Per noi è un grande onore, oltre che un'immenso piacere, poter offrire al pubblico milanese un così ampio banco d'assaggio dedicato ai vini dell'Etna - aggiunge Hosam Eldin Abou Eleyoun, delegato di Ais Milano - una denominazione che a Milano è molto apprezzata, e dopo questo evento ci auguriamo potrà essere sempre più conosciuta e richiesta”.

cs Consorzio di tutela vini Etna doc

vini etna uva etna

iEtna.it aderisce all'appello e invita a partecipare il 22 novembre prossimo alla "liberazione" dell'Etna dalla vergogna dei rifiuti con l'iniziativa "Meglio Parco che sporco".

Ecco il testo dell'appello, pubblicato sulla pagina Facebook del Parco dell'Etna:

APPELLO PER IL 22 NOVEMBRE: PARTECIPATE INSIEME A NOI A “MEGLIO PARCO CHE SPORCO” !!

Cari amici, l’Etna ha bisogno di voi.

Pur invincibile nelle sue manifestazioni eruttive, forte da far paura nelle sue tormente invernali, severa con gli escursionisti nelle giornate di fitta nebbia, essa è invece vulnerabile e vulnerata per la cosa più banale: i rifiuti! Come d’altronde tutta la nostra amata Sicilia, anche l’Etna soffre per il problema apparentemente più semplice del mondo, quello che non richiede tecnici specializzati e tecnologie d’avanguardia, cioè la raccolta dei rifiuti, possibilmente differenziati, ed il trasporto nei luoghi deputati al loro smaltimento.
E ciò a causa di un inestricabile coacervo di problemi che vanno dalla diseducazione di tanti individui, alla mancata definizione dei compiti nelle pubbliche amministrazioni, agli effetti della recessione economica, che invoglia tanti piccoli produttori di rifiuti a smaltirli sui bordi delle strade o nei boschi, e che, nel contempo limita, per pochezza di fondi, la possibilità d’intervento delle forze dell’ordine.
Per cancellare quest’assurdità, che tanto stride con l’inserimento della nostra Montagna nella lista del Patrimonio dell’Umanità, il Parco dell’Etna organizza per il secondo anno una giornata di raccolta di rifiuti, avendo chiesto ed ottenuto con entusiasmo la collaborazione di tantissime associazioni che operano nei settori dell’escursionismo, dello sci, dell’equitazione, della conoscenza della fauna e della flora, dell’educazione ambientale e addirittura dell’archeologia, tutte unite da un forte impulso verso la protezione dell’ambiente, di un folto gruppo di militari americani della base di Sigonella, della Provincia regionale di Catania e di tutti i Comuni i cui territori insistono alle falde del Vulcano.
“Meglio Parco che sporco”, così è chiamata la giornata, avrà luogo sabato 22 novembre, con inizio alle ore 9. Le associazioni e i gruppi hanno già indicato al Parco le aree da loro prescelte per essere ripulite. I Comuni, la Provincia e le aziende che operano nel settore della raccolta di rifiuti metteranno a disposizione i cassoni, gli automezzi e le attrezzature occorrenti per portare a valle quanto raccolto dai volontari e terranno aperte le isole ecologiche, che accoglieranno, in via eccezionale, anche i rifiuti indifferenziati.
Se non fate parte di alcuna associazione, venite lo stesso, anche se non avrete preavvisato il Parco, perché vi assicuriamo che non ci sarà strada di avvicinamento alle quote medie dell’Etna dove non troverete qualche gruppo alacremente al lavoro, con cui potrete dividere anche una sola ora di fatica e, perché no, fare amicizia. Basta solo che veniate dotati di guanti da giardinaggio e di alcuni robusti sacchetti di plastica.
Sappiate che, parallelamente all’azione di volontariato, stiamo anche mettendo a fuoco ogni possibile strumento che la legislazione italiana mette a disposizione per debellare quello che è l’aspetto più grave del problema e cioè il trasporto con automezzi e la dispersione nell’ambiente non solo dei comuni sacchetti di rifiuti domestici, ma addirittura di cumuli di pneumatici, sfabbricidi, pezzi sanitari, elettrodomestici rotti, mobili usati ecc….
Dateci una mano anche voi e vedrete che ne varrà la pena. Noi siamo più numerosi di chi sporca e non ci stanchiamo di combattere per il nostro ambiente più pulito e decoroso. Siamo fiduciosi che non sarà un sacrificio inutile, perché abbiamo percepito che un piccolo passo avanti è stato già fatto dall’anno scorso ad oggi, e crediamo che, come dicevano gli antichi, gutta cavat lapidem (la goccia scava la pietra ..) !!!

Giambattista Condorelli
Sergio Mangiameli
Giuseppe Riggio
Pina Balsamo

Turi Caggegi

Gaetano Perricone

Divulgate insieme a noi questo appello !!!rifiuti etnarifiuti etna

Si intensifica l'allarme per le condizioni meteo nelle prossime ore a causa di un ciclone che si è formato nel Canale di Sicilia e che potrebbe colpire la Sicilia, soprattutto nella fascia costiera orientale. In in quasi tutta l'isola è allarme rosso (il massimo), con la sola esclusione delle zone settentrionali tra Palermo e una parte della provincia di Messina. Dopo giorni di maltempo, con trombe d'aria e forti venti che hanno provocato molti danni tra Catania, Misterbianco, Acireale, Acicatena, Riposto e in altri comuni, nel mare a sud della Sicilia si è formato un ciclone (vedi foto sopra) che sta allarmando anche la Protezione civile nazionale. La profonda depressione ha colpito Lampedusa e Linosa con forti venti, piogge alluvionali e forti mareggiate e ora si sposta verso est nord est. Anche se non è possibile prevedere con esattezza la traiettoria, sembra molto probabile che impatti le coste siciliane. In questo caso si temono danni per mareggiate, forti raffiche di vento e piogge molto intense. Molti sindaci hanno deciso di tenere le scuole chiuse anche domani (tra gli altri è il caso di Catania, Giarre e Riposto), e le strutture di protezione civile comunali sono mobilitate per vigilare sulla situazione e cercare di mitigare i rischi. In particolare sulla base delle previsioni che, ribadisce il Dipartimento di protezione civile, "restano incerte su traiettoria e tempi di evoluzione", è stato attivato il sistema nazionale per adottare tutte le misure preventive necessarie a ridurre il rischio. In particolare, si sta provvedendo ad interdire la viabilità costiera, interrompere tutte le attività all'aperto, garantire la sicurezza del traffico in porti e aeroporti e delle attività negli impianti industriali e delle reti di servizio. Sono inoltre state rafforzate le misure per l'eventuale risposta all'emergenza e, contemporaneamente, l'informazione alla popolazione. Si moltiplicano in particolare gli appelli alla popolazione perché resti in casa ed eviti le zone litoranee.  Molto allarmato anche il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, che chiede lo stato di emergenza da parte del governo nazionale: "Abbiamo già dichiarato lo stato di calamità naturale per alcuni Comuni come Acireale, Acicastello, Acicatena, Giarre e altri già interessati", aggiunge Crocetta, ma rispetto a quel che si prospetta "abbiamo la necessita' che la presidenza del Consiglio dei ministri dichiari immediatamente lo stato di emergenza in considerazione di un evento eccezionale" anche se "spero e prego che non sia cosi' terribile come si preannuncia". Di fronte a questo rischio "dobbiamo lanciare un'allerta molto grave nei confronti della popolazione", dice Crocetta, "abbiamo gia' avvertito le Prefetture che hanno avvertito i Sindaci" con "la Protezione civile che e' fortemente coinvolta", ma "si tratta di un pericolo davvero grave". Per questo, pur sperando che il ciclone "non impatti sulla Sicilia", dice il presidente della Regione, "anche in caso di deviazione la parte sud della Sicilia sarebbe interessata da raffiche di vento potentissime e mai viste prima, con danni che potrebbero essere spaventosi". In questi casi è molto importante essere informati su come comportarsi. Sul sito della Protezione civile nazionale si possono trovare tutte le norme di comportamento da adottare in funzione del tipo di rischio atteso. Ecco il link alla pagina

Ecco il comunicato stampa del Comune di Catania, dove anche domani le scuole resteranno chiuse e c'è il divieto di circolazione ai mezzi a due ruote: Il Centro Funzionale Meteo della Sala operativa della Regione Siciliana ha segnalato la possibilità di un’evoluzione in negativo delle condizioni del tempo in serata e nella nottata sul territorio di Catania. Si temono forti raffiche di vento e significative mareggiate sulle zone costiere di tutta la Sicilia sudorientale. Secondo l’Ufficio Protezione civile del Comune di Catania occorre dunque che i cittadini evitino in particolare le zone costiere e i lungomari. L’Ufficio ha rivolto allapopolazione un invito a rimanere in casa e a non uscire se non in caso di assoluta necessità. La Polizia municipale con la Protezione civile e il supporto del Coordinamento comunale del volontariato sta già provvedendo ad attuare quanto previsto dai Piani di protezione civile. Si consiglia ai proprietari di imbarcazioni di metterle in sicurezza e di rafforzare gli ormeggi.    ciclone sicilia malta

Domani 6 novembre sarà una giornata da "allarme rosso" per le condizioni meteo sulla Sicilia orientale e anche sull'Etna. Le scuole resteranno chiuse a Catania, Giarre e in altri comuni. La Protezione civile, sia a livello regionale che nazionale, ha infatti emesso un bollettino e un'allerta per elevata criticità per quanto riguarda il rischio idrogeologico. Nella grafica sopra è evidenziata in rosso l'area considerata a maggior rischio dalla protezione civile, che prevede "precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui settori ionici di Sicilia con quantitativi cumulati elevati o molto elevati; da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto della Sicilia, con quantitativi cumulati moderati". E ancora, la tendenza non è al miglioramento delle condizioni meteo: "Dalla mattina di domani, giovedì 6 novembre 2014, e per le successive 24-36 ore, si prevede il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale sulla Sicilia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Si prevedono inoltre venti di burrasca dai quadranti meridionali, in intensificazione sino a burrasca forte. Saranno possibili altresì mareggiate lungo le coste esposte".

La Protezione civile comunque precisa che il livello di allerta rosso è da intendersi a partire dalla tarda mattinata di domani  6 novembre 2014.

E' destinata quindi a proseguire l'ondata di maltempo che ha colpito oggi la Sicilia Orientale con trombe d'aria a Catania e Acireale, e piogge molto abbondanti tra Giarre, Riposto e Linguaglossa. A Giarre e in altri comuni domani scuole chiuse per l'allerta meteo, così come a Catania, per come ha comunicato l'ufficio stampa del Comune: "Nella giornata di domani le scuole del territorio catanese saranno chiuse a scopo precauzionale a causa dell’allerta meteo, con codice rosso, diffusa dalla Protezione civile con il bollettino delle 17. Lo ha deciso il sindaco di Catania Enzo Bianco dopo una consultazione con gli esperti della Protezione civile. Sono previsti rovesci di forte intensità, raffiche di vento e burrasca. Secondo le previsioni le piogge sul territorio si intensificheranno nella seconda parte della giornata. Maltempo anche nel corso della notte e nella mattinata successiva".

 

di Sergio Mangiameli -

Tutto inizia alla fine degli anni ’90, quando la guida del Parco dell’Etna Orazio Distefano, racconta a Ettore Cirino, botanico del Parco stesso, di un gruppo di alberi meritevole di attenzione: le querce secolari di Monte Egitto (Etna ovest, Bronte, intorno a quota 1650 m). Censire i monumenti vegetali del territorio protetto, è uno dei progetti del Parco in quegli anni, parzialmente portato a termine con una pubblicazione, un po’ prima dell’improvvisa scomparsa dello stesso Cirino. Il botanico dunque non riesce a completare l’opera di censimento, e sfuma anche la pubblicazione  di un secondo volume nel quale avrebbe voluto inserire le spettacolari querce di Monte Egitto segnalate da Distefano.

Ma fermiamoci un attimo e facciamo un inquadramento generale. Monte Egitto è un conetto avventizio (non un piccolo vulcano, ma un cratere occasionale laterale dell’Etna, attivatosi una volta e poi spento) di alcune migliaia di anni fa, successivamente circondato da una serie di colate, ultime quelle del 1832 di Monte Nunziata e subito dopo quelle del 1843 della bottoniera “Bocche di fuoco”, che arrivarono vicino all’abitato di Bronte. All’interno della bocca eruttiva, nel corso del tempo, la vita è ripresa tanto da arrivare a far crescere 56 querce di grandezza ed età straordinarie –  “Sono di età prossima ai mille anni”, ha riconosciuto recentemente la prof.ssa Emilia Poli Marchese, emerita botanica catanese di fama internazionale.

Negli anni ’50, però, nel quadro di una grandiosa opera di rimboschimento di pino laricio da parte del Corpo Forestale Regionale in tutta l’Etna, Monte Egitto non ne rimane escluso. E così, in oltre cinquant’anni, la pineta prende il sopravvento sulle querce (che poi per esattezza sono roverelle), circondandole e di fatto quasi soffocandole.

Si arriva a un giorno di fine estate dell’anno 2010, quando avviene un altro fatto importante, che vede ancora protagonista e testimone la guida Orazio Distefano.

Distefano accompagna a Monte Egitto, per un sopralluogo conoscitivo, lo scienziato tedesco esperto di faggi, Michael Succow, insieme ad alcuni volontari dell’associazione Giacche Verdi di Bronte. Il prof. Succow rimane sbalordito dalle dimensioni e dalla bellezza delle querce, e di ritorno a Bronte, al convegno al quale è invitato come relatore, modifica l’oggetto principale del proprio intervento, decantando la magnificenza arborea appena vista. E invoca degli interventi per la salvaguardia di queste preziose querce dall’attacco dei pini intorno.

Ecco che le Giacche Verdi si attivano e, insieme alla fondazione tedesca Manfred Hermsen, compiono un censimento e formulano una proposta di intervento per il taglio dei pini individuati (poco più di un centinaio). La cosa non è così semplice per vari motivi: pur ricadendo all’interno della zona A di protezione integrale del Parco dell’Etna, Monte Egitto non è di proprietà del Parco ma del Comune di Bronte, ed è gestito dall’Azienda Foreste Demaniali; inoltre, l’area ricade all’interno della zona “Sciare di Roccazzo della Bandiera, sito d’interesse comunitario SIC”, che necessita di una valutazione d’incidenza che a sua volta deve esser fatta dall’Azienda Foreste. In più, pare ci sia un’evidenza di entomofauna, che la stessa Azienda Foreste solleva.

L’Azienda dal canto suo, prendendo spunto dalla proposta delle Giacche Verdi, redige un progetto esecutivo, completo della Valutazione di Incidenza, necessaria all’interno di un SIC.

Nell’ottobre del 2013, le parti interessate (Parco dell’Etna, Azienda Foreste Demaniali provincia di Catania, VII Servizio Fitosanitario Forestale dell’Azienda Foreste, le Giacche Verdi e la fondazione Manfred Hermsen) sottoscrivono un protocollo d’intesa, in cui si mettono d’accordo sul procedimento, definendo anche i rispettivi ruoli. L’ultimo passo è quello di sapere approfonditamente come stanno le cose allo stato attuale per poter esser in grado di valutare i risultati dell’intervento. In sostanza, manca il monitoraggio ante e post intervento. Per questa ragione nel dicembre del 2013, il Parco dell’Etna affida all’Accademia Italiana di Scienze Forestali (A.I.S.F.) la redazione del Piano di Monitoraggio “Conservazione delle querce centenarie di Monte Egitto”.

Censimento, monitoraggio, studi specifici prima dell’intervento, oggi sono fatti. Resta da fare il lavoro di completamento (taglio dei pini, esbosco, etc), per il quale si è in attesa del finanziamento di 200mila euro da fondi strutturali europei PSR. "Spero che i fondi possano arrivare entro la fine di quest'anno tramite la Regione", dichiara Ettore Foti, direttore dell’Aziende Foreste Demaniali della provincia di Catania. “Sito Unesco Patrimonio dell’Umanità è anche Monte Egitto – dice Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna -  Un tesoro naturale di tutti, che dobbiamo tutelare”.

Il tesoro è di tutti, appunto. Con la speranza che l’incastonatura ultima del taglio dei pini avvenga nella prima finestra temporale possibile, e le querce riprendano così la luce che serve, noi rimarremo attenti a vigilare.Etna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querceEtna Monte Egitto querce