Monthly Archives: Giugno 2014

L'Etna è tornato in eruzione, provocando problemi all'operatività dell'aeroporto di Catania, con parecchi voli dirottati su altri scali. Il vulcano siciliano, che già da ieri avave dato segnali di intensificazione dell'attività, nella giornata di oggi ha ulteriormente accelerato, con una colata e forti e frequenti esplosioni con emissione di cenere. Malgrado il maltempo che ha coperto per tutto il giorno le alte quote, è stato possibile verificare che protagonista della nuova eruzione è sempre il Nuovo Cratere di Sud Est, che ha prodotto forti e frequenti esplosioni, forti boati udibili anche a molti chilometri di distanza e anche una colata ben alimentata che sta scorrendo nella Valle del Bove, ad alta quota.  I maggiori disagi si registrano all'aeroporto "Vincenzo Bellini" di Catania Fontanarossa: l'unità di crisi dello scalo ha deciso per motivi precauzionali di chiudere due settori dello spazio aereo, in una giornata già complicata dal forte maltempo. Ecco il comunicato della Sac, società che gestisce la struttura, con indicazioni dei voli dirottati ( uno addirittura a Malta) e cancellati:

Voli dirottati per maltempo e cenere lavica

La Sac informa che in data odierna, causa avverse condizioni meteo e settori spazio aereo 1 e 2 chiusi per emissione di cenere lavica da parte del vulcano Etna, i seguenti voli sono stati dirottati su altro scalo: -AB 8886 MUC-CTA STA 14:05 DIROTTATO SU Malta -VY 6534 BCN-CTA STA 14:30 DIROTTATO SU Palermo -4U 816 CGN-CTA STA 14:00 DIROTTATO SU Palermo -VY 6134 FCO-CTA STA 14:10 DIROTTATO SU Palermo -AP 823 STR-CTA STA 14:50 DIROTTATO SU Comiso -TK 1395 IST-CTA STA 14:10 DIROTTATO SU Palermo -VE 7102 LIN-CTA STA 15:15 DIROTTATO SU Palermo -QS 1016 PRG-CTA STA 14:55 DIROTTATO SU Palermo Il volo AP131 CTA-MXP STD 15:25 è stato invece cancellato.

Foto di Turi Caggegi, scattate la sera del 15 giugno 2014

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Dopo mesi di blanda attività stromboliana, con deboli e intermittenti esplosioni, l'Etna stasera sembra accelerare, anche se al momento in cui scriviamo è presto per capire come evolverà il fenomeno. Nelle ultime ore le esplosioni si sono intensificate, e mentre nei giorni scorsi il bagliore del magma si intravvedeva a stento, adesso la bocca del Nuovo Cratere di Sud Est è illuminata di continuo dai getti di lava. L'energia sembra comunque ancora piuttosto bassa, e solo di tanto in tanto i brandelli di lava riescono a fuoriuscire dal cratere, ricadendo sui fianchi alti della bocca esplosiva. Nelle prossime ore si capirà probabilmente che sviluppi potrà avere questa attività, ma intanto lo spettacolo delle esplosioni e il bagliore persistente è visibile dai centri abitati intorno al vulcano. Le foto, di Turi Caggegi, sono state scattate la sera del 14 giugno.etna esplosionietna esplosioni

L'Etna ha ripreso da qualche giorno a dare spettacolo con deboli esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, protagonista tra il 2011 e il 2013 di una crescita record dovuta a oltre 40 eruzioni, molte delle quali caratterizzate da altissime fontane di lava. Secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Catania, "durante il mese di maggio e nei primi giorni di giugno 2014, è continuata in maniera discontinua la debolissima attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 9 maggio 2014. Dall'8 giugno, tale attività mostra una leggera intensificazione, con esplosioni stromboliane separate da intervalli di pochi minuti, che a volte producono piccoli sbuffi di cenere che vengono rapidamente dispersi dal vento. Nella notte del 9-10 giugno, molte esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente sugli alti fianchi del cono del NSEC". Il livello del tremore vulcanico si mantiene comunque piuttosto basso facendo registrare solo lievi oscillazioni.

Nelle foto di Turi Caggegi la documentazione del fenomeno nella notte del 12 giugno.

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Due multe pesanti in pochi giorni a chi abbandona rifiuti nel Parco dell'Etna. 

Il proprietario di un supermercato di Trecastagni dovrà versare al Parco dell’Etna una multa di 1.200 euro per “abbandono sul suolo di rifiuti, compromettendo l’integrità ambientale” di un sito ricadente all’interno dell’area protetta, in zona C del Parco.

L’accertamento che ha portato alla sanzione è stato effettuato dagli ispettori del Corpo Forestale  Giuseppe Di Prima e Francesco Bellia, entrambi in servizio al Distaccamento di Zafferana Etnea. Su segnalazione dei colleghi del Distaccamento di Nicolosi, hanno verificato l’abbandono di circa un metro cubo di rifiuti vari (due cumuli di scatole di cartone) ai bordi della strada comunale Tarderia-Cavagrande, in zona C del Parco in territorio di Trecastagni. Il trasgressore è stato identificato e sanzionato.

La presidente del Parco Marisa Mazzaglia ha espresso apprezzamento per l’intervento degli ispettori forestali: “Diciamo da tempo che la lotta contro chi deturpa il territorio e l’inciviltà dilagante deve essere una priorità nell’azione di controllo e viglianza nell’area protetta. Ci auguriamo che questi interventi sanzionatori possano servire da esempio e deterrente per chi non rispetta la natura del Parco”.

L'altro intervento è avvenuto nel territorio di Nicolosi. Scatole di campioni gratuiti di medicinali a uso cosmetico, talco in boccette per bambini, libri scolastici, documenti contabili: c’era di tutto nei due cumuli di rifiuti vari (circa due metri cubi) ritrovati da una pattuglia del Corpo Forestale del Distaccamento di Nicolosi in perlustrazione – composta dall’ispettore superiore Paolo Longo e dall’assistente capo Salvatore Campanella - ai bordi di una strada sterrata all’interno di un’area boscata in località Serruggeri, in zona B del Parco dell’Etna e in territorio di Nicolosi. Il responsabile, idenficato in un informatore medico-scientifico,  dovrà versare al Parco dell’Etna una multa di 1.200 euro per “abbandono sul suolo di rifiuti, compromettendo l’integrità ambientale” di un sito ricadente all’interno dell’area protetta, più altri 600 euro alla Provincia Regionale per la stessa motivazione.

Nel giro di pochi giorni, dunque, si registra un nuovo intervento di vigilanza sul territorio operato dal Corpo Forestale, con conseguenze sanzionatorie pecuniarie. Nel caso specifico, come sottolineano gli autori dell’intervento, l’abbandono di questo tipo di rifiuti avrebbe potuto anche essere causa di innesco di incendi da parte di piromani. “Tolleranza zero contro chi deturpa l’area protetta – commenta la presidente del Parco Marisa Mazzaglia – Apprezziamo gli interventi del Corpo Forestale e ne auspichiamo tanti altri, che possano servire da deterrente”

Durante il mese di maggio e nei primi giorni di giugno 2014, è continuata in maniera discontinua la debolissima attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 9 maggio 2014. Dall'8 giugno, tale attività mostra una leggera intensificazione, con esplosioni stromboliane separate da intervalli di pochi minuti, che a volte producono piccoli sbuffi di cenere che vengono rapidamente dispersi dal vento. Nella notte del 9-10 giugno, molte esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente sugli alti fianchi del cono del NSEC, come mostra l'immagine a sinistra, ripresa alle ore 02:38 del 10 giugno dalla telecamera ad alta sensitività sulla Montagnola (EMOH). Durante un sopralluogo effettuato da personale INGV-OE in area sommitale nella mattinata del 10 giugno, l'attività stava continuando con esplosioni ad intervalli di 2-5 minuti, spesso seguite dalla ricaduta di materiale piroclastico sui fianchi del cono del NSEC, prevalentemente sul fianco sud-orientale.

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Da oggi non lasceremo più solo il Parco dell’Etna ad affrontare la problematica dei rifiuti nell’area protetta, lo sosterremo con molta attenzione. Non ci si può non occupare, da un punto di vista storico, sociale e politico di un territorio straordinario come quello dell’Etna. Sono venuto ad ascoltare voci diverse e a raccogliere le informazioni che sono emerse da una mattinata di lavori interessante, all’insegna del dialogo civile e a sostenere l’importanza del Parco dell’Etna e il suo impegno nell’organizzare questo confronto sulla questione rifiuti. Il passaggio successivo sarà quello di agire nella maniera più adeguata per dare soluzione al problema”. Lo ha detto Salvatore Calleri, assessore regionale all’energia, rifiuti e servizi di pubblica utilità, al termine dell’incontro organizzato dal Parco nella sede di Nicolosi sul problema rifiuti nella Giornata mondiale dell’ambiente. “Bisogna rafforzare il controllo attraverso le multe, dobbiamo fare provare vergogna agli autori di comportamenti incivili”, ha sottolineato Calleri.

Ha aperto i lavori la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia: “La presenza di rifiuti e di siti di discarica incontrollata sembra diventata una malattia cronica per l’Etna e per il Parco, che non può assistere inerte a questa situazione, che danneggia gravemente il nostro territorio e altrettanto gravemente nuoce alla sua immagine nel mondo. Il tema è diventato più urgente con l’inserimento dell’Etna nel Patrimonio Unesco. Serve dunque una strategia di bonifica immediata con nuove e più forti energie e occorrono più forti azioni di vigilanza e di controllo, con una collaborazione interforze”. Presente il direttore dell’Ente Parco Pietro Coniglio.

Nel successivo dibattito, sono emerse varie proposte per affrontare e risolvere il problema dei rifiuti nell’area protetta. Tra le più significative, a breve e media scadenza, l’attivazione immediata di un numero verde unico sul territorio per le segnalazioni relative a siti di discarica; l’istituzione con legge regionale del corpo di guardie volontarie ecologiche, da affiancare al Corpo Forestale per la vigilanza e il controllo del Parco (ne ha parlato Sergio Mangiameli, presidente dell’associazione Piuma Bianca); l’installazione di telecamere per la videosorveglianza. Il presidente di Confambiente Gaetano Monastra ha suggerito la rapida individuazione di alcune aree particolarmente degradate per l’intervento di bonifica da parte delle aziende associate (circa un centinaio), che si occupano di smaltimento dei rifiuti.

In rappresentanza della Provincia Regionale, è intervenuto il funzionario Francesco Lo Vetere, che ha fatto il punto sulla situazione delle discariche nel Catanese e ha sottolineato la necessità di una forte azione globale di tutte le istituzioni del territorio, di una riorganizzazione della gestione dei rifiuti, di una maggiore informazione per i cittadini e di un più incisivo controllo del territorio.

Presenti numerosi comuni del Parco. Plaudendo all’iniziativa e alle proposte avanzate e chiedendo all’assessore Calleri, in un momento di grande difficoltà economica, più strumenti e risorse da parte della Regione per fronteggiare il prioritario problema dei rifiuti, sono intervenuti Concetto Stagnitti,  vicesindaco di Castiglione di Sicilia e componente del comitato esecutivo del Parco (“le immagini di rifiuti nel Parco che girano sul web fanno solo male a tutti noi”, ha sottolineato); Giuseppe Messina, sindaco di Milo; Roberto Di Bella, neo vicesindaco di Ragalna; Santi Borzì, assessore di Belpasso. Presenti anche il sindaco di Santa Maria di Licodia e vicepresidente del Parco Salvatore Mastroianni; il sindaco di Nicolosi Nino Borzì, il vicesindaco di Trecastagni Salvo Torrisi, esponenti del comune di Sant’Alfio e del Corpo Forestale; il commissario capo della Polizia provinciale Achille Tersicore.

Sull’efficacia del numero verde sono intervenuti il presidente dell’agenzia “A Tratti” Antonio Zingale e il commissario liquidatore della Ionia Ambiente Antonello Caruso. La dottoressa Mannino, in rappresentanza dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali di Catania, ha assicurato la massima disponibilità dell’Azienda per tutte le iniziative di lotta ai rifiuti nel Parco.

Hanno offerto la piena disponibilità a tutte le iniziative per liberare il Parco dai rifiuti, facendo rete con le istituzioni con impegno ancora maggiore, i rappresentanti delle altre associazioni presenti: Giambattista Condorelli, consigliere nazionale del Club Alpino Italiano (era presente anche il presidente regionale Oliveri); Marco Prestipino, segretario di “Etna e dintorni”; Enrico Cavalli, di “Extreme Bike Nicolosi”. Di come una corretta gestione dei rifiuti possa trasformarsi in una risorsa per le amministrazioni locali ha infine parlato Manuela Leone, dell’associazione “Rifiuti Zero”.etna

Comunicato stampa Parco dell'Etna 5 giugno 2014