Monthly Archives: Maggio 2014

di Corrado Vigo ( Presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Catania ) -

Il disagio economico dell'agrumicoltura della Sicilia parte da lontano, e non solo per le endemiche carenze infrastrutturali, o per la mancanza di aggregazione e concentrazione dell'offerta, ma anche per una serie di concause che ne hanno acuito la fragilità.

Nel 2008 gli agrumeti della Sicilia orientale vennero colpiti da tremende gelate, che hanno innescato una alternanza di produzione ancor oggi non terminata.

Così avviene che si alternano annate di "carica" ed annate di "scarica", talché i prezzi della produzione divengono assai altalenanti.

E ciò si è avvertito anche in questa annata agrumaria oramai alle spalle, annata di carica; a ciò si aggiunga che già a novembre del 2013 in Commissione Agricoltura a Bruxelles, al tavolo tecnico "agrumi" della DGAGRI (dove sono l'unico tecnico italiano, e dove rappresento l'agrumicoltura italiana quale delegato di Confagricoltura) era stato riferito che tutta la produzione agrumicola del bacino del mediterraneo avrebbe sofferto per problematiche di "pezzatura", in considerazione del fatto che l'andamento climatico autunnale non rientrava nella norma, ma soprattutto le piovosità erano state esigue.

Così l'annata agrumaria è andata malissimo, con prezzi delle arance tarocco sulla pianta che hanno rasentato il ridicolo o, peggio, l'elemosina: abbiamo assistito ad una media dei prezzi di 0,05 – 0,10 euro/Kg, ma ci sono state tante "partite" vendute a 0,03 euro/Kg, ed altre addirittura invendute. arance a terra

Ma la cosa che "fa impazzire" i produttori è che mentre l'annata precedente le arance si vendevano sulla pianta a 0,40 – 0,60 euro/Kg, con prezzi al dettaglio oscillanti fra 1,50 e 3,00 euro/Kg, quest'anno nonostante i prezzi al dettaglio siano rimasti inalterati, i prezzi al produttore sono stati letteralmente da fame.

E ciò non si comprende affatto, poiché nel giro di un anno i produttori di arance hanno visto ridurre il prezzo dei frutti da 0,50 a 0,05 euro/Kg, a fronte di una stabilità del prezzo di vendita al consumatore.

A chi va il valore aggiunto che è stato perduto?

E, soprattutto, come mai a fronte di un crollo dei prezzi dei frutti in campagna, non vi è stato alcun crollo dei prezzi al consumatore?

Nel frattempo, però, l'economia agrumicola della Sicilia orientale lascia tutti a bocca asciutta, senza che nessuno pensi seriamente che questa economia non può essere perduta.

Ma dall'altro lato, ovvero quello governativo, l'inasprimento fiscale non dà tregua: un ettaro di agrumeto, oggi del valore da 25 a 30.000,00 euro, vale per lo Stato da 80 a 110.000,00 euro/ettaro; così ne scaturiscono tasse pari a circa 1.100,00 euro/ettaro: valori sballati, che fanno il paio su una ripartizione del valore aggiunto sballato.

L'annata passata è stata pessima, la prossima con poca produzione, sempre a causa della alternanza di produzione … che succederà? Un film già visto: prezzi alti in campagna prezzi decuplicati al consumatore; ed i prezzi alti al consumatore … non aiutano le vendite, anzi le deprimono.

Potete seguire Corrado Vigo su Vigopensiero

arance etna

Sta continuando, in maniera persistente, la debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 4 maggio 2014 - vedi l'immagine registrata dalla telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola (EMOH) alle ore 03:00 GMT (=ore locali -2) del 9 maggio 2014. Alcune delle esplosioni lanciano materiale piroclastico incandescente fino a qualche decina di metri sopra l'orlo craterico; raramente una parte di questo materiale ricade sui fianchi esterni del cono del NSEC.

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Sta continuando, in maniera persistente, la debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 4 maggio 2014 - vedi l'immagine registrata dalla telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola (EMOH) alle ore 03:00 GMT (=ore locali -2). Alcune delle esplosioni lanciano materiale piroclastico incandescente fino a qualche decina di metri sopra l'orlo craterico; raramente una parte di questo materiale ricade sui fianchi esterni del cono del NSEC.

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Certe notti succede che sull'Etna si creino situazioni che danno vita a scenari suggestivi, quasi magici. Come la notte scorsa, con la ripresa di esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, deboli e intermittenti, ma abbastanza energetiche e frequenti da permettere la visione di un grande spettacolo della natura: la lava che zampilla dal cratere mentre la luna, crescente al primo quarto, si avvia al tramonto dietro la montagna. Uno scenario documentato dalle foto (di Turi Caggegi) che pubblichiamo qui ma che potrebbe ripetersi presto, se, come sembra, il grande e attivissimo vulcano siciliano si sta ricaricando di magma e di energia.Etna esplosioni nsecetna luna luci

di Turi Caggegi -

L'Etna torna a dare spettacolo con esplosioni intermittenti al Nuovo Cratere di Sud Est. La serata tersa ha consentito l'osservazione dell'intensificazione dei segnali di risveglio del vulcano e le foto che pubblichiamo, scattate oggi al crespuscolo e subito dopo, testimoniano l'aumento dell'energia e la potenza delle esplosioni, che si affacciano con decisione oltre l'orlo del cratere. Protagonista ancora una volta la bocca sommitale che ha prodotto quasi cinquanta eruzioni dall'inizio del 2011, e che era quasi "muto" da oltre un mese. Nelle ultime settimane dopo la fine dell'eruzione iniziata alla fine di gennaio, l'attività era stata registrata solo molto sporadicamente ed aveva avuto una debolissima intensità. Adesso sembra che l'Etna stia dimostrando più energicamente la straordinaria fase di attività che vive negli ultimi anni, e oggi le esplosioni sono state accompagnate anche da un lieve aumento del livello del tremore. Foto di Turi Caggegi.etna esplosionietna esplosionietna esplosioni

 

L'ottima visibilità di stamattina poco dopo l'alba ha permesso l'osservazione e nitidi scatti della grande frana che ha scavato una nicchia alla base del Nuovo Cratere di Sud Est dell'Etna. La frana si è leggermente allargata e approfondita nei quasi tre mesi trascorsi dal grande evento della colata piroclastica all'interno della Valle del Bove, l'11 febbraio scorso. Piccoli crolli si sono succeduti da allora, in una situazione di sostanziale quiete del vulcano. Adesso, mentre dall'Etna arrivano discontinui e deboli segnali di incremento dell'attività, con piccole esplosioni al Nuovo Cratere di Sud Est, si attende di vedere quale sarà l'impatto di una nuova, eventuale ma probabile, fase eruttiva che coinvolga lo stesso Cratere su quell'area già indebolita dai crolli. La situazione è comunque tutt'ora definita "a criticità elevata" per quanto riguarda l'area sommitale del vulcano e l'accesso alla Valle del Bove resta vietato. crateri etnaetna

Negli ultimi giorni è continuata, in maniera intermittente, la debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna riportata nell'aggiornamento del 1 maggio 2014; fra la mattinata del 1 maggio e la sera del 2 maggio non è stata osservata alcuna attività però nella notte del 2-3 maggio la telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola (EMOH) ha registrato deboli bagliori riconducibili ad emissioni di gas ad alta temperatura e/o deboli esplosioni stromboliane. Nelle prime ore del 4 maggio, tale attività si è intensificata (vedi immagini di EMOH a sinistra), e alcune esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente sugli alti fianchi sud e sud-est del cono del NSEC.

Durante un sopralluogo effettuato da personale INGV-OE durante la mattinata del 4 maggio, si sono uditi frequenti boati provenienti dal NSEC indicativi di attività stromboliana.

Si nota inoltre che alle ore 21:00 GMT (=ore locali -2) del 2 maggio le stazioni della rete sismica dell'Etna hanno registrato un evento sommitale particolarmente energetico, non accompagnato da attività vulcanica visibile alle telecamere di sorveglianza.

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Rosario Catania ce l'ha fatta a battere il precedente record mondiale nella durissima "Longest Marathon Nordic Walking". All'alba di oggi il 41enne trekker catanese, specialista del Nordic Walking e grande appassionato della natura, dopo avere camminato per circa 70 ore con l'ausilio di un paio di bastoncini sulla pista del campo sportivo dei Monti Rossi di Nicolosi è riuscito a entrare nel Guinness dei primati chiudendo con un trionfo la “Longest Marathon Nordic Walking”, patrocinata anche dal Parco dell'Etna.
E' così caduto il precedente record detenuto dal tedesco Thomas Mueller.

L'eccezionale impresa era cominciata il 28 aprile e si è conclusa stamattina con il grande successo dell'atleta di Catania, che è riuscito a superare anche un momento molto difficile la notte scorsa, quando la temperatura sulla pista di Nicolosi, situata a oltre 700 metri di quota sul livello del mare, è scesa fino a tre gradi, mettendolo in difficoltà.

Foto: Parco dell'Etnarosario cataniarosario catania rosario catania

 

Dopo la cessazione dell'attività stromboliana ed effusiva al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, intorno al 7 aprile 2014, non si è osservata nessuna attività eruttiva sull'Etna fino alle prime ore del 22 aprile, quando ha ripreso una sporadica e debolissima attività stromboliana al medesimo NSEC. Nei giorni successivi, tale attività si è protratta in maniera intermittente, e rimanendo sempre su un livello estremamente modesto. Alcune esplosioni hanno lanciato materiale piroclastico incandescente oltre l'orlo craterico sugli alti versanti sud-orientale e meridionale del cono. Non si è osservata nessuna emissione di lava; tuttavia sono avvenuti alcuni piccoli crolli dall'instabile versante orientale del cono del NSEC, in particolare alle ore 09:33 GMT (=ore locali -2) del 29 aprile. Nella tarda serata del 30 aprile, la frequenza ed intensità delle esplosioni stromboliane al NSEC hanno mostrato un leggero aumento (vedi immagine ripresa dalla telecamera visiva ad alta sensitività sulla Montagnola, EMOH, alle ore 23:23 GMT del 30 aprile).

Si è osservato inoltre un aumento del degassamento dal Cratere di Nord-Est, a volte ad una temperatura leggermente elevata, evidente come anomalia termica nelle immagini della telecamera termica su Monte Cagliato (EMCT).

L'ampiezza del tremore vulcanico non mostra variazioni significative, ma continuano le oscillazioni del tipo "tremore a bande" ("banded tremor") riconducibile alll'attività idrotermale all'interno dell'edificio vulcanico, che sono cominciate dopo la fine dell'attività eruttiva di inizio aprile.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania