Monthly Archives: Maggio 2014

Sessanta  ricercatori provenienti da tutto il mondo si danno appuntamento sull’Etna per studiare i processi di risalita del magna di uno dei vulcani più attivi del pianeta. A dare il via al progetto “Tomo-Etna”, l’Ingv di Catania con una conferenza stampa il 28 maggio alle 11.30

Nei prossimi mesi di giugno e luglio avrà luogo in Sicilia, sul Monte Etna e nella porzione di mare antistante, un esperimento scientifico coordinato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) - sezione di Catania, denominato “Tomo-Etna”, che vedrà la partecipazione di oltre 60 ricercatori provenienti da tutto il mondo: Italia, Spagna, Germania, Russia, Stati Uniti, Irlanda e Messico. La ricerca, realizzata  nell’ambito dei due progetti europei “Mediterranean supersite Volcanoes (Medsuv)” ed “Eurofleets 2” del Settimo programma quadro, sarà presentata mercoledì 28 maggio alle 11,30 a Catania in Piazza Roma  2,  nel corso di una conferenza stampa.
“L’obiettivo dell’esperimento Tomo-Etna”, spiega Domenico Patanè, dirigente di ricerca dell’Ingv-sezione di Catania, “è analizzare le strutture tettoniche e subvulcaniche della crosta su cui poggia il Monte Etna, comprese le aree adiacenti sia a terra che a mare, attraverso tecniche di sismica attiva (che sfruttano le onde generate in acqua con aria compressa) e passiva (mediante la registrazione degli eventi sismici naturali)”.
La nave oceanografica spagnola “Sarmiento de Gamboa” e la nave greca “Aegea” contribuiranno, insieme alle unità navali della Marina Militare Italiana, alla sperimentazione programmata.
“L’Etna sorge in una regione complessa dal punto di vista geodinamico, dove la distribuzione delle principali strutture tettoniche (faglie) gioca un ruolo fondamentale nella dinamica eruttiva”, continua il dirigente di ricerca dell’Ingv. “Le sue radici si collocano in una zona di convergenza, dove si hanno sia moti compressivi, dovuti alla subduzione della placca ionica al di sotto della Calabria, sia distensivi, dovuti al moto rotatorio di una porzione della placca africana in collisione con quella euroasiatica”.
Ancora oggi i maggiori limiti nella comprensione della dinamica di questo vulcano risiedono in parte nella mancata conoscenza delle caratteristiche strutturali del suo basamento e della crosta intermedia e profonda.
“I segnali sismici saranno acquisiti a terra tramite la rete sismica permanente dell’Ingv, integrata da una rete temporanea di 100 stazioni che verranno collocate sia sull’Etna sia nei territori circostanti, nelle provincie di Catania, Messina e Siracusa”, commenta Patanè. “Sul fondo marino sarà invece disposta una rete di stazioni sismiche (OBS/H, Ocean Bottom Seismometers), per la registrazione della sismicità artificiale e naturale”.
La rete di stazioni OBS coprirà una zona che si estende dall’area etnea fino all’arcipelago delle Isole Eolie allo scopo di indagare le strutture tettoniche regionali che si estendono dal Tirreno meridionale allo Ionio e che interagiscono con il sistema vulcanico etneo. Durante le crociere verranno, inoltre, utilizzati magnetometri e gravimetri al fine di realizzare mappe di anomalia magnetica e gravimetrica.
“L’insieme dei dati acquisiti durante l’esperimento permetterà di realizzare un’accurata tomografia dell’area investigata, capace di gettare nuova luce nella comprensione dei processi di risalita del magna dell’Etna”, conclude Patanè.
Parteciperanno alla Conferenza, tra gli altri, il Presidente dell’Ingv Stefano Gresta, il Comandante militare marittimo autonomo in Sicilia, Contrammiraglio Roberto Camerini, il rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro, il Direttore dell’Ufficio rischio sismico e vulcanico del Dipartimento della protezione civile (Dpc), Mauro Rosi, e l’Assessore alla Protezione civile del Comune di Catania, Luigi Bosco. tomo etna locandina

C.S. Ingv

ConferenzaStampa20140528.jpg

Locandina Conferenza Stampa (pdf 1661 KB)

Comunicato Stampa del 22/05/2014

Catania, 28 maggio 2014

Si è tenuta oggi presso l?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sezione di Catania, la conferenza stampa sull?avvio dell?esperimento scientifico ?Tomo-Etna?, che vedrà la partecipazione di oltre 60 ricercatori provenienti da tutto il mondo: Italia, Spagna, Germania, Russia, Stati Uniti, Irlanda e Messico.

Sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente dell?Ingv Stefano Gresta, il Comandante militare marittimo autonomo in Sicilia, Ammiraglio Roberto Camerini, il Rettore dell?Università di Catania, Giacomo Pignataro, il Direttore dell?Ufficio rischio sismico e vulcanico del Dipartimento della protezione civile (Dpc), Mauro Rosi, il Direttore del Dipartimento della protezione civile regionale (Dpcr), Calogero Foti, e l?Assessore alla Protezione civile del Comune di Catania, Luigi Bosco.

Approfondimenti

Fonte: Ingv Catania

ConferenzaStampa20140528.jpg

Locandina Conferenza Stampa (pdf 1661 KB)

Comunicato Stampa del 22/05/2014

Mercoledì 28 maggio alle ore 11.30, presso l?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sezione di Catania, Piazza Roma 2, si terrà la conferenza stampa sull?avvio dell?esperimento scientifico ?Tomo-Etna?, finanziato da 2 progetti europei MED-SUV e EUROFLEETS 2, che vedrà la partecipazione di oltre 60 ricercatori provenienti da tutto il mondo: Italia, Spagna, Germania, Russia, Stati Uniti, Irlanda e Messico.

Parteciperanno alla conferenza, tra gli altri, il Presidente dell?Ingv Stefano Gresta, il Comandante militare marittimo autonomo in Sicilia, Ammiraglio Roberto Camerini, il rettore dell?Università di Catania, Giacomo Pignataro, il Direttore dell?Ufficio rischio sismico e vulcanico del Dipartimento della protezione civile (Dpc), Mauro Rosi, l?Assessore alla Protezione civile del Comune di Catania, Luigi Bosco e il Console Onorario
dell'Ambasciata di Spagna in Italia, Luca Renato Mirone.

L'esperimento, coordinato dall'INGV Osservatorio Etneo e dall'Università di Granada, sarà presentato da Domenico Patanè e da Jesus Ibanez. _

Fonte: Ingv Catania

ConferenzaStampa20140528.jpg

Locandina Conferenza Stampa (pdf 1661 KB)

Comunicato Stampa del 22/05/2014

Mercoledì 28 maggio alle ore 11.30, presso l?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sezione di Catania, Piazza Roma 2, si terrà la conferenza stampa sull?avvio dell?esperimento scientifico ?Tomo-Etna?, finanziato da 2 progetti europei MED-SUV e EUROFLEETS 2, che vedrà la partecipazione di oltre 60 ricercatori provenienti da tutto il mondo: Italia, Spagna, Germania, Russia, Stati Uniti, Irlanda e Messico.

Parteciperanno alla conferenza, tra gli altri, il Presidente dell?Ingv Stefano Gresta, il Comandante militare marittimo autonomo in Sicilia, Ammiraglio Roberto Camerini, il rettore dell?Università di Catania, Giacomo Pignataro, il Direttore dell?Ufficio rischio sismico e vulcanico del Dipartimento della protezione civile (Dpc), Mauro Rosi, l?Assessore alla Protezione civile del Comune di Catania, Luigi Bosco e il Console Onorario
dell'Ambasciata di Spagna in Italia, Luca Renato Mirone.

L'esperimento, coordinato dall'INGV Osservatorio Etneo e dall'Università di Granada, sarà presentato da Domenico Patanè e da Jesus Ibanez.

Fonte: Ingv Catania

E’ dedicato al Parco dell’Etna uno dei tre nuovi francobolli ordinari di tematica ambientale, appartenente alla serie annuale dei “Parchi e giardini d’Italia”, che sarà emesso domani 23 maggio dalle Poste Italiane . Avrà  un valore di 70 centesimi e una tiratura di 2 milioni e 716 mila esemplari.

Il francobollo a sei colori riporta una veduta dell’Etna solcato da un’ampia colata lavica. Nella cornice sinistra, in sintonia con l’impostazione grafica della serie di riferimento, sono riportate dall’alto in basso le immagini della rosa canina, della saponaria e della camomilla, tra le piante simbolo del territorio del Parco.

Gli altri due francobolli che saranno emessi domani raffigurano uno scorcio dei “Giardini della Minerva” di Salerno e una veduta della Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo, attraversata dal fiume Candigliano che si insinua tra le imponenti pareti rocciose.

  Il bollettino illustrativo dell’emissione conterrà un articolo di Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna. “Ringraziamo il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e Poste Italiane per questo bellissimo francobollo, che rappresenta una grande opportunità di promozione per il nostro Parco, per l’Etna patrimonio dell’umanità e per il territorio dell’area protetta”, sottolinea la presidente Mazzaglia.

Una postazione di Poste Italiane, con il francobollo e l’annullo del giorno di emissione, sarà allestita sabato 24 maggio nella sede del Parco dell’Etna a Nicolosi (ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena, via del Convento 45), a partire dalle 9,30, in occasione del convegno organizzato dall’Ente per la Giornata Europea dei Parchi 2014etna

(C. S. Parco dell'Etna)

“La Regione siciliana, il Ministero dell'Ambiente e gli altri Enti competenti operino in direzione di un costante supporto alle attività dell'Ente Parco dell'Etna e degli altri organismi preposti alle attività di valorizzazione, difesa e salvaguardia del sito in questione”. Lo chiede un ordine del giorno sul sostegno alle attività istituzionali dell'Ente Parco dell'Etna votato per acclamazione dai partecipanti al convegno “Etna: etica e ambiente”, svoltosi nei giorni scorsi al Monastero dei Benedettini di Catania, promosso dal Dipartimento di scienze umanistiche dell'Università degli studi di Catania in collaborazione dall'Ente Parco dell'Etna ed alla presenza del Comune di Catania.

L’Ordine del giorno, firmato e presentato dai docenti del Dipartimento, basa la richiesta sul  “recente riconoscimento, da parte dell'Unesco, dell'Etna come Patrimonio dell'Umanità”,  e valuta “indispensabile che tale obiettivo venga costantemente onorato da tutti gli enti e le istituzioni che operano nel territorio, ciò per realizzare adeguati livelli di sinergia, considerato che le difficoltà economiche attuali potrebbero rischiare di indebolire le azioni di tutela e di utilizzo compatibile dell'area del Vulcano”

etna explosion

(Comunicato stampa del Parco dell'Etna)

 

Sei incontri in cinque giorni con gli esperti dell'Ingv di Catania e altri studiosi per approfondire la conoscenza dell'Etna ma anche del nostro pianeta. E' l'occasione fornita da ScienzAperta, l'iniziativa dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nata nel 2011 "con l'obiettivo di aprire i luoghi della ricerca scientifica al pubblico, offrendo eventi, conferenze, percorsi museali, laboratori didattici e altre manifestazioni".

ScienzAperta è una iniziativa a carattere nazionale, e quest'anno partecipa all'"anno mercalliano" in occasione del centenario della morte del grande scienziato Giuseppe Mercalli. Catania è sicuramente una delle tappe più interessanti della manifestazione. Molto ricco il programma della sede catanese dell'Ingv, con molti eventi che riguardano l'Etna. Ecco di seguito l'elenco aggiornato degli incontri, tutti con ingresso gratuito, che si tengono presso la Sala Conferenze dell'Istituto, in Piazza Roma, 2 a Catania.

LUNEDI' 19 MAGGIO, ore 17: "Cenere vulcanica: dispersione e rischi". Seminario di Costanza Bonadonna, Section des Sciences de la Terre et de l'environnement, Université de Genève

MARTEDI' 20 MAGGIO, ore 17: "... e l'Etna, quando erutterà? Se la montagna ci potesse parlare". Seminario di Boris Behncke, INGV - Osservatorio Etneo

MERCOLEDI' 21 MAGGIO, ore 17: "Terremoti e eruzioni tra Seicento e Ottocento: dalla informazione giornalistico-epistolare alla scienza "moderna" di Mercalli". Seminario di Raffaele Azzaro, INGV - Osservatorio Etneo

GIOVEDI' 22 MAGGIO, ore 17: “I viaggiatori del Grand Tour, gli studiosi dell’Ottocento, i pionieri del turismo, le popolazioni dinanzi al fronte lavico: il rapporto tra uomo e vulcano, dal Mongibello alla Montagna Proibita”. Conversazione con Giuseppe Riggio sul filo della memoria

VENERDI' 23 MAGGIO, ore 17: "Tra arte e scienza: breve storia della rappresentazione dei vulcani siciliani tra il XVII ed il XIX secolo". Seminario di Tiziana Abate, École Pratique des Hautes Études-Sorbonne

VENERDI' 23 MAGGIO, ore 17,45: “La cartografia geologica dell'Etna dal XIX ad oggi: lo stato delle conoscenze sull'attività del vulcano”. Seminario di Stefano Branca, INGV - Osservatorio Etneo

Il calendario ufficiale sul sito Ingv Osservatorio Etneo

etna eruzione luna

Linea nera

Nel pomeriggio del 15 maggio si è spento dopo una lunga malattia il nostro collega

ricercatore dell?Istituto Internazionale di Vulcanologia-C.N.R. 

I suoi studi sulla vulcanologia dell?Etna hanno rappresentato per decenni la base della conoscenza scientifica non solo per la comunità vulcanologica internazionale ma anche per tutta la popolazione che vive alla pendici dell?Etna.

Romolo Romano è stato editore della carta geologica del Monte Etna, alla scala 1:50.000, pubblicata nel 1979. Essa ha rappresentato la base delle ricerche degli ultimi decenni e rimarrà una delle pietre miliari della vulcanologia dell'Etna.

Linea nera

Fonte: Ingv Catania

Linea nera

Nel pomeriggio del 15 maggio si è spento dopo una lunga malattia il nostro collega

ricercatore dell?Istituto Internazionale di Vulcanologia-C.N.R. 

I suoi studi sulla vulcanologia dell?Etna hanno rappresentato per decenni la base della conoscenza scientifica non solo per la comunità vulcanologica internazionale ma anche per tutta la popolazione che vive alla pendici dell?Etna.

Romolo Romano è stato editore della carta geologica del Monte Etna, alla scala 1:50.000, pubblicata nel 1979. Essa ha rappresentato la base delle ricerche degli ultimi decenni e rimarrà una delle pietre miliari della vulcanologia dell'Etna.

Linea nera

Fonte: Ingv Catania

Linea nera

Nel pomeriggio del 15 maggio si è spento dopo una lunga malattia il nostro collega

ricercatore dell?Istituto Internazionale di Vulcanologia-C.N.R. 

I suoi studi sulla vulcanologia dell?Etna hanno rappresentato per decenni la base della conoscenza scientifica non solo per la comunità vulcanologica internazionale ma anche per tutta la popolazione che vive alla pendici dell?Etna.

Romolo Romano è stato editore della carta geologica del Monte Etna, alla scala 1:50.000, pubblicata nel 1979. Essa ha rappresentato la base delle ricerche degli ultimi decenni e rimarrà una delle pietre miliari della vulcanologia dell'Etna.

Linea nera

Fonte: Ingv Catania