Monthly Archives: Febbraio 2014

L'episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, che ha avuto inizio nella serata del 21 gennaio 2014, sta continuando con la consueta persistente, debole attività stromboliana accompagnata da occasionali emissioni di scarse quantità di cenere diluita. Continua anche l'emissione di lava da una bocca sul basso fianco del cono del NSEC, posta all'interno della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014. Negli ultimi giorni, i flussi lavici alimentati da questa bocca, si sono espansi nella parte alta della parete occidentale della Valle del Bove, senza raggiungerne la base, ma formando successive colate in sovrapposizione. Per quanto riguarda l'instabilità del versante orientale del cono del NSEC, negli ultimi giorni sono state osservate alcune modeste emissioni di cenere rossastra molto diluita e piccole anomalie termiche riconducibili a minori crolli nella zona in prossimità ed attorno alla bocca effusiva. Di giorno non è stato possibile effettuare osservazioni a causa della copertura nuvolosa presente in Valle del Bove.

L'ampiezza media del tremore vulcanico non mostra allo stato attuale variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

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L'eruzione dell'Etna continua da oltre un mese, con fasi alterne ma sostanzialmente sempre a bassa energia. Ormai, secondo gli esperti, si tratta di "attività persistente". In sostanza il vulcano sembra essersi stabilizzato (almeno in questa fase) su un livello medio-basso, con debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est, e una colata lavica che fuoriesce da una bocca alla base est dello stesso Cratere e si riversa nella Valle del Bove. La colata lavica ha una alimentazione variabile e anche le fratture effusive coinvolte sono cambiate in questo periodo di attività eruttiva, ma in ogni caso resta confinata a quote alte e non crea problemi di sorta. Anche le piccole esplosioni producono modeste quantità di cenere che si disperde rapidamente in atmosfera. La grande frana che ha interessato la base del Nuovo Cratere di Sud Est provocando la pericolosissima valanga piroclastica dell'11 febbraio scorso si è invece ulteriormente allargata a causa dei piccoli crolli che si sono verificati nei giorni scorsi. E ricordiamo che per motivi di sicurezza resta vietato l'ingresso nella Valle del Bove. Le foto a corredo di questo articolo sono state scattate la mattina del 25 febbraio 2014 da Turi Caggegi.

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Pubblichiamo la "lettera aperta agli etnei" della presidente del Parco dell'Etna Marisa Mazzaglia.

La Muntagna pulita è il nostro vero e prezioso patrimonio !!!

Cari amici

l’Etna è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Ma per noi che la viviamo, l’Etna è stata sempre la nostra casa, il luogo che abbiamo imparato ad amare e temere allo stesso tempo, la destinazione delle nostre escursioni e delle nostre scampagnate fuori porta, il maestoso soggetto delle nostre fotografie e dei nostri filmati, l’imponente scenografia dei nostri primi amori.

Rispettare l’Etna e il suo territorio, dunque, per noi deve significare rispettare l’ambiente, la natura, ma anche la nostra storia, il nostro passato, i nostri ricordi. Sentimenti e atteggiamenti, in sostanza, che dovrebbero scaturire in via del tutto naturale e spontanea.

Purtroppo, però, questo non sempre accade. Non sempre ci rendiamo conto dell’offesa che una cartaccia, una cicca di sigaretta, una lattina, i resti di un picnic, che distrattamente abbandoniamo qua e là, arrecano al nostro vulcano, al bellissimo Parco che lo circonda, alle potenzialità turistiche ed economiche dell’intero territorio.

Alla luce di queste considerazioni, con la fondamentale, convinta, entusiasta collaborazione dei Comuni che insistono nell’area protetta, di numerose associazioni ambientali e di volontariato, di tantissimi cittadini e soprattutto tantissimi giovani, il Parco dell’Etna ha promosso nello scorso mese di ottobre una riuscita iniziativa dal titolo provocatorio, “Meglio Parco che sporco”, nel corso della quale quasi un migliaio di persone hanno dedicato il loro tempo libero a ripulire il territorio, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica affinchè possa amarlo e rispettarlo sempre di più.

Ma la buona volontà e l’impegno personale e istituzionale non bastano. E’ necessario fare di più ed è indispensabile che ciascuno faccia ogni giorno la propria parte non solo ripulendo, ma soprattutto non sporcando, evitando cioè di continuare ad alimentare i troppo numerosi siti di discarica incontrollata che offendono la dignità e l’immagine dell’Etna e di coloro che la rispettano e che l’Ente Parco ha già provveduto a segnalare ai Comuni in cui essi ricadono, per i provvedimenti di bonifica di loro competenza. Il vero e prezioso patrimonio di noi etnei è una Muntagna pulita !

In tale contesto di sensibilizzazione e recupero civico, sono fermamente convinta che il ruolo giocato dalla scuola e dagli studenti possa essere determinante, così come dimostra l’esito positivo delle campagne volte alla raccolta differenziata dei rifiuti, alle quali il mondo scolastico ha sempre contribuito molto fattivamente.

Anche in questo ambito si può fare molto di più e l’Ente Parco si dichiara ben disponibile a fornire supporto a tutte le azioni volte a divulgare una cultura della conoscenza e del rispetto dell’ambiente che le scuole interessate volessero promuovere.

Oggi il Parco dell’Etna, grazie allo straordinario riconoscimento Unesco, è sotto i riflettori del Mondo. Dunque anche ciascuno di noi lo è, motivo per cui l’impegno per la pulizia deve diventare un dovere collettivo, una necessità da parte di tutti, cittadini e istituzioni, impegnati insieme a formare e offrire un’immagine di efficienza, di decoro, di rispetto del territorio senza precedenti. E’ giusto che le aree del Parco vengano pulite da chi ne ha il dovere, ma soprattutto è fondamentale che non vengano sporcate per nessuna ragione.

In quest’ottica, ciascun cittadino può e deve diventare controllore di se stesso e degli altri, controllando i propri gesti, le proprie cattive abitudini, le proprie pigrizie sin dai banchi di scuola, ma anche all’interno delle case e delle famiglie e soprattutto in giro per il territorio. Vi chiediamo gesti di attenzione e collaborazione concreta: se vi trovate ad essere testimoni di azioni e comportamenti scorretti a danno dell’ambiente, fate fotografie e filmati e effettuate le relative segnalazioni ai Distaccamenti di zona del Corpo Forestale o all’Ente Parco.

Con le istituzioni il Parco, rischiando costantemente di essere il terminale incolpevole di tali criticità e cattivi comportamenti assai diffusi, continuerà a svolgere azioni di sensibilizzazione e di supporto.

Sono sicura che sapremo usare l’orgoglio tipico delle genti dell’Etna e siciliane in genere per dimostrare che possiamo farcela, che possiamo farci ricordare per la meravigliosa bellezza dei nostri luoghi e per ciò che di buono sappiamo fare e non per l’inciviltà di qualcuno o l’irresponsabilità di altri.

Grazie a tutti.

Marisa Mazzaglia

Presidente Parco dell’Etna

di Alessia Di Raimondo -

Mancano quattro giorni alla scadenza del bando “StartUp Academy”:  business competition nata da un contest universitario, riservata a studenti, dottorandi e specializzandi dell’Università di Catania che vogliono “fare impresa”. Termine ultimo per la presentazione delle domande è il 25 febbraio. Dal 7 marzo venti team saranno ammessi a partecipare alle attività seminariali previste per formare i ragazzi in vista della stesura dei business project che saranno presentati a maggio e, infine, premiati nella cerimonia del 22 maggio che selezionerà  i tre team aventi diritto alla fase finale di Start Cup Sicilia, premio regionale riservato alle nuove imprese.

L’obiettivo ultimo è il Premio Nazionale per l’Innovazione al quale i team vincitori potranno concorrere a pieno titolo, con un bagaglio di competenze acquisito grazie alla ‘palestra imprenditoriale’ catanese. Grande animatore dell’iniziativa è Rosario Faraci, Professore di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università di Catania e Presidente del C.A.P.I.T.T, nonché co-ideatore del format, il quale nella serata di presentazione  ha spiegato in dettaglio i punti del bando di partecipazione alla competition.

“Questa è l’opportunità per un’università che sia competitiva e non ghettizzata al Sud. Start Up Academy avvicina il giovane al mondo del lavoro: è questo quello che i giovani vogliono, acquisire una capacità ideativa e organizzativa, lontana dalla mera teoria”, spiega il Presidente del C.O.F. di Catania, Nunzio Crimi, partner dell’iniziativa insieme al C.A.P.I.T.T., il Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Catania e la Scuola Superiore di Catania.

Catania dunque si conferma in prima linea nel perseguire l’obiettivo di una “Sicilia imprenditoriale”, supportata da un’Università che trasferisce il “know-how” e un tessuto di esperti e tecnici del settore pronti a tessere il network che occorre per costruire e guardare al futuro. L’humus imprenditoriale non manca, le iniziative per seminare appaiono concrete e promettenti; e dopo l’apertura dell’acceleratore del Working Capital di Telecom Italia e le molteplici edizioni dello Startup Weekend,  StartUp Academy si propone come la chance per il salto di qualità. Antonio Perdichizzi, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Catania, non cela l’entusiasmo legato a un progetto ambizioso: “Nella scena internazionale delle startup Catania ha un posto di tutto riguardo anche grazie a StartUp Academy. Si tratta di un sogno in cui condividere, innovare, crescere - trasformando le conoscenze in competenze – e rappresenta una sfida tra le più grandi nella vita professionale di ognuno di noi. Oggi -  aggiunge - comanda la creatività. Per crescere abbiamo bisogno di un ponte culturale e digitale, della fibra morale per andarci a prendere il futuro. StartUp Academy può essere una delle vie per raggiungere questo futuro”.

L’immediato futuro è rappresentato dalle molteplici opportunità a cui StartUp Academy permette di accedere. Prima fra tutte il contest regionale per la nuova imprenditorialità - Start Cup Sicilia -  che riserva premi in denaro per i vincitori e il diritto di partecipare al Premio Nazionale per l’Innovazione, giunto alla sua settima edizione, che conferisce ai vincitori premi in denaro, relazioni economiche e competenze manageriali per convertire l’innovazione tecnologica sottesa ai progetti in gara in opportunità di business.foto unictunictunict

Un mese dopo l'inizio dell'attuale episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, sta continuando la persistente, debole attività stromboliana accompagnata da occasionali emissioni di scarse quantità di cenere diluita. Continua anche l'emissione di lava da una bocca sul basso fianco del cono del NSEC, posta all'interno della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014; questa bocca sta alimentando un flusso lavico che si sta riversando sulla parte alta della parete occidentale della Valle del Bove. Il fronte lavico più avanzato si trova attualmente ad una quota minima di circa 2300 m sul livello del mare, mostrando poca capacita di avanzare oltre. Per quanto riguarda l'instabilità del versante orientale del cono del NSEC, negli ultimi giorni sono state osservate modeste emissioni di cenere rossastra molto diluita e piccole anomalie termiche riconducibili a modesti crolli nella zona in prossimità ed attorno alla bocca effusiva. Di giorno non è stato possibile effettuare osservazioni a causa della copertura nuvolosa presente in Valle del Bove.

L'ampiezza media del tremore vulcanico non mostra allo stato attuale variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Continua senza variazioni di rilievo la persistente attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, con sporadiche emissione di scarse quantità di cenere diluita. Continua anche l'emissione di lava da una bocca sul basso fianco del cono del NSEC, posta all'interno della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014; questa bocca sta alimentando un flusso lavico, che sovrapponendosi ai flussi emessi durante l'utimo mese, sta per raggiungere la base della parete occidentale della Valle del Bove. Per quanto riguarda l'instabilità del versante orientale del cono del NSEC, sono state osservate emissioni di cenere rossastra molto diluita riconducibili a modesti crolli nella zona della suddetta bocca o nelle aree limitrofe ad essa.

L'ampiezza media del tremore vulcanico non mostra allo stato attuale variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Nelle ultime 48 ore, è continuata senza variazioni di rilievo la modesta attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, con emissione di scarse quantità di cenere diluita. Continua anche l'emissione di lava da una bocca sul basso fianco del cono del NSEC, posta all'interno della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014; questa bocca sta alimentando modesti flussi lavici che percorrono poche centinaia di metri prima di arrrestarsi. Il piccolo flusso lavico segnalato nella serata del 15 febbraio, che è stato emesso da una bocca effusiva alla base nord-nordorientale del cono del NSEC, si è arrestato nelle prime ore del giorno successivo. Per quanto riguarda l'instabilità del versante orientale del cono del NSEC, in rari casi sono state osservate emissioni di cenere rossastra molto diluita riconducibili a piccoli crolli nella zona della suddetta bocca o nelle aree limitrofe ad essa.

L'ampiezza media del tremore vulcanico non mostra allo stato attuale variazioni significative.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania

Arriva stamattina la pubblicazione della nota emessa dalla Prefettura di Catania sul divieto di accesso alla Valle del Bove, interessata una settimana fa dalla valanga piroclastica di rocce e detriti caldi. Il fenomeno, molto pericoloso, era stato originato dal collasso di una parte della base orientale del Nuovo Cratere di Sud Est (foto sopra), e il flusso, con un fronte di circa un chilometro, aveva raggiunto la base della Valle in circa un minuto, viaggiando alla velocità stimata di circa 250 km/h. Impressionati le foto e i video dell'evento, pubblicati da iEtna.it e che potete trovare cliccando qui per il video e qui per le foto

C'è di strano che il comunicato della Prefettura è datato 14 febbraio, ma è stato pubblicato solo oggi. Mentre sul sito della Protezione Civile c'è un comunicato del 15 febbraio nel quale non si parla del divieto in Valle del Bove.

Di seguito riportiamo integralmente il comunicato stampa della Prefettura di Catania: "A seguito delle più recenti fasi di attività dell' Etna, nel pomeriggio odierno, il Prefetto Maria Guia Federico, d'intesa con il Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Prefetto Franco Gabrielli, ha convocato una riunione alla quale hanno preso parte autorevoli rappresentanti del medesimo Dipartimento, del Dipartimento regionale della Protezione Civile, della Provincia di Catania, delle Forze di polizia, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato e dell'Istituto di Vulcanologia di Catania, dedicata ad un'aggiornata valutazione della complessiva situazione del vulcano. AI riguardo si è ritenuto opportuno confermare la vigente ordinanza che limita l'accesso alle parti sommitali del vulcano entro quote altimetriche prudenziali introducendo in aggiunta l'interdizione assoluta dell'intera Valle del Bove sul versante sud-est nonchè del sentiero che si diparte dalla località Fontanelle - Case Fichera, ricadente nel territorio del Comune di Milo, posto alla quota di 1240 m, sul livello del mare. Presso le citate località sono stati inoltre istituiti appositi presidi di vigilanza e di controllo a cura delle Forze di polizia e delle Polizie locali. Gli sviluppi della situazione continuano ad essere costantemente monitorati."

E' tuttora in corso la persistente, modesta attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) dell'Etna, dalle stesse due bocche eruttive all'interno del cratere che sono state attive negli ultimi giorni. Continua anche l'emissione di lava da una bocca effusiva all'interno della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014, e dopo la diminuzione segnalata il 14 febbraio, nelle ultime ore il tasso d'emissione di lava è leggermente aumentato, alimentando un flusso che si espande per alcune centinaia di metri sulle lave emesse nei giorni precedenti, in direzione della Valle del Bove.

Alle ore 11:08 GMT (=ore locali -1) del 15 febbraio, è avvenuta una singola esplosione con emissione di vapore acqueo denso misto a cenere diluita, dalla zona della Bocca Nuova-Voragine, accompagnata da un evento sismico sommitale di modesta ampiezza. Successivamente non si sono osservati ulteriori eventi esplosivi in quella zona. Nell'immagine a sinistra si vede in alto la parte di un frame ripreso dalla telecamera visiva sulla Montagnola (EMOV) che mostra lo sbuffo di vapore che si alza alcune centinaia di metri sopra la cima del vulcano.

Nel pomeriggio del 15 febbraio, un piccolo flusso lavico ha cominciato ad uscire da una nuova bocca effusiva, posta alla base settentrionale del cono del NSEC, che si è espanso per circa 100 m in direzione della parete occidentale della Valle del Bove; in serata questo flusso sembrava scarsamente alimentato. Questa piccola colata è visibile nel frame in basso nell'immagine a sinistra, ripresa dalla telecamera termica di Monte Cagliato (EMCT), accanto alla più grande colata lavica emessa dal fianco orientale del cono del NSEC.

L'ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su livelli modesti.

Ulteriori aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.

Fonte: Ingv Catania