Deciso aumento dell'attività dell'Etna stamattina. Intorno alle 10 anche le prime esplosioni, forse preludio di una nuova eruzione con fontane di lava. Ecco una foto con in primo piano il Cratere di Sud Est e una colonna di cenere vulcanica prodotta da una esplosione
Monthly Archives: Dicembre 2013
Etna vestita d’Autunno, oggi
L'Etna vista da est, con i colori della neve e dei boschi in autunno. Evidenti le colate prodotte dalle recenti eruzioni
Etna, Nuovo Cratere di Sud Est
Etna, il "Nuovo Cratere di Sud Est" dopo l'eruzione del 2 dicembre 2013
L’Etna di oggi: Segnali di Fumo dal Cratere di Nord Est
Presentazione del volume: Le Eruzioni dell’Etna nell’opera di Orazio Silvestri (1835-1890)
Domani, 14 Dicembre 2013, presso l'Aula Magna del Rettorato dell'Università di Catania sarà presentato il volume di Tiziana Abate, Stefano Branca, Carmelo Monaco con la partecipazione, tra gli altri, del Presidente dell'Ingv Stefano Gresta.
Orazio Silvestri (Firenze, 1835 Catania, 1890), docente dell'Università di Catania, è stato un innovatore nel campo degli studi di vulcanologia in Italia. Frutto di pazienti ricerche condotte nel corso di diversi anni, questo libro descrive la vita e la carriera di uno scienziato che da Firenze a Catania, passando da Napoli e Torino si è dedicato essenzialmente allo studio dei fenomeni eruttivi dell'Etna. Grazie ai numerosi documenti inediti si è tentato di ricostruire in particolare il ruolo del disegno nell'attività scientifica di Orazio Silvestri quale procedimento privilegiato per lo studio del territorio etneo e, soprattutto, per la documentazione dei fenomeni connessi alle sue modificazioni sotto l'azione dei processi vulcanici. L'opera di Silvestri dimostra che, proprio nel momento in cui la fotografia tenta di sostituire il disegno inteso come documento, maggiore è l'interesse per la rappresentazione grafica quale
strumento esplorativo. Le illustrazioni di questo libro rappresentano dei documenti di rara bellezza in cui l'arte si fonda con la scienza per descrivere mirabilmente, lungo la seconda metà dell'Ottocento, la storia eruttiva dell'Etna, il vulcano che l'Unesco ha recentemente inserito nel patrimonio mondiale dell'umanità definendolo come uno dei “più emblematici e attivi del mondo”.
21 Giugno 2013: l’Etna diventa Patrimonio dell’Umanità Unesco
di Turi Caggegi
L'Etna ha una vita lunga centinaia di migliaia di anni, e una storia documentata di 2700 anni. iEtna però vuole cominciare dal 21 Giugno 2013, data dell'inserimento ufficiale del più grande vulcano attivo d'Europa e tra più attivi al mondo nella World Heritage List dell'Unesco. Da qui, per noi, parte l'affascinate viaggio alla scoperta del vulcano più bello del mondo.
Per cominciare, ecco le motivazioni ufficiali del riconoscimento dell'Unesco:
“Il sito “Mount Etna” comprende 19,237 ettari del Parco dell’Etna. Con un’altezza di 3,335 m sul livello del mare, l’Etna è la montagna più elevata d’Italia al sud delle Alpi, la più alta dell’area centro-mediterranea e di qualsiasi isola mediterranea. Il sito candidato copre la zona più elevata dell’Etna che non è abitata. L’Etna è il vulcano più attivo al mondo in termini di frequenza eruttiva. È il vulcano più alto d’Europa e il più grande vulcano basaltico composito e copre un’area di 1,178 km2 sul livello del mare, raggiungendo un’altezza di oltre 3,300 m. Il vulcano è caratterizzato da un’attività vulcanica quasi incessante nei crateri sommitali e da frequenti colate laviche da crateri e fessure laterali. Quest’attività vulcanica è documentata da almeno 2700 anni. La documentazione scientifica relativa all’Etna risale al XVII secolo. Nel XIX secolo, famosi scienziati europei, quali Charles Lyell e Sartorius von Waltershausen, hanno condotto studi sistematici e la mappa di Waltershausen, della prima metà del XIX secolo rappresenta la prima mappa geologica di un vulcano di grandi dimensioni. Da quel momento l’Etna è diventato il vulcano più studiato e monitorato al mondo. È considerato un laboratorio naturale per vulcanologi, geofisici e altre discipline delle scienze della terra.
L’Etna allo stato attuale è il risultato di una complessa storia eruttiva che può farsi risalire a oltre 500.000 anni fa. L’attività vulcanica centrale nella regione etnea ha avuto inizio oltre 100.000 anni fa. Circa 57.000 anni fa un’intensa attività vulcanica ha dato origine al vulcano Ellittico alto oltre 3.600 m, mentre circa 15.000 anni fa, l’attività principalmente effusiva ha formato il più recente Mongibello, le cui 357 colate coprono l’88% dell’intera superficie dell’Etna. La più grande eruzione esplosiva del Mongibello si è verificata nel 122 AC, causando enormi danni alla città di Catania, città costiera che ha subito anche un’eruzione laterale a bassa quota nel 1669. La più recente mappa geologica dell’Etna indica 122 colate laviche nel periodo storico che va dal 122 AC ad oggi. Attualmente l’Etna conta quattro crateri sommitali e una dozzina di coni di cenere vulcanica. Tuttavia la caratteristica morfologica predominante dell’Etna è la Valle del Bove, una grande depressione sul versante orientale del vulcano creata da un fianco collassato migliaia di anni fa e che adesso rappresenta una finestra sulla storia del vulcano”.